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Sesso a pagamento anche con animali: due arresti, tra cui il marito ed un denunciato

Escort (foto di repertorio)

L’operazione dei Carabinieri di Alassio denominata “Cocker d’oro”: protagonisti un’insospettabile insegnante, il marito operaio, un ristoratore e un pensionato

Nelle prime ore di oggi i militari della Compagnia Carabinieri di Alassio hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, in regime di detenzione domiciliare, emesse dal gip di Savona nei confronti di 2 persone, indagate in concorso per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

Secondo l’accusa, gli arrestati erano attivamente “coadiuvati” da una terza persona, al momento denunciata in stato di libertà. Le persone indagate sono italiane.

I due arrestati sono un operaio 58enne e un commerciante 61enne, gestore di attività di ristorazione. Il complice è un pensionato 70enne.

Tutti, parte offesa compresa, una 56enne sposata con l’operaio arrestato, abitano nel Ponente ligure.

L’indagine, avviata nel mese di novembre del 2019 e condotta dagli investigatori del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Alassio, trae origine da una preliminare attività di raccolta di informazioni su una presunta attività di prostituzione, esercitata dalla donna e dalla consequenziale e profittevole condizione economica, proveniente da detta attività illecita, non compatibile con la retribuzione percepita come insegnante.

Difatti, dall’attività investigativa preliminare, la donna risultava intestataria di ben quattro conti correnti bancari, con relative carte bancomat e di credito e di una Jaguar.

Parimenti, alcuni siti online diffondevano immagini erotico – pornografiche, che pubblicizzavano e favorivano gli “incontri” sessuali a pagamento, riscontrando “immissioni” pubblicitarie riconducibili alla donna, che usava un nome d’arte, parzialmente ritratta all’interno delle fotografie, in atteggiamento “invitante” e con indosso biancheria intima.

A completare gli annunci l’utenza telefonica, intestata a uno dei soggetti segnalati, a lei riconducibile e l’area dove erano presenti i siti per gli “incontri” in più località dislocate al confine tra le provincie di Savona e Imperia.

Una volta avuta la contezza dei dati oggettivi, i Carabinieri di Alassio hanno quindi effettuato specifiche e ulteriori attività investigative, tra cui pedinamenti a piedi e con auto e tecnici, quali intercettazioni telefoniche e ambientali.

Nel corso delle indagini, i Carabinieri hanno poi accertato le responsabilità delle persone “indagate”, le quali, a vario titolo, si adoperavano nell’esecuzione delle mansioni di “segreteria”, consistenti nella selezione delle immagini e ritratti della donna da pubblicare nei siti “hot”.

Tali persone concordavano, coi i clienti della donna, quotidiani appuntamenti, pianificandoli prima con lei, fornendo informazioni in ordine a tariffe e tipo di prestazioni (in qualche occasione taluni clienti abituali hanno concordato prestazioni sessuali con la compartecipazioni di animali, ovvero con altri soggetti femminili). Inoltre provvedevano all’attivazione di utenze e contratti riguardanti i siti dove si svolgevano gli incontri, il pagamento di bollette riguardanti la forniture di utenze utilizzando denaro proveniente dalle prestazioni sessuali e la gestione dei conti correnti della donna, con il versamento nei conti correnti dei proventi dell’attività.

Uno degli indagati, al fine di agevolare la donna, secondo i carabinieri l’aveva aiutata negli aggiornamenti quotidiani di atti e documenti afferenti la sua professione di insegnante oltre all’assistenza e accompagnamento nel corso dei suoi spostamenti “casa – lavoro – casa”; di accudimento di un suo animale d’affezione (cane cocker usato in qualche prestazione sessuale); riassetto, pulizia e riordino dei siti dopo “gli incontri”; acquisti di generi vari da utilizzare per la gestione dei siti per l’attività e di farmaci per clienti contro le disfunzioni erettili.

Nel corso dell’esecuzione delle misure cautelari, sono state eseguite alcune perquisizioni personali e locali nei confronti degli indagati.

Presso i veicoli da trasporto e le abitazioni dove avvenivano gli incontri e le prestazioni sessuali sono stati trovati documenti e diversi oggetti che sono stati sequestrati dagli inquirenti.