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Influenza 2025: in Liguria 265.000 dosi di vaccino somministrate e calo degli accessi al Pronto Soccorso

Influenza 2025: in Liguria 265.000 dosi di vaccino somministrate e calo degli accessi al Pronto Soccorso
Influenza, vaccino gratuito per tutti in Liguria

La strategia della “Task Force influenza” riduce le emergenze stagionali e potenzia la prevenzione su tutto il territorio regionale

Dal 1° ottobre al 24 novembre 2025 in Liguria sono state somministrate quasi 265.000 dosi di vaccino antinfluenzale — un salto rispetto alle circa 106.000 dello stesso periodo del 2024. Le somministrazioni sono così ripartite per ASL: 16.808 nella Asl 1, 45.755 nella Asl 2, 141.800 nella Asl 3, 26.100 nella Asl 4 e 34.296 nella Asl 5. Questa crescita significativa testimonia l’efficacia e la diffusione della campagna regionale, che quest’anno ha reso il vaccino gratuito per tutta la popolazione.

Grazie a questo sforzo di prevenzione, gli accessi al Pronto Soccorso per polmonite o influenza registrati tra il 1° ottobre e il 23 novembre sono stati 988, contro i 1.227 dello stesso periodo del 2024 — un calo che evidenzia l’impatto positivo della copertura vaccinale su larga scala.

La task force ligure contro l’influenza

La Task Force influenza: un modello di coordinamento territoriale e ospedaliero

Per fronteggiare la stagione influenzale, la Regione Liguria ha attivato la “Task Force influenza”, un gruppo di lavoro integrato che unisce competenze territoriali, ospedaliere, farmaceutiche e mediche: medici di medicina generale, pediatri, specialisti, responsabili della logistica e dell’organizzazione dei servizi. L’obiettivo è garantire una strategia uniforme su tutto il territorio regionale in tema di prevenzione, monitoraggio e gestione clinica dell’influenza.

L’assessore regionale alla Sanità, Massimo Nicolò, ha commentato i risultati con soddisfazione: «Grazie al lavoro della Task Force abbiamo adottato un modello efficace e uniforme che rafforza la nostra capacità di prevenire, rispondere e proteggere la popolazione in una fase dell’anno particolarmente critica». Il protocollo prevede non solo la promozione della vaccinazione, ma anche il monitoraggio epidemiologico, la creazione di percorsi clinici integrati tra territorio e ospedale, e il supporto dei servizi sanitari nei momenti di maggiore pressione.

Punti vaccinali diffusi e iniziative speciali per la copertura di massa

Per garantire la copertura anche a fasce vulnerabili come persone senza fissa dimora o donne in gravidanza, la Asl 3 ha predisposto una serie di iniziative: il 2 dicembre sarà allestito un punto vaccinale presso la stazione Principe (dalle 20 alle 22) in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio; nei primi fine settimana di dicembre sono previste vaccinazioni anche allo stadio Luigi Ferraris di Genova in occasione delle partite Sampdoria–Carrarese e Genoa–Inter.

Altri punti di somministrazione attivi saranno a Palazzo Tursi, in sedi di Aster, e nelle sedi delle Case della Comunità e degli studi dei medici di base; un segnale chiaro che la Regione mira a raggiungere la massima copertura possibile.

Rafforzamento del sistema sanitario per le festività invernali

In vista dell’aumento prevedibile degli accessi ai Pronto Soccorso durante le festività natalizie, la Regione ha predisposto un piano di potenziamento: verranno messi a disposizione oltre 135 posti letto su scala regionale e attivati “Influenza point” in ospedali, ambulatori e case della comunità. Questo consentirà di gestire i picchi stagionali in modo più efficiente, garantendo la qualità dell’assistenza anche nei giorni festivi.

La direttrice regionale delle politiche del farmaco, dispositivi medici e protesica, Barbara Rebesco, sottolinea che la parte farmaceutica del protocollo — con garanzia di disponibilità dei vaccini, tracciabilità delle dosi e monitoraggio delle coperture — è centrale per proteggere la popolazione, soprattutto le fasce fragili.

In ottica clinica, secondo il direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’Ospedale San Martino, Matteo Bassetti, il nuovo “Protocollo influenzale” consente di definire criteri condivisi per la diagnosi, l’uso degli antivirali e i percorsi di presa in carico, migliorando la risposta a casi gravi e riducendo il rischio di complicanze.

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