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Perito: palma che uccise donna alla Foce aveva radici marce. I 12 indagati nei guai

La grossa palma caduta in piazza Paolo da Novi, che ha travolto e ucciso Francesca Testino

La palma che lo scorso 12 marzo ha travolto e ucciso la 57enne genovese Francesca Testino, mentre camminava in piazza Paolo da Novi a Genova Foce, aveva le radici marce ma “non è stato individuato un unico microorganismo fitopatogeno”.

E’ un primo risultato a cui è arrivato ieri l’agronomo Fabrizio Cinelli, docente di Strutture verdi e paesaggio all’Università di Pisa, incaricato dalla giudice Carla Pastorini di stabilire le cause del crollo della pianta.

La relazione finale verrà depositata tra 10 giorni e sarà poi discussa all’udienza dell’incidente probatorio il 21 novembre.

Era stato lo stesso pm Fabrizio Givri a chiedere che l’accertamento con una perizia. Il perito ha però chiesto ai consulenti degli indagati di inviargli le proprie conclusioni prima di elaborare il documento finale.

Per quella tragedia, la Procura di Genova ha indagato 12 persone tra dipendenti o ex dipendenti di Aster, l’azienda municipalizzata che si occupa anche di verde pubblico, e un consulente esterno.

Gli indagati sostengono invece che a causare il crollo sarebbero stati degli interventi alle aiuole fatti dal Municipio.

Quella depositata in Tribunale, sostengono alcuni dei legali difensori degli indagati “è una bozza di perizia in relazione alla quale il perito ha invitato i consulenti tecnici a far pervenire le proprie osservazioni entro il 7 novembre.

A seguito di un confronto con il nostro consulente tecnico, sono emerse numerose criticità nell’elaborato peritale, che non ha fornito risposta ad alcuni dei quesiti formulati dal giudice (ad esempio, non viene fatta alcuna menzione al sito di radicazione della palma).

Inoltre, il perito è incorso in diverse contraddizioni tra le argomentazioni svolte e le conclusioni raggiunte. Ha infatti individuato come causa esclusiva della caduta della palma i marciumi radicali, salvo poi indicare, nelle conclusioni, tre diverse concause. Si nota come abbia effettuato un evidente copia-incolla dalle conclusioni di un proprio consulente, omettendo però di approfondire le condizioni del sito, come invece era stato indicato”.