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Ponti di primavera, il bilancio della Polfer: contrasto spaccio e furti

Polfer (foto d'archivio)

Sicurezza nelle stazioni e a bordo dei treni per i ponti di primavera da trascorrere in serenità: questo è stato l’impegno del Compartimento Polfer per quanti hanno visitato la Liguria servendosi del treno.

Il dispositivo di controllo già pianificato ed attivo, è stato rafforzato consentendo l’effettuazione di circa 420 servizi di vigilanza scalo, di cui 100 per la manifestazione Euroflora  e di oltre cento scorte ai convogli ferroviari.

Per quanto riguarda la specifica attività di prevenzione e repressione dei reati sono state identificate 1570 persone con 3 arresti e 17 denunce in stato di libertà.

L’attività di polizia giudiziaria più rilevante riguarda un arresto in flagranza di reato di un cittadino malese, appena sceso a Ventimiglia  da un treno proveniente dalla Francia. Sottoposto a controllo, ha da subito manifestato una significativa agitazione insospettendo la pattuglia che ha effettuato accertamenti più approfonditi.

In effetti l’uomo trasportava sostanze stupefacenti: è stato sequestrato oltre mezzo chilo di eroina destinata al mercato nazionale.

Ma le stazioni e i convogli ferroviari sono anche il terreno di “caccia” di ladri che, approfittando della folla e della distrazione di turisti e viaggiatori, sottraggono denaro, cellulari e tablet. Le indagini immediatamente attivate dalla Polizia Ferroviaria genovese hanno  permesso di identificare due persone per le quali è stata richiesta, ottenuta  ed eseguita la custodia cautelare in carcere.

Uno “scontro generazionale” è stato alla base di un intervento movimentato.

E’ accaduto nella stazione ferroviaria di Genova Principe dove la pattuglia ha sedato una rissa che si è accesa fra alcune maghrebine.

Due generazioni a confronto: l’anziana che redarguisce la giovane che vorrebbe vivere e vestirsi all’occidentale e la giovane che alla ricerca dell’emancipazione, non si sottomette più all’anziana e alla famiglia.

In conclusione sono seguite quattro denunce in stato di libertà per violenza privata.