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Genova, arrestato 18enne per spaccio: oltre un chilo di cocaina nascosto in casa

Genova, estorceva denaro alla madre per il gioco d'azzardo
Carabinieri (foto di repertorio)

Un via vai sospetto segnalato dai residenti ha portato i Carabinieri a scoprire un appartamento in via Struppa usato come base per il confezionamento e lo spaccio di droga da un albanese

È stato arrestato in flagranza di reato un giovane albanese di 18 anni, sorpreso con oltre un chilogrammo di cocaina in un appartamento nei pressi di via Struppa, a Genova. A dare il via alle indagini sono state le segnalazioni dei residenti di via Benedetto Da Porto, insospettiti da un continuo viavai in uno dei palazzi della zona. Secondo quanto riportato, un ragazzo mai visto prima si aggirava frequentemente nei dintorni, entrando e uscendo dallo stabile con un comportamento ritenuto anomalo dagli abitanti del quartiere.

I Carabinieri della Compagnia di Genova Centro hanno quindi organizzato un servizio di osservazione. Nella prima serata, hanno notato il giovane corrispondente alla descrizione allontanarsi dalla palazzina. Fermato e sottoposto a perquisizione, il ragazzo è stato trovato in possesso di tre involucri di cocaina sottovuoto contenenti 50 dosi ciascuno, nascosti nella giacca, e di un pacchetto di sigarette con altre 74 dosi nella tasca dei jeans. Complessivamente, erano 224 dosi pronte allo spaccio, per un peso di circa 140 grammi.

Visti la quantità e il materiale già confezionato, i militari hanno deciso di estendere il controllo all’appartamento in cui il giovane alloggiava. All’interno dell’abitazione, le forze dell’ordine hanno rinvenuto un panetto di cocaina sottovuoto da 800 grammi e una seconda porzione da 121 grammi, oltre a un macchinario per il sottovuoto, tre bilance di precisione e numerose buste in plastica, usate per il confezionamento delle dosi.

Il ragazzo, con piccoli precedenti alle spalle, è stato arrestato e condotto presso il carcere di Genova Marassi, dove resta in attesa della convalida da parte del giudice. L’operazione dei Carabinieri ha messo in luce ancora una volta il ruolo fondamentale delle segnalazioni dei cittadini nella lotta contro lo spaccio di sostanze stupefacenti nel capoluogo ligure.

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Festa della Mamma 2025: con Moby e Tirrenia il secondo passeggero viaggia gratis

Festa della Mamma 2025: con Moby e Tirrenia il secondo passeggero viaggia gratis
La Moby Fantasy in navigazione

Prenotazioni aperte fino a domenica: viaggi in Sardegna, Sicilia e Corsica con il 100% di sconto sul secondo passeggero adulto o sul bambino accompagnato

Moby e Tirrenia celebrano la Festa della Mamma con un’iniziativa dedicata a tutte le famiglie italiane: da oggi fino a domenica, chi prenota un biglietto per viaggi in Sardegna, Corsica o Sicilia avrà diritto al 100% di sconto sulla tariffa passeggero per un secondo adulto oppure per un bambino dai 4 agli 11 anni accompagnato. Un regalo pensato per rendere il viaggio più conveniente e il tempo insieme ancora più speciale.

Destinazioni incluse e date disponibili

La promozione è valida per tutte le partenze effettuate:

  • con Moby verso Sardegna e Corsica (e viceversa) fino al 31 dicembre 2025, ad eccezione delle tratte Santa Teresa di Gallura-Bonifacio e Porto Torres-Ajaccio;
  • con Tirrenia da e per la Sicilia sulla rotta Napoli-Palermo fino al 31 dicembre;
  • sulle rotte Genova-Porto Torres-Genova e Civitavecchia-Olbia-Civitavecchia dal 1° giugno al 30 settembre 2025.

Lo sconto si applica alla tariffa di passaggio ponte, escluse tasse, diritti e supplementi. La promozione è cumulabile con altre offerte in corso, incluso il buono sconto del 20% per il viaggio successivo.

Servizi a bordo per tutta la famiglia

Con Moby e Tirrenia, la vacanza inizia già dal viaggio. A bordo, i passeggeri trovano aree giochi per bambini, Wi-Fi gratuito su navi come Moby Fantasy, Moby Legacy, Moby Aki e Moby Wonder, e la possibilità di guardare programmi TV e eventi sportivi in navigazione.

Esperienze culinarie d’eccellenza: ristorazione e show cooking

In particolare, le ammiraglie Moby Fantasy e Moby Legacy offrono un ponte interamente dedicato alla ristorazione, con preparazioni a vista e un’offerta completa: ristorante gourmet, grill con tagli di carne su misura, pizzeria, frutteria e pasta fresca fatta a mano, il tutto in un’atmosfera da vero show cooking. Non mancano gli aperitivi panoramici sul ponte per iniziare la vacanza con gusto.

Tecnologia e comfort per un viaggio ancora più piacevole

Novità anche nei servizi: Moby Fantasy introduce le casse elettroniche self-service per ridurre i tempi d’attesa, mentre i nuovi portelloni su Fantasy e Legacy permettono un imbarco e sbarco più veloce, aumentando l’efficienza dell’intero viaggio.

Una promozione che dura tutto l’anno

Anche dopo la Festa della Mamma, viaggiare con Moby e Tirrenia resta un’esperienza pensata per il comfort delle famiglie. Le navi delle due compagnie offrono standard elevati di ospitalità e sostenibilità, collegando l’Italia continentale con le sue isole più belle.

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Al via Slow Fish 2025 al Porto Antico di Genova

Dall’8 all’11 maggio torna a Genova la manifestazione di Slow Food che celebra 20 anni di impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici e delle comunità marinare

È iniziata questa mattina, presso l’Arena Slow Fish Masaf al Porto Antico di Genova, l’edizione 2025 di Slow Fish, la manifestazione biennale di Slow Food Italia dedicata alla tutela degli ecosistemi acquatici e alla valorizzazione della piccola pesca artigianale. L’appuntamento, in programma fino a domenica 11 maggio, segna un traguardo importante: vent’anni dalla prima edizione. A celebrare l’avvio dell’evento, numerose autorità e rappresentanti istituzionali, tra cui Alessandro Piana (Vicepresidente della Regione Liguria), Pietro Piciocchi (sindaco reggente di Genova), Alessandro Cavo (Vicepresidente della Camera di Commercio di Genova), Barbara Nappini (presidente di Slow Food Italia) e Carlo Petrini, fondatore di Slow Food.

Il mare dimenticato e il valore della piccola pesca

«Slow Fish compie vent’anni e torna per affrontare, attraverso il gusto e la convivialità, temi cruciali per il nostro futuro», ha dichiarato Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia. «Ci siamo dimenticati del mare, ridotto a meta turistica e risorsa da sfruttare, dimenticando che da esso dipende la nostra vita, a partire dal 50% dell’ossigeno che respiriamo. Così come abbiamo dimenticato il valore del mestiere del pescatore, antico, sapiente, connesso a una conoscenza profonda dei fondali e delle specie». A Slow Fish 2025 si parlerà anche delle specie aliene che stanno sostituendo i pesci del Mediterraneo, di acque dolci e lagune italiane, dalle Valli di Comacchio a Cabras in Sardegna, e di come reinventare il lavoro del pescatore per renderlo attrattivo per i giovani.

Laboratori, degustazioni e mercato del mare: un programma ricco e coinvolgente

L’edizione 2025 di Slow Fish offre un fitto programma di attività gratuite per adulti e bambini: laboratori educativi, degustazioni, incontri tematici e un grande mercato all’aperto dove conoscere direttamente pescatori, produttori e comunità costiere provenienti da tutta Italia. L’obiettivo è coinvolgere il pubblico su temi ambientali, culturali e gastronomici, attraverso esperienze concrete che raccontano il mare come risorsa da proteggere e vivere con rispetto.

Un riconoscimento alla Liguria e a Genova per vent’anni di impegno

«Abbiamo voluto fortemente questa edizione, nonostante le difficoltà organizzative – ha spiegato Daniele Buttignol, amministratore delegato di Slow Food Promozione – perché rappresenta un riconoscimento al cammino fatto in questi anni da Genova e dalla Liguria. Il mare non è solo ambiente, ma cultura, paesaggio, turismo, gastronomia. Temi che vanno affrontati in modo integrato per immaginare modelli di pesca sostenibile e garantire un futuro alle comunità costiere».

Un evento sostenuto da istituzioni e partner culturali

Slow Fish 2025 è organizzato da Slow Food Italia con il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e della Regione Liguria, il sostegno di Fondazione Carige, della Camera di Commercio di Genova e di Liguria Gourmet. Partner culturale dell’edizione è l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, a conferma del valore identitario e storico delle tradizioni legate al mare e alla pesca.

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Guasto ferroviario a Genova Voltri: ritardi fino a 50 minuti sulla linea Ventimiglia-Genova

Guasto ferroviario a Genova Voltri: ritardi fino a 50 minuti sulla linea Ventimiglia-Genova
Il tabellone dei treni con i ritardi

Disagi per i pendolari a causa di un guasto nei pressi della stazione di Genova Voltri

Mattinata di disagi per i viaggiatori e i pendolari che si spostano sulla linea ferroviaria Ventimiglia-Genova. Nelle prime ore di oggi, un guasto a un deviatoio nei pressi della stazione di Genova Voltri ha provocato pesanti rallentamenti alla circolazione ferroviaria, con ritardi che hanno superato i 50 minuti sia per i treni regionali che per quelli a lunga percorrenza.

Deviazione temporanea dei treni sulla linea del parco merci

Per garantire la continuità del servizio, tra le 6.30 e le 8.00 i convogli sono stati instradati su un percorso alternativo che ha sfruttato la linea del parco merci di Voltri. Una soluzione necessaria per evitare l’interruzione del traffico, ma che ha comportato inevitabili rallentamenti lungo tutto il tratto interessato.

Tecnici RFI al lavoro per ripristinare la piena operatività

Sul posto sono intervenute tempestivamente le squadre tecniche di RFI, impegnate nelle operazioni di riparazione del guasto. Secondo quanto comunicato, la circolazione ferroviaria sta gradualmente tornando alla normalità, ma per il completo ripristino della regolarità dei collegamenti sarà necessario attendere entro la prima metà della mattinata.

Un nuovo episodio che evidenzia la fragilità della rete ferroviaria ligure

L’episodio di oggi rappresenta l’ennesimo segnale di criticità infrastrutturale su una delle tratte più trafficate della Liguria, spesso soggetta a interruzioni e ritardi. In attesa del pieno ripristino, si raccomanda ai viaggiatori di consultare gli aggiornamenti di Trenitalia e di pianificare eventuali spostamenti con un margine di anticipo.

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La Lanterna e la Croce di San Giorgio per le medaglie degli Europei di Scherma Genova 2025

La Lanterna e la Croce di San Giorgio per le medaglie degli Europei di Scherma Genova 2025

Le cerimonie di premiazione saranno momenti altamente emozionanti degli Europei di Scherma “Genova 2025”. Si terranno al nuovo Palasport dal 14 al 19 giugno secondo il seguente programma:  sabato 14 giugno fioretto femminile e sciabola maschile individuale, domenica 15 giugno spada maschile e sciabola femminile individuale, lunedì 16 giugno spada femminile e fioretto maschile individuale, martedì 17 giugno fioretto femminile e sciabola maschile a squadre e giovedì 18 giugno spada maschile e sciabola femminile a squadre. I biglietti, anche per le fasi eliminatorie al Jean Nouvel, sono in vendita su VivaTicket.

Il Comitato Organizzatore ufficializza oggi il design delle medaglie. “Abbiamo esplorato, con senso di responsabilità, strade diverse – afferma il coordinatore del COL Giovanni Falcini, Presidente ligure della Federazione Italiana Scherma – Massima attenzione a tutti gli elementi fondamentali, da consendare all’interno del premio dello sforzo finale di atlete e atleti, per cui hanno impostato una lunga preparazione al fine di esser pronti per l’appuntamento di Genova”.

La Vittoria è rappresentata dalle foglie di alloro, la città di Genova attraverso la Lanterna. La Scherma, attraverso la rivisitazione del simbolo che rappresenta la bandiera di Genova con la Croce di San Giorgio, è presente nel gesto del saluto. Il bianco è il colore della Scherma: le sue divise e la purezza espressa da questo sport in ogni suo gesto. Al centro della medaglia il logo della manifestazione unisce la città alla Scherma in un connubio ideale. Il Tricolore sul retro incornicia il simbolo della Confederazione Europea di Scherma, che è blu, come il mare di Genova e la bandiera dell’Europa unita.

Gli Europei “Genova 2025“, realizzati con il supporto della FIS, sono sostenuti da Regione Liguria e Comune di Genova, patrocinati da Coni e Sport e Salute. Partner degli Europei 2025 sono Costa Edutainment, ERG, Banca Passadore, Saar Depositi Portuali, Toyota, Gruppo Spinelli, Iveco, Silomar, Riberti, Columbus Informatica e Convention Bureau Genova.

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Genova non dimentica. Il porto si ferma per le vittime della Torre dei Piloti

Genova non dimentica. Il porto si ferma per le vittime della Torre dei Piloti
La Torre dei Piloti abbattuta dalla Jolly Nero della Messina

Suonano le sirene in porto

Alle 23.05 in punto, in un silenzio irreale rotto soltanto dal suono lungo e solenne delle sirene, il porto di Genova ha ricordato una delle sue ferite più profonde. Il 7 maggio 2013, dodici anni fa, la nave cargo Jolly Nero urtò la Torre dei Piloti del porto, abbattendola in pochi istanti. In quel drammatico crollo persero la vita nove persone, tutte impegnate nel loro lavoro all’interno della struttura. Una tragedia che ha segnato in modo indelebile la storia recente della città e del suo porto.

Un momento di raccoglimento per un dolore collettivo

Come ogni anno, il ricordo è affidato al linguaggio semplice e potente delle sirene portuali. Alle 23.05, l’orario esatto dell’impatto, tutte le attività si fermano e le sirene risuonano per commemorare quelle vite spezzate. Un momento che coinvolge non solo i lavoratori del porto, ma tutta la città, unita da un dolore che è ancora vivo e presente nella memoria collettiva. Un gesto semplice, ma profondamente simbolico, che lega passato e presente in un rituale di rispetto e partecipazione.

Maledetto 7 maggio 2013: crollo Torre Piloti a Molo Giano (foto d’archivio LN – Marco Marchelli)

La dinamica del disastro e i responsabili

Il crollo fu causato da un errore nelle manovre della Jolly Nero, una nave portacontainer della compagnia Messina. L’impatto fu devastante: la torre, situata in posizione prominente sulla banchina, collassò su se stessa, intrappolando e uccidendo nove persone tra piloti, operatori e militari della Capitaneria di Porto. Dopo anni di processi, la giustizia ha emesso le sue sentenze: la Corte di Cassazione ha condannato in via definitiva il comandante della nave, il primo ufficiale e il direttore di macchina. Una seconda inchiesta, che indagava sulla scelta progettuale dell’ubicazione della Torre, si è invece conclusa con l’assoluzione di tutti gli imputati, tra cui anche l’allora comandante della Capitaneria di porto, Felicio Angrisano, e l’armatore.

Una tragedia che ha cambiato Genova e il suo porto

Il crollo della Torre dei Piloti non è stato soltanto un tragico incidente. Ha segnato un prima e un dopo nella sicurezza portuale, nella cultura del lavoro e nella sensibilità cittadina verso il porto e i suoi operatori. Da quel giorno, Genova ha scelto di ricordare ogni anno le sue vittime con una cerimonia sobria ma carica di significato. Una nuova torre è stata costruita, più moderna e più sicura, ma il vuoto lasciato da quelle nove vite rimane.

Un ricordo che unisce la comunità

La commemorazione del 7 maggio è diventata nel tempo un appuntamento identitario per Genova. Non solo un atto di memoria, ma anche un’occasione per riflettere sul valore della sicurezza, sulla responsabilità nei luoghi di lavoro e sull’importanza di non dimenticare. Il porto, cuore pulsante della città, ogni anno si ferma, si stringe nel dolore e nella solidarietà, e rinnova la promessa di non lasciare che quella tragedia venga mai archiviata nel silenzio. L.B.

Porto di Genova, Torre Piloti crollata il 7 maggio 2013 a Molo Giano: nove morti (Foto LN)

L’elenco delle nove vittime di quella tragica notte

  • Sergio Basso, operatore radio dei rimorchiatori, 50 anni, di Vernazza (Sp).
  • Maurizio Potenza, operatore radio dei piloti, 50 anni, di Genova.
  • Michele Robazza, pilota, 44 anni, di Pistoia.
  • Francesco Cetrola, maresciallo, 38 anni, di Santa Marina (SA).
  • Marco de Candussio, capo di prima classe, 39 anni di Fornaci di Barga (LU).
  • Davide Morella, sottocapo di prima classe, 33 anni di Biella.
  • Giuseppe Tusa, sottocapo di seconda classe, 30 anni, di Milazzo (ME)[
  • Daniele Fratantonio, sottocapo di terza classe, 30 anni, di Rapallo (GE)
  • Giovanni Iacoviello, sergente, 35 anni, di Carrara.

La ricostruzione della nuova Torre dei Piloti

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Conclave 2025 nella Cappella Sistina: fumata nera e attesa per il nuovo Papa

Conclave 2025 nella Cappella Sistina: fumata nera e attesa per il nuovo Papa
Fumata nera in Vaticano

Oltre 45mila fedeli in Piazza San Pietro per la prima giornata del conclave più globale di sempre

Il mondo intero si è simbolicamente raccolto nella Cappella Sistina, dove ha preso il via il conclave che dovrà eleggere il nuovo Papa. Sono 133 i cardinali elettori, provenienti da ben settanta Paesi, a rappresentare ogni angolo del pianeta. Dall’Europa all’Asia, dall’Africa alle Americhe, fino alla lontanissima Oceania: mai prima d’ora l’elezione del Pontefice aveva assunto un volto così globalizzato.

La solenne cerimonia d’ingresso è avvenuta nel pomeriggio, tra emozione e silenzio. I porporati hanno giurato uno a uno, in latino, fedeltà al segreto e alla missione che li attende. È iniziato così ufficialmente il giorno della scelta del successore di Pietro, ma anche di Francesco: un’eredità profonda quella lasciata da dodici anni di pontificato, che ora attende di essere raccolta e proseguita.

Alle 21, con oltre un’ora di ritardo rispetto al conclave del 2013, la prima fumata si è alzata nel cielo di Roma. Nera, come previsto: segno che nessun candidato ha ancora ottenuto la maggioranza necessaria. In Piazza San Pietro si sono radunati oltre 45mila fedeli per assistere al momento cruciale, molti dei quali giunti da tutta Italia e dall’estero per vivere da vicino questa fase storica.

Quella di oggi è stata soprattutto una votazione esplorativa, un primo test per contare i consensi e valutare le forze in campo. Le indiscrezioni parlano di un cardinale Pietro Parolin in posizione di vantaggio, ma aumentano le quotazioni anche di Francis Prevost e del francese Jean-Marc Aveline. Restano tra i favoriti anche Pierbattista Pizzaballa e Matteo Zuppi, volti ben noti e apprezzati dentro e fuori le mura vaticane.

Ma il conclave, si sa, riserva sempre sorprese. E infatti tra i nomi che circolano nelle conversazioni più riservate si fanno spazio anche alcuni outsider stimati dai confratelli, come Angel Fernandez Artime, ex rettore dei salesiani. Nei prossimi scrutini, ogni voto potrà cambiare gli equilibri e far emergere figure oggi ancora lontane dai riflettori.

L’attesa per la prossima fumata è altissima. Il mondo guarda a Roma con speranza e curiosità, in attesa del nuovo Papa.

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La Carmen di Georges Bizet al Teatro Carlo Felice

La Carmen di Georges Bizet al Teatro Carlo Felice
La Carmen di Georges Bizet al Teatro Carlo Felice

Carmen di Georges Bizet, penultimo appuntamento con la stagione lirica dell’Opera Carlo Felice 2024-25, è in programma da venerdì 16 fino a domenica 25 maggio 2025.

Maestro concertatore e direttore Donato Renzetti, regia di Emilio Sagi ripresa da Nuria Castejón, scene di Daniel Bianco, costumi di Renata Schussheim, coreografie di Nuria Castejón, luci di Eduardo Bravo.

Orchestra, Cori e Tecnici dell’Opera Carlo Felice. Maestro del Coro Claudio Marino Moretti. Maestro del Coro di voci bianche Gino Tanasini. Allestimento della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.

A dare vita ai protagonisti: Francesco MeliAmadi Lagha (17, 24) (Don José), Luca Tittoto, Abramo Rosalen (17, 24) (Escamillo), Armando Gabba (Le Dancaire), Saverio Fiore (Le Remendado), Paolo Ingrasciotta (Morales), Luca Dall’Amico (Zuniga), Annalisa Stroppa, Caterina Piva (17,24) (Carmen), Giuliana Gianfaldoni, Angela Nisi (17,24) (Micaela), Vittoriana De Amicis (Frasquita), Alessandra Della Croce (Mercédes). 

La rappresentazione sarà preceduta da una conferenza illustrativa, sabato 10 maggio alle ore 16,  presso l’auditorium Montale, a  cura di Edwin W. Rosasco “La libertè! La libertè!”

Questa la trama in breve

Don José, un giovane brigadiere di servizio a Siviglia, incontra Carmen, una bellissima zingara che lo affascina, per cui dimentica  Micaela,  che aveva intenzione di sposare, e la sua carriera militare ne risente. Carmen vorrebbe che lui diventasse contrabbandiere. Don José all’inizio non ne vuole sapere, ma alla fine  cede. L’ amore è di breve durata e, quando  arriva la notizia che la  madre è  morta, Don José è costretto ad andarsene, anche se  disperato all’idea di lasciare Carmen da sola. Escamillo, un  toreador,  invaghito della bella zingara,  vorrebbe che lei lo venisse a vedere alla corrida di Siviglia. Don José, ormai in rovina, qualche tempo dopo ritrova Carmen, ormai innamorata di Escamillo: le propone  una nuova vita insieme in un altro paese, ma lei rifiuta e il giovane la uccide con un pugnale. ELISA PRATO

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Liguria, crisi carburante nei distributori Europam: Impianti fermi, gestori in ginocchio

Liguria, crisi carburante nei distributori Europam: Impianti fermi, gestori in ginocchio
Un distributore Europam in corso Europa a Genova

Fabio Bertagnini (Faib-Confesercenti): Da mesi senza rifornimenti, danni gravi e rischio chiusura per centinaia di impianti in tutta Italia

In Liguria circa settanta distributori di carburante a marchio Europam – circa un terzo del totale regionale – si trovano in una situazione di emergenza che dura ormai da mesi. I rifornimenti arrivano solo a singhiozzo, quando arrivano, e centinaia di migliaia di litri di carburante non sono stati consegnati né venduti. Il danno economico per i gestori è enorme, e a questo si aggiunge il silenzio da parte dell’azienda, che non ha dato seguito né alle segnalazioni dei singoli impianti né ai solleciti formali dei sindacati di categoria. Anche i tempi per un ritorno alla normalità, che inizialmente sembravano imminenti, continuano a slittare senza spiegazioni.

Molti impianti si vedono costretti a chiudere temporaneamente, non solo per l’impossibilità di vendere carburante, ma anche per evitare il malcontento della clientela. A preoccupare è anche l’assenza di alternative e di qualsiasi forma di sostegno da parte della società. «La situazione si sta trascinando da troppo tempo – denuncia Fabio Bertagnini, presidente di Faib-Confesercenti Liguria –. I danni per i gestori sono ormai gravissimi e si rischia una perdita definitiva della clientela. La sensazione è che Europam stia vivendo problemi strutturali, che mettono a rischio non solo la tenuta degli impianti, ma anche centinaia di posti di lavoro in tutta Italia, a partire dai 214 impianti del marchio presenti sul territorio nazionale».

L’allarme cresce in particolare in questi giorni di ponti festivi, quando la Liguria registra un aumento dei flussi turistici e il danno per i mancati incassi diventa ancora più evidente. «Come Faib – continua Bertagnini – confidiamo che Europam convochi al più presto un incontro chiarificatore. In caso contrario, non escludiamo di coinvolgere direttamente il Ministero per un intervento risolutivo. Stiamo anche valutando eventuali azioni legali a tutela dei gestori, perché qui si rischia il futuro di lavoratori, famiglie e dipendenti».

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Venerdi a Marassi arriva la Salernitana. Senza alternative: Sampdoria, o vinci o è finita…

Venerdi a Marassi arriva la Salernitana. Senza alternative: Sampdoria, o vinci o è finita...

Ci siamo: venerdì 9 Maggio ore 20.30 la partita della vita aspetta la Sampdoria.

Al Luigi Ferraris arriva la Salernitana per un incontro vietato ai deboli di cuore con un solo risultato possibile per i blucerchiati.

Dopo 36 partite, spesso incolori e deludenti, gli uomini di Chicco Evani devono conquistare i tre punti per continuare a sperare in una salvezza che sembra una chimera.
Via le contestazioni, via i mugugni…. Serve solo tifare e sperare che gli undici prescelti siano in grado di vincere e comprendere la situazione incredibile in cui sono precipitati.
Dopo i pareggi meritati contro Cremonese e Catanzaro,  ma vanificati dagli exploit delle concorrenti solamente la conquista dei sei punti nelle ultime due gare possono far squillare le trombe Sampdoriane.
Manchera’ Yepes squalificato e gli esterni Venuti, Veroli, Beruatto  e Ioannou sono alle prese con problemi fisici, quindi il tecnico Evani  dovrà scegliere modulo ed interpreti senza il minimo dubbio ricordandosi di Oudin che è l’unico in grado di incidere sui calci piazzati.
I calcoli, gli equilibri sono da mettere nel cassetto perché la retrocessione è dietro l’angolo.
Massimo Coda ha eguagliato il record di Schwoch con 135 reti realizzate nel campionato cadetto e si appresta a guidare l’assalto dei genovesi.
La Salernitana di mister Marino, con la conquista di nove punti nelle ultime quattro giornate, ha recuperato il terreno perduto e precede la Sampdoria di due punti in classifica.
Ex di turno Stojanovic, Ferrari, Girelli e soprattutto Roberto Soriano che cercheranno di far gioire gli oltre 2000 tifosi campani che seguiranno la squadra a Genova.
Le due compagini partite alla vigilia con ben altri propositi, si contendono, ora, una salvezza con la possibilità di ritrovarsi di nuovo di fronte in un playout.
All’andata rocambolesco 3 a 2 per i granata con conseguente esonero di Andrea Pirlo nonostante i gol di Coda e Tutino.
La squadra blucerchiata ha preparato la delicatissima e vitale partita a Bogliasco sotto lo sguardo attento del presidente Manfredi e circondata dalle tensioni e dalla preoccupazione della tifoseria.
Lo stadio rasenterà le 30.000 presenze e si tingerà di blucerchiato per spingere la squadra a raggiungere l’obiettivo tre punti.
Il destino della Sampdoria è nelle sue mani e finché la matematica non esprime condanne e’ obbligatorio crederci.
Il Cosenza è già retrocesso e ben sette squadre sono raggruppate in 5 punti per una situazione ancora in bilico.
Sarà Antonio Rapuano della sezione di Rimini l’arbitro designato per Sampdoria-Salernitana. Il fischietto romagnolo avrà come assistenti Luigi Rossi di Rovigo e Khaled Bahri di Sassari. Il quarto uomo sarà Simone Gauzolino di Torino. Al Var Paolo Mazzoleni di Bergamo e Salvatore Longo di Paola. ALBERTO SQUERI
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