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Detenuto nigeriano incendia cella. Poi aggredisce agenti che lo salvano

Sappe: Carcere di Sanremo peggiora la gestione della sicurezza interna
Polizia penitenziaria (foto di repertorio)

Ieri due agenti della Polizia penitenziaria sono stati aggrediti e feriti da un giovane detenuto di nazionalità nigeriana nel carcere genovese di Marassi.

Lo ha riferito stamane il segretario ligure del sindacato di Polizia penitenziaria Sappe, Michele Lorenzo.

L’africano, che nella mattinata di ieri aveva già distrutto i suppellettili della cella, nel pomeriggio, dopo aver incendiato il proprio materasso, ha aggredito con calci e pugni tre poliziotti intervenuti per portarlo in salvo.

Due di loro sono stati poi trasportati al pronto soccorso per le ferite riportate nell’aggressione.

“Il personale di turno – ha sottolineato Lorenzo – ha sottratto il detenuto dal fumo della cella, senza protezioni individuali, solo con la forza del coraggio per salvare una vita umana.

Cosa che puntualmente avviene in tutte le carceri liguri. Nel solo carcere di Marassi risultano già 12 i suicidi sventati.

Lo stesso detenuto pochi giorni prima aveva colpito con una testata un altro agente, segno tangibile della pericolosità sociale di questo detenuto che ancora continua imperterrito a seminare disordini nel carcere genovese”.

Prima di questo episodio, un detenuto tunisino rinchiuso a Marassi si era sentito male ed è stato salvato da un agente della Polizia penitenziaria.

“Sulla Polizia Penitenziaria – spiega il SAPPe ligure – si riversa tutta la mala gestione del sistema penitenziario. Siamo stanchi di queste continue aggressioni, siamo stanchi anche della gestione dei detenuti della Liguria. Non dobbiamo limitarci al commento dell’episodio, dobbiamo entrare nelle dinamiche e motivazioni delle aggressioni. Bisogna rivedere i circuiti penitenziari e soprattutto la gestione del detenuto psichiatrico, con l’attivazione di apposite strutture che possono curare il detenuto invece di lasciarlo nelle sezioni ordinarie.”

“E’ indispensabile – continua il SAPPe – dotare il carcere di strumenti idonei a contenere la follia aggressiva dei detenuti, siamo anche dell’idea che bisogna correre ai ripari la Polizia penitenziaria non può essere paragonata ad un pungiball del carcere, bisogna saper valutare la dimensione del danno prodotto al poliziotto penitenziario che nel solo carcere di Genova ha subito 14 aggressioni. Un carcere che oggi ospita ben 684 detenuti rispetto ad una capienza di 528 posti.”

“Invitiamo – conclude LORENZO – le alte sfere dell’amministrazione a dimettersi per scarsa attenzione ai problemi ordinari, basti pensare che Marassi è ancora senza un direttore effettivo, si continua a gestire con precarietà. Ai politici ai quali va il nostro invito alla predisposizione di un’interrogazione al Ministro della Giustizia perché comprenda ed intervenga su questa inspiegabile situazione in cui versa la Polizia Penitenziaria della Liguria. Tutto questo non si può definire normale.”