Home Politica Politica Genova

Chiusura corso Marconi | Bucci taglia corto. Lodi replica: ritiri ordinanza

Chiusura corso Marconi | Bucci taglia corto. Lodi replica: Ritiri ordinanza

Prosegue la polemica sulla chiusura di corso Marconi, adibito a parcheggio, che di fatto ha generato un drammatico ingorgo nella zona della Foce con gli automobilisti inferociti.

Chiusura corso Marconi, genovesi inferociti

Automobilisti e cittadini hanno criticato pesantemente tale scelta.

Salone Nautico, la viabilità alla Foce: cosa cambia

Il sindaco Marco Bucci ha replicato a tali critiche a margine dell’inaugurazione del Salone. «Non ricordo un Salone che non abbia avuto le code. Se ci sono tante persone che vengono qua vuol dire che va tutto bene. Se lavoriamo in piazzale Kennedy, bisogna trovare parcheggi da un’altra parte. Si tratta di una cosa temporanea».

Bucci ha poi tagliato corto assicurando che per la giornata odierna sono state «individuate delle soluzioni che domani mattina saranno implementate e che miglioreranno sicuramente la situazione».

La consigliera comunale di Azione Cristina Lodi, capogruppo di Gruppo Misto, non ci sta e con una nota, oggi, rincara la dose.

«Il sindaco ritiri l’ordinanza, riapra subito Corso Marconi e implementi il trasporto pubblico in questi giorni di manifestazione – dichiara la consigliera Lodi – un’ordinanza, quella della chiusura di Corso Marconi, del tutto fuori tempo, perché per migliorare la vivibilità di una città bisogna pensare a un trasporto pubblico locale efficiente affinché la gente riesca ad andare a scuola e al lavoro e non ad aumentare i parcheggi.

In occasione di eventi così importanti dovrebbero essere organizzati dei parcheggi di interscambio dove chi va al Salone Nautico può essere recuperato con una navetta e riportato in loco, non permettere di parcheggiare la macchina nei pressi della manifestazione. Quest’anno è ancora peggio dello scorso anno. Di questo, come sempre, pagano il prezzo le cittadine e i cittadini, a cui il sindaco deve chiedere scusa.

Questo è solo un esempio di come questa destra in sei anni non sia riuscita a migliorare in alcun modo il trasporto pubblico locale, che dovrebbe contribuire al benessere della città, avendo a disposizione milioni di euro a oggi inutilizzati se non per progetti fantasmagorici che a oggi non hanno facilitato la vita dei genovesi e delle genovesi».