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Riprenderà il campionato di calcio? Ce ne parla Franco Ricciardi | Video

Ecco una breve disamina del noto girnalista sportivo Franco Ricciardi sul ripresa o meno del Campionato di calcio e più in generale sullo stesso sport che appassiona milioni di tifosi e sul suo futuro.

Delitto Bagni Acquario, Massari condannato all’ergastolo

Domenico 'Mimmo Massari si stato condannato all'ergastolo

Domenico “Mimmo” Massari, il 55enne che il 13 luglio dell’anno scorso, intorno alle 22:30, aveva ucciso l’ex moglie Deborah Ballesio all’interno dei bagni Aquario di via Nizza a Savona esplodendo cinque colpi di pistola, oggi è stato condannato all’ergastolo dai giudici della Corte d’Assise.

L’ex marito era accusato di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione, ma anche di lesioni personali, in quanto nella folle sparatoria erano rimaste ferite anche una bambina e due donne, ricettazione, porto e detenzione abusiva di arma da sparo con la pistola, una Smith & Wesson 357 Magnum, risultata rubata a Milano.

Inoltre, secondo i giudici, l’imputato aveva costretto, dopo averlo minacciato, un automobilista ad accompagnarlo nel carcere di Sanremo dove poi si era poi costituito.

Il pm aveva chiesto la condanna all’ergastolo con isolamento, ma la Corte ha accolto solo la richiesta per il carcere a vita.

Quando è stata letta la sentenza, Mimmo Massari non era presente in aula e ha assistito in video conferenza dal carcere di Sanremo, in quanto il Tribunale di Savona è in “lockdown” per l’emergenza coronavirus.

Le motivazioni della sentenza si conosceranno tra un mese.

Uccide a colpi di pistola l’ex al karaoke: è caccia all’uomo

Si è costituito in carcere l’omicida dell’ex di Savona

Brusoni: Comune intitolerà spazio anche ai lavoratori del Ponte di Genova

La capogruppo comunale di Vince Genova Marta Brusoni (foto di repertorio fb)

Il consiglio comunale di Genova ha approvato l’intitolazione di uno spazio pubblico a coloro che con il proprio lavoro stanno contribuendo alla realizzazione del Ponte di Genova e alla rinascita della nostra città.

Lo ha riferito oggi la capogruppo comunale Marta Brusoni (Vince Genova).

“Resterà sempre scolpita nella nostra memoria – ha dichiarato Brusoni – quel tragico 14 agosto 2018 quando morte e distruzione hanno scosso come uno tsunami la nostra quotidianità.

Una profonda ferita che ha messo a dura prova non solo la città di Genova, ma l’Italia intera. Ci siamo rialzati e la grande risposta e solidarietà dei cittadini ne sono la testimonianza.

Le istituzioni e la politica hanno saputo dare risposte immediate e concrete alla città, ma non dobbiamo dimenticare l’impegno profuso dalle aziende, dai lavoratori e da tutti coloro che senza sosta hanno affrontato con entusiasmo e dedizione la ricostruzione dell’ex Ponte Morandi per ridare speranza e futura alla città.

Ho convintamente sostenuto la necessità di intitolare uno spazio pubblico a tutti i lavoratori del Ponte di Genova affinché si possa tramandare alla memoria presente e futura coloro che stanno costruendo un’opera che è diventata l’esempio di Genova.

Spiace solo che durante la discussione in aula abbia dovuto ascoltare i soliti distinguo che non fanno certo bene alla città”.

 

Trasparenza Ministero Salute: autopsie su deceduti Covid-19 non vanno fatte. FI protesta

Ministro della Salute Roberto Speranza (Articolo Uno - Liberi e Uguali)

“Per quale ragione il ministero della Salute ha vietato di effettuare le autopsie sui cadaveri dei pazienti morti a causa del coronavirus?”.

Lo ha chiesto la vicepresidente dei senatori di Forza Italia Maria Rizzotti, che in tal senso oggi ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta al ministro della Salute Roberto Speranza (Articolo Uno – Liberi e Uguali).

“Se gli esami autoptici – ha sottolineato Rizzotti – fossero stati consentiti, si sarebbero potuti scoprire, come nel caso della Cid (coagulazione intravascolare disseminata), alcuni effetti provocato dal Covid-19 che sono stati curati in maniera sbagliata provocando il decesso di moltissimi ricoverati.

Vogliamo conoscere sulla base di quali evidenze scientifiche e motivazioni di salute pubblica, la disposizione di non effettuare le autopsie sia stata impartita impedendo così un esame fondamentale che, molto probabilmente, ci avrebbe fatto conoscere il coronavirus in molte delle sue letali sfaccettature salvando la vita a molti italiani”.

Ieri il caso era stato portato alla ribalta dal quotidiano Affaritaliani.it, che ha pubblicato in esclusiva la circolare della Direzione generale della Prevenzione sanitaria con cui si è vietato di effettuare le autopsie e “che di fatto ha portato a errate diagnosi e terapie”.

Il testo integrale della circolare del ministero della Salute, pubblicata da Affaritaliani.it, è scaricabile in .pdf QUI.

 

Calcio, ripartenza Serie A: i totem del protocollo sanitario

Il ministro Vincenzo Spadafora

I ministri della Salute, Roberto Speranza, e dello Sport, Vincenzo Spadafora, in una dichiarazione congiunta, hanno resi noti i primi totem di quel programma a cui il calcio si dovrà attenere per la ripartenza del campionato di serie A.

Le squadre di calcio devono essere sottoposte a una quarantena generalizzata di 14 giorni, in caso di una positivita’ al Coronavirus durante gli allenamenti collettivi che riprenderanno il 18 di maggio; inoltre le misure previste dal protocollo di sicurezza per la ripresa degli allenamenti di gruppo del calcio sono sotto la diretta responsabilita’ del medico sociale alcune delle indicazioni per le variazioni al protocollo, formulate dal comitato tecnico scientifico nel parere chiesto dal Governo per la ripresa degli allenamenti collettivi dalla prossima settimana.

“Il parere richiesto dal Governo sul protocollo presentato dalla Figc è stato espresso dal Comitato Tecnico Scientifico e conferma la linea della prudenza sinora seguita dai ministeri competenti. Le indicazioni del Comitato, che sono da considerarsi stringenti e vincolanti, saranno trasmesse alla Federazione per i doverosi adeguamenti del Protocollo in modo da consentire la ripresa in sicurezza degli allenamenti di squadra a partire dal 18 maggio”.

Presidente Piana: a breve consiglio regionale in aula, ma in piena sicurezza

Alessandro Piana (Lega)

Oggi il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria Alessandro Piana (Lega) ha illustrato la programmazione dei prossimi lavori e ha annunciato che, a breve, il consiglio regionale tornerà a riunirsi in aula.

“Due settimane fa – ha spiegato Piana – io stesso avevo proposto, nel corso delle riunioni dell’Ufficio di presidenza, e anche il presidente Toti lo ha proposto in una lettera rivolta a tutti i consiglieri, che le sedute del consiglio regionale tornassero a svolgersi il più presto possibile in aula, abbandonando la modalità in videoconferenza, perché ritengo sia importante, da parte delle istituzioni, dare il segnale di un graduale ritorno alla normalità.

Occorre, però, da parte dei soggetti preposti, valutare la capienza dell’aula per assicurare il distanziamento sociale fra i colleghi consiglieri e anche fra il personale”.

Piana ha sottolineato di avere già individuato un protocollo di sicurezza circa gli accessi, gli spostamenti, i servizi garantiti e la selezione del personale che potrà assistere ai lavori.

“Io sono il responsabile – ha sottolineato Piana – della salute dei consiglieri e dei dipendenti dell’Assemblea legislativa.

Pertanto, devo agire nella massima sicurezza tuttavia.

Qualora i tecnici dichiarassero che l’aula in via Fieschi non fosse adeguata, verrà tempestivamente individuata una collocazione più idonea alle esigenze di tutela igienico sanitaria richieste dalla situazione.

In ogni caso, il consiglio regionale tornerà a riunirsi nel modo consueto.

Ricordo che anche gli altri consigli regionali stanno procedendo con sedute in videoconferenza e stanno esaminando la possibilità di ritornare alle riunioni in aula”.

 

Balneari liguri a Governo: non c’è chiarezza per riaperture spiagge, servono regole

Spiaggia (foto di repertorio)

Mentre in Liguria è prevista anche la riapertura delle spiagge, dai titolari degli stabilimenti balneari arriva un allarme circa l’ipotesi di distanziamento estreme, la mancanza di indicazioni e regole, ma anche una richiesta di chiarezza sulla durata delle concessioni da parte del Governo Conte.

“Bisognerebbe – ha riferito oggi Enrico Schiappapietra, presidente ligure del Sindacato italiano balneari Confcommercio – che ci dicessero che avremo continuità.

Buona parte delle concessioni scade infatti nel 2020.

Sarebbe sufficiente che tutte le amministrazioni dicano che applicano la norma che le estende.

Se scendiamo sotto al 50% di ricavi rispetto all’anno precedente, pur diminuendo la forza lavoro, sicuramente non potremo gestire lo stabilimento e saremo costretti a chiudere.

Ci sono i costi fissi del salvataggio, di affitto, di Tari, Imu, l’imposizione fiscale è in media del 65%, stipendi, i costi di acquisto delle materie prime.

Quando si parte con una concessione ci sono dei investimenti iniziali di circa 30-50 mila euro ad attività.

Siamo pronti a un’estate ‘sociale’ ma ci serve una continuità aziendale”.

 

 

E Bucci al Governo: servono fondi per trasporto pubblico, servizi sociali e turismo

Sindaco di Genova Marco Bucci (foto di repertorio)

“I bilanci dei Comuni sono in sofferenza, servono fondi per il trasporto pubblico, per i servizi sociali e per il turismo”. E’ la sintesi dell’appello lanciato oggi dal sindaco di Genova e presidente di Anci Liguria Marco Bucci al Governo Conte.

“I Comuni – ha spiegato Bucci – non si sono sottratti alla totale dedizione e alla compiuta risposta ad ogni esigenza finora pervenuta dalle proprie comunita’ locali, cittadini, imprese e associazioni in questo periodo di emergenza sanitaria, ma la conseguenza, gia’ evidente e in prospettiva allarmante, e’ la devastazione dei propri bilanci.

Nell’immediato in termini di uscite e, nelle prossime settimane, in termini di mancate entrate da tributi e da tariffe.

Anci Liguria, in rappresentanza delle autonomie locali liguri, chiede ai parlamentari liguri di appoggiare le richieste per la ripartenza delle attivita’ produttive, le misure per il welfare, la sburocratizzazione degli apparati secondo il ‘modello Genova’, la fiscalita’ locale.

Aggiungiamo che un sostegno inferiore al fondo emergenziale proposto di cinque miliardi, su base nazionale, sarebbe deleterio per le casse, i bilanci e la sussistenza stessa delle Autonomie locali.

Per la Liguria, abbiamo bisogno di interventi mirati per il trasporto pubblico locale, il welfare, le microimprese turistiche, la nautica da diporto. Interventi che non potranno essere gestiti, se non saranno accolte le richieste presentate da Anci in tema di fiscalita’ locale”.

 

Proteste contro il Governo, sindaca consegna chiavi attività di Sarzana a Conte

Cristina Ponzanelli, sindaca di Sarzana (foto repertorio fb)

Protesta contro l’incapacità e l’inerzia del Governo. Oggi la sindaca di Sarzana ha consegnato ‘simbolicamente’ le “chiavi di accesso di tutte le attività” della Città al premier Giuseppe Conte, inviando una missiva a Palazzo Chigi.

La sindaca Cristina Ponzanelli nei giorni scorsi aveva ricevuto delegazioni di parrucchieri, estetiste, ristoratori e altri operatori commerciali che avevano condiviso le preoccupazioni per il futuro delle loro imprese.

“Preoccupazioni che – ha spiegato Ponzanelli – derivano da mesi di gravi perdite dovute alle chiusure e a fronte delle tante incertezze che ancora regnano sui tempi delle riaperture, sulle modalità e i costi per adeguarsi ai protocolli igienico sanitari ancora ignoti.

Abbiamo chiesto al Governo Conte un impegno immediato per chiarire come riprendere le attività.

Le chiavi di accesso alle attività di Sarzana ora sono nelle mani del premier Conte”.

 

Toti conferma: lunedì 18 riaperture anche in Liguria. Dopo incontro con Conte e Boccia

Conferenza delle Regioni (foto di repertorio fb)

“Il Governo ha accolto le richieste di autonomia delle Regioni. Da lunedì 18 potremo aprire le attività in base alle esigenze territoriali. In Liguria potranno quindi ripartire le categorie che aspettano da giorni risposte come ristoranti, bar, negozi di abbigliamento, parrucchieri e centri estetici. Le proposte del Governo verranno quindi integrate con quelle degli enti locali”.

Lo ha dichiarato stasera il governatore ligure Giovanni Toti, dopo l’incontro in video conferenza dei presidenti regionali con il premier Giuseppe Conte e il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia.

“Su questo – ha spiegato Toti – faremo un attento monitoraggio.

Inoltre, come presidenti di Regione abbiamo anche chiesto che possano arrivare entro giovedì i protocolli, ossia le linee guida che mancano per tutte le attività su cui stanno lavorando Inail e il comitato tecnico scientifico.

Serve un percorso istituzionale con il Governo, soprattutto ora che ci si avvia ad una nuova fase.

Occorre che nei prossimi provvedimenti che il Governo assumerà nel prossimo futuro, si distingua bene tra responsabilità nazionali e locali proprio per disinnescare ogni attrito e dare una mano alla ripartenza.

Bene comunque che il Governo abbia accolto le richieste di autonomia delle Regioni nella gestione della fase 2.

Le Regioni hanno l’esigenza di dare risposte chiare ai loro territori, ai loro sindaci, compenetrando molteplici esigenze. In primis la salute dei cittadini, ma anche altri diritti costituzionali, come quello di impresa o il diritto alla mobilità”.

Per quanto riguarda la riapertura delle spiagge con gli steward agli accessi, il governatore Toti oggi ha dichiarato: “Non vedo particolari criticità. Sono all’aria aperta e c’è spazio.

Ci sono infiniti locali che mi danno più preoccupazione degli stabilimenti balneari dal punto di vista delle regole, della distanza, della ventilazione.

Partiremo al più presto con le prove generali, ma poi la stagione turistica vera e propria potrà ricominciare quando si sarà normalizzato il traffico tra regioni”.