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Sestri Levante, lavori di sostegno rocce in loc. Costarossa

Gli interventi di consolidamento della strada che porta all’abitato di Costarossa sono in corso da alcuni giorni.
L’intervento prevede la rimozione dei blocchi di roccia accumulati alle spalle delle reti protettive e il consolidamento e l’armatura di alcuni tratti di questa reticolatura.

Il cantiere di lavoro è progettato e organizzato in modo da contenere al massimo il disagio per gli abitanti e consentire la circolazione continuativa dei mezzi pubblici e privati. Le operazioni sono state programmati a seguito degli ampi movimenti franosi del fronte, anche se sono trattenuti dal sistema di sicurezza già presente, installato dal Comune di Sestri Levante.

«Preserviamo le nostre frazioni  ̶  commenta la sindaca Valentina Ghio  ̶  lavorando sulla sicurezza degli abitati e delle vie di collegamento, cercando per quanto possibile di prevenire il dissesto con interventi di pulizia, contenimento e monitoraggio del territorio e agendo in maniera puntuale per la sistemazione delle frane.»

L’opera è finanziata con risorse dell’Amministrazione Comunale per circa 30 mila € e sarà ultimati entro i primi giorni di settembre. I lavori sono a cura di un’impresa specializzata in lavori in quota e in parete. È confermata inoltre per l’autunno la ripresa degli interventi a Villa Fontane, già illustrati agli abitanti della frazione nello scorso mese di luglio. ABov

Nano Morgante | L’investimento in nobiltà

Nano Morgante | L’investimento in nobiltà

Riscontra sempre fascino la disciplina araldico-genealogica, nella sua capacità di investigare, e magari confermare, una nostra nobile discendenza.

Ed anche se la Costituzione (art.3) derubrica la “nobiltà”, il blasone familiare resta una componente sociale particolarmente attraente per l’essere umano, trovando peraltro vasta narrazione in letteratura ed anche disputa (per esempio, nel Convivio dantesco).

Esso diviene motivo di ambizione e vanto, esprimendo un valore nudo e crudo, anche non necessariamente combinato con una equivalente condizione economica (la cosiddetta “nobiltà decaduta”).

Non a caso, in nome di questa attesa gloriosa, giungono e-mail, da Società esperte in Araldica, per mezzo delle quali l’immaginazione umana può dare sfogo all’ambizione  e scandagliare la possibilità di una testimonianza pergamenata della propria genealogia.

Vi è gloria nel recuperare il proprio stemma di famiglia ed affiggerlo in bella vista nel condominio, sulla porta di casa (non sempre il nobile conserva l’originario palazzo). Gloria nell’esporre l’acronimo N.H. (nobiluomo) accanto al proprio nome sul citofono e sulla cassetta della posta.

Tutto ciò persiste, malgrado vi sia sempre la possibilità di scoprire di appartenere ad una casata, si-ma non principesca, con uno stemma araldico identificato, in alternativa a leoni ed aquile, da umili animali da cortile.

Sia come sia, premettendo che la gran parte degli individui, per dato statistico, ha una sacro-santa origine popolare, è buona idea che la nobile nascita si possa anche dimostrare con il comportamento, piuttosto che con l’elencazione di titoli e stemmi.

In via conclusiva, a prescindere dal contenuto costituzionale, la nobiltà costituisce una rete seduttiva sociale in cui l’essere umano tende mediamente a restare impigliato.

Al punto da poter considerare l’acquisizione di un titolo nobiliare, anche in un periodo di crisi economica, più che una spesa, un vero e proprio investimento.

Massimiliano Barbin Bertorelli

Oggi ad Albenga al Sacro Cuore i funerali di Francesco Barile

Il suo campetto della San Filippo e del Sacro Cuore

SAVONA – Si svolgeranno questo pomeriggio alle ore 16 nella Chiesa Santuario del Sacro Cuore le esequie di Francesco Barile. Ieri sera una folla ha partecipato,nella Camera Ardente dell’ Ospedale Santa Maria di Misericordia ad Albenga, alla recita del Rosario.

Tutto il comprensorio ingauno è in lutto per la morte prematura di Francesco, molto noto ed amatissimo parrucchiere abenganese. La sua famiglia e quella della moglie, la professoressa Luisa Pavese, sono molto stimate e ben volute da tutti. La prematura scomparsa di Francesco, avvenuta a soli 63 anni, ha lasciato attoniti oltre che parenti ed amici, anche il mondo del commercio ingauno e tutto l’ambiente del calcio dilettantistico del Ponente Savonese, in particolare la sua San Filippo Neri, la compagine nella quale Barile aveva militato per tanti anni dalle giovanili, sino alla prima squadra.

Barile aveva imparato il mestiere di acconciatore ad Albenga, proprio di fronte alla Chiesa del Sacro Cuore, dal parrucchiere “Franco” ed era poi diventato nel tempo uno dei più apprezzati stilisti del comprensorio: da molti anni svolgeva la sua attività nel suo atelier in Viale Italia.

“Nelle cittadine come la nostra- ci ha detto in un breve ricordo il giornalista Adalberto Guzzinati- dove ci si conosce tutti e si vive ancora a misura d’uomo, l’attività che svolgeva Francesco non era soltanto una delle tante attività commerciali comunali, era molto più importante. Francesco infatti non era soltanto il parrucchiere, dove andare per un taglio, era anche un amico, una persona con cui confidarsi. Il suo era un luogo di ritrovo, di agGregazione, di vera amicizia. Francesco era una grande persona, leale, corretta, fidata, che sapeva consolare coloro che con lui si confidavano e dare sempre un giusto consiglio. Sono sicuro che mancherà a tanti, me compreso”.

La famiglia ha il desiderio di esprimere parole di gratitudine verso i Reparti di Medicina e di Terapia del Dolore dell’ Ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga e verso l’associazione di volontariato Bastapoco onlus.

La nostra redazione si unisce al dolore della moglie Luisa, dei fratelli Gaetano, Valentino e Alfredo, delle cognate, della suocera Tina, dei nipoti e parenti per la perdita di una così grande persona.
CLAUDIO ALMANZI

Bel gattone rosso di Varazze cerca una famiglia

Questo bel gattone rosso di Varazze, cerca una famiglia che lo voglia adottare

Questo bel gattone rosso di Varazze, con una triste storia alle spalle, cerca una famiglia che lo voglia adottare.

E’ affettuoso e tranquillo, maschio sterilizzato, ricoverato dai volontari della Protezione Animali nella sede di Savona.

Gli interessati lo possono incontrare in via Cavour 48 r, da lunedì a sabato, dalle 10 alle 12 e dalle 17 all per informazioni telefono 019 824735.

Revoca divieto balneazione sul Lungomare Pegli

Il Lungomare di Pegli (foto di repertorio)

Il sindaco di Genova Marco Bucci, sulla base dei campionamenti suppletivi effettuati da Arpal, ha disposto, su proposta dell’assessore all’ambiente Matteo Campora, la revoca del divieto temporaneo di balneazione nel tratto di litorale del Lungomare di Pegli con estensione da Molo Lomellini a Molo Torre.

Intervento dei VVF a Molassana per due auto in fiamme | Video

Ieri pomeriggio i vigili del fuoco di Genova Est sono intervenuti in via San Felice a Molassana per l’incendio di 2 auto.

Le fiamme hanno coinvolto anche il pergolato sotto il quale erano parcheggiate.

All’arrivo dei mezzi VVF, l’incendio era ormai generalizzato e per una veloce estinzione si è utilizzato il liquido schiumogeno. Non si lamentano feriti; la cause dell’incendio sono in via di accertamento.

Intervento dei VVF a Molassana per due auto in fiamme

Genova, consigliera M5S: Salvini a testa in giù. Matteo: bacioni anche a lei

Il post di Salvini che replica alla consigliera municipale genovese Stefania Giovinazzo (M5S)

“Dopo le minacce di morte di mafiosi e centri sociali, arrivano anche quelle della grillina… Vabbè, tiro dritto, sorrido e non rispondo. Bacioni anche a lei”.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ieri sera su fb ha replicato così al post della consigliera M5S del Municipio Levante di Genova, Stefania Giovinazzo, che sempre su fb le aveva augurato di finire a testa in giù salvo poi modificare il testo del post pubblicato sul social network.

“Bene la modifica del post – hanno commentato i consiglieri municipali leghisti – un ravvedimento di buon senso, ma ora ci aspettiamo le dimissioni.

Non basta un colpo di mouse a cancellare la gravità delle parole della consigliera del Movimento 5 stelle Stefania Giovinazzo che prima rievoca il fascismo augurando al Ministro dell’Interno Salvini di finire a testa in giù a piazzale Loreto e poi decide di modificare il suo post.

Non basta di certo modificare qualche riga per cancellare le violenti parole scritte, da condannare, che ci fanno rabbrividire al pensiero che questa signora possa rappresentare i genovesi in un’istituzione.

Invece di dare lezioni di coerenza, sarebbe meglio che la consigliera firmasse subito le proprie dimissioni. Solidarietà al ministro Matteo Salvini per l’ennesima intimidazione subìta”.

 

Violenze su ex compagna: pregiudicato 55enne genovese arrestato

Violenza domestica (foto di archivio)

Violenze sulla ex compagna, che avrebbe tentato pure di strangolare. Pluripregiudicato 55enne genovese arrestato dalla Polizia.

Stamane i responsabili della Squadra Mobile di Genova hanno riferito di averlo rinchiuso nel carcere di Marassi con le accuse di “maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate” ma non per tentato omicidio.

In ogni caso, gli elementi raccolti dalla Polizia hanno definito un quadro drammatico in cui la condotta “violenta e ingiuriosa” dell’ex compagno nei confronti dell’ex compagna 50enne, anche lei genovese, si sarebbe protratta dall’inizio della loro relazione sentimentale per circa un anno.

Sempre secondo quanto riferito dagli investigatori, il 55enne convivente era molto geloso e spesso si ubriacava. Inoltre, sottoponeva la vittima a violenze verbali e fisiche, assoggettandola ad un regime di vita avvilente sostanzialmente “fatto di gesti di disprezzo, asservimento, umiliazione, aggressioni e percosse”.

La 50enne non aveva mai fatto denuncia alle Forze dell’ordine, ma con il telefono cellulare si era fotografata le ecchimosi e le tumefazioni, soprattutto agli arti superiori, causate dal compagno durante gli scorsi mesi.

Lo scorso giugno era finalmente tornata a vivere nel suo appartamento, ma l’ex compagno non si era rassegnato. Infatti, dalle indagini risulta che avesse tentato di entrare e, non riuscendoci, avesse danneggiato le tapparelle, ignorando l’avvertimento dell’ex compagna di chiamare le Forze dell’ordine.

L’ultimo episodio di violenze risale al 27 luglio scorso, quando la 50enne aveva tuttavia accettato un appuntamento chiarificatore a casa del suo “carnefice”.

Durante l’ennesima scenata di gelosia, l’avrebbe “immobilizzata al letto, colpita con pugni al volto e alla schiena tentando infine di strangolarla a mani nude“.

La 50enne, scalciando, era però riuscita a fuggire e a recarsi in ospedale, dove era stata ricoverata in codice rosso per “lesioni plurime, contusioni al volto e un’emorragia sub congiuntivale giudicata guaribile in 30 giorni”.

A causa del “pericolo concreto e attuale” che il pluripregiudicato genovese “prosegua nella condotta di maltrattamenti o aggredisca ancor più violentemente la sua ex compagna” gli agenti della Squadra Mobile lo hanno quindi arrestato e rinchiuso nel carcere di Marassi.

Genoa, da lunedì truppa a lavoro a Masone

La partita con la Massese di oggi. Poi l’ultima seduta di sabato a Cavriago, il rientro in sede e la ripresa, nella settimana che porta alla Coppa Italia, lunedì pomeriggio a Masone (allenamento intorno alle 17 in orario da confermare). Per i tanti tifosi che risiedono da quelle parti la possibilità di godersi la compagnia del Grifone. L’entroterra si appresta a colorarsi di rossoblù già nel fine settimana. Sabato e domenica ai Giardini della Tavola Bronzea di Serra Riccò torna “Grifoni in Festa”. L’evento organizzato dal Genoa Club Mario Casanova e dal gruppo C.d.B. Si mangia, beve e balla (apertura stand alle 19) con spettacoli e musica dal vivo. E a proposito di club. E’ nato il Genoa Club Arquata Scrivia. Benarrivati!

Genoa, 9 reti nel test contro la Massese

Toro-Genoa, pagelle LN: bene Pandev e Perin
Goran Pandev del Genoa

Un caldo da safari africano per la partita con le ‘zebre’ della Massese. Un’altra società centenaria, cara a mezzo staff e al club manager Marco Rossi (“il mio cuore è rossoblù…), presente con il responsabile tecnico Capozucca. C’è mezzo paese a vedere il Grifone suonare l’ottava. E dare il benvenuto alla classe di Schöne. Il colpo di mercato che, tra gli altri, ha mandato in estasi i genoani, togliendo il velo all’ambizione di un campionato diverso. Via i patemi? Ci sarà da lottare! Il nazionale danese gioca dal primo. A disposizione alcuni ragazzi della Primavera convocati dal ritiro di Tavarone. Pandev e compagni usano le maglie di allenamento per cavalleria. Pronti, via. Si suda anche in tribuna, mentre l’ex Ajax apre il gioco e sventaglia che è un piacere per gli occhi. Ciak, il regista c’è. Valeva la pena aspettare. La prima percussione centrale porta Romulo al tiro, Fiaschi si oppone con il corpo. Grifo in proiezione offensiva in questi primi minuti, il pallone circola con fluidità. Gli avversari si fanno vedere in avanti, il terzetto di califfi là dietro controlla. Il Genoa passa in vantaggio con Pandev di testa su cross dalla sinistra. Sulla prima conclusione il portiere respinge, sulla seconda raccoglie la sfera nel sacco. Per il raddoppio si aspetta solo un minuto, Gumus infila un diagonale imparabile. Schöne ispira, Sanabria fa centro. Il tris è servito sul filo del fuorigioco. Non appare di marmo, come invece la specialità della casa, la difesa della Massese nella circostanza. I ragazzi apuani mostrano alcune buone individualità, è un test che vale pure oggi. Il tiro al bersaglio prosegue con due staffilate di Sanabria imbeccato da Aguledo che si muove tra le linee in fase di possesso per cercare spazio. Il paraguaiano centra la doppietta e il quarto con un tap-in. A metà tempo l’arbitro Marcenaro decreta una pausa di ristoro. “Muovi, muovi” grida Andreazzoli alla ripresa. Cala un po’ il ritmo nel finale, in campo si scoppia. Ma aumenta il numero di reti. Ancora Sanabria su invito dell’esterno Romulo e poi Gumus. Termina 6-0 la prima frazione.

La seconda si apre con gli avversari che provano a fare massa fisicamente nella zona nevralgica, dove i nostri, cerca che ti ricerca, un corridoio libero lo trovano quasi sempre per le imbucate. Le azioni che attecchiscono sulle corsie sono avvolgenti ed efficaci in tutta l’ampiezza. Ci sono solo due cambi tra le fila del Vecchio Balordo. Marchetti per Jandrei e il nazionale U.19 Rovella che rileva l’ultimo arrivato. Si fa per dire… C’è Giacobbe adesso nella porta dei toscani a presidiare le mura, con diverse altre sostituzioni utilizzate da mister Gassani. Di Sanabria la prima bordata per buttarle giù. Con il passare dei minuti il limite dell’area degli ospiti diventa trafficato come Piazza Aranci il martedì. Giorno di mercato. Rovella centra dalla bandierina, Sanabria cala il settebello colpendo con la nuca. Come avvenuto nella partita celebrativa con la Reggiana, nella rosa il tecnico implementa il minutaggio nell’ottica degli impegni che contano. Il rodaggio segnala sul cruscotto gli ultimi chilometri da percorrere, è il momento di accelerare per farsi trovare pronti alla partenza. E’ generosa la Massese a tentare di avanzare verso i sedici metri, i tentativi però vanno a vuoto. Pausa per rifocillarsi a metà tempo. Si riparte con il Grifo puntuale negli inserimenti nelle zone che scottano, senza però la fame di gol mostrata prima, ma soprattutto la precisione. La stanchezza si fa sentire, eccome, in chi è rimasto sul terreno, al netto di una riverniciata e l’innesto di forze fresche. Hanno muso buono i giovani della Primavera, portati dal team manager Natuzzi. Diventano otto le marcature con il sigillo di Jagiello a poco dalla fine. Il sole inizia ad abbassarsi, la partita tramonta con una percussione insistita di Gumus. E fanno 9.

GENOA: Jandrei (1’st Marchetti), Romulo (25’st Raggio), Sanabria, Gumus, El Yamiq, Jagiello, Romero, Pandev (c) (18’st Zennaro), Schöne (1’st Rovella), Agudelo (22’st Klimavicius), Rizzo (35’st Da Cunha). A disposizione: Radu, Zapata, Barreca, Criscito, Lerager, Kouamè, Biraschi, Ghiglione, Radovanovic, Saponara, Pinamonti. All. Andreazzoli.

Reti: pt 10′ Pandev, 11′, 36′ Gumus, 14′, 24′, 35′ Sanabria; st 12′ Sanabria, 40′ Jagiello, 45′ Gumus.Non