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Ex Ilva, Lega: a Genova non un posto di lavoro in meno. Pronti a battaglia contro Pd-M5S

Consiglio regionale occupato da lavoratori Arcelor Mittal-ex Ilva Cornigliano (foto di repertorio)

“Intraprendere con la massima urgenza tutte le iniziative necessarie affinché il Governo metta in campo le azioni necessarie per garantire la continuità produttiva dell’azienda e  la conseguente tutela occupazionale dei dipendenti ex Ilva, compresi quelli dello stabilimento di Cornigliano. A Genova non un posto di lavoro in meno. Siamo pronti a battaglia contro il Governo Pd-M5S”.

Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri della Lega Franco Senarega, Paolo Ardenti, Alessandro Puggioni, Vittorio Mazza, che hanno presentato un ordine del giorno in Regione Liguria sul caso Arcelor-Mittal.

“Il ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli ha dichiarato, a seguito di un incontro con i rappresentanti dei sindacati Fiom, Fim, Uil, la volontà di riconfermare l’accordo del 6 settembre 2018, ritenuto valido, e gli impegni sul risanamento ambientale e industriale, con conseguente conferma del piano industriale.

Tuttavia, nessuna rassicurazione è stata data sulla tutela legale.

Proprio ieri, poi, i rappresentanti dei lavoratori hanno confermato che ‘da un lato il Governo tranquillizza i sindacati, mentre dall’altro sta trattando con l’azienda, che forse anche in cambio della mancata immunità penale punta a ridurre investimenti e organici’.

Inoltre, la continuità produttiva dell’ex Ilva risulta peggiorata rispetto agli accordi del settembre 2018, sia in termini di minore produzione che di garanzie occupazionali.

Considerato che la cancellazione dello scudo legale collegato alla realizzazione del piano ambientale per i vertici del gruppo, fortemente voluta dal M5S,  potrebbe spingere Arcelor Mittal verso il disimpegno, con tutte le conseguenze negative del caso anche per lo stabilimento di Genova, vogliamo impegnare Regione Liguria a muoversi formalmente per evitare che il Governo giallorosso faccia ulteriori danni sul nostro territorio”.