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Teatro Akropolis, Testimonianze ricerca e azioni nel XIII festival

Teatro Akropolis, Testimonianze ricerca e azioni nel XIII festival
Teatro Akropolis, Testimonianze ricerca e azioni nel XIII festival

Teatro Akropolis, Testimonianze ricerca e azioni nel XIII festival sotto la Direzione artistica di Clemente Tafuri e David Beronio

Teatro Akropolis, Testimonianze ricerca e azioni nel XIII festival, sabato 5 novembre | Palazzo Ducale La danza butō dai maestri alle nuove generazioni di performer Ore 16.00 | Sala del Maggior consiglio

Concept e performance: Alessandra Cristiani | Luce: Gianni Staropoli | Suono: Ivan Macera | Immagine e video: Alberto Canu | Cuore: opera dell’artista Mirna Manni | Produzione PinDoc | Coproduzione Teatro Akropolis, Triangolo Scaleno Teatro | Con il sostegno dell’Associazione Culturale Le Decadi, dell’Associazione Vera Stasi / Progetti per la Scena | Con il contributo di Mic, Regione Siciliana

Alla performance è legata l’esperienza del progetto Grafie del Corpo. Pratiche della fotografia e della performance, a cura di Samantha Marenzi con Officine Fotografiche Roma Matrice, ossia alla foce di se stessi.

Il corpo come Mater, condizione generativa e trasformativa. Luogo attraversato e attraversabile, infinite le sue nature, indecifrabili i suoi sigilli. Con pudore si cerca una via per retrocedere alla sorgente, nella visione di un corpo originario e salvifico, colmo e cavo, nell’utopia di una terra lentissima e propizia. La corporeità radica. È qualcosa che battezza, che intrappola, che libera. Desiderio della concretezza della sua lingua.
Alessandra Cristiani è performer e danzatrice.

Dal 1996 indaga il pensiero e la pratica dell’Ankoku Butoh. Studia danza contemporanea con Moses Pendleton, Giovanna Summo, Domenique Dupuy, Hervè Diasnas; tecniche del mimo trasparente con Hal Yamanouchi; danza butō con Masaki Iwana, Akira Kasai, Akaji Maro, Tadashi Endo, Ko Murobushi, Yoko Muronoi, Hisako Horikawa, Toru Iwashita, Daisuke Yoshimoto, Atsushi Takenouchi, Kohshou Nanami, Yuko Kaseki. Crea e dirige, con la compagnia Lios, la rassegna internazionale di danza butō Trasform’azioni (2001-2011).

Per il biennio 2011-13 è coreografa in residenza per l’Accademia Filarmonica Romana, inserendo performance in natura nel Festival Internazionale della Danza 2013. Lavora come solista e, stabilmente, nella compagnia Habillé d’eau diretta da Silvia Rampelli (Premio Ubu 2018 per lo spettacolo Euforia), presentando i suoi lavori in Italia, Polonia, Bosnia, Francia, Stati Uniti.

 

Nello spettacolo è presente il nudo integrale.