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Intercettazioni Toti-Castellucci in aula: consiglio regionale sospeso

Nasce l'Agenzia regionale ligure per i rifiuti: legge approvata nella notte
Assemblea legislativa della Liguria (foto d'archivio)

I lavori del consiglio regionale della Liguria stamane sono stati temporaneamente sospesi, per diversi minuti, a seguito della bagarre tra maggioranza e minoranza scoppiata dopo che il capogruppo della Lista Sansa Ferruccio Sansa ha distribuito ai consiglieri di maggioranza una copia delle intercettazioni telefoniche tra il presidente della Regione Giovanni Toti e l’ex amministratore delegato di Aspi Giovanni Castellucci agli atti del processo sul tragico crollo del Ponte Morandi (43 vittime).

Durante la discussione sulla ‘Proposta di legge contro le discriminazioni in Liguria’ presentata dal Partito Democratico, Sansa si è alzato dai banchi della minoranza andando a distribuire le fotocopie delle intercettazioni tra i banchi della maggioranza.

“Dovevi fare il magistrato non il politico, dovevi fare il pm, sei sprecato qui”, ha replicato la consigliera Lilli Lauro (Lista Toti Liguria).

“Persino i tuoi colleghi dell’opposizione si stanno vergognando”, ha detto il capogruppo FdI Stefano Balleari.

Il presidente dell’Assemblea legislativa della Liguria Gianmarco Medusei ha quindi deciso di sospendere i lavori per una riunione della conferenza dei capigruppo.

“Il centrodestra fa finta di non sapere ciò che succede, è una vergogna per tutti noi che il presidente della Regione Liguria flirtasse con il manager dei Benetton che hanno messo in ginocchio la Liguria – ha dichiarato Sansa – Questa maggioranza non difende i deboli, la plateale dimostrazione arriva dalle intercettazioni tra Castellucci e Toti”.

“Le intercettazioni del processo sul tragico crollo del Ponte Morandi distribuite da Sansa dimostrano la sua scarsità di proposta politica e anche di giornalista. E’ roba pubblicata dai giornali da molto tempo, quindi Sansa non è sulla notizia come forse non lo è mai stato” ha replicato il governatore ligure Giovanni Toti.

.”Sono sempre più ammirato dall’opposizione – ha aggiunto Toti – perché la loro coerenza e capacità di migliorare loro stessi nel male credo sia senza limiti e anche non priva di ingegno. Più i liguri non apprezzano il loro modo di condurre la politica di fare proposte che non si vedono da molti anni, più loro si migliorano nelle loro performance. Oggi siamo arrivati all’auto-ostruzionismo, una pratica che non avevo mai visto in un’Assemblea nella storia repubblicana.

Forse bisogna tornare alla preistoria per vedere qualcosa del genere. Il moralismo con villa a Sant’Ilario di Sansa credo che sia piuttosto noto, quindi non mi stupisce e ci tengo a ringraziare l’opposizione che va avanti così.

Mentre noi cerchiamo di portare a casa dei provvedimenti che risolvano il tema dei rifiuti, fare i depuratori, migliorare la qualità dell’ambiente e far crescere la Liguria, loro presentano disegni di legge che vengono vanificati da certi atteggiamenti, un ostruzionismo che fanno verso loro stessi. Se pensano che sia questo il modo di onorare lo stipendio da molte migliaia di euro che prendono dai cittadini della Liguria, auguri”.

Aggiornamento.

Oggi pomeriggio, sempre durante i lavori del consiglio regionale, Ferruccio Sansa ha consegnato una copia delle intercettazioni al presidente Giovanni Toti. Il gesto ha scatenato una reazione dei consiglieri di maggioranza che lo hanno accolto al grido di “vergogna-vergogna”.

“È una vergogna un presidente che flirta con i Benetton”, è stata la replica di Sansa prima di abbandonare l’aula per pochi minuti.

Nonostante l’ulteriore bagarre in aula, i lavori dell’Assemblea legislativa della Liguria, dov’è in corso la discussione sulla proposta di legge del Pd contro le discriminazioni, stavolta non sono stati sospesi.

Nelle intercettazioni, secondo quanto riportato nei giorni scorsi da il Fatto Quotidiano, Toti discuteva con Giovanni Castellucci, Ad di Aspi, preoccupato di perdere le concessioni, e prometteva di parlare con il premier Giuseppe Conte.

Per questo Sansa aveva detto “Toti dopo il crollo del ponte Morandi voleva fare da ambasciatore alla società dei Benetton, ecco perché il presidente della Regione Liguria deve dimettersi. C’è il dubbio che il presidente della Regione Liguria messa in ginocchio da Autostrade a causa del crollo del Ponte Morandi abbia fatto da ambasciatore degli azionisti della stessa società. Mentre la Liguria era messa in ginocchio da Autostrade, Toti discuteva con Castellucci e prometteva di parlare al premier Conte. Con chi stava Toti, con i Benetton o con la Liguria? Per queste ragioni Toti non può più essere presidente della nostra Regione”.