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Pensa che lo voglia avvelenare: 78enne spara a badante russa e poi si uccide

Carabinieri (foto di repertorio)

Un 78enne stamane ha tentato di uccidere la badante russa di 46 anni ferendola con due colpi di pistola e poi si è ucciso nella sua abitazione in via XXV Aprile ad Albenga.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, Salvatore Sorrentino, in cura per un ictus, soffriva di una sindrome persecutoria al punto di temere che la badante, che gli somministrava le medicine, lo volesse avvelenare.

La donna ferita non è in pericolo di vita. Sotto choc, è stata trasportata al pronto soccorso dell’ ospedale Santa Corona in codice giallo.

L’anziano, che risulta ex titolare dell’oreficeria ‘Angolo d’oro’ è invece morto dopo essersi sparato.

In un primo momento i soccorritori e gli investigatori avevano pensato a una colluttazione tra i due, nata perché la badante avrebbe tentato di impedire all’uomo di uccidersi.

Le testimonianze successivamente raccolte, sempre secondo quanto riferito, hanno invece fatto scoprire che il pensionato ha tentato di uccidere la 46enne russa, che i parenti dell’anziano avevano incaricato di accudirlo.

La badante è salva per un soffio. Un proiettile l’ha ferita di striscio a una mano, mentre il secondo l’ha raggiunta al torace ma è stato bloccato dal ferretto del corpetto per la schiena che indossava.

Il pensionato era in possesso di due pistole regolarmente denunciate.

Intorno alle 9, in preda a un raptus, ha affrontato la 46enne russa armato di una calibro 7.65 mentre i due erano in cucina.

Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, lei gli si è gettata addosso per disarmarlo, ma lui ha sparato due colpi ferendola.

La pistola si è poi inceppata e la donna ne ha approfittato per scappare sul terrazzo, già sporca di sangue. Poi è saltata su quello della vicina di casa, che l’ha accolta terrorizzata.

Sorrentino a quel punto ha preso la seconda arma, una pistola a tamburo calibro 45. Quindi si è sparato alla testa morendo quasi sul colpo.