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Benzodiazepine a pazienti per poter dormire nel turno di notte: indagate 2 infermiere

Ospedale di Lavagna (foto di repertorio)

I carabinieri del Nas hanno aperto un’indagine su due infermiere dell’ospedale di Lavagna. L’ipotesi di accusa per le due indagate è di avere somministrato eccessive dosi di tranquillanti a base di benzodiazepine ai pazienti per farli dormire durante il turno notturno e potere riposare.

Le due infermiere, in servizio all’Obi, il reparto di osservazione breve intensiva, sono indagate per sequestro di persona, abbandono di persona incapace ed esercizio abusivo della professione e peculato.

Le indagini non riguardano i medici o la direzione sanitaria.

Gli investigatori dell’Arma la scorsa notte hanno eseguito un sopralluogo insieme a due medici legali per capire se i pazienti abbiano tracce di tranquillanti. Nel corso di una perquisizione in casa delle due donne sono state trovate scatole di medicinali con benzodiazepine e materiale proveniente dall’ospedale, come garze e aghi e per questo è scattata l’accusa di peculato.

A quanto si apprende, il direttore generale della Asl4 Petralia ha incontrato i carabinieri del Nas durante il sopralluogo.

I pazienti dell’Ospedale di Lavagna ai quali la scorsa notte sono state fatte delle analisi alla ricerca di tracce di benzodiazepine, sono cinque. I risultati arriveranno al massimo mercoledì.

Le indagini sono partite dopo la segnalazione di alcuni colleghi delle infermiere trentenni, ma anche di alcuni famigliari di pazienti che avrebbero raccontato di strani torpori ma anche di scontri e litigi avuti con le due donne.

Secondo l’ipotesi investigativa, le due donne davano i tranquillanti alle persone più problematiche in modo tale da non doverle gestire durante il turno di notte e potere così riposare.