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Genoa-Brescia, Agudelo: emozione unica

La prima tessera nel puzzle della rimonta l’ha incastrata lui. Kevin Agudelo è entrato portando “garra”, muso buono e dando il via alla remuntada grazie a quel pallone recuperato con tenacia da Pinamonti. Primo gol in Serie A TIM all’alba dei ventuno anni.

Una serata da raccontare a tutti, tra sorrisi e parole in spagnolo. “Sono emozioni indescrivibili, non saprei spiegarlo diversamente.

Fare gol al Ferraris, davanti a tutta questa gente, è una sensazione incredibile. Dedico il gol a mia moglie”.

Una felice intuizione di Thiago Motta, ricambiata con una prestazione maiuscola. “Sto prendendo confidenza con un calcio diverso, so che devo lavorare molto.

Poco per volta capisco di più l’idioma e il gioco. Sono contento di aver ricambiato la fiducia del mister. Mi ha guardato negli occhi e detto di giocare tranquillo, senza farmi intimorire. Il tecnico ha portato idee nuove, godiamoci questa vittoria”.

Lilli la rossa insulta maschi di successo: gli uomini vanno rieducati, bifolchi misogini

Lilli Gruber

“Gli uomini vanno rieducati”. Non solo: “Le tre ‘v’ maschili, volgarità, violenza, visibilità, risultato di una virilità impotente e aggressiva, devono essere sostituite da empatia, diplomazia, pazienza”.

Parola della giornalista televisiva Lilli Gruber “la rossa”.

In un’intervista a “Io donna” del Corriere della Sera, la conduttrice della trasmissione “Otto e Mezzo” su La7 e autrice del nuovo libro “Basta! Il potere delle donne contro la politica del testosterone” editore Solferino, attacca e insulta il sesso maschile senza mezzi termini.

In particolare, poi, offende gli uomini di successo giunti al potere, peraltro votati anche da tante donne.

“Mi ha ispirata Salvini – ha dichiarato Gruber a “Io donna” – basta con tutto questo testosterone, mi sono detta. Ho capito che era il momento giusto per scrivere. Non è più tollerabile che così tanti Paesi importanti nel mondo, dagli Usa al Brasile, siano in mano a un’internazionale di bifolchi misogini che fanno danni non solo alle donne, ma a tutti”.

Non è tutto: “I maschi al potere stanno lasciando un mondo a pezzi: debito pubblico, tasse, disoccupazione, fuga dei talenti, mancanza di servizi, disuguaglianze, scuole e ponti che crollano, il territorio che si disgrega”.

E quindi ricorda episodi personali, ritenuti sgradevoli: “Da giovane passavo per acida o aggressiva, mentre se fossi stata un maschio avrebbero detto determinata.

L’alto manager di una multinazionale che quando entro per un’intervista mi chiede ‘Signora o signorina?’ e io gli rispondo ‘E lei, signore o signorino?’.

L’incontro con il direttore Rai che esordisce con ‘Complimenti per l’ottimo profumo’. E io ribatto: ‘Grazie, e lei che profumo usa?’. Niente di grave, ma se sei un uomo di potere, e io ancora una giovane precaria, la prima cosa che mi chiedi è il mio profumo? C’è qualcosa che non va”.

L’intervista, ovviamente, continua con un attacco diretto al leader della Lega e al presidente Usa: “Mi impressionano i politici maleducati e sessisti che come Salvini fanno campagna elettorale in mutande o come Trump dicono cose come ‘le donne le prendi per la f…’. Come si può pensare di affidare il Paese a un uomo che ha detto una cosa simile? Come minimo, maltratterà le donne e i cittadini”.

E in un assist a favore dell’ex presidente del consiglio Matteo Renzi, ospite come la Gruber delle riunioni semi-segrete (chiuse al pubblico e ai media) del Gruppo Bilderberg.

“Per ora – chiede la giornalista a Gruber – in Italia solo Renzi con Italia Viva ha proposto il modello 50:50. Che ne pensa?”.

“Do atto – risponde Gruber – che è stato un politico contemporaneo. Penso sia un buon inizio e una mossa necessaria, anche se gli ho fatto notare che il 50:50 va rispettato nella sostanza: sia quando stili le liste sia quando dai gli incarichi ministeriali o di partito. Poi sta alle donne votare le donne”.

Curiosità. Silvio Berlusconi, uomo di potere da sempre nel mirino del centrosinistra, delle “femen” e di femministe varie, in questo caso non è stato citato neanche una volta.

 

 

 

 

 

Genoa-Brescia, Radu: non è stato facile

Cuore, testa e gambe. Il mix per trovare l’alchimia giusta che significa tre punti. Proprio come questa volta. Davanti ai microfoni delle emittenti televisive, Andrei Radu ha raccontato la metamorfosi, degna di un romanzo di Stevenson, che ha caratterizzato il Grifo tra primo e secondo tempo.

“Non è stato facile rientrare negli spogliatoi sotto di un gol. Volevamo fortemente questa vittoria, per svoltare e lasciarci alle spalle un periodo negativo.

Abbiamo messo in campo tutto. Polmoni e cuore. Sono cose fondamentali per indossare una maglia pesante come quella che indossiamo.

Mister Motta ci ha spronati, stimolando la fiducia in noi stessi e a giocare come sappiamo. Non posso dire molto su questioni di moduli e tattica, di sicuro abbiamo lavorato molto in questi giorni. Puntiamo a continuare così”.

Genoa-Brescia, Thiago Motta: vittoria di squadra

È emozionato è soddisfatto Thiago Motta al termine del successo nel giorno del suo ritorno al Ferraris dieci anni dopo, questa volta nel ruolo di Mister del Grifone.

“Avevo chiesto di giocare da squadra e così è stato, anche nei momenti difficili nel primo tempo. Sono stati tutti bravi. Anche chi è rimasto a guardare ci ha messo un grande cuore. Ho una rosa ampia e giocatori di qualità, qui c’è bisogno di tutti.

Nell’intervallo ho detto poche cose, parlavano le facce. Nella ripresa abbiamo alzato le linee cambiando modulo.

Mi ha colpito il carattere e la voglia dei ragazzi che hanno lottato dal primo all’ultimo aiutandosi. Ora piedi per terra, dobbiamo continuare. Chiedo ai tifosi che stiano vicini.

A Genova ho ricevuto un’accoglienza enorme quando ero arrivato, affetto quando me ne ero andato e quando sono tornato. Sono sensazioni bellissime sentirsi a casa come provo qui”.

Spezia-Juve Stabia 2-0, ritorno al successo al Picco

Spezia che torna al successo casalingo battendo per 2-0 una Juve Stabia mai in partita.

Una rete per tempo e le Aquile volano verso il successo.

Al ‘18 Bidaoui segna il gol del vantaggio mentre ad inizio ripresa è Capradossi a trovare la rete della tranquillità per la gioia della curva Ferrovia.

Spezia-Juve Stabia 2-0 (primo tempo 1-0)

Marcatore: 18′ Bidaoui, 52′ Capradossi

Spezia  (4-3-3): Scuffet, Vignali, Terzi, Capradossi, Ramos, Bartolomei, Ricci. M., Mora, Ricci F. (71′ Ragusa), Bidaoui (81′ Burgzorg), Gudjohnsen (58′ Gyasi). All. Italiano.

Juve Stabia (4-3-3): Russo, Vitiello, Troest, Mezavilla, Germoni, Calvano, Calò, Mallamo (53′ Cissè), Canotto (60′ Carlini), Elia (65′ Ricci G.), Forte. All. Caserta.

Arbitro: Antonio Di Martino di Teramo

Ammoniti: 29′ Ricci M. (S), 32′ Ramos (S), 53′ Calò (J) e Italiano (S), 56′ e 63′ Germoni (J), 76′ Mora (S), 80′ Ricci G. (J)

Espulsi: 63’ Germoni (J)

Genoa-Brescia 3-1, Thiago Motta bagna l’esordio con una vittoria

Spezia-Inter 1-3, Thiago Motta: Contento comunque della prestazione

Inizia con un successo l’avventura di Thiago Motta sulla panchina del Genoa.

L’inizio è però da incubo con Tonali che su punizione fa vedere le streghe a Marassi al ‘34.

Nella ripresa però il Grifone si sveglia. Al’65 Kouamé trova la traversa. Un minuto dopo Il paraguaiano Agudelo trova il primo gol in A pareggiando i conti.

Al ‘75 Kouamé firma il sorpasso con un gol su assist di Ghiglione. Non passano quattro minuti e Pandev mette in ghiaccio il risultato per la prima vittoria di Thiago Motta sulla panchina del Genoa.

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Genoa-Brescia 3-1

Genoa: Radu, Ghiglione, Zapata, Romero, Ankersen, Radovanovic, Schone, Cassata, Lerager, Gumus, Pinamonti.  A disp: Marchetti, Jandrei, Barreca, Goldaniga, Sanabria, Kouamé, El Yamiq, Biraschi, Jagiello, Pandev, Agudelo, Saponara. All. Motta

Brescia: Joronen, Sabelli, Mateju, Tonali, Spalek, Chancellor, Cistana, Ayè, Bisoli, Romulo, Balotelli. A disp: Alfonso, Gastaldello, Ndoj, Zmrhal, Donnarumma, Matri, Morosini, Semprini. All. Corini.

Milano, riaperto lo scalo di Linate: primo volo atterrato oggi alle 18

Coronavirus | Gli italiani e i viaggi all’estero. Israele respinge turisti italiani

Riaperto dopo tre mesi lo scalo milanese di Linate. Oggi il primo volo, atterrato alle 18, è stato quello di un aereo di Alitalia proveniente da Fiumicino.

Con l’arrivo dei 64 passeggeri a bordo dell’AZ2092, l’aeroporto cittadino di Milano è tornato così operativo, dopo i lavori iniziati a luglio.

“Abbiamo riaperto – ha spiegato l’ad di Sea Aeroporti Armando Brunini – nei tempi previsti. Siamo estremamente soddisfatti ed emozionati.

Ho parlato col comandante del primo aereo atterrato oggi e mi ha detto che la pista era liscia come un tavolo di biliardo.

Quindi la pista era ottima e Linate è ancora più sicura di prima. Adesso continuiamo ha lavorare”.

I lavori proseguiranno fino a marzo ad aeroporto aperto e a inizio 2020 lo scalo aeroportuale di Linate sarà “totalmente riqualificato”.

 

Maltempo, domani riapertura strada Campo Ligure-Masone. Toti: fatti, non parole

Campoligure, casa travolta da frana: il soccorso dei VVF (foto d'archivio)

Sarà riaperta domenica sera, a senso unico alternato, la statale della Valle Stura interrotta da martedì scorso da una frana all’altezza di Campo Ligure.

Lo hanno annunciato oggi i responsbaili di Regione Liguria.

“Continuano i lavori – ha spiegato il governatore Giovanni Toti – per ripristinare i danni causati dalla recente ondata di maltempo. Grazie al lavoro costante di tecnici e volontari domani sera la statale verrà riaperta al traffico a senso unico alternato.

Nel frattempo è in corso l’intervento in somma urgenza finanziato da Regione Liguria per liberare le briglie del torrente Berlino, a Rossiglione, dal materiale che lo ostruiva.

Il lavoro sarà completato entro pochi giorni e si aggiunge alla manutenzione delle opere idrauliche del torrente, finanziato con 200mila euro da Regione.

Essere vicini ai cittadini non è solo esserci il giorno del disastro, ma sempre. E soprattutto continuare a lavorare senza sosta come stiamo facendo per i nostri cittadini e per rimettere in sicurezza il territorio.

Lasciamo agli altri le squallide polemiche e strumentalizzazioni a cui non intenderò abbassarmi perché sui temi di allerta e protezione civile non esiste propaganda politica e chi la fa non è degno di rappresentare i cittadini. A loro le chiacchiere, a noi i fatti”.

 

Sestri Ponente, distributore automatico alcolici aperto oltre orario consentito

Sampierdarena vince, nuova ordinanza anti alcol: vietato bere per strada dalle 12
Bottiglie di birra per strada (foto di repertorio)

L’altra sera gli agenti di una pattuglia della Polizia Locale in servizio nel quartiere di Sestri Ponente, transitando davanti a un distributore automatico hanno notato alcuni giovani che prelevavano dalla rivendita diverse bottiglie di birra.

Essendo passata da tempo la mezzanotte, gli agenti sono entrati nel negozio per verificare il funzionamento dei distributori e hanno accertato che erogavano bevande alcoliche oltre l’orario consentito.

Inoltre, il lettore di documenti del distributore, ossia quello che dovrebbe sottomettere l’erogazione delle bevande alcoliche alla verifica della età del compratore, non era funzionante, consentendo così a chiunque di acquistare le bevande alcoliche.

Terminati gli accertamenti, ieri gli agenti hanno convocato in ufficio il titolare dell’esercizio, a cui è stata comunicata l’infrazione dell’articolo 6 comma 2 bis della legge 117/2007 che prevede, appunto, l’obbligo di sospendere l’erogazione di bevande alcoliche dalle 24 alle 6 per tutti gli esercizi di vicinato, con una sanzione di 5.000 euro.

I responsabili della Polizia Locale non hanno riferito se il distributore sia stato chiuso o no.

 

Corteo a S. Stefano Magra: no al biodigestore di Saliceti. M5S: bomba a orologeria

Manifestazione contro biodigestore di Saliceti

Oggi circa 1500 persone hanno partecipato alla manifestazione per dire “NO” al progetto di biodigestore di Saliceti, nel Comune di Santo Stefano Magra.

Si tratta, secondo associazioni di ambientalisti e comitati di cittadini, di una località “nei pressi del fiume Magra che accoglie già impattanti insediamenti e si trova a pochi metri da una importante falda acquifera”.

Secondo i piani di Regione Liguria, il biodigestore dovrebbe trattare i rifiuti umidi di tutto il levante genovese.

I manifestanti, guidati dagli organizzatori del coordinamento No al biodigestore di Saliceti, hanno invaso con striscioni e cartelli la via Cisa, per un lungo corteo a cui hanno partecipato diverse comitati ambientalisti ma anche alcuni amministratori locali: “No alla rumenta, sì all’ospedale”.

Sul caso di Saliceti oggi è intervenuta anche la capogruppo regionale del M5S, Alice Salvatore: “Germania 2011. Epidemia di Escherichia Coli che ha causato 18 morti e migliaia di casi di botulismo osservato negli animali tra l’estate del 2011 e l’inizio del 2012. Ricercatori indipendenti tedeschi ed europei indicarono come possibile causa la presenza di biodigestori nella zona di scoppio dell’epidemia.

Michele Stretti, ex amministratore della ReCos, nel 2018 ebbe a dire: ‘Pericoloso? […] Non posso dire che non lo sia, ma il tema importante è come neutralizzare le possibilità di incidenti riducendole sensibilmente. Garantire lo zero assoluto è impossibile’.

La direzione di ReCos dichiara poi: ‘la velocità di transito dell’acquifero si attesta nel range temporale ricompreso fra il minimo di 60 giorni (due mesi) e il massimo di 156 giorni (5 mesi) perché qualsiasi fuoriuscita nel terreno possa interferire con la più vicina zona pozzi dell’acquedotto pubblico’.

Questi sono dati di fatto e comprovano che il biodigestore di Saliceti non va fatto. È una bomba a orologeria messa nelle case di tanti cittadini, adulti, bambini, donne. È una questione seria e non va presa sottogamba come fanno la Giunta regionale e tutte le amministrazioni interessate.

Capiamo che si parla di milioni di euro per Iren. Ma i soldi non possono passare sopra la salute delle persone. È inammissibile che al grido d’allarme del territorio si continui a rispondere anteponendo le esigenze imprenditoriali del colosso ReCos-Iren.

Io sono ben conscia delle criticità e accolgo da sempre le preoccupazioni dei cittadini. Da tempo propongo che, anziché il tossico e faraonico biodigestore caldeggiato dalla Giunta ligure, si prevedano micro e medie impiantistiche di compostaggio aerobico (ossia in presenza di ossigeno, quindi un processo naturale di trattamento), che non produce scarti e inquinanti, ma compost di alta qualità immediatamente fruibile.

Una proposta questa che, come ribadisco da tempo, rientra pienamente nel concetto di economia circolare raccomandata dall’Unione Europea e già rilanciata dal nostro Ministro dell’ambiente Sergio Costa a livello nazionale”.