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Banda ultralarga, Biasi: mappatura per ritardi e danni ai Comuni liguri

Lavori per banda ultralarga (foto di repertorio)

“Banda ultralarga in ritardo nei Comuni liguri e segnalazioni di sindaci e aziende, anche e soprattutto per i danni causati nelle strade del nostro territorio ai quali bisogna porre rimedio.

Il vice presidente e assessore Alessandro Piana, che ringrazio per l’impegno e il proficuo lavoro, ha risposto in aula alla mia interrogazione spiegando in sintesi che, al fine di salvaguardare i finanziamenti regionali già impiegati su questa iniziativa, anche tenendo conto della quota di finanziamento non utilizzata da Infratel (circa 7 milioni di euro su fondi Fesr reindirizzati velocemente su altre iniziative regionali), la giunta Bucci sta valutando di finanziare il collegamento alla rete geografica regionale dei PCN dei Comuni più critici.

Per quanto riguarda una mappatura sul territorio, come avevo richiesto, è stata attivata una collaborazione con Anci Liguria al fine di attuare un coordinamento della raccolta delle istanze dei Comuni liguri, delle richieste di informazioni a Infratel e a Open Fiber per giungere, dove possibile, alla soluzione dei problemi.

L’amministrazione regionale sta poi valutando se finanziare un’azione volta alla redazione di una mappatura più completa, contattando direttamente ogni Comune, al fine di giungere a un quadro più aggiornato dei ritardi e dei danni verificatisi.

Si tratta quindi di un ottimo risultato, che va nella direzione di realizzare in modo capillare e completo il progetto della banda ultralarga in Liguria, importante e necessaria per tutti.

Ricordo, infatti, che l’ultimo aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori diffuso da Infratel, aggiornato al 31 dicembre 2024, rileva che, a livello percentuale, le unità immobiliari collaudate a livello nazionale pesano sul totale per il 66% di quelle da collaudare, con la Liguria che ha una percentuale di completamento del 35%.

Inoltre, risulta che i lavori stiano procedendo, ma non al ritmo previsto dalla strategia. Sebbene la pianificazione puntasse a completare il 60% dei civici entro il primo trimestre del 2025, allo stato attuale ne risultano completati solo il 40%, mentre un ulteriore 31% è in lavorazione e, a livello territoriale, la Liguria è solamente al 38%”.

Lo ha dichiarato oggi il consigliere regionale della Lega Armando Biasi (presidente della III commissione Attività produttive).

 

Schoolvision Genova 2025: trionfo di giovani talenti al Teatro Carlo Felice

Schoolvision Genova 2025: trionfo di giovani talenti al Teatro Carlo Felice
Schoolvision Genova 2025: trionfo di giovani talenti al Teatro Carlo Felice

Una finale da tutto esaurito

Il Teatro Carlo Felice di Genova si è trasformato ieri sera in un palcoscenico vibrante di musica, emozioni e creatività con la finale di Schoolvision Genova 2025, uno degli eventi scolastici più attesi dell’anno. Oltre 1.500 spettatori hanno gremito la sala per assistere a una serata indimenticabile, resa possibile grazie alla collaborazione dei Local Partner CNA Genova e GT Motor Suzuki.

L’atmosfera era quella delle grandi occasioni: cori, striscioni, bandiere e applausi hanno scandito le 14 esibizioni in gara, accompagnate da un tifo appassionato ma sempre rispettoso. Sul palco, i giovani artisti hanno saputo dimostrare non solo talento musicale, ma anche forte presenza scenica, personalità e padronanza emotiva.

A condurre la serata sono stati Samuele Maragliano e Iris Di Domenico (voce di RDSNEXT, media partner dell’evento), che con empatia e ritmo hanno guidato il pubblico in un vero e proprio viaggio nel talento giovanile.

A conquistare il primo premio è stato il trio Cerra Bragi e Paul, in rappresentanza dell’Istituto Nautico San Giorgio. Per loro una vacanza studio all’estero offerta da Kaplan International Languages e l’apertura di uno dei concerti del prossimo Altraonda Festival nell’estate 2025. Il trio ha vinto anche il Premio Miglior Singolo, conferito da Gattini, evento di riferimento per la musica emergente a Genova, e si esibirà il 30 maggio ai Giardini Luzzati per la serata conclusiva.

Il secondo posto è andato al duo Claire Rabuttino e Giacomo De Bei (Liceo Sandro Pertini), mentre Benedetta Moraglia del Liceo Cristoforo Colombo ha ottenuto il terzo posto con una performance intensa e raffinata. Il Premio della Giuria Stampa è stato assegnato a Viola Zaccaria (Istituto Marconi – Del Pino), riconosciuta per l’originalità e la profondità dell’esibizione.

La giuria era composta da figure autorevoli del mondo della musica, della cultura e dei social, capaci di interpretare le espressioni della nuova generazione con competenza e sensibilità: Gian Piero Alloisio, il rapper genovese VAGO, Rachid Bouchabla (Ex-Otago), la speaker Jas, i creator Enrico Arlandini, Melania Tacchella, Chiara Ruffino, Momo(@il.momiere) e l’attrice Eleonora Gaggero.

A rendere la serata ancora più speciale sono state le esibizioni degli ospiti musicali: Pablo Murphy da X Factor 2024, la cantautrice e creator Matilde Caressa, e VAGO, che ha infiammato il pubblico con il suo rap potente e diretto.

Ma ciò che ha davvero reso unica la finale di Schoolvision è stato lo spirito che si è creato tra palco e platea: un’unica comunità, unita dalla musica e dalla voglia di condividere. Il gran finale corale con tutti i concorrenti sul palco a cantare insieme il brano dei vincitori è stato l’emblema perfetto del progetto: una competizione sana, che mette al centro la crescita personale e collettiva.

Tutti i momenti della serata saranno disponibili dall’11 maggio sui canali ufficiali di Schoolvision, mentre sul sito schoolvision.genova si possono già trovare aggiornamenti, immagini e info sull’edizione 2025.

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Ultras Genoa tentano assalto ai tifosi del Milan: la Polizia respinge l’attacco e sequestra spranghe e torce

Ultras Genoa tentano assalto ai tifosi del Milan: la Polizia respinge l’attacco e sequestra spranghe e torce
Il materiale sequestrato agli ultras del Genoa

Disordini dopo Genoa-Milan: un centinaio di facinorosi tenta un’aggressione al convoglio ospite. Danneggiate auto della Polizia, in corso le indagini per l’identificazione e i DASPO

La serata di ieri allo stadio Ferraris di Genova, in occasione della partita di cartello Genoa-Milan, è stata segnata da un grave episodio di violenza ultras nel dopopartita. Nonostante l’afflusso ordinato dei circa 700 tifosi ospiti e il regolare svolgimento dell’incontro, un gruppo di circa 100 ultras genoani ha tentato un’aggressione organizzata al convoglio dei sostenitori milanisti in fase di deflusso.

Il blitz si è verificato all’intersezione tra Corso Aurelio Saffi e via Fiodor. Dalle strade e giardini circostanti, gli ultras – molti dei quali travisati con caschi e armati di bastoni, spranghe e bottiglie – hanno improvvisamente occupato la carreggiata. Il gruppo ha lanciato artifizi pirotecnici e vetri, colpendo anche le auto di servizio della Polizia di Stato.

Le spranghe sequestrate dalla Polizia

Il pronto intervento del personale inquadrato, impegnato nei servizi di bonifica preventiva, ha evitato il contatto diretto: con una manovra rapida ed efficace, gli agenti hanno respinto l’assalto e garantito il transito in sicurezza del convoglio ospite, mentre i facinorosi si davano alla fuga in direzione via Rivoli e via Corsica.

A seguito dell’azione, un’auto di servizio della Questura di Genova, con colori di serie, ha subito lo sfondamento del parabrezza e danni al cofano. Un altro veicolo della Polizia Locale, impiegato nei servizi di viabilità, è stato danneggiato con la rottura del lunotto posteriore.

Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati numerosi oggetti contundenti: 16 bastoni in legno tipo mazza da piccone; 2 spranghe metalliche ricurve; 2 aste rigide in plastica; 1 boetta; 6 torce inesplose e diversi capi di abbigliamento utilizzati per travisarsi.

Un’auto della polizia locale danneggiata

I controlli in zona sono proseguiti fino alle 2:00 di notte, con un’accurata ricognizione e raccolta di elementi utili per le indagini coordinate dalla Digos, grazie anche al materiale video-fotografico fornito dalla Polizia Scientifica.

Le indagini sono attualmente in corso per identificare i responsabili dell’aggressione e dei danneggiamenti – inclusi quelli a due auto private parcheggiate nei pressi – in vista dell’adozione dei provvedimenti di DASPO da parte della Divisione Anticrimine.

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Aeroporto di Genova: approvato il Bilancio 2024, confermato il CdA

Aeroporto di Genova: approvato il Bilancio 2024, confermato il CdA
L'Aeroporto di Genova

Traffico in crescita nel 2025

L’Aeroporto di Genova Cristoforo Colombo continua a volare alto. L’Assemblea dei Soci di Aeroporto di Genova S.p.A., riunitasi nel pomeriggio del 5 maggio, ha approvato il Bilancio di Esercizio 2024, confermando i segnali positivi di crescita già evidenziati nei mesi scorsi. Con un totale di 1,33 milioni di passeggeri movimentati nell’anno, il traffico è aumentato del 4,3% rispetto al 2023. Un risultato trainato anche da una gestione efficiente e da un potenziamento delle attività commerciali dello scalo.

I ricavi totali dell’anno si sono attestati a 30,1 milioni di euro, con un incremento del 4,6% sul 2023, mentre i costi si sono ridotti del 3,3%, fermandosi a 29,4 milioni. Ne è derivato un EBITDA positivo di 2,3 milioni di euro, in forte miglioramento rispetto al dato negativo di 803mila euro registrato nel 2023. Il bilancio 2024 si è chiuso con un utile netto di 255mila euro, che segna un’inversione di tendenza rispetto alla perdita di 1,88 milioni dell’anno precedente.

Durante l’assemblea è stato confermato anche l’attuale Consiglio di Amministrazione, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2025. Il CdA è composto dal presidente Enrico Musso, dai consiglieri Ilaria Queirolo e Alessandro Arvigo (espressione dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale), e da Alessandro Cavo e Daniele Papone, nominati dalla Camera di Commercio di Genova.

«A nome di tutto il Consiglio di Amministrazione ringrazio i soci per la rinnovata fiducia», ha dichiarato il presidente Enrico Musso. «Ci aspetta un periodo di intenso lavoro: da un lato puntiamo a rafforzare l’offerta commerciale del Cristoforo Colombo e completare il piano di ammodernamento dell’aerostazione; dall’altro vogliamo attrarre un nuovo socio in grado di investire nello sviluppo dello scalo».

Musso ha sottolineato inoltre l’importanza degli investimenti previsti entro il 2026, destinati a ridisegnare il volto dell’aeroporto e a renderlo più competitivo, attrattivo e strategico per il territorio ligure.

Nel frattempo, anche il 2025 si apre sotto i migliori auspici: nei primi quattro mesi dell’anno, lo scalo ha movimentato oltre 394mila passeggeri, con una crescita del 13,9% rispetto allo stesso periodo del 2024. Il traffico nazionale è salito del 2,7%, mentre quello internazionale ha registrato un incremento record del 32,5%.

Determinanti per questa crescita sono state le maggiori frequenze e la capacità incrementata da parte di vettori come Wizz Air, KLM e Vueling. Solo nel mese di aprile 2025, l’aeroporto ha accolto 139.018 passeggeri, con un aumento del 10,6% rispetto ad aprile 2024. I movimenti dei voli sono stati 1.419, in crescita del 5%.

Lo scalo genovese si conferma dunque in piena fase espansiva, forte di risultati economici in ripresa e di una crescente attrattività nel panorama del traffico aereo nazionale e internazionale.

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Accoltellamento in piazza Matteotti: 17enne tunisino preso dai carabinieri

Carabinieri ed Esercito Italiano in piazza Matteotti a Genova

Dopo una settimana di indagini i carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Genova Centro e della stazione dell’Arma di Ge-Carignano hanno fermato un 17enne tunisino, ritenuto responsabile dell’accoltellamento per rapina avvenuto nella notte del 26 aprile scorso ai danni di un giovane ucraino in pieno centro città, ricoverato in codice rosso al S. Martino e poi dimesso.

Erano circa le 3.30 quando i militari, impegnati nei controlli serali per la movida, avevano udito delle grida provenire da piazza Matteotti. Sul posto avevano trovato il giovane ucraino ferito all’addome da una coltellata.

Immediate le ricerche nei vicoli del Centro storico: il coltello usato per l’aggressione è stato trovato nascosto dietro una pianta.

Grazie all’analisi dei filmati delle telecamere di videosorveglianza e alla ricostruzione dei movimenti precedenti all’accoltellamento, i carabinieri l’altro giorno hanno quindi individuato il pericoloso nordafricano.

Le immagini hanno immortalato il maghrebino mentre si aggirava per le strade del Centro armato di coltello, minacciando i passanti.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la vittima, trasportata d’urgenza all’ospedale Galliera e operata per una ferita che aveva causato la perforazione del fegato, era intervenuta per cercare di recuperare il telefono cellulare rubato poco prima a un suo amico.

Nel tentativo di recuperare la refurtiva, l’ucraino è stato colpito con un fendente all’addome e derubato anche dello zaino.

Dopo l’aggressione a scopo di rapina, il 17enne tunisino si era liberato dello zaino e dell’arma e si era rifugiato in una discoteca del Centro insieme agli amici del “branco” di nordafricani, dove ha trascorso il resto della notte.

L’arresto è avvenuto nella notte del 3 maggio, quando i carabinieri lo hanno rintracciato in via Canneto il Lungo.

Durante la perquisizione personale e domiciliare sono stati sequestrati vestiti e accessori compatibili con quelli indossati al momento dell’accoltellamento.

Su disposizione della Procura presso il tribunale per i minorenni di Genova, il 17enne è stato sottoposto a fermo e trasferito all’istituto penale minorile di Torino. Il provvedimento è stato convalidato dal giudice per le indagini preliminari, che ha confermato l’ipotesi accusatoria, suffragata dai filmati e dal riconoscimento da parte dell’ucraino accoltellato, nel frattempo dimesso dall’ospedale.

 

Via Balbi, marocchino rapina studente: arrestato dalla Polizia

Un arresto della Polizia (foto di repertorio)

Gli agenti della Polizia di Stato di Genova intorno alle 21.30 di ieri hanno arrestato un 36enne marocchino per una rapina avvenuta in via Balbi.

Ieri sera un giovane studente universitario di 20 anni, di fuori provincia, ha segnalato al 112 di essere stato aggredito dal nordafricano, che gli ha strappato lo zaino contenente un macbook e un ipad, per un valore complessivo di 2000 euro, per poi darsi alla fuga in via Prè.

In costante contatto con l’operatore della Centrale Operativa, lo studente ha fornito una descrizione dettagliata dell’aspetto dell’aggressore e dei suoi spostamenti, aiutando così gli agenti di una volante dell’U.P.G.S.P., immediatamente intervenuti, ad acchiapparlo poco dopo in via Gramsci.

Portato in Questura e interrogato, lo straniero ha dichiarato di avere nascosto lo zaino rubato allo studente in un cassonetto dei rifiuti durante la fuga, dopo avere consegnato i dispositivi elettronici a un altro malvivente.

Inoltre, l’indagato, aveva con sé uno smartphone che continuava a squillare, che poi ha dichiarato non essere suo.

Infatti a seguito di accertamenti, gli agenti hanno scoperto che nei mesi precedenti una donna aveva fatto denuncia di smarrimento di quel telefono cellulare, che è stato posto sotto sequestro per approfondimenti.

Il marocchino è stato quindi arrestato e rinchiuso nel carcere di Marassi.

Turismo, a Genova +43% di presenze nel primo trimestre 2025

La Lanterna vista dal Grand Hotel Savoia a Genova Principe

“Nel primo trimestre di quest’anno Genova ha registrato un incremento di presenze segnando un +43% rispetto al 2022 che poi si rivelò essere un anno da record.

Un dato che ovviamente ci inorgoglisce e che, allo stesso tempo, conferma di come le strategie che abbiamo attuato siano quelle giuste, finalizzate a destagionalizzare i flussi e ad ampliare un’offerta sempre più ricca ed eterogenea che spazia dalle bellezze paesaggistiche alle eccellenze dell’enogastronomia passando anche per i grandi eventi che richiamano in città tantissimi turisti ma soprattutto ci permettono di dare una continuità importante, di crescere non solo nei numeri ma anche nella qualità preservando il nostro patrimonio e andando quindi incontro ad un turismo sostenibile.

Lavoriamo per mettere in campo politiche a medio-lungo termine che ci permettano di continuare questo trend di crescita che vede Genova essere una delle destinazioni più apprezzate e scelte lungo tutti i mesi dell’anno e non solo nei cosiddetti periodi di alta stagione.

La costituzione della DMO dimostra quanto sia importante fare rete. Il protocollo siglato con Camera di Commercio e città metropolitana, infatti, ci permette di dare ancora più struttura e organicità a tutte le attività che stiamo portando avanti”. 

Lo ha dichiarato ieri sera l’assessore comunale al Turismo Alessandra Bianchi (FdI) illustrando i dati sul capoluogo ligure durante un convegno sul tema all’Hotel Savoia.

“Genova e la Liguria – ha aggiunto l’assessore regionale al Turismo Luca Lombardi (FdI) – si confermano mete molto attrattive per i turisti sia italiani che stranieri.

Un risultato straordinario, frutto di un lavoro di squadra che porta la Liguria tra le prime in Italia.

La continuità delle scelte di politica turistica sono state un’arma vincente come confermato dai risultati conseguiti in ordine di presenze.

Penso ad esempio al Patto del Lavoro nel Turismo, di cui ho avuto l’onore di realizzare l’ottava edizione: una misura che dà la possibilità di avere una stagionalizzazione aperta consentendo contratti più stabili e qualificanti.

Il turismo in Liguria diverrà ancor più qualitativo grazie anche al bando per ristrutturare gli alberghi da 3 milioni di euro. Abbiamo ricevuto già 173 domande, il bando al momento è chiuso, ma lo riapriremo presto con nuovi finanziamenti”. 

“Abbiamo illustrato – ha spiegato a chiusura dei lavori l’ex assessore regionale Augusto Sartori – numeri eccezionali sia per l’Italia che per la Liguria e Genova. E’ certo che con Fratelli d’Italia il turismo sarà sempre al centro dell’azione politica nazionale e locale e non più ai margini come ha fatto in passato la sinistra. E’ un dato di fatto che oggi turisti di tutto il mondo sognino una vacanza nella nostra nazione. L’Italia è unica per storia, cultura, natura e panorami e anche i nostri territori liguri ne sono una validissima espressione”.

 

Un gran bel Genoa tiene testa al Milan, va in vantaggio ma poi cede per una autorete (e mezza) in 60 secondi (1-2).

Stadio di Marassi completamente esaurito (32.081 spettatori tra paganti ed abbonati) per vedere un super Genoa che per 75 minuti tiene in scacco il Milan.

Un Diavolo che poi in un paio di minuti recupera il gol di Vitinha che aveva portato in vantaggio il Grifone con una prodezza; e grazie ad una autorete e mezza nel giro di 60 secondi  (Norton-Cuffy e Frendrup ) vince la partita.

Certo la sconfitta per 2-1 è completamente immeritata, ed il pubblico genoano a fine gara ha applaudito ed acclamato i giocatori rossoblu per la grande prestazione.

Sin dai primi minuti i rossoblu hanno ribattuto colpo su colpo al Diavolo, ed in due occasioni (grande conclusione di Norton-Cuffy e tentativo di autogol di Pavlovic) Maignan ha fatto due autentici miracoli, negando il gol al Genoa.

Mister Vieira lo aveva promesso che il Genoa avrebbe fatto una grande prestazione, e cosi è stato. Difesa ben registrata con De Winter, con nuovo look capelli rasta corti, che si imponeva ad ogni di forza e classe ad ogni contrasto, ottimo anche come sempre Vasquez. 

A centrocampo Masini e Frendrup combattevano su ogni palla, in avanti grande pressing.

A tratti Norton-Cuffy ha impressionato per la sua forza fisica, specie nell’occasionissima del quasi-gol negatogli da Magnan. 

Insomma, un bel Genoa.

Ed al 60′ Vieira mandava in campo Vitinha al posto di Messias, ormai spremuto.

Sessanta secondi ed il portoghese riceveva una palla in area ed al volo di piatto mette la palla in rete sotto la Nord: 1-0 e Genoa meritatamente in vantaggio. Tutto nato da un bel numero di Pinamonti che serviva Thorsby, palla a Martin che crossava mettendo Vitihna in condizione di segnare.

Conceiçao non ci stava ed al 71′  mandava dentro Gimenez per Jovic e Joao Felix per Jimenez.

Ed al 76′ i rossoneri pareggiavano: cross basso di Gimenez in area di rigore, irrompe Leão che supera Leali, grazie anche ad una sfortunata deviazione di Norton-Cuffy: 1-1.

Il Genoa è disorientato e dopo 60 secondi il Milan passa addirittura in vantaggio: c’è un cross e Frendrup, nel tentativo di anticipare João Felix, in spaccata manda la palla nella porta difesa da Leali: 1-2.

Incredibile, ma il Vecchio Balordo non ci sta ed attacca a testa bassa, mentre il Milan le studia tutte per perdere del tempo.

Gli ultimi minuti sono una bolgia: si gioca sotto la Nord, con mischie continue, corner e tanti cross. Ma Magnan riesce bene o male a tenere chiusa a sua porta.

Finisce al 95′, con la Nord che richiama i propri beniamini e li copre di applausi. Strameritati.   

TABELLINO GENOA-MILAN

Marcatori: 61′ Vitinha (G), 76′ Leao (M), 77′ aut. Frendrup (M)

GENOA (4-2-3-1): Leali 7; Sabelli 6.5, De Winter 7, Vasquez 7, Martin 7; Frendrup 6.5, Masini 6; Norton-Cuffy 7 (86′ Ekhator s.v.), Messias 6,5 (60′ Vitinha 7), Thorsby 6 (72′ Ahanor 6); Pinamonti 6. (All. Vieira).

MILAN (3-4-2-1): Maignan 7.5; Tomori 6 (79′ Walker s.v.), Gabbia 6, Pavlovic 5.5; Jimenez 5.5 (70′ Joao Felix 6.5), Fofana 6 (28′ Leao 7), Reijnders 6, Theo Hernandez 6; Pulisic 5 (79′ Musah s.v.), Loftus-Cheek 5.5; Jovic 5.5 (70′ Gimenez 6.5). (All. Conceiçao).

Arbitro: Collu 7.

Ammoniti: Pavlovic (M), Thorsby (G), Loftus-Cheek (M), Leao (M), Gabbia (M)

FRANCO RICCIARDI

(tutte le foto sono di TANOPRESS / GENOA CFC che ringraziamo)

Saluto romano per Venturini. Non è apologia del fascismo, ma identificati da Digos

Genova Brignole, commemorazione in ricordo di Ugo Venturini (Msi)

Gli investigatori della Digos di Genova hanno identificato i primi militanti di estrema destra che ieri ai giardini di Brignole hanno sfilato in modo ordinato come tutti gli altri anni e hanno fatto il saluto romano durante la commemorazione in ricordo dell’operaio 32enne missino Ugo Venturini, padre di famiglia e volontrio della Croce Rossa, ucciso nel 1970 da estremisti comunisti durante un comizio di Giorgio Almirante.

Alcuni di loro, genovesi, sono già noti alla Questura in quanto fondatori o militanti assidui delle due sedi di estrema destra La Risoluta (Casapound) e La Superba (Lealtà Azione).

Il lavoro degli investigatori è appena cominciato. Al vaglio ci sono i video della Polizia scientifica e quelli girati dai media.

Per risalire ai nomi di tutti i partecipanti saranno inoltre verificate anche le auto arrivate da fuori Genova, i cui numeri di targa sono stati annotati per risalire ai proprietari.

Su 150 partecipanti alla commemorazione poco più della metà erano genovesi. Gli altri sono arrivati dalla Lombardia, in particolare da Milano ma anche dalla Spezia, Piacenza e Reggio Emilia.

La maggior parte milita in Casapound o Lealtà Azione, in numero molto minore fa riferimento al Fronte Veneto Skinheads.

Completate le identificazioni la Digos porterà una relazione alla Procura e saranno i magistrati a decidere come procedere.

Come sta accadendo un po’ in tutta Italia per manifestazioni di questo tipo a pesare sulle indagini sono infatti le varie sentenze della Corte di Cassazione, che hanno ribadito che in occasioni di commemorazioni in ricordo dei Caduti o defunti fare il saluto romano non è apologia del fascismo.

In particolare, una sentenza depositata un anno fa dalle Sezioni unite della Corte di Cassazione ha ribadito che il saluto romano è penalmente punibile solo quando integra il “concreto pericolo di riorganizzazione del disciolto partito fascista” che nel caso di specie, avvenuto a Genova come tutti gli anni dal 2012, ossia quando la giunta Vincenzi (Pd) approvò la targa in ricordo di Ugo Venturini nei giardini di Brignole, evidentemente non sussiste.

 

Fair play Piciocchi-Salis al Quadrivium. Tasca: andate a votare

Genova, confronto fra i candidati sindaci alla sala Quadrivium

“Al nuovo sindaco chiedo che faccia un gioco di squadra. E’ importantissimo che sia un gioco di squadra in cui camminare e crescere insieme”.

Lo ha dichiarato stasera l’arcivescovo di Genova Marco Tasca a margine di un dibattito tra i candidati a sindaco organizzato dalla Diocesi del capoluogo ligure nella sala Quadrivium, affollata di pubblico.

E’ la seconda volta che il sindaco uscente Pietro Piciocchi (candidato del centrodestra) si confronta in un dibattito pubblico con Silvia Salis, dopo che per settimane lo aveva chiesto ma non aveva ricevuto l’adesione da parte della candidata sindaca del centrosinistra.

All’incontro, che si svolto all’insegna del “fair play” e con toni pacati, presenti anche Mattia Crucioli (Uniti per la Costituzione), Raffaella Gualco (Genova Unita) e Antonella Marras (Sinistra Alternativa).

I candidati sono stati invitati a rispondere a tre domande ciascuno, già preparate e a loro precedentemente inviate. Il pubblico è stato invitato a non applaudire ogni volta questo o quell’altro candidato e, soprattutto, a non interrompere i loro interventi.

“Mi auguro – ha aggiunto Tasca – che tutti vadano a votare ma, vedendo anche le elezioni a cui stiamo assistendo, non c’è molta partecipazione e credo che qualche domanda valga la pena farla. Genova ha bisogno che tutti facciamo la nostra parte per stare vicini concretamente a chi ha meno possibilità e ha bisogno di cura”.

“Sogno una città – ha dichiarato Piciocchi – che stringa dei legami forti perché dobbiamo sviluppare molto di più il senso di comunità. Dobbiamo lavorare insieme, creare sintesi, fare sistema, superare i particolarismi perché solo così sapremo cogliere le sfide enormi che ci attendono.

L’amministrazione dovrà proporsi di sostenere anche economicamente l’attività degli oratori e la riqualificazione degli immobili.

Se parliamo di disagio giovanile, dobbiamo interrogarci sulle cause. Credo che la politica debba avere la responsabilità di un’analisi profonda e credo che oggi occorra tornare al valore dei legami della famiglia. La famiglia è distrutta, i giovani non hanno punti di riferimento valoriali e spirituali”.

“Sogno – ha affermato Salis – una società che sia organizzata come una squadra di maratona, dove sicuramente è fondamentale il tempo del primo, ma la cosa che conta di più per far sì che quella squadra sia veloce e forte è la distanza tra il primo e l’ultimo.

Noi dobbiamo immaginare una città che sostiene la volata dei primi ma che non lascia indietro gli ultimi. Ricordarsi di sostenere il progresso, l’industria e l’impresa ma tendere la mano a chi non riesce a correre”.