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Boissano piange il grande artista Frank Uwe Laysiepen

Ulay

SAVONA – La notizia della morte del pioniere della Body Art il grande artista tedesco Frank Uwe Laysiepen, ha sconvolto il mondo dell’arte della Riviera di Ponente, in particolare Boissano, dove il Maestro fu ospite, insieme a Gina Pane e Vito Acconci della famosa gallerista ginevrina Marie Louise Jeanneret, presso il Centro Internazionale d’Arte.

Considerato uno dei grandi maestri concettuali e visivi del Novecento, fu insieme a Marina Abramovic straordinario interprete della Body Art e maestro della fotografia. L’ artista è morto ieri in Slovenia, all’ età di 76 anni, nella sua casa di Lubiana dove viveva dal 2009. Era dal 2011 malato di cancro. A raccontare la sua lunga malattia è stato un toccante documentario intitolato “Project Cancer” del regista Damjan Kozole.

A Boissano Layesiepen era conosciuto semplicemente con il suo nome d’arte “Ulay”. “Per noi – ci ha raccontato commosso lo scultore Flavio Furlani, che per quattro anni fu fotografo ufficiale della Jeanneret- Ulay era un amico, uno dei tanti artisti che frequentavano il Centro. Non lo conoscevamo, ma è stato accolto con curiosità e stima, perchè sapevamo che Madame Jeanneret aveva un fiuto infallibile per gli artisti e quelli che invitava erano tutti grandi talenti che si sarebbero rivelati poi dei grandi artisti. Ulay era davvero un personaggio. Ricordo che venne d’estate ed incontrò a Boissano diversi artisti, fra cui la Pane e Acconci. Quelli furono anni davvero splendidi per il Centro: da lì passavano non solo artisti, ma anche giornalisti, galleristi, curatori, collezionisti, critici e fotografi perchè i padroni di casa, Simon Spierer e la Jeanneret avevano fatto del complesso architettonico fondato dalla nipote di Le Corbusier un vero e proprio centro di arte e di cultura”.

A Boissano Ulay giunse proprio su invito del grande gallerista ginevrino Simon Spierer, sommo esperto d’ arte, nel centro fondato nel 1963 su iniziativa di Marie Louise Jeanneret. Nel Centro si respirava un ambiente d’arte di livello internazionale e sperimentale. “Ulay” Frank Uwe Laysiepen è stato uno dei più famosi ospiti passati a Boissano insieme ad Andy Wahrol, Mario e Marisa Merz, Vito Acconci, Michelangelo Pistoletto, Georges Moboulese, Aldo Mondino, Gerard Verdijk, Daniele Dezeuze, Gina Pane, Auro Albertini, Acindino Quesada, Jochen Gerz, Jean Mauboules, Alain Kirili, Moroshita Keizo, Jean Otth e Jurg Tanner, tanto per citarne solo alcuni.

“Dal Centro – conclude Furlani – sono passati, negli oltre vent’anni di apertura, più di duecento famosi artisti provenienti da tutto il mondo. Con emozione ho appreso della scomparsa di Ulay, artista e persona deliziosa, che ho avuto l’ onore di conoscere personalmente”.

A Boissano anche due dei sindaci che più furono vicini alla Jeanneret, Franco Berruti e Francesco Cenere, ricordano con commozione Ulay: “Siamo sinceramente colpiti per la scomparsa del caro Ulay- dicono Berruti e Cenere- Un artista straordinario, che ha contribuito a far parte della grande storia del Centro. Quando passò a Boissano non era ancora tanto famoso. Ma la Jenneret lo considerava già un fenomeno. Fu sempre coraggioso e geniale e presto divenne riconosciuto dal mondo dell’arte come una delle grandi star artistiche Internazionali del Secondo Novecento”.

Grande cordoglio e commozione naturalmente anche fra i membri della sua più bella creazione, la Fondazione Ulay: “Mancherai profondamente a tutti: famiglia, amici, comunità artistica ed alle migliaia di persone che hai così profondamente toccato e ispirato. Hai influenzato generazioni di artisti e molti altri in arrivo. La tua memoria e la tua eredità continueranno a vivere per sempre attraverso il tuo lavoro e il lavoro della Fondazione ULAY”.
CLAUDIO ALMANZI

Coronavirus: confermata chiusura scuole in Liguria fino a lunedì

Allerta arancione, in provincia della Spezia scuole secondarie superiori chiuse
Chiusura delle scuole (foto di repertorio)

Resteranno chiuse fino a domenica 8 marzo e quindi dovrebbero riaprire lunedì 9 le scuole di ogni ordine e grado della Liguria, nonché i corsi di istruzione e formazione professionale.

La decisione, come anticipato stamane da Liguria Notizie, è arrivata poco dopo le 17 di oggi.

Coronavirus: in Liguria scuole chiuse fino a lunedì (forse). Decisione alle 17-18

Lo ha riferito il governatore ligure Giovanni Toti, dopo la riunione che si è svolta nel pomeriggio nella sede di Regione Liguria tra gli esponenti della giunta, i responsabili della Direzione dell’Ufficio Scolastico regionale della Liguria e i rappresentanti di ANCI e della formazione professionale.

“Penso – ha spiegato Toti – che sia la decisione più giusta da prendere, a scuola si dovrà ben tornare. Credo che il ritorno alla normalità si avrà solo se adotteremo le misure per sconfiggere l’espandersi del virus.

Anche se è possibile che in alcune città del ponente savonese vi sia una ‘coda’ del coronavirus, per il momento il livello di espansione è sotto controllo. Però non bisogna abbassare la guardia.

Regione Liguria si è riservata di poter ‘liberare’ dalle limitazioni del decreto anti coronavirus alcune aree del levante savonese totalmente indenni dall’infezione, lo dovremo valutare entro dopodomani. Alcune aree del savonese potrebbero tornare a una vita più normale”.

 

 

Regione approva odg De Paoli: no a chiusura corso laurea Fisioterapia alla Spezia

Il consigliere regionale Giovanni De Paoli (Lega)

Questa mattina in consiglio regionale è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, presentato dal consigliere leghista Giovanni De Paoli, che impegna la giunta “a prendere contatto con gli enti locali della Spezia per assumere un’iniziativa idonea a contrastare la decisione assunta dall’Università di Genova di sospendere il corso di laurea in Fisioterapia presso la sede spezzina”.

“Sulla decisione – ha spiegato De Paoli – dell’ateneo genovese di ridurre il numero dei corsi universitari in fisioterapia con la soppressione del percorso formativo che ha sede alla Spezia, è quindi intervenuto il consiglio regionale approvando questo documento che punta a raggiungere una soluzione condivisa e a mantenere il corso di laurea nella Città del Levante ligure.

Infatti, la chiusura del corso nella sede spezzina sarebbe fortemente penalizzante per la nostra provincia e quindi vanno fatti tutti gli sforzi necessari per evitare una grave perdita per il nostro territorio.

Il corso è un’importante risorsa lavorativa per i giovani spezzini. Tra le altre cose, attrae  molti studenti provenienti da Toscana ed Emilia Romagna anche perché promuove un alto livello di occupazione.

Inoltre, la chiusura comporterebbe sia maggiori costi a carico delle famiglie, dovendo gli allievi spostarsi verso la sede di altra provincia ligure, sia danno sul piano economico non potendo più ospitare gli studenti fuori sede”.

 

Restyling stadio Carlini, Pd in Regione Liguria: stop a Leroy Merlin

Stadio Carlini di Genova (foto d'archivio)

“La Regione boccia il Comune sulla ristrutturazione del Carlini e dice no all’apertura di una nuova grande superficie di vendita. Lo strumento migliore per riqualificare l’impianto sportivo genovese, a nostro giudizio, resta il fondo strategico”.

Lo hanno dichiarato oggi il capogruppo Giovanni Lunardon e il consigliere Pippo Rossetti (Pd).

“Oggi in consiglio regionale, rispendendo a due nostre interrogazioni – hanno aggiunto i consiglieri del Pd – la giunta ligure ha confermato ciò che già immaginavamo: il project financing presentato da Leroy Merlin e sostenuto dalla giunta del Comune di Genova e dal sindaco Marco Bucci per riqualificare lo stadio realizzando, sotto il campo di Sturla, un punto vendita della catena di articoli sportivi, è in contrasto con le norme vigenti e quindi non si può realizzare.

Il Testo unico sul commercio modificato nel 2016 non solo vieta l’insediamento di una grande struttura di vendita laddove esista un Civ, ma assegna alla Regione il compito di svolgere verifiche preventive per l’autorizzazione delle grande strutture di vendita sulla base di specifiche condizioni urbanistico-territoriali e ambientali.

Tutti elementi, a partire dalle criticità legate alla viabilità, che riguardano il caso specifico del Carlini e che, di fatto, impediscono che quest’operazione vada in porto.

A questo punto lanciamo una proposta alla Regione, anche in vista di Genova capitale europea dello sport nel 2024 e sulla scorta dell’ordine del giorno presentato dal gruppo del Pd in consiglio comunale che impegna il sindaco Bucci a chiedere alla Regione di finanziare l’opera: l’impianto di Sturla venga ristrutturato con risorse pubbliche (si parla di circa 7 o 8 milioni di euro) utilizzando il fondo strategico, che è già stato messo in campo per operazioni analoghe a Nervi e a Multedo per il restyling delle due piscine.

Inoltre, visto l’appuntamento del 2024, la Regione potrebbe provare ad attrarre fondi pubblici europei a sostegno di questa ristrutturazione”.

 

Regione Liguria contro Skullbreaker Challenge: approvato odg del presidente Piana

Skullbreaker Challenge (foto di repertorio fb)

“Regione Liguria si è schierata contro il cosiddetto ‘Skullbreaker Challenge’ ossia il pericoloso ‘gioco’ in voga tra i più giovani che è arrivato in Italia dagli Usa”.

Lo ha dichiarato oggi il presidente del consiglio regionale Alessandro Piana, che su questo tema ha presentato un ordine del giorno.

“Il mio documento – ha spiegato Piana – oggi è stato approvato all’unanimità dall’Assemblea legislativa della Liguria. Ringrazio i consiglieri che hanno votato dimostrando estrema sensibilità sulla diffusione, anche da noi, di questa tendenza e deriva violenta tra i giovanissimi.

Il ‘Skullbreaker Challenge’ è una sorta di stupido ‘scherzo’ in cui due partecipanti coinvolgono la vittima in una gara di salti, nel corso della quale quest’ultima viene spinta o sgambettata a sorpresa. La scena, poi, viene ripresa con i telefonini e diffusa sul web.

E’ ovvio che il violento impatto può portare anche a trauma cranico, frattura della colonna vertebrale e altre lesioni agli arti.

Chi partecipa volontariamente è consapevole dei possibili rischi. Mentre la vittima ignora del tutto le conseguenze che potrebbero riguardarla.

Il fenomeno, purtroppo, è diventato un ‘cult’ soprattutto tra i teenager e quindi, con questo ordine del giorno, abbiamo impegnato la giunta regionale ad attuare tutte le misure per prevenire e contrastare il preoccupante fenomeno e le sue gravissime conseguenze, in particolare tra i giovanissimi”.

Timori Coronavirus, ripartono tutti i mercati del Tigullio

Coronavirus, ripartono tutti i mercati del Tigullio.

Dopo la prima settimana di timori e confusioni dettate dal panico per il coronavirus, il coordinatore di Anva Confesercenti Liguria Daniele Mignacca rivolge un plauso alle amministrazioni che hanno correttamente interpretato l’ordinanza regionale – che sospendeva le fiere ma non i mercati – e si lamenta con le amministrazioni che si sono dimostrate sorde alle osservazioni degli ambulanti.

«Vogliamo ringraziare quelle amministrazioni che in questa settimana hanno permesso il regolare svolgimento dei mercati settimanali, dimostrando di avere interpretato correttamente l’ordinanza regionale».

Con queste parole Daniele Mignacca, coordinatore di Anva Confesercenti Tigullio, spiega in merito alla situazione contraddittoria venutasi a creare in seguito alle misure introdotte dalle autorità per il contenimento contagio da coronavirus. Sebbene, infatti, nell’ordinanza n. 1/20 del 23 febbraio la Regione Liguria avesse sospeso soltanto le fiere, diversi comuni del Tigullio avevano esteso il provvedimento anche ai mercati rionali e settimanali.

«I nostri ringraziamenti – riprende Mignacca – vanno alle giunte di San Salvatore di Cogorno, Camogli, Rapallo, Lavagna, Santa Margherita e Sestri Levante che, autorizzando il regolare svolgimento dei mercati, hanno permesso che la voglia di normalità prevalesse sulla paura per il virus.

Resta invece il rammarico per coloro che hanno voluto fare diversamente, a cominciare dall’amministrazione di Recco che, a fronte di una possibile giustificazione per l’esiguo tempo intercorso tra l’emissione dell’ordinanza e lo svolgimento del mercato la mattina seguente, si è però rivelata sorda alle nostre indicazioni espresse telefonicamente fin dalla sera stessa del 23 febbraio quando, quindi, si sarebbe ancora fatto in tempo a chiarire il quadro normativo e permettere che il mercato dell’indomani avesse regolarmente luogo.  ̶  Prosegue Daniele Mignacca, coordinatore di Anva Confesercenti Tigullio.»

̶  «Male Varese Ligure, Casarza Ligure, Zoagli e Chiavari che non hanno voluto sentire ragioni – prosegue ancora il coordinatore degli ambulanti aderenti a Confesercenti – evidenziando peraltro una palese contraddizione: da una parte, infatti, si è voluto tenere lontani gli operatori provenienti da altri territori ma, contemporaneamente, si è ribadito l’invito ai turisti a venire in Liguria senza avere timore. Come se solo gli ambulanti potessero essere veicolo di contagio.»

«Le scelte a dir poco discutibili compiute da alcuni comuni – conclude Mignacca – hanno così avuto l’effetto di compattare le associazioni di categoria e di farci capire che non tutte le amministrazioni abbiano ancora riconosciuto il nostro ruolo sindacale e la nostra credibilità: se infatti contestiamo una particolare scelta non lo facciamo mai per partito preso, ma per rappresentare le esigenze dei nostri rappresentati e, come questo caso bene evidenzia, aiutare le stesse amministrazioni ad adottare le misure corrette.

Passata questa prima settimana di grande confusione, vogliamo quindi ripartire mettendo a regime il nostro Tigullio, a cominciare proprio dai mercati settimanali che torneranno tutti a svolgersi regolarmente, Chiavari compresa, nonché dagli eventi fieristici in programma in tutto il territorio».ABov

Coronavirus | Non ce l’ha fatta l’anziana ricoverata al San Martino

Capolungo, malore fatale per un 56enne che stava svolgendo attività sportiva

L’anziana di 86 anni ricoverata al Policlinico San Martino di Genova per infezione da Coronavirus è deceduta la notte scorsa.

L’anziana presentava “un quadro clinico complesso dovuto a diverse patologie pregresse ed era risultata positiva al coronavirus”. Lo comunica il Policlinico.

La donna era tra gli ospiti dell’hotel di Alassio, dove era arrivata con una comitiva di turisti da Castiglione D’Adda, l’area individuata come ‘zona rossa’ in Lombardia. “Diventata sintomatica – si legge nella nota -, era stata ricoverata al San Paolo di Savona e successivamente trasferita al San Martino, dove è stata gestita in collaborazione tra infettivologi e anestesisti presso la Clinica di Malattie Infettive. Era stata posta in ventilazione assistita ma le condizioni si sono aggravate nella notte ed è deceduta per insufficienza respiratoria”.

Allarme bomba al Tribunale di Genova che viene evacuato | Video

Allarme bomba al Tribunale di Genova che viene evacuato | Video

Intorno alle 13 è scattato in allarme bomba presso il Tribunale di Genova.

Il nucleo carabinieri ha allertato il personale che ha evacuato l’edificio, con le udienza che sono state sospese.

Allarme bomba al Tribunale di Genova che viene evacuato | Video

Sul posto sono giunte anche diverse pattuglie della polizia.

Gli artificieri sono sul posto.

Zoagli: Intercity investe una persona. Aggiornamenti.

Zoagli: Intercity investe una persona. Deceduta.

Una persona è stata investita ed è  deceduta nella stazione di Zoagli sulla linea Pisa-Genova alle 10.35 di oggi 3 febbraio.

Il convoglio che ha travolto la persona, di cui non si conoscono ancora le generalità è un Intercity. Dalle ore 11.10 la circolazione è avviata su un binario a senso alternato tra Santa Margherita e Chiavari.

I viaggiatori dell’IC 657 hanno proseguito da Zoagli con treno regionale fino a La Spezia e poi hanno avuto a disposizione un bus. Il tempo di viaggio è superiore a 55 minuti. ABov

Aggiornamenti

La donna deceduta aveva sessant’anni ed abitava a Rapallo. Il decesso è stato istantaneo. Inutile l’arrivo del 118, vigili del fuoco, polizia ferroviaria e carabinieri.

Indagini sono  in corso per accertare la dinamica dell’incidente.  Bisogna stabilire se è suicidio o omicidio. I treni hanno subito forti ritardi.

 

 

Anziano di 82 anni ha accoltellato la moglie di 75 anni

Savona, gira con un coltello proibito: denunciato un giovane
Coltello (foto di repertorio)

Un anziano di 82 anni ha accoltellato la moglie di 75 anni, alla schiena mentre dormiva. L’aggressione è avvenuta oggi 3 febbraio alle ore 9.30 in via Casaregis alla Foce a Genova.

L’ anziano che soffriva di depressione, dopo l’aggressione ha chiamato i vicini di casa dicendo che aveva ucciso la moglie.

L’anziana aveva però solo lievi ferite alla schiena; è stata trasferita in codice giallo all’ospedale Galliera per l’ intervento chirurgico e rimarginare le ferite.

L’anziana signora non è in pericolo di vita. I carabinieri della compagnia di Genova Centro hanno denunciato il marito. ABov