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Banca Carige nel primo semestre perde 49,9 milioni

Carige, primo trimestre 2022: buona redditività operativa. Francesco Guido, Amministratore Delegato di banca Carige

Banca Carige nel primo semestre perde 49,9 milioni.

Nel primo semestre del 2021 la banca chiude con una perdita dimezzata a 49,9 milioni di euro rispetto ai 97,8 milioni registrati nei primi cinque mesi del 2020. La Banca genovese non può più confermare la stima di 84 milioni di “rosso” per il 2021. Si apre, quindi per la banca Carige la possibilità che tale dato risulti poi effettivamente peggiore.

Lo dichiara espressamente l’istituto ligure nella nota con cui annuncia i numeri del semestre:

«In seguito all’andamento dei primi sei mesi dell’anno, a conclusione dei quali è stata contabilizzata una perdita di €49,9 milioni a fronte di un risultato stimato per l’intero esercizio 2021 di meno (-) €84 milioni. Il target per il 2021 non può essere puntualmente confermato». In deciso miglioramento invece è il margine di interesse, passato da 47,87 a 74,74 milioni, e le commissioni nette, cresciute da 82,18 a 112,64 milioni. In rialzo, tuttavia, anche i costi operativi, passati da 182,27 a 216,35 milioni.

«Carige – afferma Francesco Guido, amministratore delegato, nella stessa nota – mantiene il suo forte presidio sulla qualità degli asset creditizi e prosegue nella marcia di recupero della redditività che diverrà più significativa nel corso dei prossimi trimestri, in parallelo con il completamento delle varie attività previste nel piano. I progressi sono il risultato della forza del suo Personale e della fiducia confermata da centinaia di migliaia di famiglie e imprese. A loro il mio ringraziamento».

Cercando di tradurre in numeri le parole di Guido, la banca genovese stima:

«che l’uscita dallo scenario pandemico da Covid-19 a partire dall’esercizio 2022 e l’accelerazione degli effetti delle azioni già pianificate. Siano in grado di far recuperare, a partire dall’esercizio 2022, l’eventuale quota parte dei margini reddituali 2021 previsti e non conseguiti, consentendo agli amministratori di confermare le linee strategiche e i target 2022 e 2023». Ricorda sempre la banca. C’è l’attesa che nel 2023 il gruppo realizzi un risultato consolidato netto positivo, sancendo così il ritorno all’utile dopo le difficoltà degli ultimi anni ».

Dta in salita a 780 milioni, che possono trasformarsi in crediti fiscali per un nuovo possibile compratore. Al momento, però, vogliamo precisare, le incertezze restano. Causa queste preoccupazioni «Carige aggiunge – in una parentesi del comunicato stampa – che nello scenario in cui non dovesse trovare quel partner finanziario che da tempo cerca potrebbe essere necessario, al verificarsi di determinate circostanze, procedere a un’operazione di rafforzamento patrimoniale». Ricordiamo che la Cassa centrale banca, nei mesi scorsi ha lasciato cadere l’accordo di acquisizione che si stava per concludere. ABov