“Regione Liguria non ‘cincischia’ su nessuna pratica come insinuano le sinistre, tantomeno su quelle legate a un argomento centrale per la nostra amministrazione e per i cittadini come il trasporto pubblico locale. Chi dice il contrario mente, sapendo di mentire”.
Lo ha dichiarato oggi l’assessore regionale ai Trasporti Marco Scajola, replicando alle minoranze sul tema del trasporto pubblico locale e, in particolare sulla situazione di Amt.
“Abbiamo già anticipato 18 milioni di euro con risorse regionali a Città Metropolitana di Genova e ad Amt – ha spiegato Scajola – operazione che non ha precedenti nella storia della Liguria.
Abbiamo fatto, stiamo facendo e siamo pronti a fare la nostra parte, compreso un possibile ingresso diretto nella società, per sostenere l’azienda genovese e tutte le altre come più volte ribadito dal presidente Marco Bucci.
Se c’è qualcuno che ‘cincischia’ sul problema è il Comune di Genova, dal quale aspettiamo ancora i numeri richiesti e vogliamo risposte concrete, non illazioni a mezzo stampa.
Regione Liguria mette regolarmente e ha sempre messo le risorse economiche dovute a disposizione delle aziende, dire il contrario corrisponde al falso. Ma ogni altra operazione non è nemmeno ipotizzabile se da parte del Comune di Genova non ci verranno forniti conti ufficiali. Rispediamo dunque al mittente le accuse ricevute e non accettiamo lezioni da cattivi maestri”.
In serata è arrivata la replica del Pd con il consigliere regionale Simone D’Angelo.
“Abbiamo letto le dichiarazioni dell’assessore Scajola con profonda preoccupazione e sconcerto – ha dichiarato D’Angelo – sorprende a allarma che l’assessore regionale ai Trasporti non sia a conoscenza che il dossier di AMT, comprensivo di tutti i numeri, sia stato trasmesso ormai da quasi un mese ai dirigenti regionali indicati dal presidente Bucci, e che da settimane si susseguono incontri quotidiani tra Comune di Genova, Regione Liguria e AMT per affrontare la situazione dell’azienda.
Le parole di Scajola denotano un grave scollamento tra la realtà e la narrazione politica che la giunta regionale continua a proporre.
Non siamo più nel tempo della propaganda, degli annunci o delle dichiarazioni autoassolutorie. Siamo al tempo delle scelte, della responsabilità e degli impegni concreti.
L’assessore Scajola si faccia immediatamente aggiornare dai suoi uffici e chiarisca, senza ulteriori rinvii, quali impegni intenda assumere la Regione Liguria per accompagnare AMT fuori da una situazione di emergenza che mette a rischio non solo l’equilibrio dell’azienda, ma la qualità del servizio pubblico e la serenità di centinaia di lavoratori e di migliaia di utenti ogni giorno. Genova e la Liguria meritano risposte serie, non scaricabarile e slogan.
Il trasporto pubblico è un pilastro essenziale della vita quotidiana dei cittadini, non terreno di speculazione politica. Regione Liguria faccia finalmente la sua parte, perché il tempo delle chiacchiere è scaduto”.
Successivamente è arrivata la controreplica del capogruppo regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco, che ha smentito quanto affermato dal collega consigliere del Pd.
“L’unica cosa davvero sconcertante in questa vicenda – ha sottolineato Bagnasco – è l’intervento del consigliere regionale del Pd Simone D’Angelo, che parla di documenti in possesso degli uffici dell’assessorato ai Trasporti e che sarebbero stati inviati dal Comune di Genova.
O D’Angelo parla senza sapere, e in tal caso verrebbe da chiedersi perché intervenga su questioni che riguardano Tursi, oppure conosce l’argomento e allora mente spudoratamente.
Se D’Angelo è a conoscenza del presunto rapporto del Comune di Genova su AMT, che a suo dire conterrebbe anche i famigerati ‘conti misteriosi’ che nessuno ha mai visto, lo tiri fuori e lo mostri pubblicamente.
In caso contrario, non fa che confermare come sulla vicenda AMT tutta la sinistra continui a parlare e accusare senza aver mai prodotto un solo documento. Solo parole e accuse in libertà, ma senza alcun fondamento”.




















































