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“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo”

“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo”
“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo”

“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo” è il titolo dello spettacolo che andrà in scena lunedì 21 agosto, alle 21.15, all’arena di Villa Rocca

“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo”. Ad organizzare lo spettacolo l’associazione The Hub per Teatri di Levante, con il coordinamento e la direzione artistica di Carmen Falcone, insieme al Comune di Chiavari. Un monologo di e con Giulia Pont, con regia e consulenza drammaturgia di Carla Carucci, luci di Serafino Sprovieri.

“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo” nasce come sequel di “Ti lascio perché ho finito l’ossitocina” (monologo che ha debuttato nel 2013 durante la prima stagione del Torino Fringe Festival) e si riallaccia al tema della fine dell’amore raccontandolo però da un punto di vista nuovo. Narra infatti come la fine possa essere, in realtà, un nuovo inizio: la scoperta di sé stessi, della propria individualità e liberazione.

La protagonista lotta contro i pregiudizi della società e della famiglia per affermarsi nonostante un padre patriarca, una mamma sessantottina pentita e una zia con l’hobby delle domande inopportune.

Nel suo percorso si confronta anche con un mondo estremamente avventuroso e talvolta insidioso, ovvero l’universo del dating, spesso popolato da casi umani. Lo spettacolo ha vinto il Bando Residenze 2022 del Teatro della Caduta. La regia del monologo è di Carla Carucci, che ha già firmato altri due spettacoli della Pont, “Non tutto il male viene per nuocere ma questo sì” ed “Effetti indesiderati anche gravi” che ha debuttato nel 2018 nella stagione del Teatro Stabile di Torino per Il Cielo su Torino.

“Un monologo che spazia tra i linguaggi del teatro, della stand-up comedy e della canzone, uno spettacolo che fa riflettere indagando il tema dell’amore e della figura femminile, questa volta con più leggerezza e con un taglio comico. La liberazione e la ricerca della individualità della protagonista sono temi che si inseriscono all’interno della rassegna Donne e Percorsi, teniamoci tutte per mano” spiega Carmen Falcone, organizzatrice e direttrice artistica.

Ingresso libero, lo spettacolo è consigliato per un pubblico dai 16 anni in su.

Giulia Pont è attrice comica, autrice e appassionata lettrice di bugiardini.
Ha studiato teatro fisico e scrittura comica alla Performig Arts University Torino di Philip Radice, clown con Andrè Casaca e Jean Meningue, prosa alla Scuola di Perfezionamento per Attori con Juriij Ferrini, Cristina Pezzoli e Valerio Binasco.
È laureata in Dams Teatro.
Ha fatto anche un corso di cucito ma non chiedetele di fare un orlo perché non si ricorda niente.
I suoi spettacoli sono:
“Ti lascio perché ho finito l’ossitocina” monologo comico sulla fine dell’amore vincitore del Concorso Uno di Firenze nel 2012 e spettacolo più visto al Torino Fringe Festival 2013;
“Non tutto il male viene per nuocere, ma questo sì” monologo su ansia da prestazione, precarietà e altri piaceri della vita;
“Effetti indesiderati anche gravi” commedia distopica che nel 2018 ha debuttato nella stagione del Teatro Stabile di Torino.
“Ti lascio perché mi fai salire il cortisolo”
Per questi titoli lunghi i grafici la odiano.

Carla Carucci autrice, attrice comica e regista.
Giunta dalle lontane Puglie, non con la valigia di cartone ma con un trolley perché è decisamente più comodo, amerebbe lusso e comodità, ma la carriera d’artista la costringe a una vita di stenti o quasi.
Soffre di dipendenza da serie tv da cui nasce la sua ultima creazione “Ancora una e poi spengo – Storia Semiseria di un Ossessione Seriale”.
Il suo cavallo di battaglia è lo spettacolo “Ragazza seria conoscerebbe uomo solo max 70 enne”, spettacolo tragicomico sull’amore dove però la disperazione ha un limite, ed è 70. Ama il teatro, legge fumetti e frigge all’ occorrenza.
Dal 2022 è anche aiuto regista per il Teatro Stabile di Torino.
Nella scorsa e attuale stagione ha lavorato per due spettacoli di Valerio Binasco e uno di Jurij Ferrini.