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Usei, unione ecuadoriani emigrati in Italia compie 15 anni

Grande festa oggi per l’anniversario dell’USEI-APS, l’Unione di Solidarietà degli Ecuadoriani in Italia, che il 7 dicembre di quest’anno ha celebrato il 15° anniversario della sua fondazione.

Un evento importante per un’associazione multietnica, che partendo dalla comunità ecuadoriana negli anni si è estesa, abbracciando più comunità, in modo che la parola “solidarietà” potesse essere coniugata in più lingue. Oggi si può affermare che nell’USEI sono presenti iscritti di tutte le nazionalità del territorio savonese compreso qualche cinese e un buon numero di italiani, il 25%.

Il presidente Antonio Garcia ha sottolineato nel suo efficace intervento come la solidarietà sia uno dei valori che ha permesso all’USEI di attuare, pur con modeste risorse economiche, molte iniziative.

Ha infatti sempre potuto contare sulla collaborazione dei suoi iscritti che ricambiano con il loro contributo concreto i servizi di cui usufruiscono, in un clima di inclusione e di reciproco aiuto.

Una formula, quindi, che coinvolge e valorizza le capacità e le competenze di ciascuno e, come sempre, lavorare e progettare insieme significa conoscersi e abbattere le barriere.

Al centro, Antonio Garcia

“Chi decide di lasciare il proprio Paese – ha spiegato – lo fa certamente per necessità, ma non cerca la carità, cerca un’opportunità. Se la carità è un generoso e indispensabile gesto iniziale, dopo è necessario andare oltre. L’inclusione determina il confronto tra culture che aiuta a comprendere come siamo percepiti dagli altri e a scoprire alcuni nostri aspetti di cui non siamo pienamente consapevoli. Questo vale per chi arriva e per chi accoglie. Saper mettere a frutto questo scambio arricchisce e apre la mente a tutti noi”.

Così come da protocollo, ma in un’atmosfera amichevole, quasi informale, non sono mancati gli interventi del vice console dell’Ecuador, di esponenti della cittadinanza con cui l’USEI collabora quotidianamente e di altre associazioni.

La bandiera dell’Ecuador

Da ricordare due momenti particolari della festa. Il primo è stata la consegna del premio “Luca Torassa”. Quest’anno è stato aggiudicato a Marga Palacio Brugés, colombiana, per il suo romanzo “Immigrando”. L’USEI ha istituito il premio da quest’anno in onore ai cittadini che si distinguono nel campo dell’immigrazione ed in ricordo del suo Vicepresidente, Luca Torassa, persona colta, generosa ed amata e che ha lasciato gli associati troppo presto.

Il secondo è stato il ballo folkloristico ecuadoriano, caratteristico perché si tratta di una danza della città di Esmeraldas (Ecuador), dove la popolazione, pur essendo bianca, ha origine africana e questa origine ovviamente si ravvisa nel ritmo e nelle movenze. In realtà c’è un altro momento da segnalare: il buffet finale, delizioso.

Per info e contatti: Unione di Solidarietà degli Ecuadoriani in Italia, cell +393408348953, tel +390197702253, sede Via Gramsci 37/2, Vado Ligure (SV) 17047, web www.usei.it. Marcello Di Meglio