Home Blog Pagina 6255

Carabinieri arrestano italo-tunisino autore rapina su bus di notte

Carabinieri (foto di repertorio)

Arresto ad opera dei carabinieri di un rapinatore che agiva sui bus notturni.

Secondo quanto accertato dagli investigatori, lo scorso 9 agosto due ragazzi erano stati rapinati a bordo del mezzo pubblico dopo avere trascorso la serata a Boccadasse.

Un uomo li aveva avvicinati con un coltello e dopo averli minacciati si era fatto consegnare il portafoglio per poi scappare in piazza Tommaseo.

Il rapinatore sarebbe stato aiutato dalla sua compagna, che ha distratto l’autista.

Gli investigatori sono riusciti a individuare i due grazie alle immagini di sorveglianza del bus, dove è emerso che l’uomo, un italo-tunisino di 24 anni, aveva un tatuaggio particolare sul braccio.

La compagna dell’uomo è stata denunciata in qualità di complice.

Racing for Genova Team: dieci vetture alla Chiavari – Leivi

Damiano Furnari (Fiat 126)

Genova – Sono dieci le vetture che la scuderia Racing for Genova Team schiererà domenica prossima al via dell’8^ edizione dello slalom “Chiavari – Leivi”Memorial “Graziano Borra”. Tra queste ci sarà la Polini 01 Bmw, carrozzata A112, di Alessandro Polini: terzo lo scorso anno, lo specialista genovese però, a sorpresa, potrebbe presentarsi ai nastri di partenza con un altro mezzo, la Polini 05, una vettura Sport utilizzata lo scorso anno dall’amico e compagno di team Giacomo Gozzi. Il dubbio sarà sciolto solo alla vigilia della gara.

Il quale Gozzi sarà, ovviamente, della partita con la Radical SR4, con cui sta gradatamente trovando il giusto feeling. A completare il trio delle vetture top della Racing for Genova Team ci sarà un’altra Sport, la L.R. 01 che sarà portata in gara da Roberto Risso. Non meno temibile, ad ogni modo, la Fiat 126, di classe E2 SH 1150, di Damiano Furnari, uno a cui è doveroso riservare un posto nella top ten finale della gara.

Al via dello slalom anche Lorenzo Mottola che, giocando in casa, dopo la bella esperienza al Rally della Lanterna con la Clio S1600, ha colto l’opportunità per provare un’altra vettura per lui inedita, una Seicento kit; analogamente per Luca Formentera, chiamato a cimentarsi al volante di una Panda di classe A5. Vetture confermate, invece, per Fabrizio Carabetta, in gara con la sua Peugeot 106 1600 N2, e per Enrico Pagano e Paolo Garibaldi, pronti ad un testa a testa con le loro 106 in classe N1.

Sarà della partita anche Antonino Oddo, in questa stagione impegnato con profitto in seno al Civm (Campionato italiano Velocità Montagna) e al Tivm (Trofeo Italiano Velocità Montagna): il portacolori della Racing for Genova Team sarà in gara con la sua Peugeot 106 1400 di classe E1 It 1400 che testerà a dovere in vista della prossima partecipazione alla 42^ cronoscalata Cividale – Castelmonte, in programma in Friuli il 6 Ottobre.

Viadotto Bisagno in A12, procura di Genova: non c’é rischio crollo, ma criticità

Il viadotto Bisagno in A12 (foto d'archivio)

La procura di Genova ha disposto accertamenti tecnici sui viadotti Pecetti e Gargassa in A26, sul Sei Luci, bretella di collegamento tra la A7 e la A10, sul Bisagno e sul Veilino in A12. Tutti nell’area autostradale del nodo genovese.

A12, vola giù tubazione 3 metri. M5S: aspettare è criminale, chiudere viadotto Bisagno

Viadotto Bisagno, Toti: per una volta M5S ha ragione, ma al governo sono incapaci di fare

Non c’è un rischio crollo – ha riferito oggi all’agenzia Ansa il procuratore capo di Genova Francesco Cozzi – ma i nostri consulenti hanno riscontrato alcune criticità. Per questo abbiamo mandato la relazione al ministero delle Infrastrutture, e abbiamo disposto degli approfondimenti con esperti in materia”.

Gli accertamenti nascono dopo quanto emerso dall’inchiesta sui presunti falsi report sui viadotti autostradali.

“Dopo quanto sentito nelle intercettazioni – ha aggiunto Cozzi – abbiamo fatto alcune verifiche con i nostri consulenti. E qualcosa che non andava è stato riscontrato. Se ci fosse stato un rischio per la sicurezza degli automobilisti avremmo sequestrato, ma non siamo a questi livelli”.

A seguito dell’inchiesta della procura genovese, la scorsa settimana erano stati arrestati ai domiciliari ed erano stati colpiti da sei misure interdittive nove dirigenti e tecnici di Autostrade per l’Italia e di Spea, la società che si occupa di manutenzioni.

Secondo quanto emerso finora, i dati sullo stato di salute dei viadotti venivano “edulcorati” per evitare che si dovesse chiudere o limitare il traffico.

Inoltre, alcuni indagati avrebbero ostacolato il lavoro degli investigatori che indagavano sul tragico crollo del Ponte Morandi (43 vittime).

 

Stasera partono lavori di risanamento sopraelevata lato Genova Ovest

Stasera partono lavori di risanamento sopraelevata lato Genova Ovest

Partono questa sera i lavori di risanamento sulla sopraelevata Aldo Moro in corrispondenza del viadotto che, scavalcando via Cantore, collega alle rampe autostradali del casello di Genova Ovest.

I lavori, che saranno eseguiti dalle ore 21 alle 6 per ridurre al massimo l’impatto sulla circolazione, dureranno per l’intera settimana e porteranno al risanamento di entrambi i frontalini sui due lati della carreggiata, intervenendo anche sulla corsia di uscita dall’autostrada che passa sotto la sopraelevata e permette di arrivare in via Cantore in direzione levante.

“La segnalazione della necessità di un intervento era stata effettuata dai cittadini e sono molto lieto della capacità di pronto intervento dimostrata dall’Amministrazione in questa circostanza – sottolinea l’assessore ai lavori pubblici Pietro Piciocchi. Da mesi stiamo intervenendo nella manutenzione straordinaria dei frontalini in varie altre zone, tra cui via Gramsci, Caricamento e via di Francia.

Stiamo inoltre portando a termine una serie di controlli sulle strutture portanti metalliche, mediante tecnici dell’Istituto Italiano della Saldatura. L’esito di questo lavoro ci permetterà di definire eventuali ulteriori interventi”.

Stasera partono lavori di risanamento sopraelevata lato Genova Ovest

Delegazione studenti liguri alle foibe: per non dimenticare orrori partigiani titini

Foibe Basovizza, Muzio con gli studenti liguri e il gonfalone della Regione

Uomini, donne e bambini seviziati, picchiati e torturati. Poi uccisi. Scaraventati nelle foibe dai partigiani titini solo perché italiani.

Un massacro di migliaia di persone (c’è chi parla di 11mila morti, ma altri storici indicano oltre 25mila vittime) conosciuto come l’Olocausto italiano, accompagnato dalle persecuzioni e dall’esodo di 350mila connazionali istriani-giuliano-dalmati costretti a scappare dai comunisti jugoslavi.

Il viaggio della delegazione ligure, di cui fanno parte i nostri studenti che hanno vinto la 18esima edizione del concorso “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia” bandito dal Consiglio regionale, si è iniziato ieri con la visita ai sacrari militari di Redipuglia e Oslavia ed è proseguito con la visita al cimitero militare austroungarico e a quello civile, fino alla cappella dei deportati di Wagna.

I giovani erano accompagnati dal consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza Claudio Muzio.

“È stata una tappa importante – ha dichiarato Muzio – per permettere ai nostri giovani ospiti di comprendere quali furono le radici dell’odio razziale fra popoli che vivevano nella stessa terra.

Radici che furono la tragica premessa della persecuzione che si sarebbe scatenata alla fine della Seconda Guerra Mondiale contro gli italiani che da secoli vivevano nell’antica regione della Venezia Giulia e  della Dalmazia”.

Oggi gli studenti hanno visitato anche l’ex Risiera di San Saba a Trieste dove, durante la Seconda Guerra Mondiale, ebrei e oppositori del regime furono uccisi o deportati nei lager nazisti.

La delegazione si è poi recata alle foibe di Basovizza, vicino a Trieste. In quelle fosse di origine carsica, dopo essere stati torturati e seviziati dai partigiani titini, furono scaraventati e morirono gli italiani che vivevano nella regione storica della Venezia Giulia, ora in larga parte ricompresa nei territori di Slovenia e Croazia.

“Fu – ha aggiunto Muzio – una tragedia immane, spaventosa. Prima la brutalità della guerra poi quella degli uomini. Si stima che a Basovizza siano state infoibate circa 1500 persone.

E’ stata una giornata in cui abbiamo visto le nefandezze naziste e quelle comuniste. Per riassumere le barbarie perpetrate dai totalitarismi.

La giornata grigia e plumbea è stata la cornice più adatta al quadro di tristezza che ha pervaso i ragazzi e tutti noi.

Gli studenti hanno comunque dimostrato attenzione e hanno compreso le diverse tappe del lungo percorso che è culminato con la strage delle foibe”.

Il concorso è stato promosso dalla legge regionale del 2004 e si pone l’obiettivo di diffondere fra i giovani la conoscenza della sanguinosa repressione, per decenni nascosta, degli italiani in Venezia Giulia e Dalmazia da parte dei partigiani titini.

Come gli anni scorsi, hanno fatto parte della delegazione anche i rappresentanti dell’ANVGD (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) Fulvio Mohoratz, Marinella Freccero e Pietro Chersola.

Gli studenti che partecipano al viaggio appartengono agli Istituti: “Redemptoris Mater” di Albenga, “Costa” della Spezia, “da Vinci” e nautico “Colombo” di Genova, il “Liceti” di Rapallo e il “Boselli Alberti” e il “Della Rovere” di Savona.

 

Crolla per strada colpito da malore, 77enne soccorso dalla polizia locale

Un uomo 42enne in mountain bike sbatte contro un albero e muore

Ieri poco dopo le 16,30 in piazza Carloforte a Marassi una agente di polizia locale in servizio sul posto per la partita, ha visto un uomo crollare a terra.

Avvicinatasi assieme ad altre persone ha capito che l’anziano era stato colpito da un malore e ha immediatamente chiesto aiuto via radio.

Mentre la macchina dei soccorsi si metteva prontamente in moto altri due agenti posizionati a breve distanza che hanno udito la chiamata sono corsi sul posto e uno di loro, da anni volontario soccorritore, ha iniziato a praticare all’uomo le manovre rianimatorie BLS con l’aiuto del collega

Dopo pochissimi minuti è giunta sul posto l’ambulanza, il cui personale ha dato il cambio agli agenti nella esecuzione delle manovre di rianimazione, provvedendo a stabilizzare il paziente e a trasportarlo presso il pronto soccorso dell’ospedale San Martino, dove l’uomo, un settantasettenne genovese, è stato ricoverato.

Nomade picchia, sevizia e vende figlie per 12mila euro: primo arresto per Codice rosso

Controllo polizia in un campo nomadi (foto di repertorio)

Aveva denunciato il rapimento di tre figlie di 21, 19 e 8 anni, ma è stato arrestato per maltrattamenti, calunnia, sequestro di persona continuato e costrizione e induzione a contrarre matrimonio.

Secondo quanto ricostruito dalla Polizia, un nomade rom di 47 anni residente al campo nomadi di Coltano, alle porte di Pisa, da anni puniva le due figlie di 21 e 19 anni, picchiandole e vessandole psicologicamente, perché le considerava troppo ribelli.

Poi, le aveva vendute per 12mila e 13mila euro.

Entrambe avevano scelto in modo autonomo i propri fidanzati, rifiutando di contrarre matrimonio con due cugini bosniaci con i quali il padre aveva pattuito la “vendita”.

A seguito della denuncia, presentata lo scorso agosto, gli investigatori hanno avviato le indagini che venerdì hanno portato all’arresto del 51enne violento.

Si tratta inoltre del primo caso in Italia dell’applicazione della custodia cautelare per il reato di costrizione e induzione al matrimonio, introdotto dal cosiddetto “Codice Rosso” che solo per i matrimoni forzati prevede una pena fino a 7 anni di carcere.

Sempre secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, sevizie, botte e violenze psicologiche sono avvenuti nel campo nomadi rom di Coltano.

All’interno di una roulotte, le due giovani venivano segregate e punite, lasciate per giorni a pane e acqua, costrette al taglio dei capelli.

Nella stessa roulotte è stata trovata nascosta la figlia di 8 anni della quale l’uomo aveva denunciato il rapimento, poi rivelatosi falso.

Dalle indagini è emerso che le giovani in realtà erano fuggite dal campo nomadi assieme ai fidanzati romeni, loro coetanei, che erano stati falsamente accusati di averle rapite.

Per Matteo Salvini “mentre il governo abusivo riapre i porti aiutando i trafficanti, le leggi volute dalla Lega salvano vite. Agli altri le poltrone, a noi idee e onore”.

 

Rallentamenti in Sopraelevata direzione ponente per incidente

Sopraelevata a Genova (foto d'archivio)

Rallentamenti sulla Sopraelevata, la strada Aldo Moro in direzione ponente a causa di un sinistro stradale avvenuto all’altezza di piazza Dinegro.

Genova sarà tappa finale della The Ocean Race 2022

Genova sarà tappa finale della The Ocean Race 2022
L'Ocean Race

Genova sarà la tappa finale della regata velica intorno al mondo The Ocean Race 2022.

Ad annunciarlo al Salone Nautico di Genova il sindaco Marco Bucci e il presidente della regata Richard Brisius.

Genova sarà tappa finale della The Ocean Race 2022

Così per la prima volta la regina delle regate transoceaniche per equipaggi fa tappa in Italia.

“Ho il grande onore di annunciare che abbiamo scelto Genova per il gran finale della The Ocean Race” ha esordito Brisius.

Poi ha aggiunto: “Portare la Ocean Race in Italia è molto significativo e rappresenta un’opportunità di coinvolgere il pubblico di tutti i paesi del sud Europa, che seguono con grande passione eventi sportivi di alto livello.” Ed ancora: “Nella città di Genova abbiamo trovato un partner che condivide la nostra stessa ambizione di creare un futuro sostenibile e molti dei valori della regata, come il lavoro di squadra e la tecnologia, rispettando al tempo stesso il suo grande patrimonio marittimo.”

“Siamo pronti ad ospitare un evento così importante ha detto il sindaco Bucci. Ciò dimostra la grande visibilità che la città sta acquisendo nel mondo e l’attenzione che c’è nei nostri confronti. Abbiamo ottenuto questo successo grazie alle caratteristiche uniche che ha la nostra terra, alla grande tradizione per il mare, ai servizi che possiamo mettere a disposizione.”

“Abbiamo lottato duro – ha proseguito il primo cittadino – per arrivare a questo risultato. La nostra città è stata scelta anche perché è la storia della marineria. Per un velista The Ocean Race è la manifestazione più importante. Questo è un evento che dà a Genova la possibilità di avere più di due anni e mezzo di marketing territoriale”.

“Per questo – ha concluso Bucci – saremo pronti ad accogliere le centinaia di migliaia di turisti che arriveranno per questa manifestazione. Sarà un grande momento che sarà ulteriore vetrina per Genova nel mondo, non solo durante l’evento ma anche prima e dopo: l’amministrazione comunale lavorerà al massimo perché si possa vivere da noi la più bella ed emozionante fase finale dell’Ocean Race”.

L’Italia ha una lunga relazione di amore con The Ocean Race. Alla prima edizione del 1973, quando era conosciuta con il nome di Whitbread Around the World Race, parteciparono ben tre equipaggi italiani e nel corso degli anni sono stati 11 i team  e oltre 130 velisti a partecipare all’evento che dal 2001 al 2018 portava il nome di Volvo Ocean Race.

Nell’ultima edizione il velista oceanico Alberto Bolzan vi ha preso parte per la seconda volta consecutiva mentre la triestina Francesca Clapcich, due volte ai Giochi Olimpici ed ex campionessa del mondo di 49er FX, ha fatto parte dell’equipaggio di Turn the Tide on Plastic. Francesca Clapcich ha dichiarato che la finale a Genova avrà certamente un impatto sulla vela di tutto il paese.

Auto vola in una scarpata e si ribalta, 25enne salva

Auto vola in una scarpata e si ribalta, 25enne salva

I vigili del fuoco del Comando Provinciale della Spezia sono intervenuti, intorno alle 11 di questa mattina, in località Martinello nel comune di Calice al Cornoviglio per il recupero di un’auto finita fuori strada.

Per cause in corso di accertamento una ragazza di 25 anni ha perso il controllo della vettura ed è uscita di strada, ribaltandosi in una scarpata 3/4 metri sotto il piano stradale.

Immediatamente la Sala Operativa ha inviato sul posto la squadra del Distaccamento di Brugnato, con cinque operatori, mentre dalla Centrale di Via Antoniana partiva l’autogru con due operatori.

Giunti sul posto la conducente era riuscita ad uscire autonomamente dalla vettura ribaltata, e le squadre VV.F. hanno provveduto al recupero del veicolo.

La ragazza è stata accompagnata, dal personale 118, al Pronto Soccorso dell’Ospedale S.Andrea per un controllo.

Sul posto è intervenuta anche una pattuglia dei Carabinieri per i rilievi del caso.

Le operazioni di recupero del veicolo sono durate all’incirca un’ora.

Auto vola in una scarpata e si ribalta, 25enne salva