“Questa non è una riforma, è la fine della sanità pubblica nella nostra regione. Le ASL assicureranno i servizi in base al budget assegnato, quando sarà finito cosa faranno i cittadini per curarsi?
Sarà assicurata la possibilità di curarsi fuori dalla propria area o dalla regione?
I sindaci saranno esclusi dalle scelte fondamentali delle politiche sanitarie non potranno votare i bilanci né la pianificazione dei servizi. Tutti i nostri emendamenti per coinvolgerli maggiormente sono stati bocciati dalla destra.
Le politiche del personale saranno decise centralmente e i territori saranno relegati a comprimari.
Abbiamo assistito a una pagina pessima che ha evitato ogni confronto ed ogni ascolto di lavoratrici e laboratori.
Una proposta che fa tornare indietro la sanità e la nostra comunità e che contribuirà ad aumentare le differenze tra i cittadini creando quelli di serie A e di serie B.
L’assoluta assenza di confronto oggi registrata in consiglio regionale è la fotografia di cosa questa destra pensa del dibattito nelle istituzioni”.
Lo hanno dichiarato oggi i consiglieri regionali Davide Natale (segretario PD Liguria) e Katia Piccardo (responsabile sanità PD Liguria), a seguito dell’approvazione della nuova riforma della sanità ligure.



















































