Oltre mille persone al Teatro Carlo Felice per l’evento benefico promosso dai Rotary Club genovesi a favore della lotta globale alla poliomielite
Domenica 30 novembre il Teatro Carlo Felice ha accolto più di mille cittadini per il concerto “Un soffio di speranza. Note per un mondo senza polio”, iniziativa promossa dai Rotary Club genovesi insieme al Distretto 2032, che riunisce 43 club della Liguria e delle province piemolesi di Alessandria, Asti e Cuneo. L’obiettivo era sostenere la campagna internazionale “End Polio Now”, che da anni rappresenta una delle principali missioni umanitarie del Rotary International.
La serata è stata resa possibile grazie alla collaborazione con la Fondazione Teatro Carlo Felice e con la Banda Musicale Cittadina di Bolzaneto 1883, e ha ricevuto il patrocinio della Commissione Europea, della Regione Liguria e del Comune di Genova. Gli undici Rotary Club della città hanno offerto il concerto gratuitamente alla cittadinanza, contribuendo a creare un appuntamento culturale capace di unire musica e solidarietà.

Musica e impegno civile
Sul palco si è esibita l’Orchestra di fiati e percussioni “Città di Genova”, una formazione composta da circa settanta musicisti provenienti dalle principali bande e filarmoniche cittadine e della Riviera. Sotto la direzione del maestro Bernardo Pellegrini, il programma di novanta minuti ha attraversato grandi pagine della tradizione europea e italiana: dall’ouverture della “Gazza Ladra” di Rossini alla “Trisch-Trasch Polka” di Strauss, dalla “Jazz Suite n. 11” di Shostakovich all’ouverture del “Nabucco” di Verdi, fino ai brani di Elgar, Morricone, Barry e a un sentito omaggio a Fabrizio De André.
Al termine della serata sono stati raccolti 15mila euro, che grazie al contributo della Rotary Foundation e della Gates Foundation consentiranno di finanziare campagne vaccinali utili a proteggere dalla poliomielite oltre 100mila bambini in aree del mondo ancora a rischio.
L’impegno del Rotary
Ad aprire l’evento è stato Riccardo Lorenzi, prefetto distrettuale del Rotary Distretto 2032, che ha ringraziato il pubblico sottolineando come iniziative di questo tipo rappresentino un tassello fondamentale nel percorso del Rotary verso l’eradicazione della polio.
Soddisfazione è stata espressa anche da Federico Montaldo, presidente del Rotary Club Genova, che ha evidenziato l’importanza della partecipazione cittadina e il ruolo costante dei club nell’affrontare una delle più longeve battaglie sanitarie del mondo.
Il governatore del Distretto 2032, Luigi Gentile, ha richiamato la missione storica del Rotary International: «Il Rotary ha fatto una promessa a tutti i bambini del mondo: avere un pianeta senza polio». Ha ricordato il motto rotariano dell’anno, “uniti per fare del bene”, indicato dal presidente internazionale Francesco Arezzo, e sottolineato come negli ultimi quarant’anni, grazie alla collaborazione con l’Organizzazione Mondiale della Sanità, UNICEF e la Gates Foundation, i casi di poliomielite siano stati ridotti del 99,9% a livello globale.
Il sostegno delle istituzioni
Il vicesindaco di Genova, Alessandro Terrile, che è anche presidente del Rotary Club Genova Sud Ovest, ha portato i saluti istituzionali della sindaca Silvia Salis, ringraziando i Rotariani per il costante impegno sociale e ricordando che la polio, sebbene quasi debellata, continua a richiedere vigilanza e interventi mirati: «Finché non sarà eliminata del tutto, non potremo dirci soddisfatti».
Anche Michele Galli, sovrintendente della Fondazione Teatro Carlo Felice, ha espresso apprezzamento per l’iniziativa, definendola «di grande valore umanitario e grandissimo valore sociale».
La campagna End Polio Now
Anna Favero, coordinatrice nazionale del progetto End Polio Now, ha ricordato che la lotta alla poliomielite è la principale causa umanitaria sostenuta dal Rotary a livello globale e che ogni anno vengono raccolti 50 milioni di dollari per sostenere programmi vaccinali nei Paesi dove il virus circola ancora.
Favero ha spiegato come la polio non sia curabile e possa essere fermata solo tramite la prevenzione, sottolineando l’importanza di mantenere alta l’attenzione in un contesto mondiale segnato da guerre e instabilità, che aumentano il rischio di diffusione del virus. Ha richiamato gli ultimi casi registrati in zone di conflitto e in alcune città europee come segnali da non sottovalutare: «Non dobbiamo fare la guerra ai migranti, ma al virus».
Ha inoltre ricordato che, secondo le stime dell’OMS, interrompere le vaccinazioni significherebbe rischiare fino a 200mila nuovi contagi nell’arco di dieci anni. Dal 1989, grazie alla mobilitazione internazionale, sono stati vaccinati oltre 2,5 miliardi di bambini in 122 Paesi, con circa 400 milioni di vaccinazioni ogni anno. Dal 2013, la Gates Foundation triplica ogni dollaro raccolto dal Rotary, amplificando l’efficacia di ogni contributo.
Per altre informazioni: www.rotary2032.it
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