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Ore 18, in Liguria 14 morti: incremento in calo (556). Positivi 229: in rialzo (3731)

Coronavirus (foto di repertorio)

“Ammontano a 3731 le persone positive al Covid-19 accertate finora in Liguria, 229 in più rispetto a ieri. Inoltre, sono 556 i deceduti da inizio emergenza (14 in più di ieri)”.

Lo hanno comunicato poco dopo le 18 di oggi i responsabili di Regione Liguria.

Ore 18: in Liguria 23 morti, incremento in calo (542). Positivi 193, in rialzo (3.502)

Nella nostra regione i test effettuati sono 15.047 (960 in più di ieri).

Sono al domicilio 1800 persone (198 in più di ieri), clinicamente guariti (ma restano positivi e sono al domicilio) 640 persone (30 in più di ieri).

I guariti con 2 test consecutivi negativi sono 160 (3 in più di ieri).

“Secondo i dati relativi ai flussi tra Alisa e Ministero, dei positivi totali, 1291 sono gli ospedalizzati (uno in più di ieri), di cui 165 in terapia intensiva (4 in meno di ieri), così suddivisi:

Asl 1 – 210 (di cui 23 in terapia intensiva)
Asl 2 – 168 (di cui 32 in terapia intensiva)
San Martino– 314 (di cui 40 in terapia intensiva)
Evangelico – 67 (di cui 6 in terapia intensiva)
Ospedale Galliera – 132 (di cui 15 in terapia intensiva)
Gaslini – 3
Asl 3 Villa Scassi – 194 (di cui 23 in terapia intensiva)
Asl 3 Gallino Pontedecimo – 8
Asl 4 – 70 (di cui 9 in terapia intensiva)
Asl 5 – 125 (di cui 17 in terapia intensiva)

Le persone in sorveglianza attiva sono 3518, così suddivise:

Asl 1 – 814
Asl 2 – 893
Asl 3 – 995
Asl 4 – 395
Asl 5 – 421”.

 

Florovivaismo, emendamento Lega: chiesti a Governo un miliardo di euro

Mercato florovivaistico, il sindaco di Villanova scrive a Conte

“La Lega, con prima firma del senatore Matteo Salvini, ha presentato un emendamento al decreto ‘Cura Italia’ per alzare dai 100 milioni (previsti nel decreto per agricoltura e pesca) a 1 miliardo di euro il fondo ad hoc destinato solo alle aziende del comparto florovivaistico, che, solo in Liguria, hanno fino a oggi registrato oltre 200 milioni di perdite”.

Lo hanno riferito ieri il senatore ligure della Lega Paolo Ripamonti e i deputati liguri della Lega Lorenzo Viviani (capogruppo in commissione Agricoltura) e Flavio Di Muro.

“Le imprese e le associazioni di categoria – hanno spiegato i parlamentari liguri – hanno chiesto un piano Marshall per salvare il settore, oggi sull’orlo del baratro.

I nostri floricoltori, nonostante l’ammissibilità della vendita al dettaglio di piante, bulbi e fiori, sono costrette a mandare al macero grandi quantitativi di prodotti che sarebbero stati destinati all’export, oggi totalmente bloccato.

In più si trovano a costretti a sostenere spese ingenti per il mantenimento delle serre in funzione, per i dipendenti comunque al lavoro e a sobbarcarsi costi esorbitanti per il conferimento in discarica dei fiori, catalogati come rifiuti speciali.

Se non vogliamo uccidere irrimediabilmente un settore di punta del nostro export che il mondo ci invidia, occorre mettere in campo un piano finanziario importante insieme a un pacchetto di misure di semplificazione a livello normativo”.

 

Ore 14, Asl 2: al S. Paolo zero decessi, uno ad Albenga. Savonese 85enne

Ospedale di Albenga (foto repertorio fb)

Poco dopo le 14 di oggi i responsabili dell’Asl 2 Savonese hanno comunicato il decesso di un solo paziente positivo al coronavirus.

Ecc l’ultimo bollettino dell’Asl 2.

“La direzione medica del Presidio di Levante (ospedale San Paolo) non segnala decessi.

La direzione medica del Presidio di Ponente (ospedale di Albenga) segnala il decesso di un uomo di 85 anni della provincia di Savona”.

 

 

Ore 18, in Italia 525 morti: incremento in calo (15.887). Positivi 2972, in rialzo (124.632)

Coronavirus (foto repertorio fb)

“La curva ha iniziato la discesa e comincia a scendere anche il numero dei morti. Dovremo cominciare a pensare alla fase 2 se questi dati si confermano”.

Lo ha dichiarato intorno alle 18 di oggi il presidente dell’Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro.

“Con il dato di oggi sui deceduti, che sono 525, registriamo il numero più basso di deceduti dal 19 marzo ad oggi” ha aggiunto il capo della Protezione Civile nazionale Angelo Borrelli.

Ecco gli ultimi dati forniti dalla Protezione civile nazionale.

“Sono 15.887 i morti con coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 525. Sabato l’aumento era stato di 681.

Sono complessivamente 91.246 i positivi accertati e malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.972. Sabato l’incremento era stato di 2.886.

Il numero complessivo dei contagiati accertati finora (comprese le vittime e i guariti) ha raggiunto quota 124.632.

Sono 21.815 le persone guarite in Italia dopo avere contratto il coronavirus, 819 in più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 1.238″.

Ore 18: in Italia 681 morti, incremento in calo (15.362). Positivi 2.886, in rialzo (124.632)

Ecco il dettaglio regione per regione fornito dalla Protezione Civile dei casi attualmente accertati e positivi.

“Sono 28.124 in Lombardia, 12.837 in Emilia-Romagna, 10.177 in Piemonte, 9.409 in Veneto, 5.185 in Toscana, 3.578 nelle Marche, 3.186 nel Lazio, 3.093 in Liguria, 2.621 in Campania, 2.022 in Puglia, 1.774 in Sicilia, 1.795 nella Provincia autonoma di Trento, 1.363 in Friuli Venezia Giulia, 1.420 in Abruzzo, 1.226 nella Provincia autonoma di Bolzano, 898 in Umbria, 815 in Sardegna, 706 in Calabria, 576 in Valle d’Aosta, 254 in Basilicata e 187 in Molise”.

 

Pontinvrea, già distribuite le mascherine (gratis). Sindaco: ora obbligatorie per tutti

Pontinvrea, sindaco Camiciottoli con le mascherine per i concittadini (foto d'archivio)

Il sindaco di Pontinvrea Matteo Camiciottoli (Lega) oggi ha riferito di avere emesso un’ordinanza che obbliga su tutto il territorio comunale, al di fuori della propria abitazione, di indossare la mascherina a partire da domani.

A differenza di quanto accaduto a Rapallo, il Comune di Pontinvrea ha già distribuito gratis a tutti le mascherine.

Sindaco rifiuta mascherine Governo: scarsa qualità. E ne acquista 3000 per i concittadini

“In questo momento – ha spiegato Camiciottoli – c’è molta confusione sull’utilità delle mascherine nel proteggere dal contagio, ma un dato che mi pare si possa dare per certo e che permettono di non infettare le altre persone, questa ordinanza serve soprattutto per fare in modo che gli asintomatici, possano essere untori involontari.

Abbiamo chiesto enormi sacrifici ai nostri concittadini che in gran parte hanno gestito i disagi dello stare a casa e hanno fatto la loro parte.

Ora, in coscienza, viste anche le notizie che sembrano portarci con cautela verso la luce in fondo al tunnel è quanto mai necessario cercare di contenere il più possibile il riaccendersi o il nascere di nuovi focolai.

Per questo motivo, da domani sarà obbligatorio al di fuori della propria abitazione o giardino di casa, indossare la mascherina che con tanti sacrifici abbiamo reperito e distribuito a tutti i cittadini.

Colgo l’occasione che questa settimana sarà per noi molto impegnativa ala ricerca di chi ha deciso di venire ad aprire le seconde case, abbiamo investito tanto nel turismo in questi anni e i turisti per noi sono parte della grande famiglia pontesina ed è per questo che come farebbe un buon padre di famiglia se sarò costretto non farò sconti a nessuno che si trovi sul territorio comunale in questo momento così delicato per la salute pubblica.

Mi preme ringraziare e spero di poterlo fare con più enfasi alla fine di questa triste pagina i ragazzi della Croce Bianca di Pontinvrea, il Presidente della Pro Loco che tutte le mattine si attivano per portare i beni di primaria necessità alle persone anziane , e ai Carabinieri della stazione di Pontinvrea per l’incessante lavoro che stanno svolgendo.

In merito invece ai Buoni di Solidarietà Comunale, da domani presso la sala consigliare del Comune o scaricabile dal sito saranno a disposizione i moduli per la richiesta.

Coscienti dell’insufficienza delle risorse assegnate dal Governo (al Comune di Pontinvrea ad oggi sono stati mandati  4.800 euro di anticipazione del fondo di solidarietà comunale) stiamo lavorando a nuove iniziative con risorse nostre per fare in modo che nessuno rimanga in dietro, e nella speranza che qualcuno a Roma si accorga della reale situazione di disagio che i cittadini stanno vivendo”.

 

Boccadasse deserta e presidiata da Carabinieri e Polizia locale

Boccadasse deserta e presidiata da Carabinieri e Polizia locale

Genova, oggi, appare davvero deserta, dopo che la gente ha fatto la spesa nei supermercati rimasti aperti, o comprato giornali nelle edicole, intorno all’una si è desertificata.

Infatti, in base al decreto Conte sull’emergenza coronavirus, si può uscire solo per reali e comprovate esigenze, pena denuncia e multa.

Questa mattina ci sono stati i consueti controlli di routine anche a Boccadasse che, malgrado la stupenda giornata, era deserta. Stessa cosa per corso Italia.

Prima sono scese nel celebre borgo le pattuglie dei Carabinieri in moto. Poi è stata la volta di alcune “gazzelle” dell’Arma, che hanno perlustrato la zona e le pattuglie della Polizia locale con tanto di furgone, messo a presidio della spiaggia.

Ore 14.15, Spezia | Cinque decessi di pazienti Covid-19 positivi

Incidente sul lavoro alla Spezia, operaio ferito ad una gamba: è grave
Il pronto soccorso del Sant'Andrea alla Spezia (foto di repertorio)

Alle 14,15 di oggi i responsabili della direzione sanitaria e della direzione medica del Presidio ospedaliero di Asl 5 della Spezia hanno comunicato altri 5 decessi di pazienti Covid-19 positivi.

Ecco l’ultimo bollettino dell’Asl 5.

“Un uomo di 61 anni, ricoverato in Medicina presso l’ospedale Sant’Andrea e residente alla Spezia e deceduto il 4 aprile 2020.

Un uomo di 89 anni, ricoverato in Geriatria presso l’ospedale San Bartolomeo di Sarzana e residente nel Comune di Casalpusterlengo (LO) e deceduto il 4 aprile 2020.

Una donna di 89 anni, ricoverata in Medicina presso l’ospedale Sant’Andrea della Spezia, residente nel Comune di Arcola e deceduta il 4 aprile 2020.

Una donna di 81 anni, ricoverata in Medicina d’Urgenza presso l’ospedale Sant’Andrea della Spezia, residente nel Comune della Spezia e deceduta il 5 aprile 2020.

Un uomo di 60 anni, ricoverato in Rianimazione presso l’ospedale Sant’Andrea della Spezia, residente nel Comune di Sarzana e deceduto il 5 aprile 2020″.

 

Ore 13:50, Galliera | La direzione sanitaria segnala 3 decessi

Ospedale Galliera di Genova (foto d'archivio)

Alle 3,50 di oggi i responsabili della direzione sanitaria dell’E.O. Ospedali Galliera hanno comunicato altri 3 decessi di pazienti positivi al coronavirus, spiegando che “il Covid-19 è stato ritenuto concausa del decesso”.

Ecco l’ultimo bollettino del Galliera.

“Un uomo di 88 anni di Cogoleto. Il decesso è avvenuto alle ore 17.00 del 4 aprile. L’uomo era ricoverato presso il Pronto Soccorso, con comorbidità.

Un uomo di 81 anni di Genova. Il decesso è avvenuto alle ore 18.10 del 4 aprile. L’uomo era ricoverato presso S.C. Malattie Infettive, con comorbidità.

Una donna di 73 anni di Masone. Il decesso è avvenuto alle ore 04.45 del 5 aprile ed era ricoverata presso S.C. Malattie Infettive con comorbidità”.

 

San Martino | Nelle ultime 24 ore 11 decessi Covid-19, triste record

Dal 3 marzo al 28 marzo 98 decessi per Covid

S. Martino, morti anche genovesi di 56 e di 100 anni

Intorno alle 15,30 di oggi i responsabili della direzione sanitaria del Policlinico San Martino di Genova hanno comunicato altri 9 decessi di pazienti positivi al coronavirus, spiegando che sono avvenutianche per infezione da Covid-19″.

“Nelle ultime 24 ore – hanno riferito dal San Martino – i decessi risultano quindi 11: di questi, due sono stati inseriti nel bollettino pubblicato ieri, gli altri 9 sono nuovi. Si tratta del record negativo da inizio emergenza”.

Ecco l’ultimo bollettino del San Martino.

“Un paziente nato in provincia di Ferrara e residente a Genova di 83 anni, presso il piano terra del Pronto Soccorso.

Un paziente nato a Milano e residente a Genova di 89 anni, presso il Padiglione 12.

Una paziente nata a Genova e residente a Genova di 100 anni, presso il Padiglione 10.

Un paziente nato e residente a Genova di 66 anni, presso la Rianimazione del Monoblocco.

Una paziente nata e residente a Genova di 82 anni, presso il Padiglione 12.

Una paziente nata a Genova e residente a Recco di 88 anni, presso il piano terra del Pronto Soccorso.

Un paziente nato e residente a Genova di 96 anni, presso l’Area Medica Critica del Pronto Soccorso (1° piano).

Un paziente nato e residente a Genova di 56 anni, presso la Rianimazione del Monoblocco.

Una paziente nata e residente in provincia di Arezzo di 82 anni, presso l’Area Medica Critica del Pronto Soccorso (1° piano).

Ad ora sono 39 i ricoverati in Malattie Infettive, 40 nelle 3 rianimazioni del Policlinico + 6 pazienti in sub intensiva, 28 al Padiglione 10, 75 al Padiglione 12, 34 al 5° piano della palazzina laboratori, 48 quelli gestiti al 1° piano del Pronto Soccorso, 47 al Maragliano”.

 

Cna, crolla del 73% il fatturato del turismo

Cna, crolla del 73% il fatturato del turismo

Turismo, nel primo semestre in fumo oltre 40 miliardi, tra febbraio e settembre mancheranno 50 milioni di stranieri

“Crollo verticale del fatturato per il settore del turismo. L’emergenza sanitaria ha provocato la paralisi dell’intera filiera che genera circa il 12% del Pil italiano. Anche per la Liguria la percentuale dell’economia turistica è in linea con quella nazionale così come la contrazione”.

Secondo le stime elaborate da Cna “nel primo semestre del 2020 i ricavi del turismo subiranno una contrazione del 73%. Il giro d’affari atteso è di appena 16 miliardi di euro rispetto ai 57 miliardi dello stesso periodo dell’anno scorso. Compromessa anche la stagione estiva. Cna prevede che tra luglio e settembre mancheranno all’appello circa 25 milioni di stranieri”.

“Il consuntivo del primo trimestre – hanno aggiunto – mostra una flessione del fatturato di 15,6 miliardi mentre per il secondo trimestre Cna prevede una contrazione di oltre 25 miliardi, anche tenendo conto di un allentamento delle misure restrittive.

Il segmento più colpito è la ricettività alberghiera ed extra-alberghiera con un crollo del giro d’affari di 13 miliardi nella prima metà del 2020, da 17 a 4 miliardi di euro. Sono più di 200 mila le imprese, alberghiero ed extra-alberghiero, colpite dalla crisi economica. Più di 600 mila unità i lavoratori a rischio.

Per la ristorazione si stima un fatturato a 3 miliardi di euro contro i 10 miliardi dello stesso periodo del 2019. In calo di 6,1 miliardi per lo shopping turistico. Molto colpiti anche i trasporti turistici con una perdita di fatturato stimata a 6,7 miliardi.

La diffusione del virus a livello globale e le relative misure restrittive degli spostamenti si traducono nel mancato arrivo nella penisola di circa 25 milioni di stranieri nel periodo tra febbraio e giugno, pari a 82 milioni di presenze. Cna stima che tra luglio e settembre altri 25 milioni di turisti stranieri non arriveranno in Italia per 98,5 milioni di presenze in meno. In totale tra febbraio e settembre la perdita di turisti stranieri ammonta a 50,2 milioni e circa 180,8 milioni di presenze”.

“Come associazione a livello nazionale abbiamo elaborato una serie di proposte per superare la fase più critica dell’emergenza e un pacchetto di misure di medio periodo – ha spiegato il presidente Cna Liguria Massimo Giacchetta – per l’immediato, oltre agli interventi per il sostegno al reddito, è auspicabile l’introduzione di un bonus vacanze per le famiglie da utilizzare in Italia e in tutte le attività legate alla filiera del turismo che si caratterizza per oltre 500mila imprese. Cna inoltre propone di introdurre voucher in sostituzione di pacchetti turistici acquistati e prenotazioni disdettate o sospese da spendere nell’ambito della filiera turistica”.