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Genoa-Mainz 2-3, buon test in riva al Reno

Marchetti

In riva al Reno per proseguire la rotta. Alla Mewa Arena di Magonza il Genoa si specchia nel terzo test.

Partita impegnativa. Già, quatto tempi, cinque gol complessivi, risultato di parità al 90’, più di due ore di gioco. Bel test, alla fine della «maratona» il risultato dice 3-2 per i tedeschi. Altre note: un bel gol di Buksa, un altro dal dischetto siglato da Bianchi, un secondo rigore fallito. Altre note, oltre il semplice risultato di un’amichevole. Gli avversari sono più avanti. Rodati per la partenza anticipata della Bundesliga rispetto alla Serie A. Spezzare il fiato, affinare le conoscenze, collaudare i meccanismi. Compiere un giro di valutazioni. E’ questo il piatto forte. Il risultato è di contorno.

Per la cronaca, tirando le somme, finirà 3-2 per il Mainz 05. Le cose belle del calcio? I genoani che consegnano gli aiuti a chi ha subìto i danni dell’alluvione. Oppure le note di You’ll never walk alone che accompagnano il via. Si parte. Sugli spalti lo spicchio rossoblù si fa sentire. Si giocano quattro tempi di 30’. La sbloccano i padroni di casa su un infortunio difensivo. Poi Zentner tra i pali evita il pareggio respingendo una girata di Destro. Sono 27 i gradi segnati dalla temperatura.

Il Grifone esce dal guscio facendosi apprezzare con le transizioni. Giochiamo con ordine e disegniamo geometrie pulite. Come quando Sabelli pennella il pareggio sulla testa di Buksa che produce un capolavoro. Una parabola magica. La prima frazione termina 1-1. La seconda si apre con Kallon al posto di Destro. E’ l’unica variazione. In difesa la linea a tre rimane inalterata. Sono i nostri a menare le danze e aprire il fronte con azioni che sollecitano gli esterni. Torniamo sotto però su una rasoiata di Boetius servito al centro da Barreiro. Il pallone supera Marchetti che si rifà in altri frangenti.

Iniziamo il terzo tempo in svantaggio per 2-1. Mister Ballardini cambia solo una parte degli interpreti. C’è da stringere i denti e implementare l’autonomia di base. Il Mainz parte lancia in resta e si fa vedere dalle parti di Andrenacci. Usciamo dal basso, veniamo fuori. I ritmi calano. La sfida si accende con fiammate improvvise. Come l’incursione con cui Bianchi si procura il rigore, dopo uno strappo strepitoso, realizzando a fil di palo. Passa un minuto e, sempre lui, se ne procura un altro sparando il penalty sopra la traversa. Manchiamo il sorpasso. Ci salviamo sulla reazione del Mainz grazie ad Andrenacci.

A centrocampo mostriamo tigna rispondendo colpo su colpo e sfoderando la museruola sui tentativi di infilata. Occupiamo gli spazi, armiamo le ripartenze. Sotto con il quarto tempo, altri ingressi. La ridefinizione dei compiti. Il castello cade su una palombella di Szalai che Czyborra respinge oltre la linea di porta. Terza rete del Mainz. Riproviamo a tessere la tela, ma per arrivare dall’altra parte si fa più fatica. Con il giro palla i tedeschi ci tengono alla larga. Cala il tramonto sullo stadio e anche sulla partita. Le risposte ci sono state. Avanti con i lavori.

GENOA 1°t e 2°t: Marchetti, Sabelli, Vanheusden, Criscito (c), Rovella, Melegoni, Biraschi, Buksa, Destro (1’st Kallon), Cambiaso, Sturaro.
Reti 1° e 2°t: pt 8’ Marchetti (aut.), 28’ Buksa; st 14’ Boetius.

GENOA 3°t e 4°t: Andrenacci (1’qt Jandrei), Sabelli (1’qt Eyango), Masiello, Sturaro (c) (12’tt Behrami), Biraschi (1’qt Agudelo), Bianchi, Melegoni (12’tt Portanova), Rovella, Kallon, Cambiaso (12’tt Czyborra), Vanheusden (1’qt Ghiglione).
Reti 3° e 4° t: tt 14’ Bianchi (rig.); qt 7’ Szalai.