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Draghi non andrà a Mosca. Di Maio: sostegno a integrità ucraina

Di Maio: Espulsi 30 diplomatici russi per motivi di sicurezza nazionale
Ministro degli Affari esteri Luigi Di Maio (M5S)

Il ministro degli Esteri informa il Senato sulla crisi tra Russia e Ucraina. Draghi: Misure e sanzioni alla Russia

“Questa mattina ci siamo coordinati con il Presidente Draghi sui prossimi passi da compiere per favorire una soluzione diplomatica”. “Siamo impegnati al massimo nei canali multilaterali di dialogo. Riteniamo tuttavia che non possano esserci nuovi incontri bilaterali con i vertici russi finché non ci saranno segnali di allentamento della tensione, linea adottata nelle ultime ore anche dai nostri alleati e partner europei”. A dirlo il ministro degli Esteri Luigi Di Maio in un’informativa al Senato sulla crisi attorno all’Ucraina.

“Condanniamo – ha poi aggiunto Di Maio – la decisione di Mosca di inviare nei territori delle due repubbliche separatiste un contingente di truppe con sedicenti funzioni di peace-keeping. E’ un gesto che rischia di esacerbare una situazione già molto tesa”, ha poi aggiunto il ministro.

“Si stima – ha precisato – ci sia una presenza russa lungo i confini con l’Ucraina tra 170 e 190 mila unità”… “La questione non può essere limitata a una mera disputa territoriale. In gioco non c’è solo l’importante quadro di sicurezza europeo ma i nostri stessi valori fondamentali. Mostrarci arrendevoli oggi significherebbe pagare un prezzo molto caro domani. La nostra volontà di dialogo nella fermezza si basa proprio su questo convincimento.”

Draghi non andrà a Mosca. Di Maio: Sostegno ad integrità ucraina
Mario Draghi alla cerimonia dell’insediamento del nuovo Presidente del Consiglio di Stato, Frattini

Proprio ieri, martedì 22 febbraio 2022, il premier Mario Draghi, durante la Cerimonia di insediamento del nuovo Presidente del Consiglio di Stato, Franco Frattini, e l’inaugurazione dell’anno giudiziario del Consiglio di Stato aveva dichiarato: “Voglio prima di tutto esprimere la mia più sera condanna per la decisione del governo russo di riconoscere i due territori separatisti del Donbass. Si tratta di un’inaccettabile violazione della sovranità democratica e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

Sono in costante contatto con gli alleati per trovare una soluzione pacifica alla crisi ed evitare una guerra nel cuore dell’Europa.

La via del dialogo resta essenziale ma stiamo già definendo nell’ambito dell’Unione Europea, misure e sanzioni nei confronti della Russia.”