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Marocchino panettiere ma senza licenza: multa da 5.164 euro della Polizia locale

Un panettiere (foto di repertorio)

Sospensioni della licenza per esercizi che hanno violato le norme sull’emergenza coronavirus

Nell’ambito dei controlli nel Centro storico di Genova, disposti dal Comando nell’ambito dell’organizzazione disposta dalla Prefettura su richiesta del sindaco Marco Bucci, il nucleo Commercio del reparto Sicurezza Urbana svolge anche controlli annonari a tutela del consumatore e della concorrenza leale tra attività.

In un negozio di via Canneto il Lungo, gli agenti specializzati in questo genere di verifiche hanno scoperto che il titolare non aveva alcuna licenza per l’attività di panificazione e lo hanno sanzionato per 5.164 euro, come prevede la legge.

L’uomo, che ha anche un dipendente, aveva presentato al Comune una semplice richiesta di subingresso per esercizio di vicinato (negozio).

Nel negozio, per conquistare la fiducia dei clienti, il titolare marocchino esponeva anche un articolo di giornale che parlava di un precedente titolare dell’esercizio, suo connazionale, “maestro della focaccia al formaggio” per aver lavorato ed essersi specializzato presso un prestigioso ristorante di Recco. Questi non ha, però, più nulla a che fare con l’attuale attività.

Le pattuglie del nucleo commercio, ieri, hanno anche sanzionato un’estetista di via Luccoli e un esercizio di vicinato di Sottoripa per l’inosservanza al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che detta le regole per prevenire il contagio del Covid-19.

Entrambi saranno segnalati alla Prefettura per la sospensione della licenza.

A un esercizio di vicinato non alimentare di via San Luca è stata notificata la sospensione di 5 giorni per l’inosservanza al Decreto Covid.

Al un esercizio alimentare di via San Donato sanzionato durante i controlli nella movida è stato notificato un verbale per l’attività svolta senza aver presentato dichiarazione di avvio agli uffici comunali.

Sanzionato anche una macelleria di via Pre’ per commercio di articoli non alimentari senza presentazione della dichiarazione di inizio attività in Comune.