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Comune di Genova: città invasa dai pappagalli. Avviato censimento

I VVF salvano pappagallo in fuga (foto d'archivio)

“Sono sempre più numerosi e, introdotti involontariamente dalla fine degli anni Settanta nei quartieri di Castelletto e di Albaro, hanno colonizzato progressivamente moltissime aree verdi della città.

Si tratta di parrocchetti e pappagallini, che saranno oggetto di un censimento ad hoc promosso dall’assessorato all’Ambiente e Animali del Comune di Genova con la collaborazione del Museo di Storia Naturale G. Doria, del Dipartimento di Scienze della Terra dell’Ambiente e della Vita dell’Università di Genova (DISTAV) e dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure (ARPAL)”.

Lo hanno riferito oggi i responsabili del Comune di Genova.

“Il programma – hanno aggiunto da Tursi – si avvarrà anche dell’aiuto dei cittadini, grazie a un progetto di citizen science.

Chi avvista pappagalli nel territorio del Comune di Genova può inviare la segnalazione a un indirizzo di posta elettronica creata appositamente (pappagalli@comune.genova.it).

I dati richiesti sono innanzitutto il luogo, la data e l’ora dell’avvistamento. Molto importante sarebbe l’invio di una foto che consenta una sicura identificazione della specie. Tra le note, anche il numero di esemplari osservati e il tipo di attività che stavano svolgendo, oltre alla direzione del volo.

I dati raccolti, una volta validati dagli esperti, confluiranno nell’Osservatorio della Biodiversità Ligure – Li.Bi.Oss., una banca dati regionale gestita da Arpal, accessibile liberamente da qualsiasi utente.

Il cittadino che partecipa al progetto può anche lasciare il proprio nome e un indirizzo di posta elettronica dove ricevere aggiornamenti sull’iniziativa”.

“Il Comune di Genova – ha sottolinea l’assessore comunale all’Ambiente Matteo Campora – ha promosso   questa importante ricerca scientifica per acquisire un’adeguata conoscenza della biodiversità nel proprio territorio attraverso la collaborazione con il Museo di Storia Naturale, Arpal e l’Università di Genova (DISTAV). Un progetto che per la sua riuscita avrà bisogno del contributo di tutti i cittadini genovesi”.