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Carcere Sanremo, detenuto tunisino ferisce 5 agenti. Altro maghrebino dà fuoco a cella

Sappe: Carcere di Sanremo peggiora la gestione della sicurezza interna
Polizia penitenziaria (foto di repertorio)

Cinque agenti della Polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto tunisino, violento e pericoloso, nel carcere di Sanremo e trasportati con urgenza al pronto soccorso, con una prognosi di 5 giorni a testa. Uno di loro è stato afferrato per il collo dal detenuto.

Lo ha riferito ieri sera il segretario regionale ligure della Uil PA Penitenziari, il quale ha aggiunto che, sempre oggi, un altro detenuto di origini maghrebine e sempre nello stesso reparto ha dato fuoco alla cella senza alcun motivo e che, nel pomeriggio, una violenta rissa tra detenuti è stata sedata grazie all’intervento della polizia penitenziaria.

“Si tratta di episodi – hanno spiegato dal sindacato – che potevano avere conseguenze ben più gravi e mettono ancora una volta a nudo la fragilità della sicurezza carceraria e le immani difficoltà della polizia penitenziaria, fatte soprattutto di inadeguatezza degli organici e mancanza di equipaggiamenti.

Cosa sarebbe successo se il detenuto non fosse stato bloccato in tempo dalla Polizia penitenziaria, avrebbe strozzato l’agente? Tale episodio rappresenta uno dei casi di scuola sull’utilità della dotazione del Taser anche per il Corpo di polizia penitenziaria, unica fra le Forze di polizia a non possederlo. E’ giunta l’ora che l’esecutivo si faccia compiutamente carico dell’emergenza penitenziaria tuttora in atto e dei mali atavici che affliggono il Corpo di polizia penitenziaria”.