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Rapporti con Israele, PD: La maggioranza non ha il coraggio di alzare la voce sui crimini

Rapporti con Israele, PD: La maggioranza non ha il coraggio di alzare la voce sui crimini
Un campo profughi di Shati nella striscia di Gaza dopo un bombardamento israeliano

“Con la bocciatura delle mozioni presentate dai consiglieri di opposizione, con le quali si chiedeva l’interruzione dei rapporti istituzionali e commerciali con lo Stato di Israele, la maggioranza di centrodestra in Regione Liguria ha perso l’occasione di alzare la voce su un tema di capitale importanza come i crimini che il governo israeliano sta mettendo in atto ai danni del popolo palestinese. A Gaza i morti dopo i gravissimi attacchi del 7 ottobre 2023 superano abbondantemente i 40mila, anche a causa delle strategie criminali dell’esercito israeliano che impediscono alle organizzazioni umanitarie di portare assistenza e cibo ai civili, in totale violazione dei diritti umani. Il governo italiano fa un vergognoso gioco del silenzio, con Giorgia Meloni che è riuscita nel capolavoro di fare un intero discorso sulla crisi in Medio Oriente senza menzionarne i protagonisti perché suoi alleati: il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu e il presidente americano Donald Trump. I suoi sodali nel Consiglio Regionale della Liguria non fanno meglio: dopo 5 minuti di riunione di maggioranza, richiesta ad hoc per confrontarsi, portano motivazioni imprecise e confuse, addirittura un consigliere è riuscito a dire che gli attacchi del 7 ottobre sarebbero stati effettuati da Gaza e non da Hamas. L’ipocrisia di chi sostiene che non competa alla Regione Liguria una presa di posizione di questa natura si scontra non solo con i recenti posizionamenti politici della Regione Puglia e della Regione Emilia – Romagna, che hanno sostenuto ed approvato ordini del giorno in linea con quelli proposti oggi durante il Consiglio Regionale Ligure, ma si fa scudo di una millantata posizione pacifista tanto citata quanto mal praticata. Il risultato è che la Regione Liguria finisce col restare in silenzio su una situazione umanitaria gravissima, dove a rimetterci sono le persone più fragili: bambine, bambini, donne, anziane, anziani, neonati che muoiono tra le bombe, o sopravvivono a stento tra violenza, povertà, sete, fame. I consiglieri di centrodestra oggi si sono resi responsabili di aver voluto ignorare una tragedia di fronte alla quale è necessario non solo essere inorriditi ma anche compiere qualsiasi azione possibile, seppur limitata ai confini di una Regione”. A dirlo il Gruppo PD Liguria, PD Liguria e PD Genova dopo che la maggioranza ha bocciato un Odg dell’opposizione che chiedevano, come hanno fatto altre regioni, il blocco dei rapporti istituzionali con lo stato di Israele per la vicenda palestinese.

La maggioranza di centrodestra oggi aveva bocciato con 15 voti a nove, una mozione e due ordini del giorno presentati dai capigruppo di M5S, Linea condivisa e Avs, Stefano Giordano, Gianni Pastorino e Selena Candia.

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Poste Italiane e Polizia di Stato: accordo rinnovato per la sicurezza cibernetica

Poste Italiane e Polizia di Stato: accordo rinnovato per la sicurezza cibernetica
Poste Italiane e Polizia di Stato: accordo rinnovato per la sicurezza cibernetica

Collaborazione rafforzata tra Poste Italiane e Ministero dell’Interno

Poste Italiane e il Ministero dell’Interno, tramite il Dipartimento di Pubblica Sicurezza, rinnovano la loro alleanza strategica per la tutela della sicurezza informatica. Alla presenza del ministro Matteo Piantedosi, è stata siglata oggi la nuova convenzione quadro. Tale convenzione consolida la collaborazione tra la Polizia di Stato, attraverso la Polizia Postale, e Poste Italiane. L’obiettivo comune è garantire la protezione dei servizi pubblici digitali e delle infrastrutture critiche del Paese.

Un’intesa per affrontare minacce informatiche sempre più complesse

L’accordo è stato firmato dal capo della Polizia, Vittorio Pisani, dall’amministratore delegato di Poste Italiane, Matteo Del Fante. Dal direttore generale Giuseppe Lasco. Questa intesa rafforza una cooperazione già esistente, ritenuta oggi ancora più necessaria alla luce dell’evoluzione delle minacce informatiche, che si fanno sempre più sofisticate e pericolose.

Nuove azioni congiunte e programmi formativi

Il rinnovo della convenzione prevede nuove modalità operative e un’intensificazione dello scambio informativo tra le due realtà. In particolare, verranno attivate iniziative condivise per la prevenzione e il contrasto dei cyber attacchi. A supporto di queste attività, sono stati previsti anche programmi di formazione mirati. Finalizzati a sviluppare competenze avanzate nel campo della sicurezza digitale sia per il personale di Poste Italiane che per le forze dell’ordine coinvolte.

Sicurezza digitale al centro del Progetto POLIS

Un punto centrale della collaborazione riguarda la protezione delle infrastrutture digitali legate al Progetto POLIS. L’iniziativa strategica di Poste Italiane che punta a rafforzare la coesione economica, sociale e territoriale in circa 7.000 comuni italiani sotto i 15.000 abitanti. Attraverso la trasformazione degli uffici postali in sportelli digitali della Pubblica Amministrazione, POLIS intende semplificare l’accesso ai servizi pubblici per milioni di cittadini, rendendo imprescindibile una solida difesa cibernetica a tutela dell’intero sistema.

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Genova, nordafricani derubano turista: arrestati dai carabinieri

Caruggi, 20enne senegalese spaccia cocaina e hashish: arrestato
Carabinieri (foto di repertorio)

L’altra sera i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Genova hanno arrestato per furto con destrezza e utilizzo indebito di carte di credito due nordafricani di 19 e 29 anni che, avvicinando con una scusa un turista 30enne russo per strada, gli hanno sfilato il portafogli che conteneva denaro contante in valuta straniera e alcune carte di credito.

I militari, grazie alle immediate ricerche avviate, sono riusciti a rintracciare tempestivamente i due malviventi stranieri all’interno di un esercizio commerciale mentre erano intenti a effettuare acquisti con le carte di credito precedentemente rubate.

La refurtiva è stata restituita al turista, che ha ringraziato i carabinieri.

 

Regione Liguria: sì ai rapporti con Israele. Bocciati Odg minoranze

Strage di Hamas 7 ottobre 2023, donna israeliana catturata dai terroristi palestinesi

Ferma decisione del consiglio regionale della Liguria contro la sospensione dei rapporti istituzionali, commerciali e militari con lo Stato di Israele, chiesta dalle minoranze della sinistra.

La maggioranza di centrodestra oggi ha bocciato, con 15 voti contro 9, una mozione e due ordini del giorno presentati dai capigruppo di M5S, Linea condivisa e Avs, Stefano Giordano, Gianni Pastorino e Selena Candia, che chiedevano sostanzialmente la stessa cosa. Gli ultimi due erano già stati presentati “fuori sacco” a inizio mese, ma senza votazione né discussione per mancata sottoscrizione da parte dei capigruppo di maggioranza.

La linea del centrodestra, che ha ribadito il “Sì” ai rapporti con lo Stato di Israele, è stata spiegata in aula dal capogruppo di Vince Liguria Matteo Campora: “Che non passi il messaggio che non abbiamo contezza della guerra, ma il nostro auspicio è che si continui a cercare il confronto attraverso il dialogo e non attraverso la violenza. Chiudere le porte alla possibilità di dialogo non aiuta. Mantenere vivo il canale della diplomazia può rappresentare un contributo concreto alla costruzione della pace”.

Sulla stessa lunghezza d’onda tutti i gruppi di maggioranza, dalla Lega a FdI, che hanno sottolineato come interrompere i rapporti istituzionali vorrebbe dire interrompere il dialogo e la democrazia.

Secca la risposta del capogruppo pentastellato Stefano Giordano: “La posizione del centrodestra sulla mozione presentata oggi in consiglio regionale è incomprensibile. Non sarà il dialogo a fermare il genocidio in atto a Gaza. Magari fosse così. Le atrocità si fermeranno quando Netanyahu avrà compiuto il suo disegno criminale: sterminare un popolo. Un disegno contro il quale il nostro governo non ha mai avviato un dialogo e mai ha preso posizione in nome dei diritti umanitari e del diritto sacrosanto di un popolo di sopravvivere”.

La rossoverde Candia ha sottolineato la “complicità del Governo italiano, con Giorgia Meloni e Antonio Tajani che non hanno espresso condanna contro i crimini di guerra di Israele. Sessantamila morti, come se domani scomparisse la città di Savona e fosse abitata per la maggior parte da bambini”.

Per la capogruppo regionale di Avs sarebbe “dovuto un gesto forte di rispetto per quello che sta accadendo, invece la destra è ipocrita perché con alcuni Stati queste cose si fanno, con Israele no”.

Il capogruppo di Linea Condivisa Gianni Pastorino ha rimarcato che “la Liguria deve fare la sua parte. Non possiamo dirci umani se restiamo in silenzio. Non possiamo restare immobili davanti a questo orrore. Chiediamo un atto di dignità e di giustizia”.

 

Notizie a giornalista: nessuna rivelazione di segreto d’ufficio. Carabinieri assolti

Carabinieri (foto di repertorio)

I giudici del Tribunale di Imperia hanno assolto stamane con formula piena il tenente colonnello dei carabinieri Pierluigi Giglio, ex comandante della compagnia carabinieri di Imperia, finito a processo per rivelazione di segreti d’ufficio per aver, secondo la pubblica accusa, dato a un giornalista locale una notizia ancora coperta da segreto istruttorio.

L’ufficiale, in particolare, era accusato di avere dichiarato che i carabinieri avevano scoperto l’autore di atti vandalici ai danni di trentotto auto in sosta.

Assolti, insieme a Giglio, anche il capitano Maurizio Mistretta, ex comandante del Nucleo Operativo e Radiomobile, e il tenente Roberto Milano, ex comandante della sezione operativa, che invece erano stati accusati di favoreggiamento per aver “coperto” Giglio.

Il tenente colonnello, ora comandante del Reparto Comando della Scuola Allievi Carabinieri presso la caserma “Cernaia” di Torino, si è sempre proclamato innocente.

Ma era stato comunque rinviato a giudizio anche se il giornalista, chiamato dalla Procura a rivelare la sua fonte, pur avvalendosi del segreto professionale aveva dichiarato che la notizia non gli era arrivata dai carabinieri.

Al termine della requisitoria, lo stesso pm Lorenzo Fornace aveva chiesto il proscioglimento per Pierluigi Giglio e Roberto Milano, in quanto non era emersa alcuna prova che fosse stato l’ex comandante a divulgare la notizia come invece inizialmente prospettato. Per Mistretta, invece, il pm aveva chiesto una condanna a sei mesi.

 

Gallerie Moneglia, passò col rosso e uccise donna: condannato a soli 2 anni

Gallerie di Moneglia, fra Riva Trigoso e Deiva Marina (foto d'archivio)

Due anni di reclusione e pena sospesa per il 49enne italiano che il 2 giugno 2023, viaggiando contromano dopo aver superato una colonna di veicoli fermi al semaforo rosso, si era scontrato frontalmente con due motociclisti all’interno della galleria di Moneglia detta “Vallegrande” provocando la morte di Simona Tolini, 54enne residente a Castiglione Chiavarese, passeggera, e gravi lesioni al compagno Maurizio Talo, conducente del motociclo.

Lo hanno reso noto i legali dei famigliari della donna e del ferito spiegando che la giudice Alice Serra del Tribunale di Genova ha aggiunto la sanzione accessoria di sospensione della patente di guida.

I famigliari della vittima si sono affidati a Giesse Risarcimento Danni, gruppo specializzato nella gestione di incidenti stradali con esito mortale o che comportano lesioni gravissime e, tramite i legali fiduciari del gruppo, hanno intrapreso una causa civile per ottenere il risarcimento del danno.

Il fratello di Simona Tolini si è, inoltre, costituito parte civile nel processo penale con l’avvocato Davide Bisio.

“Accettare – hanno riferito i famigliari della vittima – la morte improvvisa di una persona cara a causa di un incidente stradale è già di per sé estremamente difficile, ma venire a conoscenza della causa di questo incidente è stato un ulteriore shock per noi. Malgrado l’estrema gravità di quanto accaduto, il responsabile non ci ha neppure mai chiesto scusa”.

“Secondo quanto ricostruito sia grazie alle testimonianze che alle telecamere presenti lungo tutto il tratto di strada – ha sottolineato Ivan Marinangeli, responsabile di Giesse Chiavari – alle 15:15:01 Maurizio Talo e Simona Tolini partono regolarmente allo scattare del verde della galleria Riva di Sestri Levante. Dalla parte opposta, alle 15:16:44, si vede la Skoda sorpassare addirittura 7 veicoli fermi in colonna al rosso semaforico prima della galleria Monteleone di Moneglia, imboccandola come se nulla fosse. Il rosso è già scattato da ben dieci minuti”.

L’incidente mortale si era consumato all’interno della galleria Vallegrande. La moto Honda con in sella i due motociclisti si era trovata improvvisamente davanti la Skoda, non riuscendo a evitare il terribile impatto frontale.

“Per Simona – ha aggiunto Marinangeli – nonostante i lunghi tentativi di rianimazione, non c’era stato purtroppo nulla da fare. I medici ne avevano constatato il decesso proprio negli istanti in cui Maurizio veniva caricato sull’elicottero del 118 per essere trasportato all’ospedale Cisanello di Pisa in gravissime condizioni. Pur avendo avuto la fortuna di riuscire a salvarsi, l’uomo ha riportato gravi lesioni e conseguenze molto importanti”.

 

Salis riconosce bimbi con due mamme, concepiti con Pma all’estero

Sindaca di Genova Silvia Salis

Ventidue mamme per 11 bimbi. Primi riconoscimenti ufficiali di figli nati da coppie di donne, concepiti all’estero con procreazione medicalmente assistita, registrati oggi dal Comune di Genova, con la firma della sindaca Silvia Salis. Si è trattato del primo atto politico con cerimonia ufficiale nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi. Un atto che in passato era stato negato dalla giunta Bucci di centrodestra.

“Oggi – ha riferito la sindaca Salis – Genova ha scritto una pagina di storia. Per la prima volta due madri sono state registrate all’anagrafe comunale è la fine di una contraddizione che finora riconosceva come genitrice solo la donna biologicamente legata alla propria figlia o al proprio figlio. Eravamo di fronte a un’esclusione ingiusta, come sancito dalla Corte Costituzionale”.

Salis ha aggiunto che “Genova è tra le prime grandi città italiane a riconoscere entrambe le madri sin dalla nascita, con la convinzione che non si tratti solo di un atto amministrativo, ma di una dichiarazione di civiltà. E’ lo Stato che si ricorda di essere laico, giusto, moderno”.

La sindaca ha risposto anche alle polemiche sollevate nelle scorse ore, via social network, dall’ex vicesindaco reggente Pietro Piciocchi: “A chi ha storto il naso rispondiamo che famiglia è dove si cresce insieme, dove si educa, dove si ama. Ogni famiglia deve avere la libertà di esistere, ogni bambino quella di essere riconosciuto. Dobbiamo avere la consapevolezza di vivere in uno Stato laico. La laicità non è una minaccia alla religione. È il suo presupposto.

Il mio impegno, da donna, è affinché tutte le donne possano decidere del proprio corpo, della propria vita e della propria famiglia. Non pretenderò mai che la mia fede diventi un obbligo per chi crede in altro. La laicità è l’unica forma di giustizia che garantisce davvero il diritto di tutti. A Genova i diritti non si misurano con l’orientamento sessuale”.

Per l’assessore comunale ai Servizi demografici e diritto di cittadinanza Emilio Robotti (Avs) “grazie alla Corte Costituzionale, finalmente sono state spazzate via tutte quelle posizioni ideologiche che non solo mortificavano il diritto delle coppie omogenitoriali a riconosciute genitori, ma impedivano soprattutto il pieno godimento dei propri diritti a bambini con due mamme”.

L’assessore di Avs non ha mancato di rimarcare che “l’amministrazione precedente ha condotto una vera e propria battaglia giudiziaria contro queste mamme e questi bambini, in base a posizioni ideologiche che la Corte Costituzionale ha sconfessato. È bello che uno dei primi atti della sindaca e di questa nuova amministrazione sia oggi quello di restituire a questi bambini un loro diritto”.

 

La guerra dentro. Conflitto e psichiatria in Italia tra Fascismo e Resistenza

LA GUERRA DENTRO. Guerra e psichiatria in Italia tra Fascismo e Resistenza, Martedì 1° luglio alle 17.30 presso piazza San Cosimo a Genova
LA GUERRA DENTRO. Guerra e psichiatria in Italia tra Fascismo e Resistenza, Martedì 1° luglio alle 17.30 presso piazza San Cosimo a Genova

Guerra e psichiatria in Italia tra Fascismo e Resistenza, Martedì 1° luglio alle 17.30 presso piazza San Cosimo a Genova

“La guerra dentro”: il conflitto e la psichiatria in Italia tra Fascismo e Resistenza. Paolo Francesco Peloso in dialogo con Guido Levi, storico, Università Genova e Ist. Ligure Storia Resistenza e dell’Età Contemporanea “Raimondo Ricci” introduce Rocco Luigi Picci, psichiatra, dir. Dip. Salute Mentale e Dipendenze ASL Genova. Letture dal testo di Simonetta Sommariva.
“La guerra dentro – hanno spiegato gli organizzatori – è in primo luogo uno stato d’animo, quello che il fascista si porta dentro smobilitando dalle trincee, fatto innanzitutto di irrequietezza, attivismo, fretta inappagata di novità, e insieme di aggressività contro il nemico, ogni nemico, fatta di obbedienza cieca verso il superiore, il Capo e cameratismo verso chi condivide le ragioni, la fede, la divisa con noi; e di violenza verso l’altro, le sue ragioni, la sua fede, i suoi simboli che sono diversi. L’essenza del fascismo, eredità che la Grande Guerra lascia all’Italia, è questa: continuare a credere, obbedire, combattere in una sorta di mobilitazione del quotidiano.
Perciò è anche, in secondo luogo, una guerra che è dentro perché non è più combattuta contro chi sta di fronte, nell’altra trincea: è dentro la nazione, nelle strade, nelle famiglie. Contro chi è italiano ma non è, rifiuta di essere, fascista. La guerra dentro è guerra nelle città, nei condomini, nelle famiglie.
La psichiatria, come la società, fu attraversata da queste lacerazioni; ci furono psichiatri che aderirono al fascismo e altri che lo combatterono nella solitudine o nella Resistenza e furono braccati, perseguitati, deportati, in qualche caso uccisi.
Poi, con il ribaltarsi della sorte, la guerra fascista è diventata guerra dentro perché è entrata nel territorio, che era stato messo a rischio senza preoccuparsi di proteggerlo, è stata la guerra che cade dal cielo e uccide nelle città, nelle case, negli ospedali psichiatrici anche.
E ancora, come ogni guerra, la guerra che il fascismo ha voluto è entrata dentro il mondo interno: il trauma della guerra che riempie di terrore, di dolore senza più distinguere militari e civili, un terrore e un dolore che possono fare impazzire.
E se oggi qualcuno è portato a guardare di nuovo, tra un distinguo e l’altro, al fascismo con qualche nostalgia, da questi quattro punti di vista vorremmo ricordargli, da quell’ambito limitato che certo è la storia della psichiatria, che il fascismo è stato la guerra dentro, la guerra che i nostri genitori hanno conosciuto bambini per la quale non è possibile avere nessun rimpianto”.
L’Autore
Paolo Francesco Peloso lavora come psichiatra nei servizi pubblici in Liguria. È autore di oltre 400 saggi e monografie, molti dei quali dedicati allo studio critico delle istituzioni psichiatriche.

XXVII Edizione di LiguriaDaBere

XXVII Edizione di LiguriaDaBere Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 giugno 2025 la rete di imprese Vite In Riviera sarà presente
XXVII Edizione di LiguriaDaBere Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 giugno 2025 la rete di imprese Vite In Riviera sarà presente

XXVII Edizione di LiguriaDaBere Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 giugno 2025 la rete di imprese Vite In Riviera sarà presente

XXVII Edizione di LiguriaDaBere si svolgerà a La Spezia tra Corso Cavour e Piazza Beverini.

Tre giorni di degustazioni dalle ore 18,00 alle ore 24,00 dove scoprire tutti i vini della nostra regione e in particolare
quelli del Ponente Ligure.

Venite a trovarci  nel nostro stand in posizione 9 sulla piantina.
Nello stand istituzionale si acquistano, dalle 18 alle 24, i ticket per degustare lungo il percorso espositivo. Costo di ogni degustazione: 3 euro. Kit bicchiere, sacca e 3 degustazioni: 10 euro. Gli stand saranno aperti dalle 18 alle ore 24.

L’inaugurazione dell’evento si svolgerà venerdì 27 giugno 2025 alle 18 allo stand istituzionale.

Ricordiamo che Venerdì 27 e Sabato 28 giugno
l’Enoteca Regionale di Ortovero (SV) rimarrà chiusa.

Per info :
Tel. 366.8726643
info@viteinriviera.it
www.viteinrivira.it

A Santo Stefano Magra torna per il sesto anno consecutivo il festival Percorsi

A Santo Stefano Magra torna per il sesto anno consecutivo il festival “Percorsi”
A Santo Stefano Magra torna per il sesto anno consecutivo il festival “Percorsi”

A Santo Stefano Magra torna per il sesto anno consecutivo il festival “Percorsi” da giovedì 21 a domenica 24 agosto in Piazza della Pace

A Santo Stefano Magra torna per il sesto anno consecutivo il festival “Percorsi”
Santo Stefano Magra_Mercoledì 25 giugno. A Santo Stefano Magra torna per il sesto anno consecutivo il festival “Percorsi” promosso e organizzato dal Comune di Santo Stefano Magra in collaborazione con Ad Eventi.
La rassegna fin dagli esordi, andrà in scena un lungo weekend di incontri a ingresso libero e gratuito con i big della cultura italiana.
Tema di questa edizione di “Percorsi”, che ogni anno propone un argomento sempre diverso con l’obiettivo di tracciare traiettorie di riflessioni comuni per comprendere la contemporaneità, sarà “umano”, a partire da una domanda precisa: cosa rende umano il nostro agire?
Temi come i teatri di guerra e la lotta alle disuguaglianze, testimoniano come il confine fra umanità e disumanità sia spesso in bilico e in tensione.
Tra le questioni affrontate, ci si interrogherà su come affrontare le crisi del presente senza venire a patti con la nostra dimensione più autenticamente umana. E cosa significa “restare umani” nell’epoca dell’intelligenza artificiale e della rivoluzione digitale.
Lo scrittore Nicola Lagioia darà il via all’edizione 2025 di “Percorsi” giovedì 21 agosto alle 21.30 in Piazza della Pace con l’incontro “La città dei vivi”, titolo tratto da uno dei suoi libri di maggior successo.
Lagioia indaga l’umanità attraverso la discesa negli abissi della violenza e del male, mettendo a nudo la fragilità dei confini fra bene e male e la complessa rete di responsabilità individuali e collettive. A moderare l’incontro sarà Filippo Paganini, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Liguria.
Venerdì 22 agosto a salire sul palco di Santo Stefano Magra sarà Enzo Bianchi, monaco cristiano e saggista italiano, fondatore della Comunità monastica di Bose, a Magnano. Il suo intervento titolato “Fraternità”, e moderato dallo scrittore spezzino Filippo Lubrano, verterà sulla consapevolezza di essere, su questa terra, tutti fratelli e sorelle, esseri viventi e mortali in relazione gli uni con gli altri.
Sabato 23 agosto gli ospiti della serata, attesi sempre per le 21.30 in Piazza della Pace, saranno Sigfrido Ranucci, volto di Report, programma simbolo del giornalismo d’inchiesta, e Simona Maggiorelli, direttrice responsabile della rivista Left“La scelta” sarà l’argomento intorno al quale ruoterà il loro intervento: il coraggio di cercare e rivelare la verità anche attraverso il costo di sacrifici personali e professionali per difendere la giustizia sociale.
A chiudere la 6ª Edizione di “Percorsi” sarà infine lo scrittore e poeta Daniele Mencarelli che domenica 24 agosto, sullo stesso palcoscenico e alla stessa ora, e di nuovo con l’aiuto di Lubrano, affronterà uno dei temi a lui più cari, la salute mentale. L’incontro “Tutto chiede salvezza”, tratto dall’omonimo romanzo di successo, caso editoriale dal quale è stata tratta la serie Netflix, esplora l’umanità attraverso la vulnerabilità e la ricerca di senso nella sofferenza e nella malattia mentale, rivelando la profonda interconnessione e la capacità di cura fra gli individui.
Come ogni anno “Percorsi” sarà arricchito da laboratori d’arte per bambini per tutte e quattro le serate, a cura dell’Associazione di promozione sociale Tartastoj della Spezia, con l’artista Anastasia Boni (Piazzale della Chiesa, ore 21.00 – Partecipazione gratuita ma su prenotazione: 328 7074162).
La 6ª Edizione di “Percorsi” è realizzata grazie al contributo di Conad, Sernav Lo.G. Srl, Laghezza SpA, Ma.Tra, Lands Logistic and Shipping, Bucchioni Srl.
PROGRAMMA COMPLETO PERCORSI 2025
Giovedì 21 agosto ore 21.30
NICOLA LAGIOIA
La città dei vivi
Presenta Filippo Paganini
Nicola Lagioia
Nato a Bari nel 1973, è scrittore, sceneggiatore, conduttore radiofonico. Con minimum fax ha pubblicato “Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj” (2001), e con Einaudi “Occidente per principianti” (2004), “Riportando tutto a casa” (ultima edizione ET Scrittori 2017; Premio Viareggio-Rèpaci, Premio Vittorini, Premio Volponi), “La ferocia” (2014 2016; Premio Strega 2015) e La città dei vivi (2020 e 2021). Ha diretto il Salone Internazionale del Libro di Torino dal 2017 al 2023. È direttore editoriale della rivista Lucy.
Venerdì 22 agosto ore 21.30
ENZO BIANCHI
Fraternità
Presenta Filippo Lubrano
Enzo Bianchi
Fondatore della Comunità monastica ed ecumenica di Bose, di cui è stato priore fino al gennaio 2017. È ora membro della fraternità monastica Casa della Madia. Ha insegnato Teologia biblica presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È autore di testi sulla spiritualità cristiana e sul dialogo della Chiesa con il mondo contemporaneo e svolge un’intensa attività di pubblicista.
Ha fondato la casa editrice le Edizioni Qiqajon, ha ricevuto diversi premi ed è membro a vita del Consiglio della Fondazione per le Scienze Religiose Giovanni XXIII di Bologna. È autore di oltre 300 pubblicazioni, tradotte in diverse lingue. Tra i suoi libri, “Fede e fiducia” (2013); “Dono e perdono” (2014); “Raccontare l’amore. Parabole di uomini e donne” (2015); “Spezzare il pane.
Gesù a tavola e la sapienza del vivere” (2015); “Gesù e le donne” (2016); “Ero straniero e mi avete ospitato” (2017); “La vita e i giorni. Sulla vecchiaia” (2018); “Non muri ma ponti”. Per una cultura dell’incontro e del dialogo” (con Nunzio Galantino e Gianfranco Ravasi, 2018); “Cosa c’è di là. Inno alla vita” (2022); “Dove va la chiesa?” (2023); “L’arte della preghiera” (2024); “Fraternità” (2024).
 
Sabato 23 agosto ore 21.30
SIGFRIDO RANUCCI & SIMONA MAGGIORELLI
La scelta
Sigfrido Ranucci

È un giornalista, autore e conduttore televisivo. In Rai dal 1990, è stato prima inviato per le rubriche del Tg3, poi per Rai News 24, dove ha realizzato numerose inchieste sul traffico illecito di rifiuti e sulla mafia. Ha trovato l’ultima intervista al giudice Paolo Borsellino, nel settembre del 2001 è stato inviato a New York per seguire l’attentato alle Torri gemelle, poi nel 2004 a Sumatra per lo tsunami.

 

È stato inviato nei contesti di guerra dei Balcani e in Medio Oriente dove ha realizzato inchieste sulla violazione dei diritti umani e dal marzo 2017 conduce il programma televisivo Report (Rai3), che ha ereditato dall’ideatrice Milena Gabanelli. Ha ricevuto numerosi premi per il giornalismo d’inchiesta ed è autore con Nicola Biondo del libro Il patto (Chiarelettere, 2010).

Simona Maggiorelli
Direttrice responsabile della rivista Left dal 2017, è stata in precedenza caporedattore cultura di Left e di Avvenimenti. Prima ancora ha lavorato a Liberazione e altre testate ( La Nazione,  Europa, Rinascita della sinistra, Hystrio) scrivendo di letteratura, teatro e arte. Tra le sue pubblicazioni Attacco all’arte, la bellezza negata (L’Asino d’oro edizioni, 2017), Arte senza memoria, con Domenico Fargnoli (Carlo Cambi editore, 2007) e Tragicamente sul teatro di Alfonso Santagata (Titivillus, 2000).
 
Domenica 24 agosto ore 21.30
DANIELE MENCARELLI
Tutto chiede salvezza
Presenta Filippo Lubrano
Daniele Mencarelli
Poeta e narratore, nasce a Roma nel 1974. La sua più recente opera poetica è “Degli amanti, non degli eroi” (Mondadori, 2024). Del 2018 è il suo romanzo d’esordio, “La casa degli sguardi”, Mondadori (premio Volponi, premio Severino Cesari opera prima, premio John Fante opera prima).
Nel 2020 esce “Tutto chiede salvezza”, Mondadori (finalista al premio Strega, vincitore del premio Strega Giovani, del premio Segafredo Zanetti-un libro un film, e del premio Anima per il sociale). Da questo romanzo è stata tratta per Netflix la serie omonima, con regia di Francesco Bruni. “Sempre tornare” (Mondadori, 2021, premio Flaiano) chiude la sua ideale trilogia autobiografica. Nel 2023, sempre per Mondadori, è uscito “Fame d’aria” (premio Clara Sereni) e nel 2024 “Brucia l’origine”. Collabora, scrivendo di cultura e società, con quotidiani e riviste.