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Tragedia Borzoli, salva la vita a collega e spara. Il pm: assolvete poliziotto

Genova, Matteo Salvini stringe la mano a sovrintendente Polizia accoltellato da un ecuadoriano (foto d'archivio)

“Cinque coltellate di cui due a un centimetro dal cuore”.

Aveva salvato la vita al collega, aggredito da un giovane ecuadoriano armato di coltello. Ed era rimasto ferito pure lui.

Il tragico episodio era avvenuto nel giugno 2018 in via Borzoli, sopra Sestri Ponente.

Ministro Salvini: 5 coltellate, 2 a un centimetro dal cuore. Difesa sempre legittima

La procura di Genova oggi ha chiesto l’assoluzione per Luca Pedemonte, l’agente accusato di eccesso colposo di legittima difesa perché in sostanza aveva sparato per difendere il collega e se stesso da un 22enne ecuadoriano, Jefferson Tomalà, nel corso di un intervento per Tso.

Il giudice per l’udienza preliminare ha rinviato l’udienza al prossimo 26 settembre per le discussioni della difesa e delle parti civili.

Fuori dal tribunale genovese stamane era presente un gruppo di amici e parenti del giovane sudamericano, che hanno chiesto “giustizia e verità”.

Il pm aveva già chiesto l’archiviazione, ma il gip aveva disposto l’imputazione coatta.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il 24enne si sarebbe barricato in una stanza dell’appartamento di Borzoli armato di coltello e avrebbe dato in escandescenze.

I famigliari avevano chiesto un intervento delle Forze dell’ordine.

Sul posto erano quindi intervenuti gli agenti delle Volanti di Cornigliano, che avrebbero prima cercato di trattare e poi fatto irruzione nella camera, spruzzando lo spray al peperoncino per tentare di contenere la furia dell’ecuadoriano.

Il 24enne avrebbe però aggredito il sovrintendente di Polizia Paolo Petrella, ferendolo gravemente con il coltello. Avrebbe ferito anche Pedemonte, che a quel punto avrebbe utilizzato l’arma d’ordinanza, uccidendo l’ecuadoriano.

Salvini a Genova: dal poliziotto ferito al bagno di folla | Fotoreportage

Successivamente, l’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, in visita a Genova, si era recato in ospedale insieme all’ex viceministro genovese Edoardo Rixi per esprimere “la vicinanza di 60 milioni di italiani” al sovrintendente di Polizia in gravi condizioni e ai suoi famigliari.

 

Scuola al via…primo sciopero del personale mercoledi 18 settembre

Allerta arancione, in provincia della Spezia scuole secondarie superiori chiuse
Chiusura delle scuole (foto di repertorio)

GENOVA Scuola 2019/20. Stop and go…anzi go and stop. Da qualche giorno I banchi sono già affollati in alcune regioni mentre in Liguria, da calendario stilato dalla Regione, le scuole di ogni ordine e grado  riapriranno le aule a scolari e studenti lunedi 16 settembre prossimo e già mercoledi 18 sarà sciopero

L’astensione da cattedre, laboratori e uffici per l’intera giornata è stata proclamata dalla sigla sindacale Unicobas Scuola per una “levata di scudi” estesa all’intero territorio nazionale e indirizzata, a quanto è dato capire, non tanto ai docenti ma al personale ATA (Amministrativi, Tecnici e Ausiliari) e ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) di ruolo e non della scuola pubblica italiana.

Il nodo della protesta sindacale dei Sindacati di Base è perlopiù legato intorno alle carenze di organico di personale rispetto ai posti necessari da ricoprire e alla vessata quaestio della mancata stabilizzazione del precariato.

Marcello Di Meglio

Torriglia, imprenditore edile albanese impiega connazionale irregolare: denunciato

Controlli sul lavoro dei carabinieri (foto di repertorio)

Ieri i carabinieri della Stazione Forestale di Montebruno hanno identificato e denunciato in stato di libertà per “impiego in attività lavorativa di persona priva di permesso soggiorno” un artigiano 40 enne di origini albanesi.

Gli investigatori, da un controllo effettuato su un cantiere in a Torriglia, hanno accertato che lo straniero, titolare di un’impresa individuale e già gravato da specifici precedenti di polizia, aveva alle sue dipendenze lavorative un suo connazionale di 30 anni privo del permesso di soggiorno.

Il 30enne albanese è stato segnalato all’autorità giudiziaria per soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

 

Lavagna, aggredisce 2 infermieri e dottoressa pronto soccorso: palermitano denunciato

Ospedale di Lavagna (foto di repertorio)

Ieri i carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Sestri Levante hanno identificato e denunciato in stato di libertà per violenza, minaccia a pubblico ufficiale e interruzione di un servizio di pubblica necessità un operaio 24enne palermitano residente a Cogorno.

Infatti, secondo gli investigatori, nei giorni scorsi il giovane aveva dato in escandescenze e preteso di essere visitato senza attendere il proprio turno mentre si trovava al pronto soccorso di Lavagna.

Successivamente, aveva aggredito e percosso due infermieri e una dottoressa, ribaltando a terra numerose lettighe dell’ospedale.

 

Lavagna, picchia controllore Atp e fugge: denunciato 64enne campano

Bus Atp (foto di repertorio)

Ieri i carabinieri di Lavagna, a termine degli accertamenti eeffettuati a seguito della denuncia sporta da un 51enne di Cogorno, controllore ATP con qualifica di agente di polizia amministrativa, hanno identificato e denunciato in stato di libertà per violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale un artigiano 64enne di origine campane.

Infatti, il 64enne si trovava a bordo di un autobus di linea ATP e, al fine di sottrarsi al controllo del titolo di viaggio, aveva percosso il 51enne ed era fuggito.

L’episodio risale al luglio scorso. Il controllore Atp aveva subìto lesioni personali giudicate guaribili in cinque giorni.

 

Molassana, tunisino si oppone ad arresto: preso e portato subito in cella a Marassi

Arcola, nordafricano spaccia droga: arrestato. Sequestrati 3 chili
Un arresto dei carabinieri (foto di repertorio)

Ieri i carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di San Martino insieme ai colleghi della Stazione dell’Arma di Molassana e della Compagnia di Arenzano hanno arrestato un 32enne tunisino, in ottemperanza all’ordinanza di sostituzione della misura degli arresti domiciliari, cui l’uomo era sottoposto per spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel corso dell’esecuzione del provvedimento giudiziario, il nordafricano ha minacciato e si è opposto ai militari, che tuttavia lo hanno bloccato, preso e portato subito in cella a Marassi.

Il provvedimento era stato deciso dai magistrati genovesi a seguito delle violazioni delle prescrizioni imposte dalla misura da parte dello straniero e riscontrate dai carabinieri.

 

Campioni del cuore: Papa Francesco incontra delegazione consiglio regionale Liguria

Delegazione ligure con Papa Francesco

Una delegazione del consiglio regionale della Liguria, accompagnata dal presidente Alessandro Piana, stamane ha incontrato Papa Francesco in Vaticano.

Bergoglio ha voluto conoscere i protagonisti dell’iniziativa benefica realizzata dalla squadra calcistica i “Campioni del cuore”, che ieri sera ha giocato una partita amichevole contro la Nazionale vaticana.

Al termine della gara è stato consegnato all’elemosiniere apostolico, il cardinale Konrad Krajewski, un contributo per finanziare i progetti di carità avviati da papa Francesco in Italia e nel mondo.

Nell’incontro, che si è svolto in un cortile riservato vicino agli appartamenti privati del Pontefice, Papa Francesco ha richiamato l’importanza dello sport come disciplina che deve essere ispirata dai valori più alti dell’uomo e non da interessi economici e ha voluto conoscere nei dettagli i progressi della ricostruzione del Ponte Morandi.

Hanno fatto parte della delegazione ligure, che si è cimentata anche nella partita di ieri sera, i consiglieri Andrea Costa, Giovanni Lunardon, Vittorio Mazza, Andrea Melis, Claudio Muzio, Alessandro Piana e Gabriele Pisani.

«E’ stato un onore per tutti noi – ha dichiarato il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria Alessandro Piana – incontrare Papa Francesco e poter offrire un contributo per i progetti di carità che ha avviato a favore delle popolazioni più povere del mondo. Il Pontefice, nel lungo colloquio che ci ha voluto riservare, ha dimostrato una approfondita conoscenza della Liguria e delle sue problematiche e ha ribadito la sua vicinanza alla nostra comunità colpita un anno fa dal crollo del Ponte Morandi. Questa giornata resterà per noi memorabile e ringraziamo il consigliere Vittorio Mazza per avere organizzato in modo impeccabile questo evento».

 

Nasa. Dall’Amazzonia all’Africa, ecco perchè la Terra sta bruciando

L'immagine a infrarossi del satellite Nasa

WASHINGTON L’Amazzonia brucia ormai da settimane, tra le polemiche per la politica del presidente del Brasile Bolsonaro e la preoccupazione mondiale che vede letteralmente andare in fumo il proprio “polmone verde”. Mentre il mondo osserva gli incendi che imperversano nella foresta brasiliana, le immagini satellitari mostrano un numero molto maggiore di incendi in Africa.

La NASA l’ha ribattezzato il “continente del fuoco” dato che ospita almeno il 70% dei 10 mila roghi che bruciano in tutto il globo mediamente in un giorno di agosto ma le fiamme spesso si trovano nelle savane scarsamente boscose e sui campi coltivati da piccoli agricoltori. Questo le renderebbe meno preoccupanti per la deforestazione. “Ci sono questioni di gestione del fuoco in questi ecosistemi (africani), ma il fuoco fa parte della loro ecologia”, ha detto Sally Archibald, che studia la dinamica della savana.

Negli ultimi 33 anni, il Brasile ha perso 89 milioni di ettari di foreste, superficie equivalente agli Stati di Bahia e Maranhao. Più della metà di questa perdita, 47 milioni di ettari, è avvenuta in Amazzonia. Nello stesso periodo, in compenso, le aree adibite al pascolo e all’agricoltura sono cresciute di 86 milioni di ettari.

Non è tutta colpa di Bolsonaro, però…

Il 59% del territorio brasiliano è ancora composto da foreste mentre, nel 1985, era il 69%. Nel frattempo, l’area sfruttata per le attività agricole è passata dal 20% al 31%.

Il fenomeno, quindi, sembra perpetrato nel tempo e non direttamente riconducibile alle politiche di Bolsonaro che comunque aveva garantito “norme meno severe per favorire agricoltura intensiva e allevamento”.

Se da una parte la questione legata allo scopo di questi incendi evidenzia una sostanziale differenza tra la situazione in Amazzonia e quella in Africa, resta in auge la problematica inerente alla diffusione nell’atmosfera dei gas responsabili dell’effetto serra. L’Agenzia spaziale europea stima che il 25-35% delle emissioni di questi gas responsabili del cambiamento climatico, proviene dalla cosiddetta combustione di biomassa, che include gli incendi che sono intenzionalmente destinati a ripulire i terreni per l’agricoltura.

La maggior parte di questi incendi si verifica nelle regioni tropicali dell’Africa e come sottolineato dal ricercatore finlandese Antti Lipponen “nel mese di agosto la concentrazione di anidride carbonica sopra il continente africano era due volte quella presente nell’atmosfera sudamericana”. È anche vero che non tutto questo quantitativo è riconducibile esclusivamente agli incendi.

Marcello Di Meglio

Minaccia di morte commessa market e fugge: marocchino arrestato

polizia generica arresto
Polizia (immagine di repertorio)

La polizia ha arrestato un marocchino di 28 anni che ha aggredito i dipendenti di un supermercato di Staglieno.

Il nordafricano, da una ricostruzione effettuata dagli agenti delle volanti, si è presentato nel negozio completamente ubriaco e ha iniziato a litigare con una commessa.

Dalla lite si è passati agli insulti nei confronti della donna che, secondo il marocchino “doveva” pulire dove lui aveva sporcato.

La lite è culminata con la minaccia di morte nei confronti della commessa e con la fuga del marocchino nel greto del fiume inseguito dai poliziotti.

Quando gli agenti lo hanno preso, hanno scoperto che su di lui pendeva un ordine di carcerazione.

 

I carabinieri forestali arrestano 63enne: è accusato di quattro incendi

Dal 22 luglio in Liguria scatta stato di grave pericolosità per gli incendi
Un incendio boschivo (foto di repetorio)

I carabinieri forestali hanno arrestato un 63enne con l’accusa di aver appiccato quattro incendi dolosi nel territorio comunale di San Biagio della Cima, nell’imperiese.

Gli incendi avevano distrutto circa un ettaro di macchia mediterranea e boscaglia.

Il gip del tribunale di Imperia ha emesso un ordine di custodia cautelare agli arresti domiciliari.

L’uomo è stato incastrato grazie ad alcune testimonianze e filmati realizzati con telecamere nascoste.

Quattro i roghi che gli vengono attribuiti, quelli del 24 luglio, del 21 agosto e del 2 e 4 settembre.