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Ore 18: in Italia 766 morti, incremento stabile (14.681). Positivi 2339, in calo (119.827)

Coronavirus, capo Protezione civile Angelo Borrelli (foto di repertorio)

“Il picco non si è ancora esaurito”.

Lo ha dichiarato intorno alle 18 di oggi uno dei responsabili del Comitato tecnico scientifico italiano, Massimo Antonelli, sottolineando che la “tendenza in calo a cui stiamo assistendo è il frutto di quel che è accaduto nelle ultime 3 settimane” di misure restrittive.

Il capo della protezione civile e commissario Angelo Borrelli ha quindi riferito i dati giornalieri sull’emergenza coronavirus.

Sono 14.681 i morti con coronavirus, con un aumento rispetto a ieri di 766. Giovedì l’aumento era stato di 760.

Sono complessivamente 85.388 i positivi e malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a ieri di 2.339. Giovedì l’incremento era stato di 2.477. Il numero complessivo dei contagiati accertati finora (comprese le vittime e i guariti) ha raggiunto quota 119.827.

Ore 18, in Italia 760 morti: in rialzo (13.915). Positivi 2477: incremento in calo (115.242)

Sono 19.758 le persone guarite in Italia dopo aver contratto il coronavirus, 1.480 in più di ieri.

Sono 4.068 i malati di coronavirus ricoverati in terapia intensiva, 15 in più rispetto a ieri. Di questi, 1.381 sono in Lombardia. Dei 85.388 malati complessivi, 28.741 sono ricoverati con sintomi (201 in più rispetto a ieri) e 52.579 sono quelli in isolamento domiciliare.

Nel dettaglio, i casi attualmente positivi e accertati al momento risultano 26.189 in Lombardia, 12.178 in Emilia-Romagna, 9.130 in Piemonte, 8.861 in Veneto, 4.909 in Toscana, 3.631 nelle Marche, 3.009 nel Lazio, 2.746 in Liguria, 2.352 in Campania, 1.949 in Puglia, 1.664 in Sicilia, 1.659 nella Provincia autonoma di Trento, 1.324 in Friuli Venezia Giulia, 1.301 in Abruzzo, 1.209 nella Provincia autonoma di Bolzano, 920 in Umbria, 744 in Sardegna, 662 in Calabria, 560 in Valle d’Aosta, 247 in Basilicata e 144 in Molise”. “Sono 19.758 le persone guarite. I deceduti sono 14.681, ma- conclude la nota- questo numero potra’ essere confermato solo dopo che l’Istituto Superiore di Sanita’ avra’ stabilito la causa effettiva del decesso.