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La signora del mercato a Piciocchi: sono di sinistra, ma voto te

Paola Bordilli e Pietro Piciocchi in un mercato genovese (foto d'archivio)

“Stamattina mi ha fermato una signora in un mercato, mi dice: ‘Vieni un po’ qui’. Io vado, aveva un’aria un po’ minacciosa e mi dice: ‘Io ho sempre votato a sinistra, sempre, sono nata di sinistra. Questa volta voto te perché sei una persona perbene e onesta e ho capito che vuoi il bene di Genova’. Mi ha fatto un enorme piacere e le ho stretto la mano”.

Lo ha riferito ieri il candidato sindaco di Genova per il centrodestra Pietro Piciocchi alla chiusura della campagna elettorale al Porto Antico.

“C’è un’unica cosa – ha aggiunto Piciocchi – che mi ha veramente offeso durante questa campagna elettorale. Non ho mai sentito dalla mia principale antagonista una parola di amore per questa città. Non l’ho mai sentita vibrare per Genova, non l’ho mai sentita parlare della nostra storia, delle nostre tradizioni, del nostro orgoglio, della nostra bandiera.

In realtà i colpi bassi ci sono stati quando i cittadini genovesi sono stati offesi perché gli si è negata la possibilità di assistere a un vero confronto con domande senza fare sconti a nessuno.

Non ho potuto avere un confronto con la mia principale avversaria, è sempre scappata.

Volevo un confronto verace, all’americana, senza domande precompilate. Invece, ci sono stati solo con le domande preparate, senza possibilità di replica.

Però li capisco. Loro hanno paura perché non sanno affrontare i temi, non hanno una cultura di governo e sono impreparati oltreché divisi su tutto. Sanno che appena scendono nel dettaglio, gli esplode in mano la coalizione.

Questa coalizione di sinistra non sa governare e non può governare perché l’unica cosa che li unisce è l’odio contro di noi, che è odio contro Genova”.