Home Cultura Cultura Genova

I dati meteorologici che hanno caratterizzato il 2019

I dati meteorologici che hanno caratterizzato il 2019

Il 2019 si chiude all’insegna del tempo stabile e soleggiato sulla Liguria; nei mesi scorsi tuttavia non sono mancati gli elementi meteorologici di rilievo nella nostra regione

Ricordiamo tutti le precipitazioni che si sono susseguite in autunno: lunedì 21 ottobre è stato il giorno più piovoso, con le massime cumulate giornaliere dell’anno. Nell’arco di 24 ore, infatti, sono caduti 502.2 millimetri a Campo Ligure (GE), e nello stesso giorno a poca distanza la centralina di Prai (altra stazione all’interno dello stesso comune di Campo Ligure) si è “fermata” a 412.4 millimetri, terza cumulata giornaliera dell’anno. Al secondo posto del 2019 Piampaludo, nel comune di Sassello (Savona), con 420.6 millimetri mercoledì 23 ottobre. Il record giornaliero storico rimane così a Fiorino, che il 22 novembre 2016 misurò 583 millimetri.

La particolarità del periodo vissuto tra metà autunno e inizio inverno in quasi tutta la nostra regione è ben fotografato dalla stazione di Urbe Vara Superiore, a cavallo tra le province di Genova e Savona, con 1917.8 millimetri di pioggia. Si tratti di un quantitativo pari o superiore  all’intera cumulata annuale nella stessa stazione registrata nel 2015, 2016 e 2017; nel 2018 invece furono sufficienti 10 mesi, tra gennaio e ottobre, per raggiungere i due metri di pioggia.

Il complessivo 2019 di Urbe Vara è stato di 3403.8 millimetri (ben distante dai 4181 mm piovuti nel 2014 a Barbagelata – GE), seguito dai 3088 mm di Mele e dai 3038 di Prai; completa il poker di località oltre i tre metri di acqua piovana Fiorino.

Concentrate ancora tra ottobre e dicembre le allerte “rosse” del 2019: 20 ottobre nei settori B D, domenica 3 novembre C, venerdì 22 novembre A B D, venerdì 20 dicembre tutta la regione; sono state 14 le allerte arancioni per piogge e/o temporali (in due casi su tutta la regione).

Per quanto riguarda le neve, da segnalare un’unica nevicata in costa, il 23 gennaio, con accumulo medio di circa 3 centimetri (dunque tra la “spolverata” e il fenomeno debole) che ha interessato la zona di Genova. Tre le allerte arancioni per neve emanate dal Centro Meteo Arpal.

Continua al serie di anni con temperature elevate. Con una media annua di 16.8 gradi, registrata alla stazione di Genova Aeroporto, il 2019 si colloca a pochissimi decimi di grado dagli anni più caldi secondo la serie statistica iniziata nel 1963. Al primo posto il 2018 e il 2015 con 17.2, seguiti da 2000, 2009 e 2011 con 16.9; quindi, appunto, il 2019. La giornata più calda è stata giovedì 25 luglio, quando a Pian dei Ratti, nel comune di Orero (Genova) si sono toccati 39.8 gradi e 39.7 a Riccò del Golfo, nell’entroterra spezzino. Al contrario la temperatura più bassa durante l’anno è stata registrata il 31 gennaio a Cabanne, entroterra del Levante genovese, nel comune di Rezzoaglio, con -13.8, seguita, il 25 e 26 gennaio, da Sassello, nel savonese, con minime di -13.7 e -13.1 gradi.

Detto che i danni provocati alla boa di Capo Mele in una delle tante fasi di maltempo ne hanno pregiudicato l’utilizzo nelle ultime intense mareggiate, rimane da ricordare il vento, che ha raggiunto frequentemente valori di burrasca o burrasca forte con più raffiche a fondo scala degli anemometri Omirl, certificata a 180 km/h. Proprio per questo motivo alcuni strumenti sono stati sostituiti quest’anno con apparecchi capaci di arrivare oltre, e la massima velocità assoluta è stata misurata il 13 maggio a Casoni di Suvero (SP) con 190.44 km/h.