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Un pezzettino di Italia sta volando su Artemis verso la Luna

Un pezzettino di Italia sta volando su Artemis verso la Luna

Un pezzettino di Italia sta volando su Artemis verso la Luna. 

L’avventura dell’uomo verso la Luna ricomincia. La Nasa ha lanciato il razzo vettore SLS, il più potente mai costruito. A  bordo anche un mini-satellite realizzato a Torino. La missione è un volo di prova senza astronauti e rappresenta il primo passo del piano per costruire una presenza duratura sulla Luna e trarne insegnamenti per preparare un futuro viaggio su Marte nel 2030.

Con Artemis 1 la NASA lancerà la capsula Orion, che rimarrà nello spazio per circa 26 giorni, durante i quali saranno effettuati i primi test intorno alla Luna. Nell’ambito del programma c’è anche un mini-satellite italiano, ArgoMoon, realizzato da Argotech, un’azienda torinese. Il cubesat, che misura 24x36x12 centimetri, verrà lanciato dopo 3 ore e 55 minuti dal lift-off e resterà in attività per circa sei mesi, raccogliendo immagini e dati preziosi sulla superficie lunare.

La NASA lancerà la capsula Orion

Il pezzetto di Italia a bordo di Artemis. 

ArgoMoon, realizzato e operato da Argotec, con contratto dell’Agenzia Spaziale Italiana, è l’unico satellite europeo a bordo della missione. Pesa poco meno di 14 kg ed è molto simile a LICIACube, il satellite che ha concluso con successo la parte principale della sua missione nell’ambito della missione Dart. e che è stato in grado di scattare oltre 600 fotografie dell’impatto, a 11 milioni di km di distanza dalla Terra, a una velocità di quasi 7 km al secondo.

ArgoMoon avrà il ruolo di reporter nella missione Artemis 1 con il compito di scattare fotografie del secondo stadio dello Space Launch System (SLS), il nuovo lanciatore. L’installazione di ArgoMoon sul razzo SLS è avvenuta, per mano degli ingegneri di Argotec, nel luglio 2021. ArgoMoon, viene chiamato tecnicamente Bus Stop 1, sarà tra i primissimi a essere rilasciato, a circa 45mila km di distanza, iniziando immediatamente la sua missione. 

Dopo aver aperto i pannelli solari, un avanzato sistema di navigazione autonoma individuerà l’obiettivo e sarà in grado, senza supporto umano, di scattare foto prima del secondo stadio di SLS (ICPS) e, successivamente, suggestive foto alla Terra e alla Luna. 

In questo caso, sono previste cinque manovre di avvicinamento (fly-by) che porteranno ArgoMoon a una distanza minima di 5mila km dalla Luna. Questo permetterà di scattare immagini spettacolari del nostro satellite naturale. Realizzando dunque, oltre alla missione tecnica, anche una missione scientifica. E ArgoMoon sarà l’unico satellite ad avere questo duplice ruolo. ABov