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Sgombero varco Etiopia, parlano i portuali | Video

Sciopero dei portuali di 48 ore: genovesi dove siete?
Sciopero dei portuali di 48 ore: genovesi dove siete?

In merito allo sgombero di questa mattina ad opera della polizia e della Digos del presidio No Green pass dei portuali di Genova e di cittadini al varco di Ponte Etiopia del Porto di Genova, i lavoratori del porto con un comunicato dichiarano.

“Il Coordinamento dei lavoratori portuali di Genova per fare chiarezza sull’accaduto di questa mattina 21 ottobre 2021 alle ore 5:30 al varco Etiopia occupato da noi dal 15 ottobre con lo scopo di manifestare la nostra opposizione alle nuove misure dittatoriali del passaporto verde, è stato sgomberato.”

Il fermo del francese presente al presidio

“Lo sgombero – precisano dal coordinamento – è avvenuto con le modalità di sempre. Solamente grazie al nostro comportamento pacifico siamo riusciti a salvaguardare l’incolumità delle persone presenti evitando più gravi conseguenze.

Nonostante tutto ciò si è verificato il fermo di un sostenitore, cittadino francese, per il quale siamo seriamente preoccupati e ci stiamo attivando legalmente.

Precisiamo che è stato prelevato fuori dal varco sul suolo pubblico e poi introdotto all’interno del parco stesso.

Tutto ciò è dovuto a nostro parere attraverso un’azione eccessiva alla quale non siamo riusciti ad opporci.

In questi giorni il presidio è stato attraversato da migliaia di lavoratori e lavoratrici di ogni categoria, provenienti da tutta Italia ed oltre. Ricordiamo che molti di questi lavoratori sono stati sospesi dal lavoro ed hanno comunque contribuito attivamente alla lotta da noi intrapresa, scevra da qualsiasi discriminazione politica, sociale o di appartenenza alcuna.

Questo ci ha consentito di urlare il nostro dissenso amplificandolo. Noi diretti esecutori della protesta come coordinamento di lavoratori di Genova ringraziamo tutte le persone che si sono adoperate e ci hanno supportato attraverso le loro generose donazioni.

Ringraziamo le associazioni Giustizia sociale, Libera piazza, Comitato liberi cittadini e i partecipanti tutti che hanno reso possibile la continuità del presidio.

Continueremo a resistere a questi decreti, secondo noi anticostituzionali, con iniziative di lotta”.

Sul posto in solidarietà e in appoggio la Cub Genova – Confederazione Unitaria di Base di via Savona e la Cub trasporti di via Odero.