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Baglietto, protagonista del distretto industriale spezzino

Baglietto, protagonista del distretto industriale spezzino

Design, innovazione, ricerca e sviluppo. Sono questi i capisaldi di Baglietto, cantiere della Spezia tra le realtà più influenti del territorio che ha fatto della sua impronta Made in Italy un’attitudine vincente, vero tratto distintivo del marchio del Gabbiano da oltre 165 anni.

L’Ad di Baglietto Michele Gavino

Baglietto, spiega l’Ad Michele Gavino è un “Un marchio che ha più di 160 anni di storia, che ha avuto come armatori Giacomo Puccini e Gabriele D’Annunzio e che oggi dopo la crisi del 2008 si sta consolidando grazie al piano di rilancio del gruppo Gavio” che lo ha acquisito nel 2012.

Baglietto, si considera parte integrante del distretto industriale del Golfo dei Poeti, e vuole sostenere lo sviluppo del territorio partecipando attivamente alle iniziative volte a potenziarne le possibilità e l’offerta imprenditoriale.

Baglietto, protagonista del distretto industriale spezzino

Per questo è tra i sostenitori, ad esempio, del progetto promosso dal Comune della Spezia, in accordo con la Regione Liguria, che punta a far diventare Spezia capitale mondiale della nautica, anche attraverso la realizzazione del ‘Miglio blu’.

Si tratta di una pista ciclabile blu creata per rilanciare il distretto nautico spezzino sia dal punto di vista dell’immagine, ma anche logistico grazie al complesso intervento di restyling delle infrastrutture e creazione di servizi e aree residenziali per membri di equipaggi o clienti dei grandi cantieri lungo il percorso, appunto, del Miglio blu.

Baglietto, protagonista del distretto industriale spezzino

Baglietto ha potenziato le infrastrutture del cantiere, in particolare attraverso la bonifica dell’intero sito produttivo che si estende oggi per 35.000 mq, la realizzazione di due capannoni per la costruzione al coperto di scafi fino a 65 metri e di banchine attrezzate per ospitare yacht fino a 70 metri.

Un progetto di enorme rilievo che ha comportato diversi anni di lavoro, con una rinnovata darsena di oltre 3.600 mq e due banchine di 85 metri con un notevole aumento della capacità di ormeggio.

Baglietto, protagonista del distretto industriale spezzino: il My Severin*s

Fra l’altro è in completamento la costruzione di una terza campata che permetterà al cantiere di potenziare ulteriormente le sue necessità produttive. Nel contempo l’occhio è rivolto alle vicine aree militari, 12mila metri quadri per le quali viene auspicat una concessione pluriennale”.

All’interno del cantiere operano, oggi, 54 dipendenti con la collaborazione di maestranze esterne per circa 200 persone.

Nel 2019 Baglietto ha utilizzato la professionalità e competenza di circa 150 aziende liguri, in buona parte considerate artigiane ed industriali, di cui oltre 100 sul territorio spezzino, per un valore economico complessivo di circa 7 milioni di euro.

Baglietto crede inoltre nell’importanza strategica di sviluppare le competenze del proprio capitale umano e lavora per individuare percorsi condivisi di crescita e benessere delle risorse.

Baglietto, protagonista del distretto industriale spezzino

In particolare, ad esempio, ha siglato un accordo integrativo sul welfare, che rientra nel progetto flexible benefit, che consiste in un sistema di beni e servizi messi a disposizione del dipendente, a miglioramento della vita privata e lavorativa.

Baglietto punta, però, anche “sulla sostenibilità ambientale, i nuovi armatori sono sempre più attenti a questo aspetto e noi non siamo da meno”. “Un esempio su tutti – Spiega l’Ad Gavino è l’avere eliminato le bottigliette di plastica nel cantiere. Abbiano dato a tutti i nostri dipendenti, una bottiglietta di metallo che può essere riempita dai distributori presenti nel cantiere.”

L’Ad di Baglietto Michele Gavino

Grazie, infatti, alla competenza professionale delle proprie persone, designer, progettisti, ingegneri, artigiani capaci di studiare, progettare e realizzare imbarcazioni di altissima qualità.

Con le proprie maestranze Baglietto vuole essere un marchio attivo all’interno dello scenario della nautica mondiale, dove le imprese italiane si ritagliano un ruolo da player di primo piano. Testimonianza ne è il Global Order Book 2020, la classifica certificata dell’andamento del mercato internazionale delle imbarcazioni maggiori di 24 metri che anche quest’anno ha assegnato al Made in Italy il podio mondiale della produzione di superyacht.

Baglietto, protagonista del distretto industriale spezzino