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Tra Genoa e Fiorentina finisce 2-2. Debutto di De Rossi e primo gol di Colombo

Genoa-Fiorentina non è soltanto uno scontro salvezza, vista la classifica attuale, ma anche l’occasione di un doppio esordio: il Grifone e la Viola si sono affidate a nuovi allenatori.
Daniele De Rossi da una parte (anche se squalificato e in tribuna), e Paolo Vanoli dall’altra, sono stati scelti come condottieri fino a giugno.
La storica bandiera romanista propone un 3-5-2, modulo che gli regalerà un primo punto importante.
La partita allo Stadio “Luigi Ferraris” inizia con il Genoa in pressione ma senza aspettative esplosive: tuttavia al 15’ è subito gol.

Su calcio piazzato dalla trequarti battuto da Martin (che si conferma ottimo anche sui calci da fermo), arriva il cross perfetto per Leo Østigård che di testa supera il portiere della Fiorentina. 1-0 Genoa: si respira aria di speranza.
La Viola, in risposta, mostra un’idea speculare: anch’essa opta per il 3-5-2, ma appare più in affanno difensivamente. Al 20’ fallo di mano in area di Lorenzo Colombo su un angolo, e dal dischetto va Albert Gudmundsson: rigore trasformato e 1-1. La reazione viola dunque funziona, ma non priva di limiti.
Nel secondo tempo la gara sembra aprirsi davvero, tra errori difensivi e occasioni da gol: al 50’ il Genoa riceve a sua volta un rigore, su fallo di mano di Luca Ranieri, ma Colombo calcia debolmente e il portiere ospite De Gea respinge. Un vero peccato per il Grifone.
La Fiorentina ne approfitta, e al 57’ passa in vantaggio: l’ex Roberto Piccoli sfrutta un errore di Marcandalli, riceve palla da Gudmundsson e batte Leali con un rapido sinistro. Ma il Genoa non ci sta: al 60’, mischia in area viola e Colombo, che fino a quel momento aveva vissuto una partita — e una stagione — travagliata, da terra col mancino sigla il 2-2 finale. Il Ferraris esplode di gioia.
Dal punto di vista tattico, va sottolineato come il Genoa abbia puntato molto sulle palle inattive, e su un centrocampo solido a cinque che protegge la difesa e consente di ripartire.
Gli errori individuali e il rigore concesso, però, non aiutano a costruire certezze.

La Fiorentina, invece, ha alternato sprazzi di buona manovra (in particolare con Gudmundsson e Piccoli) a fasi di disordine, specialmente nella gestione della linea difensiva: quel 3-5-2 che poteva dare solidità ha finito per diventare vulnerabile nei rimbalzi e nei secondi palloni.
I marcatori raccontano una partita in bilico tra speranza e rischio: Østigård lascia il segno su schema, Gudmundsson mantiene la calma dal dischetto, Piccoli conferma che quando è presente fa la differenza, e Colombo dopo un rigore sbagliato trova la redenzione.

Alla fine, il pareggio è probabilmente giusto: entrambe le squadre restano in zona critica della classifica, con la Fiorentina ancora senza vittorie, e il Genoa che alla prima casalinga con gol si prende comunque un conforto.
Un debutto che più che segnare un cambio di passo, mette in luce fragilità condivise ma anche segnali di vita.

Per De Rossi e Vanoli è un punto di partenza: adesso servono concretezza, continuità e meno sprazzi, da una parte e dall’altra.

TABELLINO GENOA-FIORENTINA 2-2

Marcatori: 15′ Ostigard, 20′ rig. Gudmundsson, 57′ Piccoli, 60′ Colombo

GENOA (3-4-2-1): Leali; Marcandalli, Ostigard, Vasquez; Norton-Cuffy, Frendrup, Thorsby, Martin (76′ Masini); Ellertsson, Vitinha (76′ Carboni); Colombo (67′ Ekhator). All. De Rossi (in panchina Giacomazzi).

FIORENTINA (3-5-2): De Gea; Pongracic, Marì, Ranieri (66′ Viti); Dodò, Mandragora, Nicolussi Caviglia, Sohm (75′ Ndour), Fortini (66′ Parisi); Piccoli (84′ Fazzini), Gudmundsson (75′ Dzeko). All. Vanoli.

Arbitro: Guida

(E.M.)

(foto di TanoPress/Genoa Cfc)