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Mascherine agli ospedali, Viale ringrazia farmacisti liguri: grande senso di responsabilità

Assessora regionale alla Sanità Sonia Viale (Lega)

“In un momento difficile come questo, non può mancare da parte nostra il ringraziamento a Federfarma Liguria e all’Ordine regionale dei farmacisti, che si sono messi immediatamente a disposizione per fornire agli operatori ospedalieri e sociosanitari i Dispositivi di protezione individuale eventualmente in loro giacenza”.

Lo ha dichiarato stamane la vicepresidente e assessora regionale alla Sanità Sonia Viale all’indomani dell’emanazione dell’ordinanza n.7 di Regione Liguria che, tra le altre misure, prevede l’obbligo per le farmacie di comunità sul nostro territorio di mettere a disposizione i “Dpi” in giacenza per gli ospedali e le strutture sociosanitarie.

“Un’ordinanza accolta con grande senso di responsabilità – ha spiegato Viale – e  ovviamente concordata. A tutti i farmacisti, in prima linea come tutti gli operatori della salute in questo momento particolarmente delicato per la Liguria, va la mia rassicurazione che, quando i Dpi saranno disponibili in numero adeguato penseremo sicuramente anche a loro”.

 

Ore 10, S. Martino: due nuovi decessi. Ecuadoriano 73enne e milanese 90enne

Pronto soccorso San Martino di Genova (foto d'archivio)

Alle 10 di oggi i responsabili della direzione sanitaria del Policlinico San martino di Genova hanno comunicato altri due decessi di pazienti positivi al coronavirus “anche per infezione da Covid-19”.

Si tratta “di una paziente nata e residente nella provincia di Milano di 90 anni” ricoverata “presso il reparto di Rianimazione, deceduta stamane alle 6.45” e “di un paziente ecuadoriano di nascita ma residente a Genova di 73 anni” ricoverato “presso il reparto Osservazione breve intensiva (ubicato all’interno dei percorsi del Pronto soccorso) deceduto stanotte alle 2.45”.

Pertanto, al momento i morti con coronavirus in Liguria salgono a 37 (in gran parte anziani e con altre patologie).

Aggiornamento.

Ore 11.20, S. Martino: terzo decesso, 87enne spezzina. In Liguria 38 morti con coronavirus

 

Coronavirus, mercoledì cardinale Bagnasco ai piedi della Madonna Regina di Genova

Arcivescovo di Genova, cardinale Angelo Bagnasco

Emergenza coronavirus. Mercoledì prossimo il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente dei vescovi europei, pregherà “per la città, per l’Italia e per l’Europa” nella Cattedrale di San Lorenzo ai piedi della statua che rappresenta “La Madonna Regina di Genova”.

Lo hanno comunicato ieri i responsabili della diocesi.

“In queste settimane di intensa prova, causata dal propagarsi del virus – ha spiegato ai fedeli il vicario generale monsignor Marco Doldi – i Popoli europei si sentono partecipi delle sorti comuni. I Vescovi di tutta Europa invitano i fedeli a riunirsi nella preghiera a Dio per chiedere aiuto, conforto e salvezza.

I Cardinali Angelo Bagnasco, Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee e Jean-Claude Hollerich, Presidente della Commissione delle Conferenze Episcopali della Comunità Europea, invitano alla recita della preghiera qui riportata.

Il giorno 25 marzo p.v., Solennità dell’Annunciazione della Beata Vergine Maria, e, per Genova, anniversario della proclamazione — ad opera del Senato della Repubblica — di Maria Regina della città (1637), S. Em. il Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, pregherà nella Cattedrale, dinnanzi alla immagine della Madonna Regina, per la città, per l’Italia e per l’Europa.

Il momento di preghiera sarà trasmesso in diretta streaming su www.chiesadigenova.it e www.ilcittadino.ge.it. (orario da definire).

Siamo invitati a prepararci a quel giorno con la novena, che comincerà il giorno 16 marzo, recitando personalmente la preghiera qui di seguito”.

 

Corea, 74 nuovi casi di positivi a coronavirus: ai minimi da tre settimane

Coronavirus (foto di repertorio)

Ieri i nuovi casi di persone positivi a coronavirus in Corea del Sud sono scesi ancora a 74 (dai 76 di sabato) attestandosi ai minimi da oltre tre settimane.

I responsabili del Korea Centers for Disease Control and Prevention (Kcdc), negli aggiornamenti sull’emergenza coronavirus, ha fissato il totale dei contagi a quota 8.236, di cui 75 decessi e 1.137 dimessi dagli ospedali (+303 domenica).

Circa il 61% delle infezioni accertate sono riconducibili al focolaio sviluppatosi nella Chiesa di Gesù Shincheonji, una setta religiosa che ha sede a Daegu.

 

Cina fa pagare hotel quarantena. Solo 16 nuovi positivi, ma 12 ‘di ritorno’. Guariti 83,8%

Coronavirus (foto di repertorio)

Ieri la Cina ha riportato soltanto 16 nuovi casi di persone positive a coronavirus, di cui quattro a Wuhan e 12 “di ritorno” che risultano in maggioranza per il terzo giorno di fila.

Secondo i dati della Commissione sanitaria nazionale (Nhc), ci sono stati anche 14 decessi aggiuntivi, tutti collegati alla provincia epicentro dell’Hubei.

I pazienti dimessi dagli ospedali ieri sono stati 838, portando il totale a 67.749.

Sui 80.860 contagi certi, il tasso di guarigione è salito di quasi due punti percentuali, all’83,8%. Mentre i decessi si sono attestati a 3.213.

I nuovi casi di persone in sorveglianza attiva sono stati 41, mentre i pazienti in condizioni critiche sono scesi di 194 unità, a 3.032 (di cui 2.403 nell’Hubei), e le persone sottoposte ancora a trattamento medico sono calate a 9.898 (8.703 nell’Hubei).

Dei 12 casi di contagio di ritorno, quattro sono stati rilevati a Pechino, quattro nella provincia del Guangdong, due a Shanghai e uno, rispettivamente, nelle provincie dello Yunnan e del Gansu.

Da oggi è operativa a Pechino la nuova stretta contro il rischio delle infezioni di coronavirus importate ossia “di ritorno”.

Per tutti gli arrivi internazionali nella capitale è stato disposto il periodo di quarantena obbligatorio in strutture dedicate e a pagamento. Stranieri e cinesi che arrivano dall’estero vengono rinchiusi in hotel e alloggi indicati nei distretti alla periferia della città.

 

Coronavirus | Borrelli: globalmente i contagiati in Italia sono 27.747

Coronavirus, capo Protezione civile Angelo Borrelli (foto di repertorio)

Sembra essere inarrestabile l’ascesa del bilancio dei contagiati per il coronavirus. E’ stata, infatti, superata la soglia psicologica dei 20 mila malati.

Sono complessivamente 20.603, con un incremento rispetto a sabato di 2.853, mentre il numero complessivo dei contagiati, comprese le vittime e i guariti, ha raggiunto  quota 27.747 unità.

Il dato è stato fornito alle 18 di oggi dal Commissario per l’emergenza Angelo Borrelli.

In aumento anche il numero delle vittime arrivato a 1.809. In un solo giorno c’è stato un aumento di 368 morti.

Sono 2.335 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il virus, 369 in più di ieri.

“Lunedì – ha spiegato Borrelli in una trasmissione Rai – avvieremo la distribuzione di mascherine, 2 milioni in tutta Italia di tutti i tipi. Sono numeri importanti ma insufficienti, il bisogno è decuplicato. Qualcuno le produce in Lombardia e nella bergamasca, abbiamo forniture da lì, però mancano produttori delle mascherine più evolute. Dobbiamo favorire una maggiore produzione interna”.

https://youtu.be/kLCGBBx6HMU

Flash mob in tutta Italia: luci torce e telefonini accesi | Video

E’ davvero riuscito il flash mob di questa sera, che era stato programmato alle 21 in tutta Italia.

Puntuali, in tanti hanno spento tutte le luci di casa, accendendo una torcia elettrica o semplicemente la luce del telefonino e poi ancora applausi, musica, fischi e urla.

Mentre qualcuno ha sparato anche qualche petardo, altri hanno cantato l’Inno d’Italia e tutti hanno voluto ringraziare i nostri eroi infermieri e medici in prima linea contro il coronavirus.

Poi, finito il flash mob, è ritornato un silenzio assordante e il buio. Lo stesso che c’era poco prima delle 21.

La ‘catena’ è stata diramata tramite i social network.

Il tutto per far vedere che ‘siamo forti e compatti’ e che ‘solo uniti si può vincere’. (Nel video: il flash mob in Val Bisagno a Genova).

Flashmob alle 21: luci di casa spente, ma luci torce o telefonini accesi

 

Ordinanza Toti: farmacie di comunità obbligate a consegnare mascherine per ospedali

Periodo Covid. Turni massacranti, infermiera stravolta: la foto simbolo che ha commosso tutti

Il governatore ligure Giovanni Toti oggi ha emanato un’ordinanza che obbliga le farmacie di comunità della Liguria a mettere a disposizione i dispositivi di protezione individuale (guanti, mascherine, etc., ndr) in giacenza delle strutture ospedaliere e sociosanitarie per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

E’ quanto è stato riportato sul sito web di Regione Liguria.

Ordinanza 7/2020 – Regione Liguria

Vista la “conclamata carenza di Dpi negli ospedali e nelle strutture sociosanitarie” con questo provvedimento il governatore Toti ha ordinato alla distribuzione intermedia, ossia i grossisti, di “provvedere a raccogliere i Dpi e conservarli presso i propri depositi trasmettendo email all’Azienda ligure sanitaria (Alisa) con l’elenco di tutti i prodotti”.

Inoltre “le scorte presso le suddette farmacie devono essere disponibili per gli ospedali e le strutture socio-sanitarie” sul territorio ligure.

Alisa dovrà provvedere, con la Protezione civile, al coordinamento della raccolta attraverso farmacie e grossisti.

 

Sanremo, Zaoli Sails e risorante cinese La Muraglia donano mille mascherine all’Asl 1

Detenuto di Sanremo tenta la fuga dall’ospedale: preso
L'Ospedale di Sanremo (foto di repertorio)

“L’Asl 1 Imperiese ha ricevuto 500 mascherine in tessuto realizzate dalla Zaoli Sails destinate all’ospedale matuziano. La storica veleria, ha donato i dispositivi prodotti con il materiale fornito direttamente dall’Asl e una cinquantina di presidi tipo visiera. Altri 590 pezzi sono stati donati dai titolari del ristorante cinese La Muraglia di Sanremo. I proprietari hanno contattato il reparto di Malattie infettive per regalare un lotto di mascherine chirurgiche arrivato dalla Cina”.

Lo hanno riferito oggi i responsabili dell’Asl 1 Imperiese, che hanno ringraziato i due imprenditori e tutti i cittadini che stanno dimostrando solidarietà nei confronti di infermieri, medici e operatori sanitari.

“La priorità in questo momento – ha aggiunto l’assessora regionale alla Sanità Sonia Viale – è recuperare i dispositivi di protezione individuale per il personale medico e sanitario ma anche le mascherine chirurgiche sono importanti per chi ha sintomi o è malato.

Abbiamo bisogno anche di queste.

Sono grata di queste iniziative che riconoscono l’impegno della nostra sanità in questo momento così difficile”.

 

Toti: da domani arrivano mascherine da Cina e Sardegna, saranno distribuite con rigore

Coronavirus (foto di repertorio)

“Grazie all’impegno degli spedizionieri e degli operatori logistici domani, dopodomani e mercoledì arriveranno in Liguria i primi carichi di mascherine provenienti dalla Sardegna e dalla Cina, ci stiamo attrezzando per creare una nostra catena logistica (atteso complessivamente circa 1 milione di Ffp2 e Ffp3 nelle prossime settimane). Saranno distribuite con grande rigore, attraverso un unico magazzino in base a un ordine di importanza”.

Lo ha annunciato stasera il governatore ligure Giovanni Toti.

“Dal Governo centrale – ha aggiunto Toti – oggi sono arrivati 5 nuovi respiratori Ne arriveranno 10 entro domani, ci aiuteranno ad evitare il sovraffollamento delle sale di Rianimazione.

Al momento, non c’è alcun cittadino ligure che non abbia le cure di cui ha bisogno. Stiamo allestendo nuove sale Rianimazione per essere pronti.

Oggi abbiamo a malapena le mascherine per coloro che sono in prima linea. Comunque ci stiamo attrezzando anche per una produzione autoctona ligure fino a 600mila mascherine chirurgiche”.