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Recco, nuovo ponte: vicini a revocare l’appalto per ritardi

Recco: vecchio ponte in ferro.

Carlo Gandolfo, sindaco di Recco e i suoi collaboratori, stanno valutando la possibile disdetta del contratto di costruzione del ponte in ferro alla ditta appaltatrice.

«E’ inadempiente.  ̶  Puntualizza Gandolfo  ̶  Siamo nelle condizioni di valutare la risoluzione del contratto con l’impresa Comea di Casamarciano che ha avuto lo scorso settembre, l’appalto per i lavori di costruzione del ponte di ferro sul torrente, tra via Pisa e via Milano

La normativa in materia di appalti è molto chiara: in caso di grave ritardo o inadempimento dei vincoli contrattuali è prevista la revoca del contratto. Ripercorriamo le tappe di affidamento dei lavori per la passerella sul torrente Recco  ̶  che il Comune ci ha fornito  ̶  con l’iter che la normativa che prevede la soluzione contemplata:

“I lavori – a carico della Regione Liguria per 69.944 euro mentre il comune di Recco contribuisce con 4.464 euro – erano stati affidati il 9 settembre 2019 con il termine stabilito di cento giorni per la consegna del “ponte di ferro”.

Scaduto il 19 dicembre 2019 il tempo concesso, per permettere l’esecuzione dell’opera, del cantiere non c’era traccia. Inevitabilmente è partita la diffida fatta seguire dalla richiesta all’impresa Comea di rispettare il contratto entro i successivi 30 giorni (19 gennaio 2020).

Scaduto anche questo termine, l’ufficio comunale Lavori Pubblici ha già programmato le sue azioni, secondo quanto prescrive la normativa in materia: convocare l’impresa per un sopralluogo congiunto e procedere alla stesura di un verbale di constatazione;

in caso di mancato inizio dei lavori il contratto sarà rescisso e si scorrerà la graduatoria di gara per l’individuazione di una nuova impresa esecutrice, valutando se l’impresa che si è classificata seconda nella gara è in grado di offrire lo stesso servizio, a condizioni e costi analoghi alla prima in graduatoria.

Tale procedura permetterà all’Amministrazione comunale di non far partire una nuova a gara e quindi di restringere i tempi di nuovo affidamento. Contestualmente si procederà all’escussione della fidejussione, polizza stipulata a suo tempo dall’impresa aggiudicataria, a garanzia dell’adempimento contrattuale.” ABov