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Da Genova al Sudafrica per proteggere gli animali

Da Genova al Sudafrica per proteggere gli animali
Da Genova al Sudafrica per proteggere gli animali

Da Genova al Sudafrica per proteggere gli animali, la splendida storia del 21enne genovese Francesco Vimercati

Da Genova al Sudafrica per proteggere gli animali, il ventunenne genovese ha scelto di trascorrere alcune settimane in Africa per un viaggio solidale nei pressi del Kruger National Park. Ecco il racconto della sua avventura.

Partire per un’esperienza molto particolare, avventurandosi in una terra lontana e a stretto contatto con la natura circostante. È quello che ha fatto Francesco Vimercati, 21 anni di Genova, partito in estate per il Sudafrica con il progetto Wildlife di WEP.

Il programma Viaggi Solidali è un progetto dove avventura, divertimento e solidarietà si intrecciano per dare una vita ad un’esperienza unica e stimolante. Il progetto al quale hanno preso parte Alberto e Francesco prevedeva una totale immersione nel regno animale sudafricano e i due ragazzi, in quanto volontari, hanno svolto numerose attività: dalle ricerche sugli animali selvatici della regione e dalla raccolta di informazioni, agli studi sugli spostamenti degli animali, sui loro comportamenti e sulle loro abitudini alimentari, senza dimenticare i lavori di manutenzione del Kruger National Park e la campagna di protezione contro il bracconaggio.

“Amare la terra e non sfruttarla all’inverosimile”

“Cercavo un progetto dove potermi immergere in una cultura nuova, poter visitare posti con paesaggi stupendi e conoscere tante persone” – racconta Francesco – “Sono stato un mese in una riserva naturale nella provincia del Limpopo, nella Greater Kruger Area.

Ho scelto questo posto perché sia per i paesaggi (molto variabili grazie alle dimensioni della regione, dalla giungla alla savana) sia per la fauna, che era poi la cosa più di mio interesse, con una gigantesca varietà di animali e i cosiddetti “Big 5” (leone, elefante, bufalo, leopardo e rinoceronte).

Il progetto si suddivideva principalmente in due parti: conservazione e ricerca. La prima consisteva in lavoro fisico di manutenzione e mantenimento della riserva, mentre durante il lavoro di ricerca si usciva tutti insieme con le jeep e si girava per la riserva osservando gli animali che si incontrano e raccogliendo dati.

L’aspetto che mi ha colpito di più è stata sicuramente la possibilità di potermi immergere così tanto nella natura e nel vivere quotidianamente in mezzo ad animali mai visti dovendo imparare a convivere con questi”.

Francesco ha un’autentica passione per gli animali e in Sudafrica ha avuto modo di assecondarla totalmente: “Le esperienze che mi hanno colpito di più sono quasi tutte legate agli animali: vedere per la prima volta un leone o un branco di elefanti passare ad un metro della macchina.

Sono cose che ti danno emozioni incredibili. Forse l’emozione più forte è stata proprio quando un elefante, un maschio adulto, è venuto vicinissimo alla macchina, probabilmente solo incuriosito, ma abbastanza da farci prendere tutti un bello spavento!

Sul piano puramente didattico ho conosciuto un paese nuovo, con una storia molto interessante e moltissime cose sulla savana: la flora e la fauna che la abitano e i problemi che la affliggono. Per il resto, ho imparato moltissimo dalle persone che ho conosciuto, dalle guide e dalle comunità rurali della zona che amano la terra in cui vivono e la rispettano, vivendo in comunione con essa e non sfruttandola all’inverosimile”.