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A Sarzana la finale ligure della gara di street theatre: Dante visto da Shakespeare

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Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare

Arriva sabato 27 agosto in Liguria, a Sarzana (SP), la fase finale di Ahi, serva Italia! – Dante visto da Shakespeare, prima competizione teatrale interamente basata su un romanzo, da rappresentare in strade e piazze delle città d’arte della penisola.

I finalisti selezionati useranno le parole di Shakespeare per raccontare Dante e Divina Commedia tra la gente nelle piazze, nei borghi e negli scenari più preziosi: un vero e proprio “Giro d’Italia” nel segno della poesia e del teatro che unisce spettacolo, cultura e riscoperta del nostro patrimonio storico e paesaggistico.

L’evento, patrocinato tra gli altri dalla Società Dante Alighieri e dalla Fondazione Luigi Einaudi, si trova adesso nella fase decisiva che coinvolgerà artisti ed ensemble teatrali con esibizioni dal vivo della durata compresa tra circa 15 e 30 minuti l’una, da replicarsi nel corso della giornata o della serata, secondo la tradizione del teatro di strada.

Il concorso è basato sul romanzo di Monaldi & Sorti Ahi, serva Italia! (Solferino) volume centrale (in tutti i sensi) della trilogia Dante di Shakespeare, e gode di due sostenitori d’eccezione: il regista Pupi Avati, che ha lodato lo «sguardo sacrale» di Monaldi & Sorti, e l’attrice Monica Guerritore, che li ha definiti «direttori artistici della pagina scritta»

Tra l’inaugurazione a Firenze l’8 agosto, città natale di Dante, con cerimonia d’apertura del Comune (RAI TGR Toscana, dal minuto 14’:18”: https://bit.ly/3SzqurE), e la chiusura a Ravenna il 2 settembre alla tomba del Sommo Poeta, questo “giro d’Italia” nel segno del teatro di strada si snoda in altre dieci città, in cui tutti gli spettacoli della finale saranno subito riconoscibili grazie alle quinte con le inconfondibili figure di Dante e Shakespeare.

Dopo Firenze è stato il turno di Verona, per poi scendere in Campania in provincia di Salerno e Benevento, e poi in Calabria a Vibo Valentia. E ora si risale a Sarzana, fatale luogo in cui Dante, durante il suo incarico come priore di Firenze, esiliò il suo “primo amico” Guido Cavalcanti, al quale appena qualche anno prima aveva dedicato la Vita Nova, la sua opera prima. Cavalcanti, nel IV atto di Ahi, serva Italia! – in una scena ambientata proprio a Sarzana -, reagisce al “tradimento” dell’amico con le parole di Romeo esiliato.

Sarzana è l’unica località – oltre Firenze e Bologna – che faccia da scenario d’azione nel libro.

Il giocoliere di luci Stefano Tàtoli e l’attore Stefano Venarucci, si esibiranno in un adattamento delle scene sarzanesi del romanzo sull’esilio e la morte di Guido Cavalcanti, dal titolo: “Cuori in fiamme – La storia della tragica amicizia tra Dante Alighieri e Guido Cavalcanti”. La data di sabato 27 agosto è tutt’altro che casuale: l’amico di Dante, proprio in quel giorno dell’anno 1300, fu rimpatriato a Firenze, ormai agonizzante, dall’esilio sarzanese, per morire appena due giorni dopo, il 29 agosto, naufragando nella malinconia del “tradimento” patito dall’amico. E non solo lui: fu ancora una volta un 29 agosto, ma del 1978, quando naufragava anch’egli nella malinconia il più famoso interprete televisivo di Guido Cavalcanti (nella fiction Rai del 1965), Luigi Vannucchi: venne trovato morto, a causa di barbiturici, la mattina dopo. Nelle note finali del loro romanzo, Monaldi & Sorti rivelano che il loro Guido ha il volto di Vannucchi e per questo, nella rievocazione dei suoi ultimi giorni, hanno inserito le toccanti parole con cui il regista Sandro Bolchi aveva salutato dalle colonne del Corriere della Sera l’amico appena scomparso.

Con quelle parole il duo di romanzieri ha anche composto una canzone: “Guido i’ vorrei”, che verrà cantata al termine dello spettacolo dalla calda voce del cantante jazz e soul Stevie Biondi, che per questa occasione si è cimentato in un’interpretazione diversa dal solito.

Appuntamento dunque la sera di sabato 27 agosto a Sarzana. Due le locations: si inaugura alle 20 nella scenografica coulisse del chiostro di San Francesco, recentemente restaurato, e si termina nel fulcro di Sarzana, in piazza Matteotti, alle 21:30.

E siccome i Cavalcanti erano originari della Val di Cècina, in provincia di Pisa, dove avevano feudi e miniere, lo spettacolo segue anche materialmente questo fil rouge cavalcantiano, con un annuncio e un assaggio dello spettacolo, venerdì 26, in piazza a Montecatini Val di Cècina. Una particolarità che dona senz’altro un tocco in più all’esibizione finalista ligure: gli spettacoli delle altre regioni infatti si sono svolti nell’ambito di un’unica data.

Dopo Sarzana, sarà il turno di Assisi a esibirsi in questo giro d’Italia con Dante e Shakespeare. Da segnalare, prima dell’epilogo ravennate, la capitale, Roma, e l’unica località finalista delle isole: Cagliari.

Premiazione infine a Roma presso il Globe Theatre il 14 settembre, anniversario della morte di Dante, con un banchetto nello stile del Trecento fiorentino.

Monica Guerritore ha commentato: «L’incontro tra Dante e Shakespeare funziona: Shakespeare ci mostra come le passioni agitino l’uomo sulla terra, e Dante quale direzione invece gli fanno prendere nell’aldilà. Qui in Ahi, serva Italia! si fa questo doppio viaggio, nella lingua di Shakespeare e nella vita e nelle opere di Dante».

«Gli spettacoli di piazza sono nel DNA sia della Commedia che del teatro elisabettiano», spiegano Monaldi & Sorti, tradotti in 26 lingue e definiti in Francia da L’Express «gli eredi di Umberto Eco» e in Germania dalla Frankfurter Allgemeine «la coppia letteraria italiana di livello internazionale».

«Dante vola così in alto – dicono i due autori – che può essere raccontato solo da Shakespeare. Nella Firenze trecentesca erano celebri gli spettacoli di strada in cui veniva rappresentato l’inferno con fiamme, diavoli e dannati. La Commedia era ben nota in Inghilterra sin dal Medioevo: i drammi shakespeariani sono pieni di richiami ai suoi personaggi, dal conte Ugolino a Pier delle Vigne, oltre al parallelo tra le coppie Romeo-Giulietta e Paolo-Francesca. Non a caso il primo ritratto a stampa dell’Alighieri è stato pubblicato in Inghilterra da un editore della cerchia di Shakespeare».