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A Loano torna Sguardo a Sud

A Loano torna Sguardo a Sud
A Loano torna Sguardo a Sud

A Loano torna Sguardo a Sud. Premio Nazionale Città di Loano, riconoscimento per la musica folk che si conclude venerdì 30 luglio

A Loano torna Sguardo a Sud il 30 luglio.

Premio Città di Loano 30/07

Il consueto momento di approfondimento pomeridiano vede alternarsi dalle 18.00, sul palco del ridotto del Giardino del Principe, due dei principali protagonisti dell’edizione 2021 del Premio Loano:

Laura Parodi, vincitrice del Premio Realtà
Culturale 2021 e i Linguamadre, vincitori del Premio Loano Giovani 2020.

«Musicista, operatrice culturale, organizzatrice di festival, ricercatrice e molto altro.

Alla fine degli anni Settanta Laura Parodi si è avvicinata al mondo del trallalero,
raffinata forma di canto polivocale ligure, storicamente maschile – recita la
motivazione del Premio assegnatole dalla direzione artistica e dall’organizzazione.

La prima donna del trallalero è così diventata, anni dopo, una delle sue principali
divulgatrici ed esponenti, la vivente dimostrazione di come la tradizione cresca e si
innovi adattandosi ai tempi, non di rado migliorandosi».

Ad accoglierla sul palco per ripercorrere la sua carriera di ricercatrice e artista è il
musicologo Jacopo Tomatis.

Alle 18,45 è la volta dei Linguamadre, con Elsa Martin, Duo Bottasso e Davide
Ambrogio.

Il progetto tutto dedicato al Canzoniere Italiano di Pier Paolo Pasolini che
proprio a Loano aveva debuttato nel 2019, in collaborazione con Premio Parodi e
Festival Mare e Miniere.

Due anni dopo il progetto si arricchisce di nuovi brani che la
formazione presenta in occasione della consegna del Premio Loano Giovani 2020,
assegnato dalla giura di giornalisti specializzati e studiosi.

LinguaMadre: il Canzoniere di Pasolini, è un progetto musicale dedicato al
Canzoniere italiano di Pier Paolo Pasolini, pionieristico progetto di raccolta di
poesia popolare, pubblicato per la prima volta nel 1955.

A Loano torna Sguardo a Sud
A Loano torna Sguardo a Sud

Si tratta di testi muti:

a Pasolini interessava, certo, la musicalità dei dialetti, ma se pure molte delle “poesie”
raccolte nel Canzoniere nascevano per essere intonate, sulla loro musica Pasolini ci dà
pochi indizi.

A partire da questi materiali riscoperti da Pasolini, quattro giovani
musicisti hanno costruito un percorso di rilettura e riscrittura, che mescola strumenti
della tradizione ed elettronica, voci arcaiche e voci contemporanee.

Ritroveremo la “Signora del trallalero” alle 21, in piazza Italia con il Gruppo
Spontaneo Trallalero e con il Laura Parodi Trio per raccontare in musica come la
tradizione di canto genovese guarda al futuro.

La chiusura della 17^ edizione è affidata, a partire dalle 22.00, all’energia della
giovanissima big band Musica Spiccia, già vincitrice del Premio Alberto Cesa –
Folkest, che racconta di un modo nuovo e fresco di intendere la musica folk.

Un po’ orchestra, un po’ scuola di musica, con tanto di entusiasti genitori al seguito.
Suonano violini, fisarmoniche, flauti, chitarre, percussioni… Musica Spiccia è un
progetto culturale più che un gruppo stabile.

Ha base a Como e mette insieme dai
venti ai trenta elementi «dai 10 anni agli “anta”»,

la “bacchetta” che dirige è di Giulia Cavicchioni, che è parte – come gli altri musicisti meno giovani – dell’Associazione
Culturale Baule dei Suoni che ha tenuto a battesimo il progetto nell’ormai lontano
2006.

Il Premio Loano è organizzato dall’Associazione Compagnia dei Curiosi in collaborazione con
l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Loano.

Con il contributo della Fondazione A. De Mari e il patrocinio dell’ANCI. La direzione artistica è a cura di Jacopo
Tomatis.

I media partner del festival sono Blogfoolk, Giornale della musica, Radio Popolare.

Tutti i concerti e gli incontri sono a ingresso gratuito;

è necessaria la prenotazione, nel rispetto delle normative anti Covid, telefonando al numero 353 4301700, (dal 19 luglio tutti i giorni dalle ore 15.00 alle 18.00).

Piazza Italia sarà chiusa dalle 19 e subito dopo prenderanno il via le operazioni di sanificazione.

Il pubblico potrà iniziare ad affluire a partire dalle 20 attraverso l’unico ingresso in
via Martiri della Libertà.

Per poter accedere alla piazza occorrerà compilare l’autocertificazione antiCovid.

I posti a sedere disponibili sono 350 in tutto.

Una volta esauriti, il pubblico potrà prendere
posto sulle altre sedute costituite dai manufatti di arredo urbano o direttamente sul pavimento della
piazza.

Breve biografia

Laura Parodi da Trensasco, frazione di Sant’Olcese, trasferitasi nella vicina Genova in giovanissima età.

Negli anni Settanta Parodi comincia, come molti giovani dell’epoca, a interessarsi di folk revival.

È tra quei primi pionieri che contribuiscono a mettere la Liguria sulle mappe nazionali della riscoperta delle musiche di tradizione, con il gruppo Ricerca Popolare prima e con La Rionda (ancora attiva oggi) poi.

Si avvicina anche, come ricercatrice, al trallalero. Passa ore ad ascoltare e registrare le squadre.

Fino a quando un giorno nel 1978 alla Fiera dei Morti di Busalla, in Valle Scrivia, passa dall’altra parte del microfono.

Nasce qui il Gruppo Spontaneo Trallalero, di cui Parodi diventa voce di contretu (contralto) fissa.

«Qualcuno ha fatto resistenza, però hanno cominciato a chiamarmi e sono entrata nel sancta santorum del Trallalero, la latteria “du Tugni” di Canneto il Lungo»,

ha raccontato in un’intervista al Secolo XIX.

«Esisteva un codice non scritto, erano i più anziani e autorevoli a decidere chi cantava.

Le prime volte andavo con il mio registratore, poi un giorno mi hanno chiamata dentro al cerchio.

Ero molto giovane, unica donna in mezzo a tanti uomini, indossavo
pantaloni e maglie a collo alto e cercavo di stare al mio posto, rispettando i ruoli».

Da lì, la carriera di Laura Parodi come cantante e ricercatrice è continuata ben oltre quel cerchio. Ha organizzato eventi e festival – ad esempio, Le Vie dei Canti, giunto nel 2020 alla quinta edizione –

ha scritto libri (Trallalero! per l’editore Pentagora) ed è diventata, semplicemente, la “Signora del trallalero”.