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Ponte di Genova? Salvatore: no, chiamiamolo ‘Ponte Valpolcevera’

Alice Salvatore (M5S) con premier Giuseppe Conte (foto di repertorio fb)

“Dopo la tragedia del Ponte Morandi, Genova ha dimostrato ancora una volta la sua capacità di risollevarsi dalle tragedie. Grazie all’ingegno di architetti e ingegneri, grazie al lavoro di operai altamente qualificati che hanno lavorato ininterrottamente, la città ha il suo nuovo ponte, pronto per  ritornare operativo. Tutti abbiamo visto con grande orgoglio, il ponte illuminato dai colori della bandiera italiana: immagini che hanno fatto il giro del mondo, a dimostrazione delle grandi capacità dei liguri”.

Lo ha dichiarato oggi la capogruppo regionale Alice Salvatore (M5S).

“Il nome della nuova infrastruttura – ha aggiunto la pentastellata – ha una grande importanza. Non si tratta solamente di una dicitura da aggiungere a una cartina geografica, ma è il simbolo e significato della stessa infrastruttura e del valore che ha per i cittadini.

La mia proposta è quella di intitolarlo ‘Ponte Valpolcevera’.

La Valpolcevera è sempre stata dimenticata dalla politica Ligure, colpevolmente trascurata per decenni e utilizzata continuamente come servitù industriale.

A tutto danno della bellezza del territorio e della salute dei cittadini. E’ sempre stata una zona di serie B, costantemente messa da parte in ogni piano regolatore.

Attribuire al nuovo ponte il nome ‘Valpolcevera’ significa ricordare a tutti che questa è la valle che più ha sofferto di questo tragico evento e che più di tutte ha la necessità di avere interventi immediati di riqualificazione urbana, e diventare una priorità per ogni progetto politico.

Auguriamoci che la Valpolcevera rinasca assieme a tutte le sue piccole e grandi realtà, e che il nome del nuovo ponte sia solo l’inizio di una vera e propria rinascita cittadina, industriale ma soprattutto culturale”.