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Chiavari, fermati due giovani egiziani: hashish e coltelli nascosti addosso. Scatta la denuncia

Chiavari, fermati due giovani egiziani: hashish e coltelli nascosti addosso, scatta la denuncia
La Polizia a Chiavari

Intervento della Polizia di Stato dopo appostamenti vicino alla stazione: trovati droga, armi e bilancino di precisione

La Polizia ha denunciato a piede libero due giovani di origine egiziana a Chiavari per detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio e porto di oggetti atti ad offendere, a seguito di un’operazione condotta nei pressi della stazione ferroviaria.

Nei giorni scorsi, gli agenti del Commissariato di Chiavari avevano predisposto una serie di appostamenti in zona, in seguito a segnalazioni di una presunta attività di spaccio. I controlli si sono intensificati fino al pomeriggio di martedì, quando i due sospetti sono stati intercettati all’ingresso del porto turistico.

Alla vista della Polizia, tentano di disfarsi della droga

All’avvicinarsi delle forze dell’ordine, uno dei due ha tentato di liberarsi di un involucro sospetto. Gli agenti sono riusciti a recuperarlo prontamente, accertando che conteneva diverse dosi di hashish pronte per lo spaccio.

Accompagnati in Commissariato per ulteriori accertamenti, la perquisizione ha confermato i sospetti: su uno dei due giovani è stato trovato un coltello a serramanico da 15 centimetri, un bilancino elettronico e una somma di denaro contante, ritenuta compatibile con l’attività di spaccio. L’altro giovane nascondeva 45 grammi di hashish e una lama priva di manico.

Entrambi denunciati: droga, armi e indagini in corso

I due ragazzi sono stati denunciati per detenzione di droga a fini di spaccio e porto abusivo di oggetti pericolosi, restando indagati a piede libero. Come da prassi, vale la presunzione di innocenza fino a eventuale sentenza definitiva. Le indagini della Polizia proseguono per accertare eventuali collegamenti con altre attività illecite sul territorio.

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Rapallo, cade dal tetto: soccorso dai vigili del fuoco

Rapallo, cade dal tetto: soccorso dai Vigili del fuoco

I Vigili del Fuoco di Rapallo, sono intervenuti ad Uscio per soccorrere una persona che era caduta dal tetto, sul poggiolo sottostante. 

I pompieri hanno, poi, utilizzato la scala come scivolo per farci scorrere sopra la barella e consegnare l’uomo alle cure del 118 intervenuti con un’ambulanza dei Volontari del Soccorso di Rapallo.

Sul posto anche i Carabinieri.

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Il soccorso del ferito

Democrazia Sovrana Popolare in piazza Matteotti a Genova: contro la guerra e per la pace

Democrazia Sovrana Popolare in piazza Matteotti a Genova: contro la guerra e per la pace
Marco Rizzo a Genova

Manifestazione con Marco Rizzo e Francesco Toscano per dire no alla corsa agli armamenti e all’Europa militarizzata

Nel pomeriggio di venerdì 9 maggio, piazza Matteotti a Genova ha ospitato una manifestazione organizzata da Democrazia Sovrana Popolare, movimento politico che si oppone apertamente alla guerra, al riarmo europeo e alla leadership della presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

L’iniziativa si è svolta a partire dalle ore 17, tra tricolori sventolanti e slogan contro le politiche comunitarie. Presenti all’incontro il coordinatore nazionale Marco Rizzo e il presidente Francesco Toscano, anche candidato sindaco alle prossime elezioni comunali di Genova.

“Vogliamo un’Italia sovrana e in pace, non in guerra per conto dell’Europa”

Dal palco, Rizzo e Toscano hanno ribadito il messaggio centrale della mobilitazione: «Siamo qui per difendere la sovranità nazionale, per dire basta alla corsa agli armamenti e per costruire un futuro di pace». Un messaggio indirizzato contro quella che definiscono “l’Europa della guerra e della globalizzazione selvaggia”, incarnata – secondo i due leader – dalla Von der Leyen e dalla sua visione militarista dell’Unione Europea.

Un attacco frontale a Von der Leyen e alla politica di riarmo tedesca

Durante gli interventi, è stata duramente criticata anche la politica del tedesco Friedrich Merz, accusato di voler attuare “il più grande riarmo in Germania dal 1945 a oggi”. Rizzo e Toscano hanno puntato il dito contro “gli affaristi delle armi, i distruttori dello Stato sociale e delle pensioni”, invitando a una “grande mobilitazione collettiva” per contrastare l’escalation militare in Europa.

Genova simbolo della protesta per la pace

Secondo i promotori, Genova è stata scelta come luogo simbolico per lanciare un appello nazionale all’unità sotto la bandiera italiana, che – come ricordano – è citata nella Costituzione e rappresenta un’Italia apartitica, pacifica e sovrana. Nel corso della manifestazione è apparsa anche una bandiera della Russia, a sottolineare una posizione di netta contrapposizione rispetto all’attuale politica estera europea.

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Odio e violenza Antifa, operaio Venturini (Msi) a testa in giù. FdI: vigliacchi

Ugo Venturini a testa in giù: immagine allegata al post su fb di Genova Antifascista

“In una locandina condivisa su fb da ‘Genova Antifascista’ compare la foto a testa in giù di Ugo Venturini, militante del MSI, operaio, padre di famiglia e volontario della Croce Rossa deceduto il primo maggio del 1970, dopo che pochi giorni prima era stato colpito a morte da una bottiglia piena di sabbia e terriccio durante un comizio di Giorgio Almiranre a Brignole, scagliata da chi non tollerava che un partito democraticamente eletto potesse esprimere le proprie idee”.

Lo hanno dichiarato oggi i responsabili liguri di Fratelli d’Italia, commentando un post su fb di Genova Antifascista che annuncia una manifestazione per venerdì 16 maggio a Brignole, proprio dove l’operaio missino fu ucciso da estremisti comunisti.

Un omicidio mai risolto e un assassino che l’ha fatta franca, anche perché le indagini della Procura di Genova si arenarono in nulla di fatto.

“Riteniamo sia vergognoso e vigliacco – hanno aggiunto da FdI – oltraggiare la memoria della prima vittima degli Anni di Piombo.

Un gesto che va nella direzione opposta rispetto alla decisione presa dalla giunta Vincenzi di ricordare Ugo Venturini intestandogli il viale che taglia i giardini di Brignole, come simbolo dell’unanime condanna dell’odio politico che ha caratterizzato gli Anni di piombo e della costruzione di una memoria condivisa.

Ci auguriamo che in nome di questo, la candidata Silvia Salis e la sinistra genovese che dicono di credere nella democrazia e nel rispetto, condannino quest’ennesimo oltraggio alla memoria di un operaio, un padre di famiglia, non certo un estremista, che è morto ucciso dall’intolleranza e dalla violenza dell’odio politico”.

 

Toscano: giusto potenziare Porto di Genova, sì a diga ma con dignità

Candidato sindaco di Genova Francesco Toscano (Democrazia Sovrana Popolare)

“Democrazia Sovrana Popolare sostiene convintamente il potenziamento del Porto di Genova. L’ammodernamento delle infrastrutture marittime è fondamentale per ridare centralità economica e occupazionale alla città, ma un progetto giusto, gestito nel modo sbagliato, può trasformarsi in un’occasione mancata”.

Lo ha dichiarato oggi il candidato sindaco di Genova per Democrazia Sovrana Popolare Francesco Toscano.

“L’opera, annunciata nel 2022 con un costo stimato di 928 milioni di euro – ha sottolineato Toscano – ha già superato 1,3 miliardi in meno di tre anni.

Una lievitazione, che impone risposte chiare: dove sono finiti questi soldi? Chi li controlla?

Nel 2023 ANAC ha certificato che l’appalto è stato gestito in violazione delle regole di concorrenza, senza una gara pubblica.

Inoltre, le dimensioni imponenti dell’opera pongono anche un tema di natura strategica: la nuova diga potrebbe trasformare Genova in uno scalo per navi da guerra, aprendo scenari di militarizzazione che la città non ha mai chiesto.

Genova deve rimanere un ponte di pace, non diventare un avamposto armato del Mediterraneo.

Il nostro porto deve guardare alla Via della Seta, ai mercati asiatici, ai traffici civili e commerciali. È da lì che deve arrivare il futuro, non dalle logiche di confronto geopolitico. Chiediamo quindi trasparenza sull’impiego dei fondi pubblici, controllo democratico e accesso ai dati per cittadini e organi indipendenti, garanzie contro qualsiasi uso militare delle nuove strutture, verifica tecnica ed economica seria su ogni fase del progetto.

Sì alla diga, ma con dignità, verità e giustizia. Genova non è in vendita, e non è un deposito militare. È, e deve restare, una grande capitale del lavoro, del commercio e della libertà”.

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Metro Acquasola: stabili gli operai feriti, cantiere sotto sequestro

Acquasola, cantiere metropolitana

Sono stabili le condizioni dei tre operai rimasti vittima l’altro ieri di un incidente sul lavoro nei pressi di piazza Corvetto a Genova, dove nel cantiere della Metro all’Acquasola è crollato un muro.

Uno è stato dimesso lo stesso giorno mentre gli altri due sono ancora ricoverati al San Martino anche se le loro condizioni sono in miglioramento.

Il primo è ricoverato ai letti monitor al primo piano del Pronto Soccorso; il secondo, in condizioni stabili nella loro gravità, presso la Rianimazione al primo piano del Pronto Soccorso. L’uomo è stato operato alla mano, ed è in fase di valutazione il suo trasferimento in Ortopedia. La prognosi resta riservata.

Sarà una consulenza tecnica a chiarire le cause e le eventuali responsabilità per l’incidente e, nel frattempo, il pubblico ministero Giuseppe Longo ha sequestrato il cantiere dove i tre stavano lavorando.

Nelle prossime ore gli ispettori dello Psal, il nucleo Prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro della Asl3, consegneranno la prima relazione. Gli investigatori devono capire chi ha costruito quella porzione di muro e se siano state rispettate tutte le norme in materia di sicurezza.

Una volta stabilito quali e quante ditte abbiano lavorato e su cosa, partiranno i primi avvisi di garanzia per poter procedere con la consulenza tecnica.

 

Successo ad Albenga per Mare Tempestoso

I saluti finali (Foto Rosa Daros)

Albenga. Nell’aula magna dell’Unitre  Comprensoriale Inaguna, al terzo piano del secentesco Palazzo Oddo, in via Roma, nell’incantevole centro storico di Albenga, la compagnia teatrale amatoriale Mare Tempestoso ha ottenuto un lusinghiero successo di pubblico, strappando più volte applausi a scena aperta durante l’esibizione di due atti unici dal titolo: “Dramma familiare” di Amerigo Giuliani e “La Ballerina di flamenco” da “La donna e il fantoccio” di Pierre Louys. Entrambi adattati dal regista e capocomico della compagnia  Giuseppe Grieco. Il pomeriggio teatrale, organizzato con la collaborazione della Fondazione Palazzo Oddo e del Comune di Albenga, si è aperto con la presentazione del presidente Unitre Claudio Almanzi che ha ceduto la parola a Francesca Grieco che ha illustrato le caratteristiche dei due testi proposti. Ad esibirsi sono stati Sabrina Bordone, Francesca Grieco, Pino Grieco, Claudio Almanzi, Silvio Granero e Gianfranco Piastra. La Compagnia è stata fondata nel gennaio 2010 da un gruppo di amici desiderosi di calcare il palcoscenico a livello amatoriale. Il debutto ufficiale avvenne a Genova, a Palazzo Ducale (Stanza della Poesia), il 10 aprile 2010 con la lettura teatralizzata dalle pagine del romanzo di Robert James Waller, nella libera riduzione di Giuseppe Grieco, “I ponti di Madison County”, edito nel 2001 da Sperling & Kupfer. Decine gli spettacoli ed esibizioni successive in Liguria, Piemonte ed Emilia Romagna. La Compagnia Mare Tempestoso, affiliata da molti anni alla Uilt – Unione Italiana Libero Teatro, è una emanazione della Symbol 2000 di Albenga, una associazione culturale senza fini di lucro che opera dall’ormai lontano gennaio 2007 ed è presieduta dal noto giornalista albenganese Vincenzo Bolia che era presente alla rappresentazione. Dopo questo appuntamento il 14 maggio è prevista l’annuale gita sociale dell’Unitre che avrà quali mete Pontremoli (Museo delle Stele, Ponte del Diavolo e Castello Piagnaro) e Fosdinovo (Castello Malaspina). A conclusione dell’anno academico 2024-2025 è prevista una giornata, il 24 maggio, con cerimonia ufficiale di chiusura che si svolgerà nel Chiostro dell’ Ex Asilo Ester Siccardi in Viale Martiri, 1 ad Albenga. Al mattino alle ore 10 ci sarà l’inaugurazione della mostra dei lavori realizzati nei vari laboratori e corsi durante l’anno accademico. Nel pomeriggio alle 15 e 30 la consegna dei sigilli. L’Unitre ad Albenga conta oltre cento fra docenti e conferenzieri, 70 corsi, quasi 500 studenti; nei tre plessi si svolgono annualmente oltre duemila ore di lezione e da settembre 2024 i volontari e soci del sodalizio accademico ingauno hanno collaborato per tutto l’anno accademico con la Biblioteca Civica.

Adalberto Guzzinati

 

La Sampdoria batte la Salernitana (1-0) e continua a sperare. Martedi gara decisiva a Castellammare di Stabia.

Bisognava solo vincere e la Sampdoria ha vinto di misura contro la Salernitana.

Successo di vitale importanza che però rinvia tutto agli ultimi 90 minuti di campionato con 5 squadre nel giro di un punto.
Brescia, Frosinone e Sampdoria 40 punti, Cittadella e Salernitana 39 con il Cosenza già retrocesso.
Purtroppo gli scontri diretti contro Lombardi e Ciociari penalizzano i genovesi in caso di arrivo finale a parità di punti.
Gli ultimi positivi risultati dei blucerchiati sono stati in parte vanificati dagli exploit delle dirette concorrenti che costringono gli uomini di Evani a ripetersi in casa della Juve Stabia già certa dei playoff.
In caso di successo, comunque, la Sampdoria molto probabilmente dovrà ricorrere ai playout per mantenere la categoria.
Il successo contro i campani, davanti a più di 30000 spettatori, ha visto la compagine genovese disputare una buona frazione di gioco andando in vantaggio negli spogliatoi dopo il gol vincente di Meulensteen ed una traversa di Niang.
Nel secondo tempo partita spezzettata senza occasioni da gol tanto vero che la Salernitana ha chiuso senza mai effettuare un tiro nello specchio della porta difesa da Cragno.
Vittoria meritata ma sofferta che ha anche denotato grossi limiti fisici tra le fila dei giocatori sampdoriani che spesso hanno patito di crampi.
Un insufficiente arbitro Rapuano ha decretato la fine della tiratissima gara dopo quasi sette minuti oltre il 90’ non concedendo l’ultimo corner agli uomini allenati da mister Marino.
Parecchio nervosismo tra i contendenti, nel finale,  con alcuni screzi evitabilissimi.
Ennesima formazione schierata da mister Evani ed ancora una volta cambi che non hanno incrementato il valore della squadra in campo.
Niang si è sobbarcato da solo il peso dell’attacco, Sibilli e Vieira sono stati generosissimi così come il trio di centrali ha retto molto bene l’urto degli attaccanti salernitani.
I tifosi si sono stretti intorno alla squadra in maniera coinvolgente e commovente… tanto pubblico così non si vedeva dai tempi di preliminari di Champion del 2010 con anche la gabbia sud riempita.
SAMPDORIA-SALERNITANA 1-0
RETE: 45’+1′ Meulensteen.
SAMPDORIA (3-4-2-1): 
Cragno; Riccio, Ferrari, Altare; Depaoli (80′ Venuti), Vieira, Meulensteen (77′ Benedetti), Beruatto; Sibilli (80’ Bellemo);Borini (37′ Oudin); Niang. All. Evani.

SALERNITANA (3-4-2-1): Christensen; Ruggeri, Ferrari, Lochoshvili; Ghiglione (72′ Stojanovic), Amatucci, Zuccon (46′ Hrustic), Corazza; Soriano, Verde; Cerri (60′ Simy). All. Marino.
ARBITRO: Rapuano di Rimini.
NOTE: Ammoniti Cerri, Meulensteen, Cragno, Benedetti.
ALBERTO SQUERI

La Regione Liguria omaggia Leone XIV

La Liguria saluta Papa Leone XIV: omaggio luminoso in piazza De Ferrari

La Liguria ha voluto rendere omaggio al nuovo pontefice con un messaggio di forte impatto visivo e simbolico. Sulla facciata del palazzo della Regione, affacciato su piazza De Ferrari, cuore pulsante di Genova, si è acceso un ledwall con la scritta: “La Liguria saluta Papa Leone XIV”. Con queste parole, l’amministrazione regionale ha celebrato l’elezione al soglio pontificio di Robert Francis Prevost, che ha scelto come nome papale Leone XIV.

L’iniziativa ha suscitato grande attenzione tra cittadini e visitatori, trasformando il centro della città in uno spazio di partecipazione collettiva e di riflessione. Il gesto, carico di significato istituzionale e spirituale, testimonia il legame tra la comunità ligure e i grandi eventi della Chiesa universale. Piazza De Ferrari si è così illuminata non solo di luci, ma anche di emozione, in un tributo che vuole essere un augurio per il nuovo cammino pastorale del Santo Padre.

Landini a Genova non chiede scusa per finta aggressione fascista

Segretario della Cgil Maurizio Landini a Genova Caricamento

“Mi pare evidente, al di là di questo episodio, che non siamo in presenza di una situazione normale.

Perché se pensiamo alla manifestazione che c’è stata di CasaPound il 4 maggio, se pensiamo a quella che è in programma alla Spezia, se pensiamo a quello che ci sarà a Milano, e cioè un raduno europeo dell’estrema destra, è evidente che c’è il pericolo.

Non è un pericolo che uno denuncia per parlare di qualcosa che non c’è. E’ qualcosa che è molto concreto”.

Lo ha riferito oggi il segretario della Cgil Maurizio Landini, in visita a Genova.

Il leader nazionale del sindacato non ha quindi chiesto scusa ai genovesi per la finta aggressione “di stampo fascista” che proprio i responsabili genovesi della Cgil, sulla base del racconto del loro segretario Fillea, avevano denunciato la mattina dello scorso 15 aprile senza prima verificare i presunti fatti né attendere i primi esiti delle indagini effettuate dagli investigatori della Digos, che avevano tempestivamente riscontrato varie incongruenze nel racconto.

“La Cgil locale – si è limitato a dire Landini – ha sospeso cautelativamente il sindacalista (indagato dalla Procura per simulazione di reato, ndr) e sta chiedendo esplicitamente che la magistratura e tutti gli organi competenti facciano tutte le indagini e piena luce su quello che è avvenuto. Noi saremo rispettosi di quello che verrà fuori”.