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Siap: le Forze dell’ordine liguri hanno bisogno di Dpi e tamponi

Le forze dell’ordine liguri hanno bisogno di Dpi e tamponi

“Per combattere il Covid19 le Forze dell’ordine hanno bisogno di dispositvi di protezione individuale (Dpi) e Tamponi (supportati da analisi ematiche capillari). Non si può lavorare senza Dpi!”.

E’ il grido d’allarme lanciato oggi dal genovese Roberto Traverso, dirigente nazionale del sindacato di Polizia Siap.

“Lo sforzo del Dipartimento PS – hanno aggiunto – deve essere supportato dalle Regioni. Il Siap ha chiesto aiuto alla Regione Liguria.

Ci aspettiamo che la pandemia spazzi via anche le divisioni politiche e che il presidente Giovanni Toti ascolti il consiglio regionale della Liguria al quale il Siap ha scritto da due settimane”.

 

 

Municipio Ponente: sosteniamo le Pubbliche assistenze con 1000 euro

Il Municipio Ponente sostiene le Pubbliche Assistenze

Municipio Ponente: delibera da 1000 euro

“Dall’inizio dell’emergenza il Municipio Ponente è a diretto contatto con tutte le pubbliche assistenze di Pegli, Pra’, Voltri e dei Quartieri collinari. Da subito la Giunta municipale ha inteso fare rete per seguire e promuovere le varie attività , sia per la spesa a domicilio, sia per la consegna del farmaco. Informiamo che, attualmente, tutte le pubbliche assistenza hanno infatti attivato questo servizio”.

Lo hanno riferito oggi i responsabili del Municipio Ponente del Comune di Genova.

“Il Municipio Ponente – hanno aggiunto – ha deliberato giovedì scorso una quota iniziale di 1000 euro per l’acquisto di dispositivi di protezione da consegnare ai militi che quotidianamente offrono un servizio coraggioso e fondamentale.

Pur essendo le mascherine introvabili, le pubbliche assistenze ci hanno segnalato anche la mancanza di tute di categoria III, anch’esse diventate o introvabili o carissime sul mercato.

Gli uffici del municipio, che lavorano in smartworking, sono riusciti già a rintracciare un lotto di 120 tute protettive e già distribuite alle singole pubbliche assistenze presenti nelle delegazioni terrioriali: Croce Rossa di Voltri, Croce Verde di Pra’ e Pegli e Ponente Soccorso.

La prossima settimana arriverà un altro rifornimento di cento tute per le quali ringraziamo il negozio Utilcasa di Genova che ha deciso di donarle con grande spirito di solidarietà. Saranno inoltre disponibili altre 200 mascherine.

La giunta del Municipio Ponente ha inteso anche dare una mano alla vicina Croce Verde di Mele.

Dopo un contatto con il sindaco Mirco Ferrando, abbiamo provveduto a consegnarle. In questa fase non si ritiene che possano esistere confini territoriali o amministrativi in questa Negli ultimi anni, durante le calamità naturali, abbiamo collaborato ed è giusto dare continuità a questa collaborazione.

Il Municipio rimane quindi a disposizione di tutte le pubbliche assistenze, tentando di rispondere alle richieste che perverranno nei prossimi giorni”.

 

MIBACT, il gran virtual Tour della bellezza è anche a fumetti

Il gran virtual Tour Mibact della bellezza è anche a fumetti

Da Pompei al Bargello, al Palazzo Reale di Genova. Online gratis le storie disegnate dai grandi fumettisti italiani.

Anche i fumetti sono al centro del Gran virtual tour della bellezza italiana lanciato dal ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo per tenere viva l’attenzione sul patrimonio culturale momentaneamente chiuso al pubblico.

Le sei storie di Fumetti nei Musei pubblicate oggi online per #iorestoacasa aderiscono dunque alla seconda edizione di “Art you ready?”, dedicata per questa prima
domenica di aprile ai viaggi virtuali nel patrimonio culturale.

E così, se visitando la pagina del sito del ministero, con un click si può viaggiare da casa nelle sale sei musei, dei teatri, degli archivi e delle biblioteche monumentali lo stesso effetto avviene sfogliando le storie realizzate da alcuni dei migliori fumettisti italiani nell’ambito del progetto Fumetti nei musei, la collana di 51 volumi ideata e realizzata dal MiBACT in collaborazione con la casa editrice Coconino Press – Fandango

www.issuu.com/coconinopress è il link dove,  fino alle 11.30 di domani e poi a rotazione fino a sabato prossimo, saranno presenti i fumetti ambientati nel Museo Preistorico dei balzi Rossi di Ventimiglia, con la storia e i disegni di Andrea Ferraris; nel Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, con la storia e i disegni di Federico Rossi Edrighi; nel Parco Archeologico di Pompei, con la storia e i disegni di Bianca Bagnarelli; nel Palazzo Reale di Genova, con la storia e i disegni di Fabio Ramiro Rossin; nei Musei del Bargello di Firenze, con la storia e i disegni di Otto Gabos; nell’Antiquarium e zona archeologica di Canne della Battaglia, con la storia e i disegni di Silvia Rocchi.

Niente aiuti agli agricoltori per problemi sul sito INPS

Agricoltura (immagine di repertorio)

Agricoltori: niente ammortizzatori sociali perché il sito INPS non riconosce il loro codice.

Agricoltori ancora senza la possibilità di accedere agli ammortizzatori sociali. Sembra impossibile ma è cosi. Le aziende liguri ( e non solo) hanno l’accesso al sito regionale dedicato, ma non possono presentare la domanda perché le aziende agricole non sono dotate di Matricola INPS ma di CIDA, una classificazione specifica per il settore
” Senza matricola il sistema non riconosce l’azienda – chiarisce Ivano Moscamora, direttore regionale di Cia Liguria -. Nell’ era dell’informatica più sofisticata, INPS non è stata in grado di fornire una soluzione al problema e le nostre aziende non hanno ancora potuto accedere e presentare domanda. Pur avendo ricevuto ampie assicurazioni sulla disponibilità di risorse, riteniamo davvero vergognoso questo ritardo”.
Una situazione inaccettabile alla quale si aggiunge il fatto che non risulta abilitato neppure l’acceso alla CISOA ( cassa integrazione salariale operai agricoli) perché non è stata ancora inserita nel sistema operativo la casistica COVID-19.
” Siamo di fronte ad una situazione grottesca, ad una sottovalutazione inaccettabile che ad oggi priva un settore in grave difficoltà quale è quella parte di agricoltura che non entra nel segmento della produzione di alimenti ( come la floricoltura) o di tutta quella parte che risente pesantemente della caduta dei consumi di ristorazione e bar come ad esempio la nostra viticoltura – conclude il direttore di Cia Liguria -. Abbiamo segnalato alla Regione la situazione insostenibile, auspichiamo un intervento urgente presso l’INPS e le strutture che hanno in carico le procedure informatiche per dare soluzione in tempi brevi al problema “.

Medaglia al valore per i familiari dei sanitari deceduti per Covid-19

Sanitari (immagine di repertorio)

Petizione al Presidente della Repubblica per il conferimento della medaglia d’oro al valore civile ai sanitari deceduti per Covid-19 svolgendo la loro missione.

Sono gli eroi di quest’anno, anzi, di questo secolo. I nuovi “soldati” impegnati al fronte, 24 ore al giorno, ogni giorno, per combattere un killer invisibile e subdolo come il Covid-19. 

In questa “Terza Guerra Mondiale”, il loro “equipaggiamento” è fatto di mascherine ed occhiali al posto di elmetti militari, e le loro “armi” sono antivirali, antipiretici e la loro scienza medica al posto di fucili, tutto contro il peggiore dei nemici, quello che non si vede e non si sente ma sta mietendo vittime non solo nel nostro Paese ma, ormai, in tutto il Mondo.

Un piccolo grande esercito, fatto di medici, infermieri e semplici volontari, impegnato ogni giorno, a rischio della propria vita, per cercare di arginare e sconfiggere la più grande pandemia dell’era moderna.

Ed in “trincea” molti di loro sono caduti combattendo valorosamente per salvare delle vite umane, soprattutto dei soggetti più deboli od a rischio (per età o patologie pregresse).

Le cifre di ieri parlavano addirittura di 80 medici morti, un numero ancora più alto, ma non precisato, di infermieri e di volontari.

Ma chi sono questi eroi impegnati sul fronte più “caldo” quello lombardo, ma anche negli altri nosocomi italiani !? Alcuni sono primari di pneumologia come il Prof. Raffaele C., altri medici legali come il Dott. Antonio B., ma persino odontoiatri come il Dott. Mario C., od oculisti come il Dott. Marino C., e poi le infermiere, Simona, Francesca, Gloria, ed tanti altri sanitari…un lungo elenco che non facciamo per non rischiare di dimenticare nessuno.

Provengono da tutte le Regioni di Italia, in particolare dalla Vostra Regione.

Alcuni familiari dei sanitari deceduti, con una iniziativa patrocinata dall’Associazione Giustitalia, hanno deciso di presentare una petizione al Presidente della Repubblica per il conferimento della medaglia d’oro al valore civile ai sanitari deceduti per il coronavirus nello svolgimento della loro “missione”.

Ed i requisiti, formali e sostanziali – sostiene l’Associazione – ci sono tutti.

Infatti le onorificenze al valor civile  (Legge del 2 gennaio 1958, numero 13) sono le onorificenze concesse dalla Repubblica Italiana, tramite il suo Presidente, al fine di «premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano preclara virtù civica e per segnalarne gli autori come degni di pubblico onore».

Le stesse onorificenze possono essere concesse anche post mortem ai familiari di chi sia caduto eroicamente nell’adempimento del proprio dovere.

Qualsiasi cittadino volesse sostenere telematicamente questa iniziativa da noi patrocinata può inviare una email a iniziativeanticovid@libero.it

I Templari donano 300 mascherine alla Protezione Civile di Genova

I Templari donano 300 mascherine alla Protezione Civile

300 mascherine FFP2 in dono alla Protezione Civile del Comune di Genova da parte dei Templari.

Continua l’impegno sul territorio del Servizio di Assistenza Civile – SAC nell’ambito del Progetto “Phoenix” – Missione COVID-19 dell’Ordine Templare Pauperes Commilitones Christi Templique Salomonis – V.E.O.S.P.S.S. 

Il Progetto “Phoenix” – Missione COVID-19, frutto della collaborazione tra il V.E.O.S.P.S.S. e la Nazione Templare (www.gov-nt.com), prevede la donazione di maschere (reperite o prodotte in proprio, grazie alla società Allover srl) alle Polizie Locali, alle Protezioni Civili comunali e alle Istituzioni sanitarie.

Oggi, il Grand’Elemosiniere dell’Ordine e Ministro della Comunicazione e della Cooperazione ai Progetti Sociali della Nazione Templare, Marzio Villari, grazie all’intervento di Marta Brusoni, Consigliere comunale e capogruppo della lista civica del sindaco di Genova Marco Bucci “Vince Genova”, ha consegnato al Comune di Genova nella figura di Antonino Sergio Gambino, Consigliere Delegato alla Protezione Civile del Comune, trecento mascherine di tipo FFP2.

Boom di adesioni all’iniziativa Coldiretti Spesa a domicilio

Boom di adesioni all'iniziativa Coldiretti Spesa a Domicilio

Spesa a domicilio: boom di imprese agricole ed ittiche Coldiretti aderenti. #Mangiaitaliano a sostegno delle famiglie e del territorio

“Dai prodotti agricoli a km0 – hanno spiegato i responsabili di Coldiretti – ai piatti della tradizione contadina, dal pescato locale ai mitili, e non mancano neanche i fiori liguri: sono oltre 150 le imprese di Coldiretti-Campagna Amica che, in Liguria, hanno aderito alla consegna della spesa a domicilio al tempo del Coronavirus, l’emergenza che ha profondamente cambiato le abitudini d’acquisto delle famiglie.

Con le consegne non manca, poi, la solidarietà grazie all’iniziativa Spesa Sospesa che permette ai cittadini di dare il proprio contributo per fornire pacchi alimentari a km0 ai più bisognosi.

Da inizio emergenza ad ora, sono continuate ad aumentare le imprese del territorio che hanno deciso di rispondere alle nuove esigenze di consumo, modificate a causa dell’emergenza Coronavirus, che, riducendo le uscite di casa per arginare il contagio, ha fatto crescere del 97% la richiesta di consegne a domicilio a livello nazionale.

Direttamente a casa ora arrivano olio, carne, formaggi, miele, uova, ortaggi di stagione, birra agricola, pesce e mitili della costa, oltre a fiori e piantine in vaso per portare avanti #balconifioriti e non rinunciare ai calori della primavera, mentre gli agriturismi di Campagna Amica si sono organizzati per consegnare i piatti tipici della tradizione contadina a casa, nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie in atto, fornendo anche “menù speciali” per le feste pasquali”.

“L’impegno dei nostri agricoltori e pescatori – hanno affermato il presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa –  sostiene, anche con queste iniziative, la campagna #MangiaItaliano per salvare il Made in Italy, difendere il territorio, l’economia e il lavoro.

Grazie a questa operazione, e ai punti Campagna amica sparsi su tutto il territorio regionale che rimangono attivi, si continuano a garantire alle famiglie liguri prodotti di prima necessità del territorio, sani e genuini, di elevata freschezza e qualità, in un momento di grave difficoltà per la nostra economia.

Il servizio a domicilio ‘agricolo’ che dà la possibilità di prenotare e vedersi recapitata la spesa direttamente a casa, garantisce, soprattutto a chi ha maggiore difficoltà ad uscire, il fabbisogno alimentare settimanale con prodotti locali, in un’ottica di sostegno alla cittadinanza che arriva direttamente dalla campagna, perché, nonostante tutto, la natura non si ferma e il lavoro dei nostri imprenditori continua a fornire tutte le grandi eccellenze per le quali siamo conosciuti nel mondo.

E per affrontare meglio la quarantena, attività importanti sono quelle legate al giardinaggio e alla sistemazione dei terrazzi: per questo le nostre imprese floricole, che stanno subendo una grave crisi a causa della chiusura dei mercati, hanno deciso di portare direttamente a casa i fiori e le piantine Made in Liguria.

Infine, in un’ottica a tutto tondo di sostegno alla cittadinanza, non manca la solidarietà grazie all’iniziativa Spesa Sospesa, dove tutti, con offerta libera, possono contribuire a dare pacchi alimentari alle persone che ne hanno più bisogno. In un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo è indispensabile collaborare tutti insieme per sostenere le fasce più deboli della società, l’economia, il lavoro e tutto il nostro territorio”.

Il testo dell’omelia di Bagnasco, stamane sull’altare le ceneri di S. Giovanni Battista

Cattedrale di S. Lorenzo (foto d'archivio Arcidiocesi di Genova)

Stamane nella Cattedrale di San Lorenzo, a porte chiuse, il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova, ha celebrato la S. Messa nella Domenica delle Palme.

Prima della celebrazione, c’è stata la tradizionale benedizione ai rami di ulivo e palma all’interno della Cattedrale.

Come sottolineato da Bagnasco nella sua omelia, s’inizia una Settimana Santa speciale, segnata dall’emergenza sanitaria che sta dilagando nel mondo, portando un profondo senso di smarrimento nell’uomo.

Pertanto, è stata volontà dell’arcivescovo che le ceneri di San Giovanni Battista, patrono di Genova, fossero sull’altare nel corso della celebrazione “per invocare la sua intercessione presso il cuore di Cristo”.

Ecco il testo dell’omelia di Bagnasco, pubblicato sul sito web dell’Arcidiocesi di Genova.

“Carissimi Fratelli e Sorelle

1. Iniziamo una Settimana Santa speciale, ferita da un morbo che dilaga per il mondo, quasi una voce sinistra che semina smarrimento, piega la presunzione, riconduce alla realtà dell’ umana condizione e del significato della vita. L’illusione di essere invincibili è brutalmente infranta, ritorna il senso della misura e del limite. È come riaprire gli occhi alla verità. È forse il pessimismo che ci deve avvolgere? È questa una Pasqua senza risurrezione? Come se Gesù rimanesse nella tomba? E noi, discepoli, dobbiamo vivere per sempre nella tristezza del Getzemani? Se ripensiamo ai Vangeli delle domeniche di Quaresima, ci accorgiamo che sono uniti da un unico filo: le tentazioni di Gesù nel deserto, la samaritana al pozzo, il cieco nato, la risurrezione di Lazzaro, tutti ci hanno parlato della fede. Essa non è credere in Dio come si crede all’esistenza di un oggetto, ma è affidarsi a chi si crede, è vivere di Lui qualunque cosa accada. Gesù, in ogni situazione, non solo condivide ma porta a Dio, ci dona la vita soprannaturale, è un nuovo inizio.

2. Il Vangelo dell’ingresso glorioso in Gerusalemme, con cori di osanna, con palme e ulivi festanti, disegna un episodio decisivo della vita del Salvatore, e illumina la vicenda umana: Gesù entra trionfante in Gerusalemme acclamato dalla folla e poco dopo tutto cambia: la medesima gente ne vuole la morte. Ne cogliamo un duplice insegnamento. Ci ricorda, innanzitutto, la volubilità del cuore umano, pervaso da simpatie ed emozioni che non aiutano a cercare la verità, ma spingono a seguire il sentimento. Capita nella vita di suscitare stima e di ricevere riconoscimento. Questo non solo ci fa piacere, ma anche ci fa bene, ci incoraggia a far meglio. Ma non dobbiamo farne il centro, la molla del nostro agire: gli umori sono volatili e possono volgersi al contrario. Ci sono rapporti belli e durevoli tutta la vita, come gli affetti profondi, ma conosciamo anche situazioni friabili, congiunture limpide solo in apparenza che mascherano sentimenti opachi. La condizione umana, ferita dal peccato, è anche questa; non ci deve scoraggiare nella via del bene.

3. Inoltre, il Vangelo racconta della folla che osannava Cristo non per fede, ma perché ha visto o sentito parlare dei prodigi che ha fatto. Il cuore non puntava alla verità di Gesù, ma alla convenienza: quell’uomo prodigioso avrebbe risolto i loro problemi. La fede non è questa. Nel momento in cui si rende conto che non sarà così, che quel giovane nazareno non starà al loro gioco, che non cerca il consenso, allora lo abbandona, e Gesù, da osannato, diventa un condannato. Attorno a Gesù aleggiava la logica della fede e la logica del mondo. Ognuno può scoprire in sé la fede e la mondanità, la luce e il buio, l’invocazione e la pretesa, il pensare secondo Dio e il pensare secondo gli uomini. Riconoscere questo miscuglio non significa mettere il cuore in pace e consolarci dicendo che siamo tutti così. È solo un punto di partenza che ci fa umili e miti, ma non arresi. La fede è la risposta a un Tu che ci chiama per nome, ci invita a fidarci di Lui e ad affidarci alla sua fedeltà. Non è un nostro interesse privato, ma la ragione della nostra vita. La fede non giustifica ogni singola gioia o dolore che ci capita, ma è una luce che illumina tutto il percorso della strada; non ci spiega ogni singolo passo, ma dà il senso del nostro andare dalla terra al cielo. La fede è luce nel buio, perché ci fa scorgere una Presenza che non viene meno.

4. Cari Fratelli e Sorelle, la Settimana Santa di quest’anno è particolare per voi e per noi sacerdoti che celebriamo l’Eucaristia da soli; ma voi siete con noi ogni giorno. Intensifichiamo la preghiera personale e in famiglia. Dalle vostre case, insieme alla liturgia della Chiesa, unite al Sacrificio di Gesù i vostri sacrifici, le limitazioni che tutti abbiamo, i timori: e non venga meno la carità. Preghiamo per la Città, la Diocesi, i malati; preghiamo per quanti si curano degli altri in prima linea; preghiamo per i defunti. Oggi ho voluto le ceneri di san Giovanni Battista, nostro Patrono, sull’altare della Messa, per invocare la sua intercessione presso il cuore di Cristo.

Al termine della Liturgia, offrirò a Maria, Regina di Genova, il mazzo di ulivo che ho benedetto insieme ai rami che forse vi siete procurati. Affidiamoci alla sua materna protezione come hanno fatto nei secoli i nostri padri, e insegnate ai vostri figli a pregare la Grande Madre di Dio e nostra con fiducia”.

 

Partita la vendita delle uova della Croce Bianca a scopo emergenza

Partita la vendita delle uova della croce a scopo emergenza

Le uova pasquali della Croce Bianca Genovese per l’acquisto di dispositivi di protezione individuale.

“Oggi – hanno spiegato i responsbaili della Croce Bianca Genovese – parte la vendita delle uova pasquali, il cui ricavato sarà impiegato dalla Croce Bianca Genovese per acquistare dispositivi di protezione individuale per la sicurezza dei Soccorritori impegnati nell’emergenza Covid-19.

Le uova, di finissimo cioccolato al latte caramellato e fondente, sono prodotte appositamente per la Croce Bianca dalla pasticceria Valente di Busalla e sono disponibili nei formati da 250g (al costo di € 25) e 300g (€ 30). La decorazione intende rappresentare un buon auspicio per uscire presto da questo triste periodo.

Per prenotare il proprio uovo sarà sufficiente inviare un’e-mail a consegne@crocebianca.it, contattare il numero 010/362 94 56 o scrivere alla nostra pagina Facebook @CroceBiancaGenovese: lo consegneremo direttamente a domicilio.

La disponibilità è molto limitata pertanto consigliamo di affrettarsi”.

Il video in HD è disponibile  su YouTube e liberamente fruibile e scaricabile con licenza CC BY-NC-SA:

La Croce Bianca Genovese dona mascherine alla cittadinanza

Mascherina? Non ce l’ho, sono tutte fesserie, 57enne denunciato

Grazie anche alle recenti donazioni di materiale sanitario, la Croce Bianca Genovese donerà ai cittadini 600 mascherine chirurgiche.

“Questa riserva – hanno spiegato i responsbaili della Croce Bianca Genovese – è stata destinata alla popolazione al netto delle mascherine necessarie per i servizi di urgenza sanitaria e di trasporto, e in generale di quelle necessarie al funzionamento in sicurezza.

I residenti dei quartieri di Foce, Carignano, Portoria, San Martino e Albaro potranno inviare una mail entro le ore 23.59 di lunedi 6 Aprile a: vorreilamascherina@crocebianca.it
con nome, cognome, indirizzo e telefono.

I nostri volontari recapiteranno a domicilio un pacchetto con 3 mascherine in modo da poter aiutare circa 200 famiglie (naturalmente fino ad esaurimento scorte).

Coloro che acquisteranno le uova pasquali della Croce Bianca Genovese, riceveranno 2 mascherine insieme al pacchetto.

Non è molto ma è ciò che possiamo permetterci: ringraziamo la cittadinanza per il consueto sostegno”.