Chiusura della provinciale SP 17 di Beverino presso il ponte sul Vara
Chiusura della provinciale SP 17 di Beverino presso il ponte sul Vara, da domani mattina giovedì 10 luglio, sino al giorno 15 luglio
Sabato 12 Luglio 2° appuntamento con La Spezia Estate Festival
Sabato 12 Luglio 2° appuntamento con “LA SPEZIA ESTATE FESTIVAL” Con Federico Basso, da un’idea di Real Comedy Produzione Realize Networks
Sabato 12 luglio alle ore 21.30 in Piazza Mentana il secondo appuntamento con “LA SPEZIA ESTATE FESTIVAL”, la rassegna culturale che ogni anno propone un ricco programma di spettacoli che vedono protagonisti grandi nomi del teatro, musicisti, performer e big della scena nazionale.
Sul palco FEDERICO BASSO con “VISTO DAL BASSO”.
Volto storico del programma Zelig, Federico Basso è un comico e autore televisivo, originario di Torino. Grande estimatore della stand-up comedy, ha una presenza scenica fortemente influenzata dalla tradizione umoristica italiana. Oltre al Cabaret, Federico si è cimentato nel corso della sua carriera anche nei Match d’improvvisazione teatrale.
Il suo humour dalla televisione è approdato al mondo dei social, diventando un personaggio davvero virale. Con lo spettacolo Visto dal Basso Federico Basso porta sul palco la sua esperienza di comico prestato ai social, in un monologo che raccoglie gli anni di esperienza accumulati sui palchi e nelle trasmissioni più popolari.
Attraverso il suo sguardo vedremo la vita di tutti i giorni sotto diverse sfaccettature: un filtro del tutto originale che consentirà di cogliere aspetti della vita quotidiana spesso trascurati.
I biglietti per tutti gli spettacoli sono in vendita al Botteghino del Teatro Civico e su Vivaticket, ad eccezione dello spettacolo Filosofà, in vendita su Ticket One.
INFO: Botteghino del Teatro Civico (ingresso da Corso Cavour n. 20), aperto dal lunedì al sabato dalle ore 9 alle ore 12.30 (il mercoledì anche dalle 16 alle 19). Tel. 0187/727521 – email: info@teatrocivico.it
Ingresso (per tutti gli spettacoli ad eccezione di Filosofà) – intero: 12 euro + prevendita / ridotto studenti 5 euro; abbonamento: (minimo 5 spettacoli escluso Filosofà ) biglietto a 10 euro; Filosofà: € 25.00 prevendita compresa
Di seguito il programma degli spettacoli de La Spezia Estate Festival:
10 luglio – Dario Ballantini
12 luglio – Federico Basso
21 luglio – Corrado Nuzzo, Maria Di Biase, Matteo Saudino
23 luglio – Enrico Bertolino
27 luglio – Kataklò
29 luglio – Andrea Pennacchi
6 agosto – Luca Ward
12 agosto – Edoardo Prati
19 agosto – Alessandro Bergonzoni
22 agosto – Giancarlo Giannini
La Spezia Estate Festival è promosso da Comune della Spezia e Società dei Concerti ETS con il patrocinio e il contributo di Regione Liguria, con il sostegno di Fondazione Carispezia e AdSP – Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Main sponsor Iren SPA, sponsor MBDA e BVLG – Banca Versilia Lunigiana e Garfagnana.
Sarzana, nuovo nido di tartaruga caretta caretta: quinto della stagione in Liguria
Nuova nidificazione di tartaruga Caretta caretta a Sarzana
Prosegue la stagione di nidificazione della tartaruga Caretta caretta in Liguria con un nuovo importante evento registrato a Sarzana, nei pressi dello stabilimento balneare Odessa. Lunedì 7 luglio, alcuni clienti e una dipendente del ristorante dei vicini Bagni Roma hanno notato la presenza della tartaruga sulla spiaggia e hanno prontamente allertato la Guardia Costiera.
Il quinto nido del 2025 e il dodicesimo dal 2021 in Liguria
Il nido scoperto a Sarzana rappresenta il quinto evento di nidificazione del 2025 e porta a dodici il numero totale dei nidi accertati in Liguria a partire dal 2021, anno della prima deposizione documentata. I biologi di Arpal, in rappresentanza del Gruppo Ligure Tartarughe (GLIT), hanno confermato la presenza delle uova, deposte a circa 25 metri dalla battigia e a una profondità di 19 centimetri.
Presidi, analisi e monitoraggi attivati sul sito
Al momento del sopralluogo erano presenti anche rappresentanti della Guardia Costiera, della Società Naturalistica Spezzina e del Parco di Montemarcello. Sul nido è stato installato un data logger per la registrazione continua della temperatura, parametro fondamentale per il corretto sviluppo degli embrioni. Inoltre, è stato prelevato un campione di sedimento per l’analisi del sito.
Le attività tecniche e scientifiche saranno coordinate dal GLIT – Acquario di Genova, in collaborazione con Arpal, Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta e Università di Genova. Il Comune di Sarzana ha già predisposto l’ordinanza per la gestione del sito, mentre la Società Naturalistica Spezzina e il Parco di Montemarcello si occuperanno della sorveglianza e della sensibilizzazione pubblica.
Tentativi di deposizione a vuoto tra l’8 e il 9 luglio
Tra l’8 e il 9 luglio, il GLIT ha ricevuto segnalazioni di tentativi di nidificazione a Borgio Verezzi, Pietra Ligure e nuovamente a Sarzana, purtroppo non andati a buon fine. In alcuni casi, le deposizioni non si sono concluse a causa del disturbo arrecato dai passanti e dai curiosi presenti sul litorale.
Le regole da seguire in caso di avvistamento
Durante il periodo di deposizione, è essenziale sapere come comportarsi per non mettere a rischio le tartarughe. In caso di avvistamento di una Caretta caretta fuori dall’acqua, occorre contattare immediatamente la Guardia Costiera al numero 1530 o il 112, che attiveranno la procedura prevista coinvolgendo l’Acquario di Genova.
Il GLIT ricorda alcune regole fondamentali da seguire:
– mantenere una distanza di sicurezza,
– non toccare l’animale né le uova,
– evitare luci intense, flash o rumori forti.
Ogni interferenza può spaventare la tartaruga e comprometterne la deposizione o causare danni alla sua salute.
Monitoraggio continuo e protezione dei nidi già esistenti
A seguito delle recenti mareggiate, sono stati effettuati sopralluoghi presso i quattro nidi già presenti in Liguria per verificare eventuali danni. Fortunatamente, in nessun caso l’acqua ha raggiunto le uova: la sabbia sovrastante è rimasta compatta e i sistemi di protezione installati si sono dimostrati efficaci.
Tutti i nidi sono sotto costante monitoraggio ambientale. Ogni sito è dotato di data logger per la registrazione della temperatura, variabile che influisce sullo sviluppo embrionale e sulla determinazione del sesso dei piccoli secondo il principio TSD – Temperature-Dependent Sex Determination.
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Fabio Fognini annuncia il ritiro: questo è il modo migliore per dire addio
A Wimbledon l’annuncio del ritiro: È il momento giusto
Fabio Fognini ha scelto Wimbledon per annunciare ufficialmente il suo ritiro dal tennis professionistico. Dopo aver riflettuto a lungo, il campione azzurro ha convocato una conferenza stampa nella sala Media Theatre dell’All England Club, dichiarando: “È un qualcosa che avevo già in testa e con la mia famiglia ne abbiamo parlato. Credo che questo sia il miglior modo per dire addio”. A 38 anni, l’azzurro lascia il tennis giocato dopo aver combattuto a testa alta contro Carlos Alcaraz, portando il campione spagnolo al quinto set in un match emozionante e ad alto livello tecnico.
Una carriera da top 10, tra successi in singolo e doppio
Nato nel 1987, Fognini ha lasciato un segno indelebile nel tennis italiano e internazionale. Ha conquistato 9 titoli ATP in singolare, prevalentemente su terra battuta, tra cui Amburgo, Stoccarda, Umago e Los Cabos. Il traguardo più prestigioso resta la vittoria al Masters 1000 di Monte-Carlo nel 2019, che lo ha proiettato nella top 10 mondiale, al numero 9 del ranking ATP. Da ricordare anche il successo in doppio agli Australian Open 2015, in coppia con Simone Bolelli, primo trionfo Slam maschile per una coppia italiana nell’era Open fuori dalla terra battuta.
I momenti iconici: dalla Davis al Roland Garros
Tra i momenti più memorabili della sua carriera, spiccano i quarti di finale raggiunti al Roland Garros nel 2011 e agli US Open nel 2015, ma anche l’impresa in Coppa Davis contro Andy Murray a Napoli nel 2014, fondamentale per portare l’Italia in semifinale. Il suo gioco brillante e imprevedibile, spesso accompagnato da un temperamento acceso, ha reso Fognini un protagonista amatissimo – e a volte discusso – del tennis mondiale.
Un legame speciale con Flavia Pennetta e la famiglia
La carriera di Fabio è sempre stata intrecciata con quella della moglie, Flavia Pennetta, vincitrice degli US Open 2015. I due si sono sposati nel 2016 a Ostuni, in Puglia, e hanno tre figli: Federico, Farah e Flaminia. “Flavia è la mia prima consigliera”, ha spesso dichiarato Fognini, sottolineando quanto la compagna abbia influito in positivo sulla sua maturità sportiva e personale.
Un addio consapevole in un luogo simbolico del tennis
Non è casuale la scelta di Wimbledon come teatro dell’annuncio: il più antico torneo del Grande Slam, disputato sull’erba dal 1877, rappresenta per ogni tennista un palcoscenico leggendario. Fognini ha voluto congedarsi dal tennis proprio qui, rendendo omaggio alla tradizione e al prestigio di questo sport.
Una chiusura nel segno della gratitudine
“Questo sport mi ha accompagnato per tutta la vita e continuerà a farlo. Conserverò per sempre tantissimi bei ricordi”, ha detto Fognini al termine della conferenza. Il suo ritiro segna la fine di una carriera intensa, appassionata e ricca di traguardi: un addio che porta con sé l’eleganza di chi ha saputo scegliere il momento e il luogo giusto per dire basta, lasciando un’eredità sportiva importante nel cuore dei tifosi italiani.
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Inchiesta Università, docenti assolti. Becchi: non meritavano la gogna
Ieri, nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Genova che aveva acceso i riflettori su alcune procedure pubbliche per il reclutamento di ‘assegnisti’ di ricerca e ricercatori all’Università di Genova, il giudice per l’udienza preliminare ha pronunciato una sentenza che segna una svolta: “Non luogo a procedere perché il fatto non sussiste” per il principale capo d’imputazione, quello di turbativa d’asta.
Vedremo le motivazioni, ma la decisione del giudice non lascia dubbi.
L’accusa, nel pieno delle indagini, aveva portato addirittura agli arresti domiciliari due docenti dell’Ateneo, Lara Trucco e Pasquale Costanzo, con divieto di comunicazione.
La professoressa Trucco era in seguito rimasta in custodia cautelare per tre mesi e successivamente era stata sospesa sine die dall’Università, misura poi (dopo due anni di vigenza) dichiarata dal TAR della Liguria illegittima e sproporzionata.
Nei confronti di altri docenti imputati si è proceduto diversamente.
Riguardo a Trucco e Costanzo c’è stato un accanimento anche da parte degli organi d’informazione, che hanno distrutto la dignità di due persone anche sul piano privato. Mi sia consentito di dirlo: una vergogna.
Nel frattempo, sono trascorsi tre anni. Anni di attesa, sofferenze, interrogativi. Anni di angoscia, tristezza, depressione. Anni in cui il professor Pasquale Costanzo, tra i costituzionalisti più stimati del panorama accademico italiano, ha visto la propria esistenza stravolta. La pressione del caso e il dolore lo hanno segnato profondamente nello spirito e nel corpo e alla fine è morto, purtroppo prima di conoscere l’esito dell’udienza, che sarebbe stato di piena assoluzione.
Il reato di abuso d’ufficio, che avrebbe potuto essere eventualmente contestato, nel frattempo è stato abrogato. E così, oltre al danno, è arrivata anche la beffa. Gli stessi imputati avevano auspicato che si potesse applicare quella norma, certi di non aver commesso alcun reato. A ogni modo, sono stati ieri assolti dal giudice con formula piena.
Però la vicenda non si chiude qui. Restano ancora in piedi nei confronti degli imputati le accuse di falso ideologico e falso materiale.
La condotta contestata? Per quel che mi è dato di capire aver dato seguito alle disposizioni dell’Ateneo genovese, in particolare, intervenendo su alcuni verbali per correggerli e consentirne l’approvazione definitiva. Secondo quanto emerso dalle indagini, i docenti lavoravano anche nei fine settimana, a orari inconsueti, per adempiere al proprio compito e garantire il corretto svolgimento delle selezioni. Un impegno che, paradossalmente, si è rivoltato contro di loro.
E così, la sofferenza continua. Non soltanto per i lunghi anni trascorsi sotto il peso dell’indagine, ma per l’incertezza che ancora incombe. Ancora una volta, oltre al danno, la beffa di aver fatto semplicemente il proprio dovere.
Il prossimo novembre dovrebbe cominciare il procedimento per l’unico capo di imputazione rimasto in piedi e vedremo quello che succederà.
Resta l’amarezza di una vicenda che ha coinvolto docenti del Dipartimento in cui lavoro, che hanno dedicato una vita intera alla ricerca e all’ insegnamento e che non meritavano il trattamento a cui sono stati sottoposti. Prof. Paolo Becchi
Piciocchi bocciato pure da Berlusconi: a Genova candidato sbagliato
Altro che “fine di un ciclo politico” come affermato da alcuni del centrodestra genovese per giustificare la sconfitta alle recenti elezioni comunali.
“A Genova il centrodestra ha sbagliato il candidato” mentre per vincere a Milano “dipende dal candidato, ma deve essere nella società”.
Lo ha dichiarato stamane l’amministratore delegato di Mediaset Pier Silvio Berlusconi nel corso del tradizionale incontro con la stampa per la presentazione dei palinsesti della prossima stagione, a proposito delle prossime elezioni comunali a Milano: “Se perdiamo dopo Beppe Sala siamo messi male”.
Berlusconi ha citato proprio il caso Genova e ha aggiunto, in generale: “Vincere dipende dal candidato sindaco. Civico o politico è indifferente, ma deve essere dentro la società, percepito dalla comunità. Altrimenti è finita”.
Crollo del Ponte Morandi, il pm Airoldi: era malato già dal 1975
La requisitoria della Procura: Il viadotto Polcevera aveva problemi strutturali fin dall’inizio
Il Ponte Morandi di Genova, crollato tragicamente il 14 agosto 2018, era “malato” fin dal 1975. A sostenerlo è il pubblico ministero Marco Airoldi, nella sua requisitoria al processo in corso per il crollo del viadotto Polcevera. Secondo il pm, il ponte presentava criticità strutturali già pochi anni dopo l’inaugurazione e i segnali di allarme sono stati ignorati per decenni.
Airoldi: Aspi come un medico che ignora la malattia del paziente
Per spiegare la gravità della negligenza, la Procura di Genova ha usato una potente metafora sanitaria: se un cittadino può credere per ignoranza che “i ponti non crollano”, chi ha il dovere di vigilare, come Autostrade per l’Italia, non può fermarsi a questo pregiudizio. Il pm Airoldi ha accusato Aspi di aver ignorato le evidenze tecniche, scegliendo di non approfondire la reale condizione del ponte.
Ricavi in crescita e manutenzione trascurata dopo la privatizzazione
Nella sua requisitoria, il magistrato ha evidenziato come, dopo la privatizzazione del 2000, Autostrade abbia registrato un costante aumento di ricavi e profitti fino al 2018, senza investire in maniera proporzionale nella manutenzione. Un andamento che, secondo l’accusa, ha portato a sottovalutare i moniti dello stesso progettista del ponte, che già nel 1975, suggeriva controlli specifici su cavi e stralli.
Il pm: Il disastro non era imprevedibile: segnali trascurati per anni
Respingendo l’idea che si sia trattato di un evento imprevedibile, il pm ha ricordato come le avvisaglie del disastro fossero note da tempo. A confermarlo, la relazione dell’ingegnere Zanetti di Spea risalente al 1975. “Altro che senno del poi”, ha affermato Airoldi, puntando il dito contro anni di mancata vigilanza e scelte aziendali orientate al profitto, più che alla sicurezza.
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