La protesta degli operai di Ex Ilva, con il sostegno di lavoratori di Ansaldo e Fincantieri, paralizza Genova tra aeroporto, Ponte San Giorgio e autostrade: caos, deviazioni e chiusure stradali
Questa mattina i lavoratori dello stabilimento Ex Ilva di Cornigliano — accompagnati da delegazioni di Ansaldo Energia e Fincantieri — hanno occupato l’area partenze dell’aeroporto “Cristoforo Colombo” di Genova, posizionando una pala meccanica davanti alle porte per impedire gli accessi. Dopo una sosta davanti allo scalo, il corteo si è mosso verso il casello autostradale per immettersi sulla A10 Genova–Savona, scatenando l’interruzione del traffico.
Secondo l’ultimo bollettino, sono state chiuse le tratte comprese tra il bivio con la A7 Serravalle–Genova e Genova Pra’ verso Genova, e tra lo stesso bivio e Genova Pegli verso Savona. Contestualmente, anche la stazione autostradale “Genova Aeroporto” è stata sospesa in entrata e uscita.
Occupazione del Ponte San Giorgio e deviazioni in città
Dopo l’ingresso in autostrada, il corteo ha attraversato il nuovo Ponte San Giorgio — simbolo della rinascita post-crollo del Morandi — dirigendosi verso Genova Ovest. Lo scenario è inedito: per la prima volta la struttura viene attraversata da lavoratori in mobilitazione, a bordo di una pala meccanica — diventata emblema della protesta — e in corteo.
Nel quartiere di Cornigliano permangono le chiusure di via Cornigliano, piazza Savio e della strada Guido Rossa in entrambe le direzioni. Come percorso alternativo, la polizia locale segnala via Borzoli — percorribile però solo da mezzi leggeri sotto le 7,5 tonnellate — oppure l’uso della rete autostradale, dove però la situazione è già critica.
Caos sulle autostrade e traffico in tilt
Le ripercussioni si fanno sentire su tutto il nodo autostradale di Genova: in direzione centro si registrano code sull’A10 a partire da Genova Pegli e su altri rami dell’autostrada come la A7 Milano–Genova, con rallentamenti a partire da Genova Bolzaneto e in A26 verso Genova. Anche il traffico urbano risulta fortemente compromesso, con rallentamenti su arterie come la Sopraelevata Aldo Moro, corso Saffi, via Cantore e varie vie di accesso portuale.
Le autorità autostradali hanno diramato indicazioni per chi è diretto verso Savona di uscire a Genova Ovest e rientrare a Genova Pegli, mentre chi punta a Milano o Livorno viene invitato a usare la A26 Genova–Gravellona Toce oppure la A7 passando da Genova est.
Motivazioni della protesta: industria, lavoro, rischi occupazionali
La mobilitazione è nata come reazione al rischio di chiusura o ridimensionamento dello stabilimento Ex Ilva di Cornigliano, con potenziali gravi ricadute sull’occupazione e sull’indotto industriale genovese. I sindacati segnalano che molti posti di lavoro sono a rischio e denunciano che la situazione rappresenta una minaccia non solo per la fabbrica, ma per l’intero tessuto produttivo e sociale della città.
Durante il corteo, è stato ricordato anche il crollo del vecchio ponte e le vittime di quella tragedia: per gli operai l’attuale mobilitazione è parte di una lotta più ampia per la dignità del lavoro, per la sicurezza e per il futuro industriale di Genova.
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