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Partito Comunista: no a intitolazione porticciolo di Nervi a Luigi Ferraro

Marco Rizzo, segretario generale del Partito Comunista

“Dopo il fallito tentativo di cambiare il nome alla passerella sul Bisagno intitolata al Partigiano Attilio Firpo, convertendola in ‘ponte Fabrizio Quattrocchi’, il Comune di Genova rilancia con un’altra ‘perla’ toponomastica”.

Lo hanno dichiarato oggi i responsabili del Partito Comunista in Liguria.

Porticciolo Nervi intitolato a Ferraro: Anpi e Cgil contro Eroe genovese e padre subacquea

Plinio a Bucci: un onore per Genova intitolare porticciolo di Nervi a Luigi Ferraro

“Stavolta – hanno aggiunto – il personaggio che si vuole omaggiare, con l’intitolazione del porticciolo di Nervi, è il repubblichino Luigi Ferraro.

Il Partito Comunista – Liguria chiede con forza il ritiro della delibera, all’ordine del giorno in consiglio comunale nella seduta  di martedì prossimo.

Genova, Medaglia d’Oro della Resistenza, non permetterà che una parte di città porti il nome di una camicia nera della X MAS”.

Medaglia d’Oro Luigi Ferraro con Jacques Cousteau (foto di repertorio)

 

Pd: sanitari Rsa probabilmente infettati non vengono sospesi dal lavoro

Capogruppo regionale Giovanni Lunardon (Pd)

“Nelle Residenze sanitarie Assistenziali (Rsa) liguri si sta verificando una grave situazione in cui, secondo una nota di Alisa del 30 aprile, i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che sono stati sottoposti all’esame sierologico e sono risultati probabilmente infettati dal Covid-19, non vengono sospesi dal lavoro in attesa del risultato del tampone, con la conseguenza che chi di loro risulterà positivo e quindi potenzialmente contagioso, rischia nel frattempo di trovarsi a contatto con le categorie più deboli della popolazione, cioè gli anziani ospitati nelle strutture”.

Lo hanno denunciato oggi i consiglieri regionali del Pd.

“Il rischio – hanno aggiunto – è enorme, peraltro in una regione come la Liguria in cui la percentuale di deceduti nelle Rsa è già altissimo.

E’ vero che a questi soggetti è fatto obbligo di munirsi di dispositivi di protezione individuale, ma sappiamo anche che in generale gli approvvigionamenti di ‘Dpi’ continuano ad essere difficoltosi su tutto il territorio regionale.

Avevamo lamentato che, nella fase 1 dell’emergenza coronavirus, il fatto di fare i tamponi soltanto ai sintomatici gravi e non ai sintomatici lievi e agli asintomatici avesse contribuito alla diffusione del virus negli ospedali e nelle strutture residenziali.

Regione Liguria deve organizzare i laboratori in modo che si possa ottenere il risultato del tampone in ventiquattr’ore per gli asintomatici positivi all’esame sierologico e fare i tamponi su larga scala, partendo da coloro che devono andare a lavorare.

In caso contrario, è giusto  lasciare a casa il personale risultato positivo al test per evitare altre fonti di contagio.

Invece, la disposizione attuale rischia di farci correre nella Fase 2 gli stessi rischi che abbiamo purtroppo riscontrato nella fase 1.

Errare è umano, perseverare è diabolico. Alisa ancora una volta non si rivela all’altezza dalla situazione. Ci auguriamo che una disposizione di questa natura venga al più presto revocata”.

 

Principio autonomia, Toti a sindaci: Regione Liguria non interverrà mai su vostre ordinanze

Sindaco di Genova Marco Bucci e governatore ligure Giovanni Toti a Terrazza Colombo (foto d'archivio)

“Lunedì le nuove norme del Governo sostituiranno in gran parte quelle anticipate dall’ordinanza di Regione Liguria, come da molte altre Regioni, che sono assolutamente legittime al di là delle chiacchiere di qualcuno. Si pensi che tra i tanti provvedimenti presi da noi, l’unico contestato dal Governo è stato quello che riguarda la toelettatura per cani. Sarebbe bello vedere come potrebbe andare a finire la discussione di fronte alla Corte Costituzionale, ma ovviamente il Governo non lo impugnerà”.

Lo ha dichiarato oggi il governatore Giovanni Toti, replicando anche a una settantina di sindaci di sinistra o comunque filogovernativi (su 234 Comuni della Liguria) che, in sostanza, oggi con un lettera aperta (v. sotto) hanno chiesto uno stop alle ordinanze regionali.

“Stiamo lavorando con l’Esecutivo – ha aggiunto Toti – per rinnovare in modo coerente con nuove regole le nostre ordinanze. La settimana prossima sarà decisiva per monitorare i dati e mettere alla prova la responsabilità di tutti noi.

Nessuno meglio di noi sa che il coronavirus non si deve sottovalutare. Per questo, l’impianto dei nostri ospedali, che per fortuna ancora oggi si stanno svuotando, resterà pronto per ogni necessità. La Liguria ha fatto uno sforzo gigantesco e siamo i primi in Italia per numero di terapie intensive per numero di abitanti.

Non cascheremo nella strumentalizzazione dei dati né tanto meno siamo interessati al derby tra ‘chiusuristi’ e ‘aperturisti’.

Sappiamo che molte categorie soffrono, i soldi del Governo non arrivano e la Liguria ha bisogno di ripartire. Anche il Governo ha riconosciuto che nelle prossime settimane servirà più autonomia e che le Regioni potranno decidere, all’interno delle linee guida, le proprie necessità.

Non c’è nessun contrasto con i sindaci liguri. Anche se qualcuno vorrebbe utilizzare questo momento per alimentare uno scontro politico che non esiste.

Così come Regione Liguria chiede autonomia a Roma, mai interverrà sui sindaci e sulle loro ordinanze.

I primi cittadini conoscono bene i loro territori e se riterranno di dover adottare provvedimenti più restrittivi si confronteranno con i propri cittadini, commercianti, imprenditori.

Rilevo che un documento politico, firmato da una settantina di sindaci su 234, per lo più di un solo colore politico, non sia il miglior modo per avviare un confronto.

Con Anci Liguria abbiamo sempre mantenuto un rapporto costante e serio di confronto, tanto che il presidente dei sindaci Marco Bucci ogni sera da inizio emergenza partecipa alla nostra cabina di regia.

Non discuteremo mai le prerogative dei sindaci, così come riteniamo non possano essere messe in discussione le esigenze di governo della Regione.

Lunedì comunque comincia una nuova stagione con le nuove regole del Governo e siamo certi che le affronteremo con serietà, assumendoci ognuno le proprie responsabilità legate al nostro ruolo”.

ECCO LA LETTERA APERTA E I NOMI DEI SINDACI LIGURI CHE L’HANNO SOTTOSCRITTA.

“Da Amministratori Locali, condividiamo l’esigenza e la volontà di favorire al più presto una riapertura, possibilmente anche anticipata, delle diverse attività economiche per permettere la ripresa e il rilancio dei nostri territori, ma chiediamo che questa avvenga di concerto con il Governo e con i Comuni per evitare ulteriore confusione.

Di fronte alla situazione di caos normativo venutasi a creare negli ultimi giorni, che non permette al cittadino di conoscere facilmente le misure in vigore e quindi di adottare i comportamenti corretti, invitiamo quindi la Regione Liguria a non procedere oltre con proprie autonome ordinanze nella gestione della Fase 2, privilegiando realismo e senso di responsabilità.

In linea con quanto affermato dal presidente di ANCI, Antonio Decaro, che ha giustamente stigmatizzato il ‘protagonismo regionale’ al quale stiamo assistendo, e in conformità con le Linee Guida indicate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri e dal ministero della Salute, chiediamo e ribadiamo la necessità di una coerenza istituzionale tra le decisioni assunte dallo Stato centrale e dagli Enti Territoriali.

Chiediamo inoltre, alla Regione di mantenere alta l’attenzione sul fronte sanitario, in quanto i dati dell’epidemia riferiti alla Liguria non permettono abbassamenti dei livelli di guardia (il primo di maggio si è registrata la più alta percentuale di crescita di contagiati , +1,63%, con la Lombardia al +0,97% e con la media nazionale al +0,60%).

Fabio Natta – Consigliere Nazionale ANCI e Sindaco del Comune di Cesio (IM)

Ilaria Caprioglio – Sindaca del Comune di Savona (SV)

Gianluca Tinfena – Consigliere Nazionale ANCI e Vice Sindaco del Comune di Arcola (SP)

Simone Franceschi – Consigliere Nazionale ANCI e Sindaco del Comune di Vobbia (GE)

Valentina Ghio – Consigliere Nazionale ANCI e Sindaca del Comune di Sestri Levante(GE)

Enrico Ioculano – Consigliere Nazionale ANCI e Consigliere Comunale del Comune di Ventimiglia(IM)

On. Luca Pastorino – Presidente Commissione Turismo ANCI e Consigliere Comunale del Comune di Bogliasco (GE)

Claudio Scajola – Sindaca del Comune di Imperia (IM)

Domenico Abbo – Presidente Provincia di Imperia e Sindaco del Comune di Lucinasco (IM)

Angelo Galtieri – Sindaco reggente del Comune di Alassio (SV)

Fabrizia Pecunia – Sindaca del Comune di Riomaggiore (SP)

Daniele Montebello – Sindaco del Comune di Castelnuovo Magra (SP)

Riccardo Tomatis – Sindaco del Comune di Albenga (SV)

Giancarlo Campora – Sindaco del Comune di Campomorone (GE)

Monica Giuliano – Sindaca del Comune di Vado Ligure (SV)

Monica Paganini – Sindaco del Comune di Arcola (SP)

Luigi Gambino – Sindaco di del Comune di Arenzano (GE)

Ilario Agata – Sindaco del Comune di Levanto (SP)

Alberto Battilani – Sindaco del Comune di Bolano (SP)

Marina Lombardi – Sindaco del Comune di Stella (SV)

Paola Sisti – Sindaca di Santo Stefano di Magra (SP)

Nicola Isetta – Sindaca  del Comune di Quiliano (SV)

Armando Sanna – Sindaco del Comune di Sant’Olcese (GE)

Caterina Mordeglia – Sindaca del Comune di Celle Ligure (SV)

Luigi Romano – Sindaco del Comune di Ceriale (SV)

Rosa Oliveri – Sindaca del Comune di Ronco Scrivia (GE)

Emanuela Molinari – Sindaca del Comune di Ceranesi (GE)

Ilvo Calvia – Sindaco del Comune di Pontedassio (IM)

Alessandro Silvestri – Sindaco del Comune di Luni (SP)

Mattia Fiorini – Sindaco del Comune di Spotorno (SV)

Angela Negri – Sindaca del Comune di Serra Riccò (GE)

Roberto Arboscello – Sindaco del Comune di Bergeggi (SV)

Emanuele Moggia – Sindaco del Comune di Monterosso al Mare (SP)

Roberto Barelli – Sindaco del Comune di Orco Feglino (SV)

Francesco Olivari – Sindaco del Comune di Camogli (GE)

Maurizio Beltrami – Sindaco del Comune di Torriglia (GE)

Gianluca Nasuti – Sindaco di Albissola Marina (SV)

Luigino Dellerba – Sindaco del Comune di Aurigo (IM)

Alessandra Avegno – Sindaca del Comune di Deiva Marina (SP)

Mirko Ferrando – Sindaco del Comune di Mele (GE)

Gianluigi Brisca – Sindaco del Comune di Bogliasco (GE)

Massimiliano Mela – Sindaco del Comune di Borgomaro (IM)

Maria Grazia Grondona – Sindaco del Comune di Mignanego (GE)

Fernanda Gandolfi – Sindaco del Comune di Caravonica (IM)

Lucio Fossati – Sindaco del Comune di Noli (SV)

Katia Piccardo – Sindaca del Comune di Rossiglione (GE)

Lina Cha – Sindaca del Comune di Cervo (IM)

Mirko Bardini – Sindaco del Comune di Montebruno (GE)

Alessandro Comi – Sindaco del Comune di Calice Ligure (SV)

Gianni Agnese – Sindaco del Comune di Chiusanico (IM)

Alessandro Oddo – Sindaco del Comune di Tovo San Giacomo (SV)

Alessandro Alessandri – Sindaco del Comune di Pieve di Teco (IM)

Mario Scampelli – Sindaco del Comune di Calice al Cornoviglio (SP)

Mariano Bianchi – Sindaco del Comune di Montaldo Carpasio (IM)

Bruno Franceschi – Sindaco del Comune di Fontanigorda (GE)

Renato Cogorno – Sindaco del Comune di Propata (GE)

Ivano Chiappe – Sindaco del Comune di Davagna (GE)

Isio Cassini – Sindaco del Comune di Soldano (IM)

Francesco Gugliemi – Sindaco del Comune di Perinaldo(IM)

Marco Traversone – Sindaco del Comune di Sesta Godano (SP)

Giuseppino Maschio – Sindaco del Comune di Borzonasca (GE)

Massimo Bertoni – Sindaco del Comune di Vezzano Ligure (SP)

Roberto Trutalli – Sindaco del Comune di Pigna (IM)

Augusto Peitavino – Sindaco del Comune di Isolabona (IM)

Giuseppino Maschio – Sindaco del Comune di Borzonasca (GE)

Giorgio Bernardin – Sindaco del Comune di Bonassola (SP)

Paola Giliberti – Sindaca del Comune di Vessalico (IM)

Massimo Niero – Sindaco del Comune di Cisano sul Neva (SV)

Adriano Biancheri – Sindaco del Comune di Olivetta San Michele (IM)

Luca Ronco – Sindaco del Comune di Borghetto D’Arroscia (IM)

Mauro Fantoni – Sindaco del Comune di Montoggio (GE)

Arnaldo Mangini – Sindaco del Comune di Rondanina (GE)

Sabrina Losno – Sindaca del Comune di Vendone (SV)

Valerio Ferrari – Sindaco del Comune di Terzorio (IM)

Piero Raimondi – Sindaco del Comune di Ranzo (IM)

Emilio Fossati – Sindaco del Comune di Pornassio (IM)

Marco Gallizia – Sindaco del Comune di Fascia (GE)

Vittorio Centanaro – Sindaco del Comune di Leivi (GE)

Corrado Elena – Sindaco del Comune di Villa Faraldi (IM)

Claudio Mucilli – Sindaco del Comune di Diano San Pietro (IM)

Massimo Casaretto – Sindaco del Comune di Carasco (GE)”.

 

 

 

Bracciale Anti-Covid per rispettare la distanza di sicurezza

Bracciale Anti-Covid per rispettare la distanza di sicurezza

Liguria, fase 2: pronto un braccialetto Anti-Covid presso stabilimenti balneari, alberghi e strutture turistiche della regione.

In spiaggia led e vibrazione avviseranno se la distanza di sicurezza non verrà rispettata. E in caso di contagio sarà possibile ricostruire in modo immediato i contatti ed isolare i focolai.

La Start-Up italiana MetaWellness lancia un innovativo strumento senza App e nel pieno rispetto della privacy.

In arrivo presso stabilimenti balneari, alberghi, strutture turistiche e ricettive della Liguria, e in tutti gli esercizi che vogliono riaprire le attività in totale sicurezza, un braccialetto “anti-Covid” che avviserà i cittadini quando non rispettano la distanza di sicurezza di un metro da altri utenti, e in grado di ricostruire i contatti di un utente nel pieno rispetto della privacy e senza alcuna App, bloccando sul nascere possibili focolai di coronavirus.

A lanciarlo sul mercato MetaWellness, giovane start-up di Bari specializzata in tecnologie per lo sport e il fitness, che ha creato “Labby Light”, un innovativo prodotto basato su tecnologia brevettata capace di contenere i contagi da Covid-19 e offrire un contributo concreto alla lotta al coronavirus.

Il braccialetto “Labby Light” ha una duplice funzione – spiega MetaWellness – da un lato, attraverso un led ed una vibrazione, segnala a chi lo indossa il mancato rispetto della distanza minima di sicurezza di 1 metro da altri utenti, dall’altro, in caso l’utilizzatore dovesse risultare positivo al coronavirus, ricostruisce tutti i contatti avuti con altre persone, grazie ad un sistema che memorizza in modo sicuro i dati utili, permettendo così di isolare velocemente potenziali focolai. A differenza di altre soluzioni utilizza protocolli proprietari wireless e tecnologia brevettata che lo rende immune da disturbi esterni con una sicurezza certa di misurare il contatto con altre persone.

Un prodotto versatile, disponibile anche in versione «stick» da tenere in borsa, in tasca o sulla cintura, che non richiede l’utilizzo di App e che sbarcherà nelle prossime settimane presso le spiagge italiane: già diversi stabilimenti balneari della Liguria hanno mostrato interesse verso il prodotto e ne stanno vagliando l’adozione. Il braccialetto (nel pieno rispetto delle norme igienico-sanitarie) potrà essere infatti fornito ai visitatori al momento dell’ingresso in stabilimenti balneari e strutture ricettive come alberghi, residence, villaggi vacanza, ecc., per poi essere restituito al momento di abbandonare la struttura. Oltre ad avvisare in caso di mancato rispetto delle distanze minime, qualora un cliente di tali strutture dovesse risultare positivo al coronavirus, sarà possibile ricostruire i contatti di prossimità avuti nel medesimo ambiente – grazie ad un codice identificativo ID che rispetta la privacy dell’utente – e bloccare in modo immediato il diffondersi dei contagi e la nascita di possibili focolai.

“Labby Light” può essere inoltre adottato all’interno di aziende private, esercizi commerciali e imprese varie, in modo da garantire la sicurezza dei lavoratori e consentire la riapertura delle attività nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti.

All’Istituto Federico Patetta il progetto Corso Gamma

All'Istituto Federico Patetta il progetto Corso Gamma

L’iniziativa “Corso Gamma” realizzata dall’Istituto d’Istruzione Superiore “Federico Patetta” di Cairo Montenotte ha dato ottimi risultati.

Risultati lusinghieri per l’Istituto d’Istruzione Superiore “Federico Patetta” di Cairo Montenotte nella prova finale del “Corso Gamma”, il progetto destinato agli allievi delle classi quarte e quinte degli indirizzi Amministrazione, Finanza e Marketing, Sistemi Informativi Aziendali e Servizi per il Commercio. Tutti i 27 studenti hanno infatti superato l’esame finale, con esiti particolarmente brillanti per Riccardo Burotto (4F Servizi Commerciali), Micaela Cerruti (4A AFM) e Lorenzo Ravera (4B AFM).

Il corso, promosso dall’Unione Industriali  della provincia di Savona e svolto con il supporto di Data Consult S.r.l, (una delle Software House più attive e presenti nella realtà imprenditoriale locale) ha visto affiancare alle lezioni curricolari nelle discipline economico-aziendali una serie di moduli in laboratorio che prevedevano l’utilizzo del sistema gestionale integrato Gamma, sviluppato per l’Italia da Team System.

Nel loro percorso didattico gli studenti si sono quindi potuti confrontare con gli aspetti gestionali delle aziende di medie e grandi dimensioni, dalla tenuta della contabilità generale alla gestione dei beni strumentali e del magazzino nonché dello scadenzario dei debiti e dei crediti: una serie di competenze tecnologiche, informatiche e gestionali oggi indispensabili per arricchire il bagaglio culturale dello studente e per agevolare il suo inserimento nel mondo del lavoro.

Ore 18, in Italia 474 morti: incremento quasi raddoppiato. Malati: 239 in meno di ieri

Capo della Protezione civile Angelo Borrelli (foto di repertorio fb)

Sono 28.710 i morti con coronavirus in Italia, con un aumento rispetto a ieri di 474. Venerdì l’incremento era stato di 269.

Sono 100.704 i positivi accertati finora e malati, con una diminuzione rispetto a ieri di 239. Venerdì il decremento era stato di 608.

Sono 79.914 i positivi accertati finora e guariti, con un aumento rispetto a ieri di 1.665. Venerdì l’incremento era stato di 2304.

Il numero complessivo dei positivi accertati finora (compresi morti, malati e guariti) ha quindi toccato quota 209.328.

I dati sono stati riportati oggi intorno alle 18 di oggi dall’agenzia Ansa, citando fonti della Protezione civile che ha smesso di organizzare la conferenza stampa del tardo pomeriggio.

Tuttavia, secondo quanto riferito dai quotidiani Corriere della Sera e Repubblica, si tratterebbe di un dato falsato dalla registrazione di 282 decessi extra ospedalieri, avvenuti ad aprile e comunicati dalla Protezione civile nazionale soltanto oggi.

Ore 18, in Italia 269 morti (28.236): incremento in lieve calo. Malati: 608 in meno di ieri

Intanto, continua il trend in calo dei ricoveri in terapia intensiva. A oggi sono 1.539, ossia 39 in meno di ieri.

Sempre secondo i dati diffusi dalla Protezione Civile, 17.357 persone sono ricoverate con sintomi, con una diminuzione di 212 pazienti rispetto a ieri.

Sono invece 81.808 le persone in isolamento senza sintomi o con sintomi lievi, pari all’81% degli “attualmente positivi” ossia malati.

 

 

Ore 17, in Liguria 11 morti: incremento in netto calo. Impennata curva malati: 98 in più di ieri

Coronavirus (foto di repertorio fb)

Sono 1193 i morti con coronavirus in Liguria, con un aumento rispetto a ieri di 11.

Sono  5279 i positivi accertati finora e malati, con un aumento rispetto a ieri di 98.

Sono 1838 i positivi accertati finora e guariti con due test consecutivi, con un aumento rispetto a ieri di 77.

I dati sono stati comunicati intorno alle 17 di oggi dai responsabili di Regione Liguria.

Liguria, 17 morti: lieve rialzo. Malati: 4 in meno di ieri (prima volta). Guariti 120 (record)

“Regione Liguria – ha spiegato il governatore Giovanni Toti – attraverso il consueto bollettino quotidiano con i dati forniti da Alisa, rappresenta la prevalenza, misura di frequenza universalmente utilizzata per rappresentare un fenomeno sanitario. La prevalenza è la fotografia del quadro epidemiologico nel momento della rilevazione. Quando si riporta il numero di positivi, si fa esattamente riferimento ai cittadini liguri con Covid-19 del giorno. Ovviamente vengono esclusi coloro che non sono più ammalati ovvero i guariti e, purtroppo, i deceduti”.

In altre parole, Regione Liguria indica gli “attualmente positivi” e potenzialmente contagiosi. Significa che conteggia solo chi è stato accertato finora positivo al coronavirus (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti = attualmente positivi), escludendo però dal computo chi è guarito sviluppando gli anticorpi e chi è deceduto.

La Protezione civile nazionale invece conteggia anche questi ultimi (ospedalizzati + domiciliati + positivi clinicamente guariti + guariti che hanno sviluppato gli anticorpi + deceduti = casi totali) che poi vengono pubblicati online pure dal Ministero della Salute.

Inoltre, è bene precisare che secondo il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli: “avere un test sierologico positivo per gli anticorpi non esclude che in quel momento un soggetto possa essere infettante. È possibile infatti aver prodotto gli anticorpi, ma avere ancora in circolo il coronavirus e dunque essere ancora contagiosi. Per questo va fatto anche il tampone. Solo se questo esame è negativo si ha la certezza di non essere più contagiosi”.

Ecco l’ultimo bollettino di Regione Liguria.

Pronto famiglia: un’iniziativa di Cooperativa Agorà

Pronto famiglia: un’iniziativa di Cooperativa Agorà

Tempo di Coronavirus. Tempo di isolamento casalingo. Una forzata lontananza che grava su tutti, ma in particolare sui più piccoli. I bambini sono costretti come noi tra le quattro mura di casa, ed a questa reclusione aggiungono la difficoltà di comprenderne a fondo il motivo.

In questo senso, si trovano a mettere in difficoltà le famiglie che si trovano costrette a gestire figli, smart-working e faccende domestiche. Le agenzie educative e formative operano quindi a distanza per mantenere un importante contatto con i più piccini, ma talvolta questo non appare sufficiente.

Al fine di aiutare le famiglie in questo difficile momento, la Cooperativa Agorà, noto ente del Terzo Settore, ha creato un innovativo sportello pedagogico online in grado di supportare i piccoli e i loro familiari. Abbiamo incontrato la dott.ssa Paola Semino, pedagogista e coordinatore pedagogico di varie strutture per l’infanzia, che guiderà questo particolare intervento.

“In questo difficile momento si avverte una grande fragilità emotivo-relazionale che mette in crisi la famiglia con bambini”, illustra l’esperta, “questa, avverte la necessità di avere indicazioni, pareri e suggerimenti esperti nella vita quotidiana con i minori”.

“Abbiamo creato un team di esperti che vede una pluralità di figure professionali”, prosegue Paola Semino, “dove accanto al pedagogista trovano spazio una counsellor e mediatrice familiare, un educatore professionale ed una tecnica esperta di – Metodo Montessori. Questo per rispondere al meglio ed in modo puntuale alle istanze avanzate dalle famiglie”.

Il supporto sarà solo via telefono per rispettare le indicazioni di distanziamento sociale. Pur non in presenza, il gruppo di lavoro potrà rispondere in tempi brevi alle richieste delle famiglie, offrendo un supporto importante e significativo, in questo momento così delicato.

Questo sarà l’apporto della Cooperativa Agorà, da sempre promotrice di servizi a favore delle famiglie, nell’ottica di una cultura di miglioramento continuo, grazie ad un contributo multiprofessionale. La squadra sarà composta, oltre alla dott.ssa Semino, dagli operatori della Cooperativa Agorà Enrico Agostino, Sabrina Canepa e Cristina Lubrano.

Le famiglie interessate potranno contattare il numero di Agorà 0102091901 la mattina e, in base alla richiesta, il gruppo di lavoro deciderà chi prenderà in carico la richiesta, richiamando gli interessati. Il servizio è completamente gratuito.

Roberto Polleri

Ad Albenga curati pazienti Covid19 delle Asl 1 e 2 che stanno meglio

La Clinica San Michele

Savona. La Casa di Cura San Michele in Viale Pontelungo è l’ Ospedale che accompagna al definitivo recupero quei malati che hanno vinto quasi del tutto la battaglia contro il Coronavirus. E’ un luogo di cura che cerca di riportare i pazienti alla nuova vita, alla normalità dopo una esperienza che li ha segnati davvero fortemente.

E’ in questa struttura che, grazie ad una convenzione con la locale ASL, vengono ospitati i pazienti Covid che stanno meglio e sono stati perciò dimessi dagli ospedali con tampone ancora positivo. Non essendo ancora guariti del tutto ed avendo ancora bisogno di essere seguiti trovano qui un luogo di convalescenza prima di fare ritorno alle proprie case.

A raccontarci questo periodo di vita intermedia fra la terapia intensiva e la definitiva guarigione è una giornalista del “Decimonono” che è stata ospite della struttura della famiglia Nante ed oggi è guarita.

“L’obiettivo è quello di tornare presto a casa- racconta Milena Arnaldi, redattrice del Secolo XIX – Alla Casa di Cura San Michele si vive la fase del recupero dalla malattia. Sono i giorni in cui si fanno i conti con la spossatezza, con i muscoli che non rispondono, con la difficoltà di compiere i movimenti più banali. La voglia di tornare a casa dalle proprie famiglie è grande, ma le condizioni di salute non sono ancora al meglio e ci vuole pazienza, siamo ancora deboli”.

La Clinica San Michele è un ambiente sereno, quasi famigliare, dove si cerca di aiutare i pazienti a tornare alla normalità. Questo obiettivo viene perseguito da medici, Oss, infermieri, fisioterapisti: tutti quanti fanno squadra per stimolare la ripresa ed il recupero del paziente.

“Per fortuna possiamo parlare con gli altri pazienti- spiega la Arnaldi- grazie ai balconi delle nostre stanze che si affacciano sul parco, con gli alti pini che cingono la proprietà. Si respira aria fresca, si approfitta del calore del sole, ci si racconta i giorni di malattia per esorcizzare la paura, si fa ginnastica in compagnia, si commentano le notizie della tivù e quelle che leggiamo sul Secolo XIX, il giornale che ogni giorno arriva nelle camere. Ma il timore più grande è legato al tampone. A quel doppio esame che può determinate l’ uscita dalla struttura ed il ritorno a casa. Chi ha vissuto sulla pelle l’aggressività del Covid 19 non dimentica facilmente. Ecco perchè si gioisce tutti insieme quando uno di noi riceve il via libera, nel mio caso dopo 15 giorni, per ritornare a casa”. La Clinica “San Michele” ad Albenga rappresenta un patrimonio non solo sanitario, ma anche culturale e storico per la “Città delle Torri”.

La struttura di Pontelungo venne inaugurata il 20 ottobre 1964 dai coniugi Libero e Maria Rosa Nante ed è ancora oggi dopo 56 anni, sempre gestita dalla famiglia Nante, uno dei fiori all’ occhiello della sanità ligure.
CLAUDIO ALMANZI

Ore 14.30, Villa Scassi | Segnalati tre decessi: una donna e due uomini

Bolzaneto, accoltellamento davanti alla stazione: 55enne al Villa Scassi
Ospedale Villa Scassi a Genova Sampierdarena (foto di repertorio)

La Direzione Medica dell’Ospedale Villa Scassi segnala 3 decessi.

Si tratta di:

Un uomo di 83 anni, con comorbidità, deceduto l’1 maggio 2020 nel reparto di Medicina.

Un uomo di 86 anni, con comorbidità, deceduto l’1 maggio nel reparto di Pneumologia.

Una donna di 82 anni, con comorbidità, deceduta il 2 maggio 2020 nel reparto di Medicina.

Il Covid 19 è stato ritenuto concausa dei decessi.